“Da quant’è che non lo fai?” mi chiese, sfinito, accanto a me.
“Da 5 minuti ormai” risposi.
“Dovremmo farlo più spesso” ammise.
Gli saltai sopra, di nuovo.
“Da quant’è che non lo fai?” chiesi io, sta volta.
“Da 5 minuti ormai” rispose, sorridendo.
“Dovremmo farlo più spesso” ammisi.
“Inizia a pompare, babe. Voglio raggiungere le stelle” rispose. E andammo avanti, ignorando il campanello ininterrotto di mia madre, all’entrata.