Sabato sera. Di solito le ragazze della mia età sono in discoteca o a scoparsi qualche coglione incontrato per caso, io invece sono a casa, da sola, distesa sul mio letto immersa dalle coperte a guardare un filmino strappalacrime di quelli scadenti. Sono stanca. Fisicamente e mentalmente. Stanca di tutte le prese in giro da parte dei miei coetanei, solo perché ho qualche chiletto in più, che poi la differenza era questione di due-tre chili e sostengo idee e pensieri diversi rispetto ai loro, solo perché mi distinguo dalla massa. Oggi a scuola ho ricevuto la mia dose quotidiana di insulti:”Sei solo una grassa balena!”, “Non meriti di stare con noi”, “Secchiona del cazzo”. Sono stufa di tutto questo, non riuscivo a capire perché mi prendessero in giro. “Che società di merda!”questo era ed è il mio unico pensiero. Mentre ero assorta in questi pensieri, sentii qualcuno bussare alla porta di casa mia. Decisi di non andare ad aprire semplicemente per il fatto che non avevo voglia di alzarmi dal divano e ricevere ospiti. Anche perché a quell’orario non aspettavo nessuno. Ma ad un tratto sentii la sua voce.
“Summer, vuoi aprire questa cazzo di porta! So che sei in casa!!”
 Non riesco a crederci. È realmente lui? Davvero il mio primo ed unico amore sta bussando alla mia porta? Davvero sta cercando la più sfigata dell’istituto?? In questo caso decisi di alzarmi, passai davanti lo specchio per darmi una sistemata e aprii.
“Ehm…ciao Harry, cosa vuoi?” dissi con voce tremante e piena d’imbarazzo.
“Fammi entrare e ti spiego.” Freddo e meschino. Ecco come era il suo tono di voce, ma c’era d’aspettarselo. In quelle poche volte in cui gli avevo rivolto la parola era sempre stato scontroso nei miei confronti.
Lo feci entrare e accomodare sul divano, mi sedetti molto distante da lui, in modo da non fargli notare il mio imbarazzo.
“Ehm…Harry…come mai sei venuto a…ehm…a cercarmi…?” che domanda stupida.
“Summer, credi che non l’ho capito in questi cinque anni?” si avvicinò un po’ a me e iniziò ad osservarmi.
“Capito c-cosa?” timidezza del cazzo, arriva sempre nei momenti sbagliati.
“L’ho capito da come mi guardi. Quegli sguardi teneri ed innocenti che mi fanno eccitare, quei sorrisi timidi che mi rivolgi ma che io non ricambio mai. Summer, l’ho capito che mi vuoi, anzi, l’ho sempre saputo. E anche io ti voglio. Ti voglio mia, ora e per sempre.” Si avvicinò sempe di più a me.
Questo suo comportamento mi sbalordì un pò. Ed ecco che mi assale un dubbio, allora chiesi conferma al diretto interessato.
“Harry, hai bevuto per caso?!”
Subito dopo aver formulato la domanda, ti ricordi una cosa: Harry è astemio.
“Summer, io sono astemio. Se bevo qualcosa finisco in ospedale.” Rispose con molta serenità e sincerità.
“Ah, già…è vero…ma allora spiegami perché sei qui!” iniziai ad agitarmi.
“Summer, io sono qui per dirti che sei l’unica. Sei l’unica ragazza che penso al mattino quando mi sveglio e la sera, prima di andare a letto. Sei il mio pensiero fisso, Summer . Io ti amo. “
“Harry, ma tu sei il figo della scuola, non puoi innamorarti di me. Non mi vedi? Non vedi che sono grassa, sfigata e secchiona? Smettila con questa presa per il culo e vai via.” Le lacirme iniziarono a rigare il mio volto, non sopportavo le prese in giro.
“Vuoi che ti dimostri quanto davvero io tenga a te?! Bene, lo hai voluto tu!” si avvicinò sempre di più a me e mi baciò.
All’inizio fu un semplice bacio a stampo,ma lui chiese accesso con la lingua e io non gli e lo impedii. Non sapevo che fare. Non sapevo come muovermi. Ero impacciata, ma decisi di seguire i suoi movimenti. A lui però il semplice bacio non bastava, e lo avevo capito. Mi distese dolcemente sul divano, sotto di lui, senza smettere di baciarmi. Iniziò a togliersi la maglietta bianca in cotone e  fece lo stesso con la mia, color salmone, in seta. Terminò per qualche attimo il bacio passionale e pieno di foga, mi guardò e mi sussurrò:
“Questo ti basta come dimostrazione?”
“No, Styles, voglio diventare tua. Tua e di nessun altro.”
Non se lo fece ripetere due volte che riprese a baciarmi. Si tolse i jeans e i boxer e fece lo stesso con me. Iniziò a spingere molto delicatamente dentro me, per farmi abituare alla sua presenza, poi intraprese un ritmo più movimentato. Nella stanza si sentivano solo i nostri gemiti. Io gridavo il suo nome e lui mi incitava gridando il mio. Decisi di prendere il comando. Adesso io eri sopra di lui. Volevo farlo soffrire, così presi la sua lunghezza e iniziai a dare piccoli baci sulla punta. Sentivo che emetteva piccoli gemiti di piacere e questo mi eccitava e divertiva allo stesso tempo. Mi piaceva vederlo soffrire di piacere. Andai avavnti così per altri cinque minuti poi, quando lui meno se lo aspettava, lo infilai in bocca e iniziai a fare su e giù. Andammo avanti così per tutta la notte. L’indomani ci ritrovammo insieme, distesi sul mio letto. I nostri corpi combaciavano perfettamente.
“Ti amo, Summer” mi disse lui.
“Anche io, Harry” risposi io.
Mi diede un dolce bacio a fior di labbra e mi accarezzò la guancia. Fu la notte più magica, intensa e speciale di tutta la mia vita.
FINE.

*SPAZIO AUTRICE*
Allora, vorrei iniziare col dirvi che questa è la prima One Shot che faccio. Non ho mai scritto cose con rating rosso o arancione, quindi se fa schifo posso capirlo! :3
Domani credo e spero di metterne una anche su Zayn, perchè ce l'ho quasi pronta. Quindi, recensite e fatemi sapere se vi piaceee!! :3