Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Rainbowsmiles__    08/04/2013    4 recensioni
L’alba di una nuova era, un tempo nuovo, una vita nuova.
La mia vita dopo Ruth, dopo i suoi occhi persi nei miei,i momenti passati quelli belli e quelli brutti, le nostre mani intrecciate al chiaro di luna e il Gran Canyon a farci compagnia, i nostri sospiri all’unisono nel ritmo danzante dei nostri corpi e delle nostre anime unite in quella notte indimenticabile. La mia vita improvvisamente vuota, una volta piena di lei. ...
Mi avvicino per inquadrarla meglio mentre lei rilancia la pallina ,ora posso notare il viso tondo e grazioso contornato dalla folta e liscia chioma d’oro , il corpo esile e tonico. Sono ancora più vicino e rimango affascinato dalle labbra carnose e distese in un bellissimo sorriso, non riesco vedere i suoi occhi impegnati a seguire la figura di Peeta che corre a recuperare la pallina.....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’alba di una nuova era, un tempo nuovo, una vita nuova.
La mia vita dopo Ruth, dopo i suoi occhi persi nei miei,i momenti passati quelli belli e quelli brutti, le nostre mani intrecciate al chiaro di luna e il Gran Canyon a farci compagnia, i nostri sospiri all’unisono nel ritmo danzante dei nostri corpi e delle nostre anime unite in quella notte indimenticabile. La mia vita improvvisamente vuota, una volta piena di lei.
<< E’ mia la colpa Liam, non la tua davvero.>> la scusa che aveva usato quella misera serata di quella dannatissima giornata in montagna due settimane fa per poi mettersi con Gale che una volta era solo un ‘amico, un collega’ per lei ‘con cui ho un rapporto speciale’ diceva. 

Tutte balle. 

Sono due settimane che non ‘vivo’ più, due stramaledette settimane che esco di casa alle 6:00 a correre per sfogare l’angoscia con l’unico vero amico che abbia mai avuto , Peeta l’ husky regalatomi all’età di sette anni. Corriamo insieme io e lui e mi sento leggermente meglio, un ora soltanto nella quale azzero il cervello, siamo solo muscoli che bruciano e battiti accelerati mentre la brezza marina gioca allegra trai miei capelli e la ninna nanna delle onde che s’infrangono fra i piedi ci accompagnano passo dopo passo.

Oggi Peeta ha voglia di giocare perciò lo slego e lo lascio libero di girare indisturbato per la spiaggia deserta mentre io lo seguo a passo veloce per riprendere fiato poi mi fermo, mi volto a guardare il sole all’orizzonte che sorge prepotente mandando all’inferno il buio e lascio che il mio sguardo si perda in quello spettacolo. Distolgo gli occhi dal sole che si fa man mano più accecante e richiamo Peeta a me con un fischio, attendo qualche istante ma lui non arriva. Strano. Quando l’ho addestrato avevo tredici anni, ricordo ancora quante volte ero sul punto di mollare tutto e mia nonna Katniss mi rimproverava sfidandomi a fare di meglio fino a quando qualche anno dopo anche lei è dovuta andar via, su nel cielo disse mio padre in un posto migliore aggiunse mia madre. 

Ma nonna è troppo speciale per stare in cielo disse mio fratello Niall di qualche anno più grande di me, la nonna è con noi Liam ogni giorno nel sole che sorge e nella luce che ci salva dalle tenebre della notte, mi ripeteva quando ero giù di corda o quando avevo paura di dormire dopo aver visto un film horror.
Odio i film horror, preferisco di gran lunga i cartoni animati. Aspetto che i ricordi tornino al proprio posto a sbiadirsi in un lurido cassetto della mia mente, fischio ancora e attendo qualche minuto ma lui non si presenta. 

Mi volto prima a destra poi a sinistra ma non lo vedo, lo chiamo per nome stavolta, più forte << Peeta vieni qui!>> . Lo sento abbaiare lontano alla mia destra e inizio a correre con il panico che mi pulsa nelle vene con i muscoli che bruciano di fatica, corro più veloce che posso quando intravedo la sua coda scodinzolare felice in lontananza oltre la duna di sabbia che ci separa l’ansia si affievolisce ma non rallento.

Supero la duna e intravedo Peeta che rincorre spensierato una palina da tennis mentre le mie orecchie captano una risata fresca,cristallina carica di stupore e spontaneità, inevitabilmente cerco di individuare la fonte di quell’ allegra melodia e la vedo.

Una ragazza dai lunghi capelli dorati, indossa un vestito a fiori, in una mano tiene un libro mentre l’altra è occupata a recuperare la pallina dalla bocca di Peeta che freme in attesa di rincorrerla ancora saltellandole intorno.
Mi avvicino per inquadrarla meglio mentre lei rilancia la pallina ,ora posso notare il viso tondo e grazioso contornato dalla folta e liscia chioma d’oro , il corpo esile e tonico. 

Sono ancora più vicino e rimango affascinato dalle labbra carnose e distese in un bellissimo sorriso, non riesco vedere i suoi occhi impegnati a seguire la figura di Peeta che corre a recuperare la pallina.
<< Peeta vieni qui!>> esclamo ancora ,attirando l’attenzione di entrambi. Peeta mi raggiunge in un attimo senza smettere di scodinzolare gioioso, lo guardo con lo sguardo carico di rimprovero poi mi abbasso e lo accarezzo sulla testa, fra le orecchie come piace a lui e non mi accorgo che intanto la ragazza si è mossa nella nostra direzione.
<< Quindi il suo nome è Peeta? Mi piace è particolare. >> esclama divertita una voce calda e limpida.
<< Si proprio cos..>> m’interrompo immediatamente stregato dalla profondità di quello sguardo verde scuro fisso su di me, un bosco fitto e misterioso nella quale non ho paura di perdermi. Cerco di riprendermi e di dire qualcosa di sensato
<< Si, lui è Peeta scusami l’ho lasciato libero perché di solito a quest’ora non c’è anima viva, spero non ti abbia infastidito.>> chiedo cauto in un mezzo sorriso carico di scuse.
<< Oh ma figurati! E’ arrivato fortunatamente alla fine della storia- sventola il libro che ha nella mano- Nessun problema!.>> mi rassicura allegra.
<< Com’è?>> chiedo per farla parlare ancora, perché non voglio che la melodia finisca.
<< Come scusa?>> chiede lei alzando un sopracciglio confusa
<< Il libro.>> dico indicando la sua mano
<< Oh già, che sciocca perdonami>> ridacchia, le gote leggermente più rosee
<< Comunque bel libro davvero, grazie.>> conclude lei distogliendo lo sguardo per poi puntarlo all’orizzonte.
<< Che spettacolo.>> sussurro rivolto a lei maledicendomi un secondo dopo per la sfrontatezza, sperando che non si offenda.
<< Già, l’alba è davvero qualcosa di speciale.>> mi risponde mentre i nostri sguardi s’incontrano ancora e io mi perdo nel bosco, rincuorato dal fatto che abbia frainteso.
<< Io sono Liam piacere.>> dico tendendole la mano ,rompendo il silenzio che si è creato attorno ai nostri sguardi uniti.
<< Piacere Laila.>> dice lei stringendomi la mano cordiale.
<< Mi piace Laila, è particolare,>> dico io sorridendo mentre le sue gote ora sono decisamente rosse.
<< Grazie Liam, anche tu hai un bel nome.>> scioglie la presa e abbassa lo sguardo imbarazzata, ha un’aria così indifesa, mi sorprendo a pensare.
<< Vieni spesso in spiaggia a quest’ora?.>> chiedo curioso in attesa che la melodia torni
<< Da ormai due settimane, tu?>> dice lei mordendosi leggermente il labbro
<< Anche io, strano non mi sono mai accorto della tua presenza>> affermo sorpreso
“Lo so- vorrebbe rispondere Laila – sono due settimane che ti osservo in silenzio correre con lo sguardo fisso di fronte a te sperando che tu ti accorga di me. Ah grazie per il complimento.” eppure mente
<< Tranquillo, anch’io ero totalmente presa dal libro ,ti ho notato solo ora perciò siamo pari.>>
Lui sorride di rimando. Il sorriso più sincero che Laila abbia mai visto in vita sua e si accorge con un pizzico di vergogna che teme la fine di quella conversazione, teme di vederlo andar via perché ha deciso egoisticamente che vuole rivedere quel sorriso un’altra volta ancora.
<< Bene Laila è stato davvero un piacere conoscerti, mi piacerebbe restare a chiacchierare, ma il lavoro chiama.>> dice lui cercando di sorridere per nascondere la tristezza di quell’addio.
<< Oh capisco. Bene…ehm ciao Liam, piacere mio. >> risponde imbarazzata lei, sforzandosi di sorridere a sua volta anche lei per nascondere l’infinita tristezza che l’avvolge l’anima. Lo guarda allontanarsi con Peeta che ha ancora la pallina tra i denti ,e pensa sconsolata a quell’occasione persa. Si rende conto con amarezza di tutte le belle occasioni buttate all’aria negli anni, tutte quelle possibilità sfumate a causa della troppa possessività del suo ex ragazzo, Gale. 

Lui che due settimane addietro l’aveva lasciata in lacrime sotto il portico di casa sua dopo averla scaricata per una sua collega, “ Non sei tu Laila, sono io davvero” si era giustificato quel dannatissimo ******o con cui aveva condiviso la bellezza di cinque anni, vissuti e buttati all’aria in cinque secondi.
Ed era sola Laila, sola come non mai , come il personaggio principale del libro che aveva appena terminato con la differenza che, nella storia Monica aveva avuto il lieto fine con Peter mentre lei era lì imbambolata con il sole ormai alto in cielo a farle compagnia. 

Quando delusa infila le infradito e si volta per raggiungere la sua auto posteggiata sul lungomare poco distante ,una voce richiama la sua attenzione. Si volta con il cuore in gola cercando di nascondere le dita che speranzosa tiene incrociate e lo vede, vede Liam con Peeta al fianco, in cima alla duna che urla nella sua direzione
<< Spero di rincontrarti qui domani mattina, con un nuovo libro>> vede la sua dentatura perfetta scintillare sorridente alla luce del sole.
<< Senz’altro! Peeta già mi manca.>> esclama lei forse un po’ troppo entusiasta ma se ne infischia, perché sente le cicatrici lasciate Gale che si rimarginano un poco, sente l’anima sorridere e gli occhi brillare al ricordo del sorriso di lui e non lo sa . 

Non sa che anche l’anima ferita di Liam torna a sorridere dopo due settimane, non sa che anche Liam sente la mancanza della sua risata melodiosa, dei suoi capelli dorati , non sa che lui sente lo sfrontato bisogno di perdersi di nuovo in quel bosco verde e rigoglioso. Entrambi però sono consapevoli che quello è il segno di un nuovo inizio, di una nuova vita da passare insieme perché si, loro sono destinati a stare insieme.

Questo però ancora non lo sanno e lo scoprono solo la mattina seguente, con il mare che li attende paziente e l’alba che li scruta felice.

Hello to everyonee!

Scusate ma questa OS la dovevo scrivere perchè mi  ronzava in testa da un po'

quindi scusate se ancora non ho aggiornato le altre 2 ff ma questa OS  era parecchio urgente se volete date la colpa a Little Bird di Ed che

anche se può sembrare non c'azzecchi nulla col testo della canzone a me sentirla e risentirla 20 volte ha fatto questo effetto ^^

Spero vi piaccia, non è venuta come avrei voluto ma fanniente :) Spero vi piaccia, se volete lasciatemi un pensierino.

#MomentoLIAMtiamo ON

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Rainbowsmiles__