Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Ricorda la storia  |      
Autore: GioTanner    08/04/2013    3 recensioni
Izzy Stradlin è l'ex chitarrista dei Guns n' Roses. Forse è banale scrivere quegli anni lì, forse è sempre la solita solfa. Ma anche nel 1991 Stradlin, quel moretto libertino scappato da Lafayette, compiva gli anni.
Come oggi, così come ieri. Era l'8 Aprile 1991.
-------
Ci pensai bene, ci pensai più volte e la conclusione fu sempre la stessa: lascialo andare. Lascialo stare. Non bussare.
Eppure ero ancora là davanti.
Là, senza neanche una bottiglia di Whisky in mano, ah![...]
[...]immagino che sia l'ultimo compleanno che passiamo insieme. Certo, niente birre, niente sniffate, qualche cazzo di dolce straniero, ma va bene.»
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Izzy Stradlin, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il prossimo anno.



1991, 8 aprile h: 15.19.

Piano terra di un appartamento.


Ci pensai bene, ci pensai più volte e la conclusione fu sempre la stessa: lascialo andare. Lascialo stare. Non bussare.

Eppure ero ancora là davanti.

Là, senza neanche una bottiglia di Whisky in mano, ah!

Eravamo due uomini adulti ora, due uomini fatti. Ma non fatti in quel senso.

Lui aveva la testa sulle spalle forse anche più di me, o forse no, forse voleva solo scappare. Ma non lo reputavo un codardo, lo reputavo uno che riusciva ad andarsene, quando nessuno c'aveva le palle per farlo.

Il guaio era che mi dispiaceva, lo ammetto. Non sono un Cristo di sentimentale io, ma dove la trovavo un'altra chitarra d'accompagnamento come lui? Andavamo di pari passo, andavamo a memoria l'uno le conoscenze dell'altro!

Ma niente, lui invece era tranquillo, mica posato, solo effettivamente sapeva che doveva finire così e non poteva essere altrimenti. Non voleva, non poteva, non gli fregava di rimanere. Il bel sogno americano nel cesso, e io dentro e lui fuori.

DANG!

Non bussare.

Non aprirmi.

Non aprire quella porta.

Non sorprenderti.

Non dire ancora di 'No'.


«Ehi, ehi che ci fai qui?»

Sfregai la schiena contro il muro per sollevarmi dalla parete e m'affacciai sulla soglia: «È il tuo compleanno, non te lo sarai mica dimenticato?» gli dissi, spipperandogli addosso un po' di fumo e osservandolo mentre toglieva la catenella dalla porta.

Lui alzò gli occhi al cielo e si grattò la nuca: «Entra dai. -mi fece segno di seguirlo -Sai che ho ancora i gettoni di quella sala giochi a Rio dove impazzivi per i flipper?»

Me li prese da sotto un paio di cuffie da sala prove e me li consegnò nella mano libera.

Andammo nel salone, più pulito del solito. E no, era vero, non c'erano più tracce di siringhe né di bottiglie sfasciate sul pavimento.

Guardai e non guardai: forse quella nuova ambientazione, quella sobrietà mantenuta mi sembrava così strana per uno come Izzy Stradlin. E Dio, lui era il massimo in quanto a stranezza, eh!

Per esempio era il suo ventinovesimo compleanno, ma se ne stava a casa a strimpellare la chitarra. Da solo. Con quella bandana a tre quarti sulla testa e una camicia sbottonata solo perché c'aveva dormito su.

«Slash, ti prego, non dirmi che quella che hai in mano è una torta altrimenti vattene da casa mia. Adesso.» ghignò cercando di darsi un tono, vagamente autoritario, ma con scarso successo visto che non la smetteva di ridacchiare.

Misi il pacchetto sul tavolo e sfoderai il mio solito sorriso per l'occasione, poi appena aprii bocca non seppi più che cazzo dire: «Ma che ne so, che ne so Izzy! Gli ho detto a quello: 'Senti man, mettimi un po' di dolci. Solo quelli che sono buoni, capito? Non mi fregare.' ma mi ha guardato male! Guarda che esistono i dolci che fanno schifo, intesi? No, no non mi guardare con quella faccia..! Non ho bevuto; sì, sì okay un pochino... Ma l'importante è che non sia una torta, giusto? Ci sarà pure qualcosa che ti piace eh, non mi dirai che sei uno di quelli a cui fa schifo il cioccolato!»

Il moretto mi squadrò per un paio di secondi, infine aprì il pacco colorato con quel nastro rosa che tanto faceva fighetta e scartò la carta: «Muffin? E Donuts? Oh, buona idea. Frittelle... Ah, anche delle frittelle ...Spero siano italiane. Okay, penso di doverti ringraziare, mh?» si girò nella mia direzione, però io stavo già sfregandomi le mani.

«Auguri. Spero vorrai condividere!» allusi io, mettendomi spaparanzato sul suo divano dall'insolito colore grigio e bello nuovo. Lui, che l'ultimo divano che vidi qua dentro era a quadretti e mezzo marcio.

«Fai pure.» dovette concedere lui, e si mise al mio fianco prendendo dal tavolo in legno poco più in là i dolci che gli avevo comprato.


Passarono un paio d'ore, non so dire quante precisamente, era sicuramente pomeriggio inoltrato comunque.

Mi aveva parlato del suo progetto solista e ne ero stato contento ed entusiasta. Sinceramente.

Così ad un certo punto glielo chiesi, mi premeva domandarglielo: «Dimmi la verità: c'è niente che possa fare per non farti andare via?»

«No.» inclinò le labbra in un sorriso sghembo.

«Penso... Penso che non sarà più la stessa cosa suonare senza di te.» ed era il massimo che potevo dirgli, per non far la figura della checca ed allo stesso tempo però estraniare che m'importava. Presi i gettoni dalla tasca e iniziai a farli saltellare nella mano sinistra.

«Non era più la stessa cosa già da un po', Slash.»

«Axl te li ha fatti gli auguri?»

«Me li farà. In ritardo, come al solito.» sentii bene la frecciatina che c'era in quella frase.

«Axl come l'ha presa?»

Izzy mi scrutò attentamente, poi masticò qualche frittella che era rimasta sul tavolino nero fra gli avanzi: «Non gliel'ho detto. Tu non glielo dirai. Non so bene quando me ne andrò, ma so che lo farò.»

«Non ci lascerai nella merda.» affermai. Perché non era una domanda, quella.

«Credo di no. - mi strinse una mano e successivamente m'accesi una sigaretta -Ma sai Slash, immagino che sia l'ultimo compleanno che passeremo insieme. Certo, niente birre, niente sniffate, qualche cazzo di dolce straniero, ma va bene.»


- - - -


«Ehi Stradlin!» lo chiamai dalla strada, notandolo affacciato al balcone.

Quello si girò e mi fissò interrogativo sporgendosi sul mancorrente: «Che c'è?»

«Il regalo, porca puttana, il regalo te lo faccio il prossimo anno





__________________________________________



Ehhh, Sì. (ri)Eccomi qua. [A parte che sto scrivendo già di mio una fan fiction long per questa sezione -e appena son sicura di postare lo farò. Per ora sono solo al 6° capitolo.-]


Dunque, LO SO. All'inizio chi narra sembra Axl, vero? [A dire il vero c'ho pensato, ma mi son detta: ma anche Slash potrebbe pensarle, potrebbe pensare perché no. Neh.]

Ma invece è Slash che narra questa one shot commedia [NON 'comica', bada. Però è piuttosto leggera, anche nel parlato. Ma NON troppo leggera.]

C'è il fattore 'malinconico', però l'ho scritta in modo più 'felice'.

Sarà che Slash mi fa 'sto effetto, pardon. Ho scelto il 1991, di compleanno, seppur ad Aprile in teoria nessuno sapesse ancora della dipartita di Izzy. Ma che magari Izzy se lo sia fatto sfuggire con Slash, poteva accadere. [Ufficialmente dopo il 31 agosto Stradlin disse che se ne sarebbe andato.]


La one shot inizia con un po' di riflessione malinconica, poi si interrompe con l'ultima frase di Izzy che, per l'appunto, preannuncia che NON ci sarà già più con i Guns n' Roses la prossima primavera, al suo prossimo compleanno... Insomma finisce sempre con la malinconia.

Ma siccome Slash è Slash e non è Izzy Stradlin, allora ho messo - - - e sono andata a capo: Slash gli dice che no, il prossimo compleanno lo festeggeranno, o comunque il riccio gli darà un regalo. Insomma, si rivedranno.

Per l'appunto toglie un po' di malinconia.

PS: Il divano a quadretti ce l'ha avuto SUL SERIO, Izzy. Asd. http://24.media.tumblr.com/26362954bd5bc5500fc2c2367cda3677/tumblr_mkuqr5IV841rkabd8o3_1280.jpg guardatelo come si trastulla, lui e il gatto e la tipa sopra di lui. x'

PS2: Da notare che sì, anche nella targhetta con Izzy e Slash ho cercato quella dove stanno entrambi sul divano. Però c'ho aggiunto la scritta 'Guns n' Roses'. x°


Va là, BUON COMPLEANNO IZZY STRADLIN. Uno dei miei artisti preferiti da un po' d'anni.

Son contenta di aver scritto questa piccola stronzata 'commediale'. Lol. Non è niente di programmato e quando ho aperto la pagina bianca avevo in mente solo 'voglio scrivere', quindi immaginate!


Ah, se volete fatemi sapere che ne pensate in un commento. Thank u so much.




   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: GioTanner