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Autore: jawaad_eyes    08/04/2013    9 recensioni
Jade è una ragazza di 17 anni che viene giudicata sempre e ora ne ha abbastanza. Qualcosa cambierà nella sua vita, o meglio qualcuno ne entrerà a far parte, tra lacrime e amore troverà la felicità? tutto può cambiare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia stava bagnando ogni parte del mio corpo, stavo correndo senza meta e con le lacrime agli occhi, i miei genitori non capivano quanto mi ferivano le loro parole.
Per loro ero solo una delusione, tutti guardavano solo i miei sbagli e mi facevano sentire uno schifo ogni santissimo giorno della mia vita . “perche non puoi essere una figlia normale! Non mi dai mai soddisfazioni! Vai a studiare!.” quelle parole risuonavano nella mia testa come un tamburo, ero fottutamente stanca di essere sempre giudicata.
Stavo correndo il più veloce possibile per scacciare i pensieri anche se la cosa risultava impossibile, il mio cuore batteva velocemente ma non mi importava volevo andarmene lontano e stare sola.
Ancora assorta nei miei pensieri e con le lacrime che scendevano copiose dai miei occhi ormai arrossati caddi sull'asfalto e cosi bagnandomi interamente d'acqua, avvicinai le mie ginocchia al petto per poi nasconderci la testa e scaricare la mia rabbia e il mio dolore in un urlo strozzato dai singhiozzi rimanendo cosi per un po.

-hey tutto bene!?- alzai di colpo il mio viso squadrando la persona che torreggiava su di me ma con scarsi risultati dato che era notte fonda.
Non risposi e la figura mi prese in braccio iniziando a correre lontano dalla strada e portandomi sotto un riparo.
Mi aveva appena poggiata a terra e si era seduto al mio fianco.

-perchè piangi?- asserì serio.

-io...nulla di grave...tranquillo – non avevo voglia di parlarne con nessuno ma semplicemente stare seduta li a sentire le gocce d'acqua sul mio viso per calmarmi.

-stavi sola seduta sulla strada a piangere sotto la pioggia, non direi che sia poco grave la cosa...-

-non ho voglia di parlarne ok?! - sbottai.
Lui non rispose ma si limitò a fare cenno di si con il capo.
Mi sentivo in colpa per aver risposto in quel modo ma non avevo la minima intenzione di parlarne con un estraneo.
-ti va se andiamo a casa mia? Puoi mettere dei vestiti puliti e riposare un po.- disse poi alzandosi da terra e porgendomi la sua mano, feci segno di si con la testa e lasciai che mi portasse a casa sua.

 

***

eravamo in cucina e il ragazzo stava preparando una cioccolata, io intanto avevo iniziato a battere i denti dal freddo, solo la sottoscritta poteva pensare di correre sotto la pioggia e bagnarsi interamente d'acqua rischiando di ammalarsi, scossi la testa cercando di riscaldarmi il più possibile con le braccia.

-hai freddo? - chiese lui con tono premuroso.

Io annuii debolmente continuando a battere i denti.

-vado a prenderti dei vestiti ora – continuò per poi camminare velocemente verso delle scale che si trovavano li vicino.

Intanto stavo seduta a guardarmi intorno, quella casa era molto bella e spaziosa dovevo ammetterlo.

Passarono una manciata di minuti prima del suo ritorno e io stavo congelando viva.
-ecco ho trovato questa roba – disse porgendomi una maglia e dei pantaloncini per poi indicarmi il bagno dove avrei potuto cambiarmi.

 

Dopo essermi asciugata e aver messo i vestiti scesi al piano inferiore trovando il ragazzo seduto sul divano della sala che sorseggiava la sua cioccolata calda.

-ecco...io...ho fatto - dissi a voce bassa mettendomi accanto a lui.

-tieni, questa è tua - sorrise porgendomi una tazza, quel sorriso era qualcosa di magnifico, avevo notato in quel momento il colore azzurro intenso dei suoi occhi...avrei potuto annegarci dentro ne ero certa, ma scossi la testa subito dopo perchè io non potevo innamorarmi, non volevo... nessuno poteva amarmi e io non volevo soffrire più per quel genere di cose. Mi avevano derisa e insultata tempo fa.
Avevano convinto un ragazzo a fingersi interessato a me, e dopo avermi spezzato il cuore non era ancora abbastanza...dovevano rinfacciarmi quanto fossi sfigata in ogni istante della mia vita.

 

Alcune lacrime iniziarono a rigarmi le guance e il ragazzo lo aveva notato, prese la mia mano e sollevò il mio viso con due dita per far incontrare le nostre iridi.

- ti prego...voglio sapere cosa ti turba -
avevo deciso di dirgli tutto, non avevo ancora chiaro il motivo ma con lui mi sentivo stranamente a mio agio, forse era per i suoi occhi profondi o per il sorriso rassicurante ma era cosi.

 

Dopo avergli spiegato del litigio con i miei genitori e degli insulti a scuola mi sentivo in forte imbarazzo, forse in quel momento mi avrebbe buttata fuori da casa sua e avrebbe iniziato a insultarmi anche lui.
Ma rimasi stupita dal gesto che fece dopo, aveva fatto appoggiare il mio viso sul suo petto caldo e mi stava cullando dolcemente...come se avesse capito quello che provavo.

-ti prego non piangere...ci sono io -

non potevo credere alle mie orecchie, qualcuno mi stava aiutando davvero?.

- beh grazie...ma io non ti conosco - dissi ridacchiando e staccandomi da lui che aveva iniziato a ridere di conseguenza.

- piacere Niall James Horan - asserì porgendomi la mano in maniera buffa

- Jade Wilson - dissi ridacchiando nuovamente e prendendogli la mano.

- piacere Jade allora io ho 19 anni, tu?- chiese senza smettere di sorridere,

- 17 – risposi imbarazzata mentre mi asciugavo una lacrima ancora ferma sulla mia guancia.

Passarono svariati minuti in cui avevamo iniziato a presentarci e a parlare dei nostri interessi.
Era un ragazzo simpatico e la sua risata era molto contagiosa, speravo di non essergli sembrata strana, perchè non potevo fare a meno di guardarlo. amavo il suo accento, avrei giurato che fosse irlandese ma non avevo voglia di pensarci.
Dopo aver finito la mia cioccolata calda mi sentivo davvero stanca ma non avrei mai avuto il coraggio di chiedere a Niall se potevo fermarmi a dormire cosi scossi la testa per non pensarci.

 

- bene allora adesso che mi conosci possiamo essere amici vero?- chiese.

In quel momento sarei saltata tra le sue braccia ma mi limitai a regalargli un sorriso e un semplice “si”.
Ormai era davvero tardi e sarei crollata a momenti sul divano, che in quel momento mi sembrava un buon posto dove dormire, scossi nuovamente la testa, non potevo credere di avere un amico, anche se ci conoscevamo da poco forse con lui sarei stata capace di non soffrire poi così spesso...

 

POV'S NIALL

Ero felice che Jade si fosse sciolta un po, e finalmente eravamo amici anche se avrei preferito qualcosa di più. - tutto ha un suo tempo – mi ripetevo nella testa per non pensarci.
Da quello che avevo capito la sua vita era terribile e io non potevo permetterlo, avevo capito di essere totalmente perso di quella ragazza e non volevo che soffrisse.
Amavo il modo in cui i suo capelli neri e lunghi cadevano sul suo viso cosi innocente, o come i suoi occhi azzurri cielo non riuscissero a fissare altro che il terreno, da quanto era timida.
Come potevano farle questo...avevo ancora in testa le immagini di lei che piangeva seduta sulla strada zuppa d'acqua per la pioggia.

Pensai che non era stato poi un errore trasferirmi dall'Irlanda a qui... vicino Londra.
Il motivo del trasferimento era stato il lavoro di mio padre, a Mullingar aveva perso il suo e mia zia ne aveva trovato uno qua, anche se non avevo la minima voglia di cambiare casa ora era tutto diverso.

 

-tu non vieni a scuola qui vero?- chiesi sorridendo.

- no io veramente...abito un po più lontano. - rispose continuando a guardare il pavimento, di tanto in tanto le sue guance si coloravano di un rosso acceso e non ne capivo il motivo anche se era davvero bella cosi.

- oh e dove di preciso?-

- beh a Londra - disse poi.

- hai fatto un po di strada...- dissi stupito.

- lo so, ma ero fuori di me e...ho corso per un po-. Mi rispose strofinandosi gli occhi.

- sai io mi sono trasferito dall'Irlanda poco tempo fa, per il lavoro di mio padre, e tu sei la mia prima vera amica-

-oh davvero? - chiese arrossendo visibilmente.
Io feci un cenno con la testa in risposta.
Sembrava stanca e anche giustamente, quindi decisi di chiederle se voleva riposare nella mia stanza.
- hai sonno? Posso mostrarti camera mia se vuoi.-
-grazie si, sono stremata – rispose alzandosi dal divano.

Presi la sua mano per portarla al piano superiore e mostrarle il letto dove si tuffò a peso morto.
- ecco...emm, notte- dissi sussurrando ma lei già dormiva, chiusi piano la porta alle mie spalle per poi scendere e sistemare
le tazze nel lavello della cucina....stavo sognando? No no era tutto vero e già avevo pensato di accompagnarla a scuola il giorno dopo, magari anche per vedere i tipi che le davano tutto quel fastidio.
Scossi la testa dirigendomi sul divano per riposare, ero davvero stanco e non vedevo l'ora di addormentarmi, cosa che successe poco dopo.

 

***

 

POV'S JADE

Mi svegliai in un letto a me sconosciuto e improvvisamente mi ritornarono in mente gli episodi della notte precedente, Niall era stato gentile a lasciarmi il suo letto per dormire.
Mi alzai con addosso ancora la sua roba e i capelli spettinati, appoggiando i piedi sulle mattonelle fredde per poi
scendere gli scalini fino al piano inferiore dove il ragazzo era intento a mangiare dei cereali.
-Buongiorno- dissi sbadigliando.
-hey Jade! Dormito bene? - chiese di buon umore. - li c'è la tua tazza, puoi mangiare tranquillamente i miei genitori sono andati al lavoro, certo mi hanno chiesto il motivo per cui mi trovavo sul divano ma l'ho scampata- continuò sorridendo, quel ragazzo era stupendo anche di prima mattina, con i capelli tutti scompigliati e i vestiti di ieri...doveva aver dormito cosi per causa mia.
Mi sentivo in colpa.

- ma tu hai dormito vestito così?- chiesi.

- si, ma fa niente.- rispose sfoggiando un sorriso per confortarmi.

- spero di non aver disturbato ora me ne vado subito- dissi avvicinandomi nuovamente alle scale, ma sentii qualcosa bloccarmi il braccio, Niall mi stava tenendo inchiodata nel punto in cui ero.

- nessun disturbo piccola, ti accompagno a scuola io quindi mangia.- rispose facendo incontrare le nostre iridi azzurre e provocandomi un brivido lungo tutta la schiena.

Mi diressi verso il tavolo della cucina per poi mangiare i cereali che erano stati preparati per me.
- vado a cambiarmi, ah e la tua roba l'ho messa ad asciugare ieri li vicino alla termosifone quindi ora dovrebbe essere asciutta – asserì salendo le scale.

Mi avvicinai lentamente verso i miei vestiti ammirando il salone, notai che vicino al camino c'erano delle foto di un bambino con i genitori...Occhi azzurri guance rosse e capelli biondi, era lui quel bambino.
Era davvero bellissimo da piccolo dovevo ammetterlo, mi persi a fissare quella immagini per un po ma poi scossi la testa afferrando i miei vestiti e dirigendomi verso il bagno.
Sentii il mio corpo aderire a qualcosa di caldo, non avevo capito cosa poteva essere fino a che non alzai il viso e sentii le gambe cedere sotto di me.
Era Niall che stava tornando proprio da li e io gli ero finita addosso come una stupida,

- scusa, scusa, scusa. – dissi correndo nel bagno e chiudendo la porta velocemente.
Il mio cuore era arrivato a battere troppo forte e dovevo assolutamente calmarmi. “Cosa mi stava accadendo?” Mai avevo provato sensazioni del genere con nessuno. - io non posso amarlo.- mi ripetevo nella testa ormai intasata di pensieri, non volevo soffrire ma quando incontravo i suoi occhi non potevo far altro che sciogliermi a lasciare che il mio cuore accelerasse i battiti fino a sentir mancare l'aria nei polmoni.
Ero una grandissima stupida, ma non potevo pensarci in quel momento, dovevo prepararmi e anche velocemente se volevo essere presente a scuola.
Infilai i jeans velocemente per poi mettere la mia semplice felpa blu e le vans bianche.
Dopo aver sistemato i miei capelli neri scesi gli scalini in fretta vedendo il ragazzo che mi sorrideva e mi porgeva una giacca che infilai volentieri per poi correre nella sua macchina nera.

 

 

Arrivati a scuola in perfetto orario dissi a Niall che poteva anche andare e lo salutai dirigendomi all'ingresso.

-hey ecco la sfigata! -
il mio sorriso svanì all'istante e camminai a testa bassa mentre tutti già ridevano.

- oh ma povera la fate piangere. - sentii una ragazza prendermi il viso con la mano e fissarmi. - vero che ora piangi sfigata?. Non sei nessuno amore corri a casa oppure muori direttamente.- continuò poi.
Sentivo lo sguardo di tutti su di me e le lacrime che stavano per uscire dai miei occhi.
Continuai il tragitto inciampando su qualcosa e finendo a terra con la risata di tutti a seguito, uno sgambetto era ovvio e il ragazzo colpevole stava seduto sul muretto a ridere come un cretino.
Tutti si erano messi a dirmi cose orribili ed era davvero troppo, “che avevo fatto di male!?”.
Le lacrime iniziarono a cadere sul mio viso anche se non cambiò nulla, anzi, tutti sembravano più motivati a continuare.
Improvvisamente vidi Niall farsi largo tra la folla in maniera brusca e con aria minacciosa, “che ci faceva ancora qui lui?” Non volevo che mi vedesse in quello stato.

- tu bastardo come hai osato farle questo!?- sbottò.

- hey calmo tipo, mi sto solo divertendo un po – rispose come se fosse una cosa ovvia e normale.

- ma stai scherzando!? Ora ti faccio nero brutto idiota tu non la tocchi ok!?- asserì minaccioso.

Che stava facendo?”

Niall spinse il ragazzo dal muretto facendolo cadere all'indietro,

- tocca Jade un'altra volta e poi vedi.- sputò.

- che stai..- non lasciò finire la mia domanda che mi prese per un braccio bruscamente camminando a passo veloce da qualche parte con ancora le risate dei ragazzi alle nostre spalle.
Eravamo arrivati alla distesa d'erba del campetto da calcio utilizzato della scuola, ancora mi teneva stretto il braccio quasi a farmi male, cosa voleva fare?.
Decisi di fermarmi di colpo e chiedere spiegazioni ma appena le nostre iridi si incrociarono mi paralizzai, il suo sguardo era qualcosa di cupo, ero spaventata, non sapevo cosa volesse fare e perchè era rimasto invece di andarsene.
Mi lasciò il braccio di colpo e iniziò a correre lontano, lasciandosi cadere fra l'erba e i fiori.
Che stava facendo?.
Ero abbastanza confusa e così decisi di correre da lui fermandomi proprio sulla sua figura....aveva chiuso gli occhi e sembrava dormisse.
Mi abbassai lentamente per cercare di raggiungere con la mano il suo viso,
era bellissimo illuminato da qualche raggio di sole che era appena spuntato, ma aprì improvvisamente gli occhi sorridendomi e tirandomi sul suo corpo.
Iniziò a farmi il solletico e a rotolare per il campo fino a che, stremata, non mi fermai obbligandolo a fare la stessa cosa.

Niall mi sistemò su di se dolcemente accarezzandomi i capelli.

- scusa se non sono andato via ma volevo vedere cosa ti dicevano e....sono dei fottuti stronzi cazzo. Non ci ho più visto e sono corso da te Jade.- asserì per poi guardarmi.

- tu non meriti questo, sei una ragazza molto dolce e non capisco cosa ci trovino a insultarti.- continuò.

- sei stato molto dolce ma non puoi cambiare le cose...anzi ora ho paura che faranno di peggio. - dissi stringendomi a lui.

Ormai il mio cuore era partito e stava andando a farsi fottere ma almeno avevo smesso di piangere.

- ci sono io, cazzo giuro che li picchio a sangue – asserì

- grazie – dissi stringendomi maggiormente a lui.

- tu sei mia ora, guai a chi ti tocca. -
Niall si mise a cavalcioni su di me guardandomi con aria innocente per poi staccare una margherita da terra e poggiarla tra i miei capelli scostandoli dolcemente dietro il mio orecchio, era stupendo, aveva anche asciugato le mie lacrime accarezzandomi le guance, sarei morta prima o poi questo era certo.

-ora sei più bella che mai.- disse sorridendo compiaciuto del suo lavoro.

Cosa aveva detto? Che ero bella?” Mi sentivo in paradiso in quel momento.
Il suo viso si avvicinò pericolosamente al mio ma se si fosse avvicinato ancora di poco lo avrei baciato o sarei svenuta quindi mi alzai di scatto sedendomi sull'erba morbida.

- oh cazzo dobbiamo andare Jade!! - asserì improvvisamente spaventandomi.

- cavolo si! - dissi correndo per arrivare davanti alla scuola in tempo.

Tutti erano già entrati così salutai Niall con un abbraccio e tornai nuovamente a correre per seguire le mie solite ore di lezione.

 

***

 

POV'S NIALL

Ero riuscito ad arrivare a lezione solo con 10 minuti di ritardo fortunatamente, e anche se il professore stava per uccidermi ero sopravvissuto.
Non potevo crederci, i ragazzi della scuola di Jade erano davvero dei bastardi...come si poteva essere così, trovare gusto nelle sofferenze altrui. Scossi la testa pensando che stavo guidando per tornare a prendere proprio lei a scuola.
L'avrei portata a casa sua tanto per capire dove abitava, non smettevo di pensare al momento in cui stavo quasi per baciarla nel campo che, probabilmente, la scuola doveva usare per giocare a calcio....era così bella con i capelli che poggiavano disordinati tra l'erba e il sole che le illuminava il viso facendolo luccicare per via delle lacrime, l'avevo portata in quel posto per stare soli e farla smettere di piangere, cosa che mi era riuscita perfettamente.
Ero certo che il mio amore crescesse ogni secondo di più per lei...era molto impacciata a volte, come quando mi era finita addosso e continuava a ripetere “scusa” ma la trovavo molto dolce.
Arrivato, parcheggiai l'auto li vicino e corsi tra la folla di ragazzi per cercarla, cosa praticamente impossibile, ma poi...vidi dei ciuffi di capelli neri spuntare da dietro il muretto dove avevo spinto il ragazzo idiota poche ore prima. Decisi di controllare, era proprio lei, che ascoltava la musica con le cuffiette bianche nelle orecchie e i capelli che le cadevano da una parte lungo la sua spalla.
Allungai le mie braccia accarezzandola e anche spaventandola dato che la sua reazione era stata proprio quella, scavalcai il muro che ci separava e mi misi accanto a lei rubandole una cuffietta e appoggiando la mia testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi per rilassarmi.

Sentii una mano accarezzarmi i capelli e nel mentre, lei ridacchiava.

-cosa ridi? - dissi ridacchiando a mia volta alzando la testa per guardarla.

-sei buffo - rispose lanciandomi un'occhiata veloce e un sorriso.

-io buffo? Perchè?- chiesi alzando un sopracciglio.

-non lo so...sei buffo e basta- concluse scompigliandomi i capelli. Sembravamo fratello e sorella, ma sarebbe stato strano amare mia sorella quindi scacciai quel pensiero dalla mia testa.
- dai vieni ti porto a casa io, basta che mi dici la strada o ci perdiamo – dissi sarcasticamente meritandomi un pugnetto da parte sua per la battuta stupida e affatto divertente che avevo tirato fuori da non so dove.

 

Dopo vari minuti passati a tentare di capire dove mi stava facendo andare Jade eravamo riusciti ad arrivare a casa sua sani e salvi.
Stavo per aprire la portiera ma la mano della ragazza mia aveva fermato.

-qualcosa non va piccola?- chiesi con un sopracciglio alzato.

- veramente si. Vedi io non ho ancora chiarito con i miei genitori e...non sanno nemmeno se sono ancora viva a questo punto, dopo aver passato la notte via da casa. - rispose turbata.

- beh entro con te se vuoi...- non volevo che uscisse ancora da casa sua con le lacrime agli occhi, gli occhi che tanto mi piacevano, quindi avrei fatto di tutto per lei.

- grazie si, per favore!- rispose stringendomi il braccio e facendomi sorridere.
Io aprii la portiera di Jade, che non voleva saperne di scendere quindi la presi tra le mie braccia per poi posarla a terra e trascinarla alla porta.

 

Suonai il campanello ritrovandomi una donna dai capelli neri e gli occhi castani davanti, la mamma della ragazza, che aveva subito aggrottato la fronte trovandosela davanti.

- con che coraggio ti presenti a casa tu? - asserì in modo furioso.

- ma mamma io..-

- ma mamma io niente. Ora tuo padre vedi cosa ti fa. E tu ragazzino fila via non sono affari tuoi.- la interruppe subito lei.
Non ci vedevo più dalla rabbia, “che aveva appena detto quella donna?” Suo padre non poteva picchiarla, non se ero presente io!.

- signora io entro con lei.- dissi fermo

- come vuoi ma non sarà un bello spettacolo ragazzino -.

Ma stava dicendo davvero?! Nessuno mi poteva toccare Jade.”

 

Vidi la figura del padre apparire davanti a noi e trascinare sua figlia in casa. -eccoti stupida! Dove sei stata!? -
- ma papà io..- non la fece finire che le aveva già dato uno schiaffo.
Cosa cazzo aveva fatto!? Aveva toccato il mio unico raggio di sole?! E tutto perchè io l'avevo portata li.”
Fermai la mano di suo padre che era già pronto a picchiarla ancora e lo spintonai via da lei mettendomi davanti
- provi a sfiorarla ancora e io chiamo la polizia chiaro!? Lei non sa cosa prova sua figlia merda! Lei non sa un fottuto cazzo della persona che sua moglie ha messo al mondo! È vittima di bullismo e soffre ogni giorno della sua vita. Cazzo! E voi non fate altro che farla soffrire maggiormente! - sbottai furioso.
- tu non sai nulla di mia figlia! Vattene da casa mia e fatti una cazzo di vita. Lei si merita questo e altro! È inutile e mi vergogno di essere suo padre. -
disse spintonandomi via e facendomi cadere, per poi prendere sua figlia, con già le lacrime e gli occhi gonfi, dai capelli per darle il secondo schiaffo facendo cadere a terra anche lei.
Non potevo vedere quello che stava succedendo così chiusi gli occhi e inizia a spintonare il padre più volte per avere il tempo di prendere Jade e scappare fuori di casa.

- fanculo - sputai salendo in macchina con lei, per scappare via da tutto e da tutti.

***

 

Dopo svariati minuti che guidavo senza che nessuno dei due proferisse parola, decisi di iniziare con il scusarmi per averla portata a casa dai suoi genitori e averla fatta colpire da suo padre.

- Jade io....scusa non dovevo portarti a casa. - dissi tenendo gli occhi sulla strada.

- no...non fa nulla...mio padre mi picchia quando esagero e dovevo aspettarmelo.- asserì con la voce spezzata, “perchè doveva soffrire sempre?”.

- quindi già ti picchiava? - chiesi.

- Niall non ho voglia di parlarne ora ok!? - sbottò facendo uscire dai suoi occhi

alcune lacrime.
Io non risposi avevo paura di darle fastidio e non era mia intenzione quindi non parlai per tutto il tragitto verso casa mia.

 

Arrivati Jade si buttò sul divano lasciandosi andare in un pianto liberatorio,
io mi misi vicino a lei abbracciandola forte e tenendola stretta a me per una manciata di minuti.
- Jade io ci sono ok? Non devi soffrire fottiti di tutto e di tutti perchè tu da ora abiti qui con me. - dissi serio. Volevo che lei fosse felice e se l'unico momento in cui lo era stava con me allora...poteva stare con me per sempre.

- ma non posso – disse ancora con la voce spezzata.

- invece si. Questa notte ti vado a prendere i vestiti mentre i tuoi dormono e lascio un biglietto che vieni via con me.- non accettavo repliche ormai avevo deciso.
Ci conoscevamo da poco ma ero follemente innamorato di Jade Wilson. E nessuno più ormai poteva farla soffrire.

- ok – disse stringendomi per poi addormentarsi qualche minuto dopo tra le mie braccia.

- buonanotte...ti amo. - era così bello dirlo, ma lei non poteva sentire.

 

***

POV'S JADE

Era già da un paio di mesi che convivevamo e mi sentivo molto meglio...certo gli insulti non erano diminuiti ma con lui passava tutto.
Ormai per Niall la scuola era finita e stava cercando lavoro.
Era stato complicato spiegare ai suoi genitori il motivo del mio trasferimento li, ma alla fine avevano accettato.
non sapevo ancora se i miei genitori erano preoccupato o semplicemente mi avevano dimenticata comunque non mi importava.
In quel momento stavo passeggiando in un parco che stava li vicino perchè ero a casa sola e non avevo nulla da fare.

-hey guardate è la sfigata! - sentii in lontananza
quelle parole mi avevano gelato il sangue, i soliti cretini della scuola si stavano avvicinando a me e avevo paura che potessero scoprire dove abitavo...magari per dirlo ai miei genitori che mi avrebbero uccisa.

- cosa volete da me?- chiesi a voce bassa.

- divertirci un po....vero ragazzi? - a quelle parole seguirono i cenni di consenso dei ragazzi che stavano li vicino a quello che aveva appena parlato.

- non vi basta la scuola per farmi soffrire?- dissi sempre a voce bassa.

- oh povera la facciamo soffrire. - asserì un altro. - oh si ma non intendevamo con le parole – continuò un secondo.

In quel momento il mio cuore batteva velocemente, troppo direi così chiesi spiegazioni.

- cosa volete farmi?- chiesi indietreggiando lentamente.

- nulla di brutto – rispose uno. - ci divertiamo un po, vedrai che ti piacerà ne sono certo- sentii da un secondo ragazzo, e poi una risata generale.

Era il momento di scappare quello, cosi scattando in avanti iniziai a correre il più veloce possibile, con i ragazzi a seguito, sembrava non avessero intenzione di lasciarmi andare. Speravo vivamente di poter correre come la prima volta che ero stata li, sentii delle gocce di pioggia sul mio viso, non poteva piovere. Non in quel momento.
Avevo paura molta paura, avrebbero potuto farmi di tutto e io non avevo modo di scampare a tutto quello che mi aspettava.
Appena le gocce divennero pioggia vera e propria mi pentii di aver indossato della roba estiva perchè aveva iniziato a fare abbastanza freddo, i miei shorts e la mia canotta non tenevano poi così caldo.
- aspetta bellezza vedrai che ti piacerà! - sentivo urlare da dietro le mie spalle, “adesso ero “bellezza” e da quando? merda.” Le mie gambe stavano per cedere, non sarei riuscita ad andare oltre ne ero certa.
Tra il mio corpo interamente bagnato le gambe stanche il cuore a mille e la paura sarei morta me lo sentivo, avevo preso una strada troppo poco trafficata e mi ero già maledetta per averlo fatto, i ragazzi non sembravano minimamente stanchi e intenzionati a lasciarmi andare.
Le lacrime uscirono istintive perchè stavo mollando...si mi ero fermata e mi ero seduta a terra a piangere.

-Eccoti finalmente!- asserì uno riprendendo fiato.

-Ci hai fatto penare ma finalmente sei nostra.- disse un altro accarezzandomi i capelli e sorridendo in modo malizioso.

-Sei anche più bella tutta bagnata- disse poi un terzo.
Io continuavo a piangere disperata e vidi uno di loro che tentava di rubare una macchina che stava li vicino per poi farmi salire con loro, io non avevo forze nemmeno per respirare quindi mi lasciai portare non so dove.

- vi prego..non fatemi del male- ripetevo durante il tragitto scatenando solo risate.

- ci pensiamo noi a te – asserì quello che sembrava il capo della banda.

Si era avvicinato e stava accarezzando con malizia il mio corpo bagnato.

- bastardo – dissi io ma in cambio ricevetti solo altre risate e un – allora un po di grinta c'è dentro di te vero bella?-

volevo Niall, volevo che li prendesse a calci che mi baciasse e che finalmente tutto sarebbe passato, “Chiedevo troppo?.”

 

Arrivati al parco del primo incontro mi chiesero dove si trovasse casa mia, io tentai di mentire ma prima che potessi aprire bocca avevano avuto la bella idea di minacciarmi, mi avrebbero picchiata, e ne ero certa.
Dopo aver dato le indicazioni fottutamente corrette nessuno era ancora a casa quindi potevano fare con comodo.

-piccola dove si trova la camera da letto – chiese uno con tale malizia da farmi rabbrividire.

- io beh...- respirai profondamente – al secondo piano -

- bene andiamo subito – asserì quello.

volevo morire non potevo permetterlo,
-aspettate vado al bagno un secondo- dissi scappando e chiudendo la porta a chiave.
Sfilai il mio cellulare dalla tasca asciugandolo per poi chiamare Niall,

 

-hey bella-

 

- ciao Niall per favore torna a casa ci sono dei tipi che....vogliono farmi del male! Ti prego torna, veloce!.-

 

-arrivo! Nessuno ti farà del male ok!? non sarai mai sola lo giuro Jade! Ma chi sono?!

 

-Niall ho tanta paura fai presto! Sono quelli che hai visto a scuola -

 

-arrivo stai ferma dove sei!-.

 

Conclusi la telefonata con il panico alle stelle, non sarei mai stata felice per più di poco tempo nella mia vita, nessuno poteva salvarmi da tutto il dolore che provavo, nessuno.

-amore che fai la dentro? - chiese una voce fuori dalla porta bussando ripetutamente.

- io non esco ok!? Fottetevi. - risposi così a tono.

- andiamo apri la porta! lo sappiamo che non vedi l'ora di divertirti- asserì.

- ma per chi mi avete preso!?- chiesi schifata, io non ero quel tipo di ragazza.

Avevo voglia di buttarmi dalla finestra ma essendo al piano superiore non potevo permettermelo, era tutto contro di me, qualunque cosa per farmi soffrire veniva usata e io ero davvero stanca.
Di colpo la porta cade a terra, non potevo crederci l'avevano abbattuta.
- ora tu me la paghi – disse uno di loro prendendomi dalla canotta e sbattendomi contro il muro freddo del bagno, quello inizio a baciarmi il collo con foga lasciandomi morsi dolorosi al passaggio delle sue labbra.
Io gli tirai uno schiaffo che lo fece alterare, mi fece sbattere più volte sul muro sempre mordendomi il collo per poi alzare la canotta e buttarla a terra.
Avevo una paura tremenda ma Niall non era li.

 

 

POV'S NIALL

Ero appena arrivato fuori casa e sentivo vari rumori provenire da li.
Mi precipitai dentro salendo le scale fino a trovare un paio di ragazzi che avevano buttato giù la porta e stavano addosso a Jade.
Sentii ribollire il sangue dentro le mie vene, “che stavano facendo alla mia piccola!?.”

-hey voi fuori di coglioni intesi, lei è mia chiaro?! Ora andatevene e vedete di non tornare.- sbottai.

- che ci fai sennò – chiese quello che doveva comandare quella specie di gruppo.

- vi spacco la faccia cazzo!- risposi furioso e avvicinandomi a quello.

- fammi vedere – asserì beffardo.

- ma ora ti uccido!- dissi dandogli un pugno in piena faccia facendolo cadere a terra.

- fuori da casa mia voi altri subito!.- ero stanco gli avrei presi a calci tutti ma mi stavo trattenendo.

Quelli obbedirono ma sapevo che non sarebbe finita così e io non avevo intenzione di essere li quando sarebbe accaduto.

 

-Tutto bene Jade? - le chiesi preoccupato.

Il suo stato era pietoso, odiavo vederla così.

- ti sembra che vada tutto bene!? Io ho paura. Ho bisogno di calmarmi.- rispose con le lacrime agli occhi.
Io la presi fra le braccia portandola al piano inferiore per poi poggiarla sul divano e stringerla il più forte possibile sussurrandole parole dolci per farla calmare.
Passarono vari minuti fino a che non andò a cambiarsi e io misi la testa fra le mani assimilando l'accaduto, ormai ero deciso volevo partire.
Volevo andarmene per sempre da qui con lei e dirle quanto ero fottutamente innamorato, mi alzai raccogliendo la nostra roba per metterla nelle valigie.

- che stai facendo?- chiese Jade

- ce ne andiamo di qui e andiamo...andiamo in America. Sono stanco di vederti soffrire. -

- ma...- non la lasciai finire che la presi tra le braccia

-ora tu ed io andiamo ok?- lei non sembrava d'accordo ma la portai fuori insieme alle valigie, non importava volevo andarmene.

- Niall ascolta.- asserì lei

- cosa? Sai sono stanco di vederti soffrire quindi non voglio sentire ragioni.-

- cazzo ma tu chi sei per decidere al mio posto!?- sbottò.

Mi resi conto dopo che stavo facendo proprio come i suoi genitori...non la lasciavo parlare e nemmeno esprimere le sue opinioni, cosi decisi di ascoltare.
- io non troverò mai la cosa chiamata felicità cazzo. È inutile scappare, io non credo che serva a molto fare questo.- asserì. “Che stava dicendo? no. Lei poteva essere felice. Ne ero certo e ora lei partiva per l'America con me, fine discussione.”
- no. ogni cosa può cambiare e io ho bisogno di te, ti prego parti con me forse andrà tutto bene finalmente. – sentii le lacrime avvicinarsi ai miei occhi.
Lei annui debolmente prendendo la mia mano, poteva cambiare qualcosa ne ero sicuro.

 

 

***

 

 

Dopo aver lasciato un bigliettino ai miei genitori dove gli spiegavo il motivo della mia assenza e che gli avrei
chiamati più tardi, ero partito con Jade.

dopo il viaggio in aereo verso l'America ero davvero stanco.
-ho visto delle case in vendita possiamo comprarne una – asserì la ragazza con uno strano sorriso sulle labbra, forse era il sole o proprio Jade ma mi sentivo meglio in quel momento.

- certo e poi tu puoi continuare la scuola e io trovare un lavoro – risposi a mia volta con un sorriso.

 

 
Dopo esserci informati, aver firmato carte e varie cose, avevamo una casa finalmente.
Dopo aver sistemato i bagagli ci eravamo sdraiati su un divano molto carino e comodo.
Io iniziai ad accarezzare il corpo di Jade dolcemente mentre lei ridacchiava sotto il mio tocco, mai una volta ci eravamo detti nulla sull'argomento “amore” ma io avevo intenzione di dirglielo, doveva sapere tutto quello che provavo.
-oggi c'è un bel film al cinema – disse improvvisamente lei.
-direi che possiamo vederlo no?- chiesi
-si, tanto abbiamo tempo per fare tutto – rispose sorridente. Così mi alzai per andare nel bagno dove mi stavo preparando con dei vestiti semplici. Scorsi dalla camera di fronte la figura di Jade che indossava un bellissimo vestito nero che cadeva dolce sulle sue curve in modo stupendo. Non capivo come lei potesse esistere davvero, i suoi capelli erano raccolti in una coda di cavallo alta che le donava molto. Mi sentivo morire.

-pronto Niall? - chiese Jade mentre stava andando vicino alla porta di casa.

-certo arrivo subito – risposi correndo da lei e stampandole un bacio sulla guancia facendola arrossire,

-bene andiamo- asserì lei uscendo.

 

 

Ormai era tardi e il film era finito, in quel momento stavamo facendo una passeggiata vicino al mare, quella zona era molto bella e la luna piena splendeva sulle nostre teste illuminando il viso di Jade, sentivo le gambe sciogliersi ogni volta che la guardavo, era perfetta.

-vieni dai! Disse lei correndo sulla sabbia per poi togliere i vestiti.

- Jade che stai facendo? - chiesi divertito

- il bagno no? - rispose ridacchiando. Io feci la stessa cosa per poi prenderla da dietro e buttarla in acqua,

- ma sei cretino!? Sto ghiacciando.- asserì fingendosi offesa.

-dai è stato divertente no?- chiesi schizzandola, e ricevendo solo una linguaccia.

Io mi avvicinai a lei cingendole i fianchi e guardandola...i suoi occhi che riflettevano la luna, i capelli bagnati e le guance rosse dal freddo.

-Quanto posso amarti?- chiesi dolcemente sussurrandole all'orecchio.

- cosa? - rispose ma non lasciai che dicesse altro per poi baciarla...

 

 

POV'S JADE

Sentii le sue labbra soffici premere contro le mie, mi sentivo in paradiso, “allora potevo essere felice finalmente?.”
Le sue mani sfioravano la mia pelle sotto l'acqua fredda del mare, le sue labbra scesero sul mio collo accarezzandolo dolcemente, io gli presi le guance con le mani per fargli alzare il viso e baciarlo nuovamente con sempre più passione, sentii le lacrime scendere dai miei occhi ma per la prima volta nella mia vita erano di felicità.
Presi ad accarezzargli il petto caldo, l'unica cosa che poteva riscaldarmi in quel momento, sentendomi protetta.
Poi sentii le sue braccia avvolgermi del tutto portandomi a riva e facendomi sdraiare sulla sabbia con lui sopra di me.
Le nostre iridi si incontrarono e lasciai che Niall accarezzasse il mio corpo infondendomi calore e avvicinai il suo viso al mio facendo scontrare i nostri nasi.
-ti amo Jade - disse lui, - ti amo da sempre..da quando ti ho trovato sulla strada zuppa d'acqua e con le lacrime che ti rigavano il viso, da quando ci siamo rotolati tra i fiori e l'erba di quel campetto dietro la tua scuola, da quando ti ho difesa da tutto e da tutti per la prima volta, proteggendoti finalmente dal dolore che provavi ogni fottutissimo giorno, da quando ho incontrato i tuoi occhi azzurri non facevo altro che pensarli, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata...ti amo.
E non sai da quanto volevo dirtelo, era la prima cosa che pensavo la mattina...mi ripetevo che dovevo dichiararmi ma avevo troppa paura di perderti.
Ti amo Jade Wilson.- continuò, le mie lacrime non tentavano di fermarsi nemmeno per un istante,
- era la stessa cosa per me, io pensavo che non provassi nulla ma ora sono felice Niall, ora sono felice perchè ci siamo noi e nessuno potrà dividerci, mi hai salvata, tu mi hai salvata e ora non sai quanto sia felice di dire, ti amo Niall James Horan.- dissi io.
Ero cosi contenta che tutto sarebbe andato per il meglio finalmente.
iniziammo nuovamente a baciarci dolcemente mentre il ragazzo si sistemava meglio su di me facendo incrociare le nostre gambe, le sue labbra scesero lungo il mio collo per arrivare poi al petto e all'addome dove si soffermò per un po facendomi il solletico.
Poi tornò sulle mie labbra mordendole un po facendomi ridere, io intanto gli avevo iniziato ad accarezzare la schiena dolcemente, mi sentivo così bene finalmente, Niall si mise poi accanto a me mettendo della sabbia sulla mia pancia formando un piccolo cuore, cosa che avevo trovato adorabile.
- ti amo e ora voglio baciarti fino a perdere il respiro Jade. - asserì abbracciandomi e portandomi su di se, dove io feci scontrare le nostre labbra in piccoli baci tutti di seguito.
Dopo pochi minuti ci addormentammo entrambi li, sulla sabbia stretti l'uno all'altra.

 

 

***

 

La notte scorsa era stata la notte più bella della mia vita, certo quella mattina ci eravamo sorbiti le prediche dei genitori di Niall ma poi avevamo risolto quindi in quel momento stavo frugando nella dispensa per trovare qualcosa da mangiare, non trovando nulla dovetti vestirmi per comprare qualcosa mentre Niall era appena tornato da un colloquio di lavoro.
-dove vai amore?- chiese infatti lui.
-vado a comprare qualcosa da mangiare, vuoi venire con me?- chiesi, e quello acconsenti.

 

Durante il viaggio erano saltati fuori discorsi del tipo – voglio un figlio- o -sposiamoci- naturalmente sapevo che Niall scherzava ma un giorno mi sarebbe piaciuto sicuramente.
Stavo cercando di prendere dei cereali da uno scaffale troppo alto per me e quindi cercai di allungarmi il più possibile ma senza risultati.
Sentii improvvisamente le mani calde del mio ragazzo stringermi i fianchi dolcemente per spostarmi così da permettergli di raggiungere la scatola.

-grazie – dissi lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia e continuando a girare per il negozio.

- sai che io no scherzavo vero? - asserì improvvisamente lui.

- che intendi? - chiesi senza capire.

- io voglio un figlio Jade – rispose guadandomi.

- ma io non sono pronta....e poi non lo voglio un figlio. - dissi scocciata.

- ma...- non lasciai che finisse perchè non avrei accettato come facevo sempre.
- Niall io un figlio non lo voglio ok?. Questo è un grande impegno, credevo scherzassi. E poi stiamo insieme da così poco...- dissi.
- ma, io, veramente....come vuoi...- finì il discorso, cosi che io potessi continuare con la spesa.
Mentre Niall stava guidando iniziò improvvisamente a piovere, ero stanca della pioggia ma almeno qui era meno frequente.
Improvvisamente ci attraversò la strada qualcosa che sembrava un bambino e Niall era stato costretto a sterzare bruscamente, cosa che fece cappottare l'auto, vidi che tutto si stava facendo buio così mi lasciai andare in un urlo strozzato.

 

Sentivo un tremendo male alla testa e ormai era sera, mi ritrovai tra le braccia di Niall che mi stava allontanando dall'auto facendomi strisciare sull'asfalto.
Poi un enorme botto e pezzi di ferro che volarono ovunque, l'auto era a fuoco .

 

 

POV'S NIALL

Ero riuscito a portare in salvo entrambi dalla macchina prima che esplodesse ma Jade era sporca di sangue ovunque, e ne stava perdendo molto.

-Jade stai bene!?- chiesi mentre una lacrima mi rigava il viso.

- Niall, io, non...non posso farcela- rispose in un modo terribilmente sofferente.

- resisti merda resisti – dissi fasciando con un pezzo della mia maglia la sua ferita alla testa.
Sentivo le lacrime scendere calde sulle mie guance mentre lei tutta bagnata per colpa della pioggia mi teneva la mano appoggiata sulle mie gambe.

- qualcuno può aiutarmi!?- gridai disperato ma nessuno rispondeva.

- merda qualcuno può aiutarmi!?- Ripetevo urlando con tutta la voce che avevo in corpo.
Continuavo a chiamare aiuto che però non arrivò mai,

- Jade resisti! - urlai ancora. Eravamo totalmente bagnati ma non ci importava.

- Niall..- disse lei.

- dimmi!- risposi singhiozzando. Non volevo perderla.

- io ho sempre voluto un figlio- asserì

- e ne avremo tanti Jade tutti quelli che vuoi...poi ci sposeremo e vivremo qui fino alla nostra morte ok? Tu sarai vestita di bianco il nostro giorno, sarai stupenda con il velo che ti accarezza il viso e l'abito che scende lungo le tue curve perfette, i tuoi capelli raccolti e tanti fiori ovunque dove rotolarci capito?- dissi con voce spezzata – ci baceremo per poi dire il fatidico “si”, andremo in viaggio di nozze dove più ti piace, faremo altri figli- continuai ridacchiando.
- tanti figli – ridacchiò lei.
- si tanti figli...poi ti bacerò fino a sentirmi male e a cadere a terra senza fiato, accarezzerò il tuo corpo perfetto sotto l'acqua del mare, ancora, e ancora perchè viaggeremo ovunque con i nostri bambini.
Guarderò le stelle dai tuoi occhi per poi annegarci, ti vedrò sorridere ogni giorno e saremo felici sempre, sempre, sempre. - dissi per poi singhiozzare.
Passarono altri minuti in cui chiesi aiuto ma senza risultati così la presi tra le mie braccia correndo senza meta per poi accasciarmi a terra.

- Niall me ne sto andando- asserì lei.

- no no ti prego rimani con me!, c'è qualcuno!?- dissi disperato più che mai.

- ti amo – disse lei per poi chiudere gli occhi.

Io continuavo a baciarla e a ripeterle “ti amo” tra i singhiozzi e il rumore della pioggia.
Mi aveva lasciato, per sempre, come tutto era iniziato tra la pioggia e il dolore ma quella volta ero io che soffrivo e nessuno poteva salvarmi.

 

 

 

 

Holaa ragazzi, allora inizio col dire che questa è la mia prima one shot quindi se avete vomitato per l'orrore perdonatemi (?). Mi scuso per gli errori * si mette in ginocchio con le mani unite* vi prego di recensire perchè vorrei sapere cosa ne pensate e magari anche per darmi consigli su come migliorare. Comunque passiamo alla storia, avevo in testa questa roba (?) da un po di tempo e finalmente mi sono decisa a scriverla, personalmente non credo che sia un granchè ma ci ho provato, scusate per il finale triste ma ero in vena quindi capitemi lol.Ok concludo e vi saluto(?). Ciao ciao.

 

-Chiara

 

 


 

  
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