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Autore: naley3gwain46    08/04/2013    4 recensioni
Destiel of course ...Dean è un poliziotto un detective della omicidi di Ny si trova alle prese con un misterioso Killer si è portato via la madre di suo figlio..e come se non bastasse c'è un nuovo detective in città che sconvolgerà la sua vita...I personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro... Il telefono squillava, Dean si girò cercandolo a tastoni sul letto,dove diavolo lo aveva messo? Doveva rispondere al più presto. La sveglia diceva 3.05, non che aspettasse buone notizie, del resto se il tuo telefono squilla in piena notte e sei un detective della omicidi in servizio sai già quello che ti aspetta, ma aveva comunque urgenza di rispondere altrimenti gli squilli avrebbero svegliato la persona che dormiva nella stanza accanto alla sua.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'ANGELS KILLER '
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*Show must go on...Dean e Cas hanno una pista in ballo finalmente e a quanto pare non solo quello..pronti allacciate le cinture..via!*


Per un po’ erano rimasti lì a fissarsi entrambi sotto shock, il primo che si riscosse fu Dean “ok Picasso da dove cominciamo?”“ Ho fatto una ricerca e i negozi a New York che vendono quel tipo di carboncino sono solo 3.” “Allora direi di iniziare dal più vicino del resto il primo omicidio è avvenuto nei dintorni” disse cercando di mascherare la rabbia che gli prendeva quando ripensava a quello che quel pazzo aveva fatto a Lisa,  non sapeva quanto Castiel conoscesse e quanto no e non gli andava certo di raccontare  tutta la storia daccapo, era come immergersi nudi nel ghiaccio ogni volta. E il freddo che sentiva non andava mai via. Si sentiva responsabile. A che era servito fare il poliziotto se poi non riusciva a proteggere le persone a cui teneva?il filo dei suoi pensieri venne interrotto dalle parole di Castiel “Ok, ma Dean temo dovremmo aspettare domattina i negozi a quest’ora sono chiusi e non abbiamo l’autorizzazione per buttare giù dal letto i proprietari”. Eccola di nuovo la sensazione di impotenza, sapeva che Castiel aveva ragione, era solo una pista indiziaria e perciò dovevano starsene lì a non fare niente fino alla mattina. Così tornarono ognuno alla propria scrivania. Dopo un po’ Dean si disse che tanto valeva tornare a casa, avrebbero chiamato se fosse successo qualcosa. Così guardò Castiel e disse: “Ehi Detective torno a casa a riposarmi un po’ visto che domani abbiamo da fare, dovresti andare anche tu, tanto non c’è niente altro che possiamo fare qui”e non seppe darsi una spiegazione ma gli venne spontaneo aggiungere “vuoi un passaggio?” “Grazie Dean accetto volentieri”rispose il collega. Arrivarono alla macchina e Castiel capì, semplicemente dallo sguardo di Dean mentre raggiungevano la sua auto, che doveva tenerci molto a quel pezzo di metallo, sicuramente ne andava molto orgoglioso, un impala del 67. Ma a lui le auto non dicevano molto, non ne possedeva neanche una, era un ecologista, non di quelli fissati, ma prendeva sempre la metro del resto secondo lui a New York se il traffico era paragonabile all'Inferno vero e proprio, trovare parcheggio, quello  era il Purgatorio senza dubbio. Quando entrarono in auto Dean si rese conto che non aveva ancora cenato così si ritrovò a dire “ho una fame da lupi ti va di andare a mangiare qualcosa?”. Davvero non riusciva a spiegarsi da dove venissero fuori tutte quelle sensazioni, stare nella sua auto con Castiel gli veniva naturale, come se fossero amici da sempre. Forse erano i suoi occhi, così profondi ma allo stesso tempo gentili e rassicuranti. Provava accanto a quel tizio una sensazione di tranquillità che non provava da tempo, e non si spiegava da dove venisse visto che la sua vita era un disastro totale, che quel tizio fosse davvero un angelo? Ma a che stava pensando, aveva ragione Sammy, doveva prendersi una pausa, era troppo sotto stress. Rimaneva il fatto che l’aveva abbracciato, certo si era detto, era stato uno slancio momentaneo dovuto all'entusiasmo di avere finalmente una pista dopo tanto tempo,semplice riconoscenza pensava. Eppure  quella sensazione che aveva provato lo aveva un tantino scombussolato, che fosse normale provare sensazioni del genere con un perfetto sconosciuto? o santo Dio con un uomo poi? Ogni cosa di quel tizio lo sconvolgeva o lo turbava: i suoi occhi, quando gli sorrideva, addirittura quando lo abbracciava, o mio Dio l aveva abbracciato si ripeteva incredulo. Lui Dean Winchester che non abbracciava nemmeno suo fratello, aveva abbracciato un perfetto sconosciuto. Era sicuramente lo stress, doveva essere lo stress, si senza dubbio, non potevano, anzi, non dovevano esserci altre spiegazioni. “Sai Dean volevo chiederti di aggiornarmi sull'omicidio dell’altra ragazza Lisa, non ho avuto ancora tempo di studiare tutti gli incartamenti, era un insegnante di religione anche lei e..” inizio Castiel “era la madre di Ben” non sapeva perché l’aveva detto, gli era uscito fuori così dal nulla, si aspettava che Castiel dicesse, mi dispiace e che continuasse a fare domande o a dire cose stupide come: condoglianze,servirà del tempo, ma lui lo fissò lo guardò dritto negli occhi e disse con determinazione: “Lo prenderemo Dean te lo prometto” ancora una volta, il suo nuovo vicino, non l’aveva deluso. “Allora dimmi team Damon o team Stefan?”*
Avevano continuato a parlare per tutto il viaggio, su come Lisa avesse costretto Dean quando si frequentavano a vedere la serie sui vampiri che tanto appassionava Castiel, e tra una cosa e l’altra Dean gli aveva spiegato che aveva voluto bene a Lisa, che la riteneva la sua migliore amica, una confidente, una su cui contare, ma non sapeva se definirlo amore. Gli raccontò che non aveva mai provato quel tipo d’amore che nei film definiscono con la A maiuscola, l’amore incondizionato secondo lui era possibile, potevi provarlo per un figlio o un fratello, per la famiglia insomma, che potevano deluderti a volte, ma ti rimaneva comunque un legame, quel  vincolo che avrebbe sempre legato un uomo alla sua famiglia. L’amore vero, invece, il vissero per sempre felici e contenti, il “ti troverò sempre”, secondo lui era una stronzata, si trovava solo nelle favole e concluse dicendo che era per questo che odiava quel genere di telefilm, perché poi si finiva tra uomini a fare certi discorsi da femminucce e si risultava ridicoli. Fermarono l’impala alla tavola calda sotto casa, entrarono e Castiel si diresse in bagno invece Dean prese posto in un tavolo. Successe in un attimo, un tizio col volto coperto entrò nel locale puntando una pistola all'uomo alla cassa e intimò a lui e a Dean, unico cliente, di tenere le mani alzate perché quella era una rapina.
Il ragazzo era sicuramente un principiante forse un tossico da quanto sembrava agitato, e Dean stanco di dover sempre rendere conto a criminali come quello, aveva smesso di pensare, quel ragazzo era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, ne aveva abbastanza di subire e basta senza reagire. Perciò decise di fare l’eroe, aveva smesso di tenere le mani su e mentre il ragazzo era distratto ad arraffare il bottino, stava tentando di prendere la pistola, come era prevedibile il ragazzo si accorse di quello che Dean stava facendo così gli puntò la sua pistola alla tempia e Dean era sicuro avrebbe sparato. Ne era sicuro, non c’era tempo per negoziare o ragionare era evidente che quel tizio non ragionava, così si maledisse perché sarebbe morto lì, in quella tavola calda sotto casa sua, a un passo da Ben e da Sam,lasciandoli soli, senza poterli rivedere,vide il ragazzo premere il grilletto e poi ci fu lo sparo. Aprì gli occhi ma non era morto, il ragazzo era a terra ferito, la pistola era stata allontanata con un calcio “chiamate un ambulanza e la polizia” disse Castiel. Il suo angelo l’aveva salvato. Si avvicinò e gli disse “stai bene?” “Si”gli rispose Dean. “Che diavolo ti è preso Dean volevi farti ammazzare? Ragiona cazzo! Non siamo nel Far West!”
Era davvero arrabbiato e aveva ragione avrebbe potuto morire se non fosse stato per lui cosi disse: “Hai ragione. Grazie Cas!” “Cas??”ripetè Castiel sorpreso. “Già ho pensato che ti servisse un soprannome Castiel è troppo lungo e formale e poi te lo sei guadagnato mi hai salvato la vita”gli spiego Dean. “già D!”lo prese in giro Castiel.“No. Non ci provare tu non puoi”ribatte. “perché?” domando divertito Cas. “Perché sei il novellino!”lo prese in giro Dean. “Ok ok, comunque sul serio Dean, lo so che certe volte stare al mondo può essere frustrante ma pensa che c’è qualcuno che conta su di te, pensa a Ben, adesso ha solo te, cosa sarebbe successo se ti fosse capitato qualcosa? E io..” io che? Castiel si bloccò, che cazzo gli veniva in mente lo conosceva da un giorno pensò. Cercò di giustificarsi dicendo:“..come tuo collega voglio dire ..è il primo giorno che siamo di turno insieme e già ti vuoi far ammazzare sotto il mio naso che figura ci farei col capo? Si è tanto raccomandato “Senti Novak se succede qualcosa a Winchester ti riterrò personalmente responsabile””disse imitando la voce autoritaria di Bobby. “Perfetto, e io che pensavo di dover essere la tua baby-sitter e invece i ruoli erano invertiti! Ok Prometto che farò il bravo Cas” disse Dean e stavolta diceva sul serio. “Prendi qualcosa da mangiare e torna da tuo figlio ci vediamo domani in centrale rimango io a parlare con gli agenti” gli disse Castiel. “Senti..”iniziò Dean ma Cas non lo fece neanche finire di parlare che disse: “..non preoccuparti non ti farò escludere dal caso!” Di nuovo gli aveva letto nel pensiero. Ma come diavolo faceva? Era proprio un fottuto angelo.
Il mattino dopo, quando si svegliò, si ritrovò la colazione già pronta sul tavolo e un biglietto con su scritto:
“Accompagno Ben a scuola e poi vado a lavoro fammi sapere se hai novità sul caso, ho preparato la colazione. No non ringraziarmi, buona giornata. SAM”. Dean controllò l’orologio, le 9.30, a quest’ora i negozi erano aperti e finalmente avrebbe potuto andare a controllare la pista che gli aveva suggerito Cas. Avrebbe voluto correre fuori e fare tutto da solo e di testa sua come al solito, ma cercò di riflettere, una cosa insolita per lui. Era proprio la sua capacità a reagire istintivamente una parte di ciò che lo rendeva bravo nel suo lavoro, come avrebbe detto Sammy : “Dean è il classico tipo che prima agisce e poi riflette”. La lezione della sera precedente però gli era servita a qualcosa, si domandava cosa fosse successo all’arrivo della polizia e come Cas avesse giustificato il suo comportamento con gli agenti. Non solo gli aveva salvato la vita, ma si era offerto di coprirlo col capo, e cosa più importante gli aveva dato una pista da seguire, perciò decise che il minimo che potesse fare era di passare dal collega mentre usciva per andare in centrale e magari dargli un passaggio, visto che andavano nello stesso posto poteva fargli risparmiare i soldi della metro almeno. Si fece una bella doccia. Entrò in camera sua e aprì l’armadio, sembrava che un mago avesse fatto un incantesimo, i vestiti erano magicamente puliti, piegati e stirati al loro posto, si annotò mentalmente di fare un bel regalo a Sammy, già aveva pensato di dover indossare vestiti che non lavava da almeno una settimana, invece indossò, una bella maglia pulita, un paio di Jeans stirati, si suo fratello stirava i jeans, e un bel paio di calzini profumati, si infilò gli anfibi, e per non rovinare il quadretto in onore delle pulizie della sua sorellina Samantha si fece anche la barba, o almeno questo era quello che si andava raccontando, il fatto che volesse fare una buona impressione sul suo vicino, per dimostrargli di non essere un totale squilibrato, ma una persona di cui fidarsi, non c’entrava niente, ovvio.
Castiel aveva passato una nottata di inferno, aveva dovuto spiegare agli agenti di servizio almeno tre volte come erano andate le cose, cercando di omettere il ruolo che Dean aveva avuto nell'intera faccenda senza contraddirsi. Non gli piaceva mentire, tanto meno a quei ragazzi che facevano solamente il loro lavoro, ma omettere non era la stessa cosa che mentire giusto? E poi lo riteneva necessario, il comportamento di Dean poteva compromettere la sua partecipazione al caso e questo lui non poteva permetterlo. Non sapeva neanche perché si stava dando così tanto da fare per aiutare quel tizio, lo conosceva appena e già lo aveva trascinato nei guai, ma sentiva che doveva coprirlo del resto è a questo che servono..cosa? Si domandò, gli amici? Potevano davvero definirsi tali? Non sapeva perché ma ogni volta che si trovava in sua presenza sentiva come un istinto alla protezione, una voglia di impressionarlo e di non deluderlo che non si sapeva spiegare da dove venisse, capiva i suoi pensieri, leggeva nei suoi occhi la sua stessa voglia di riscatto e la sua stessa sete di giustizia. Capiva la necessità che aveva di assicurare alla giustizia l’assassino di Lisa, era personale, e non si dovrebbe mai lavorare sui casi con un coinvolgimento personale lo sapeva, ma lui lo capiva bene quello che Dean provava. Del resto era a causa della morte di sua madre, investita da un ubriaco al volante che non si era neanche fermato a dagli soccorso, che Castiel aveva deciso di fare il poliziotto, per riparare alle ingiustizie, e leggeva in fondo all'anima di Dean le stesse intenzioni, chi poteva essere lui per privarlo della sua di giustizia, non della vendetta, ma della giustizia. No, non si poteva privare un uomo della giustizia. Dean doveva guardare quell'uomo negli occhi mentre lo arrestava e solo così sarebbe potuto andare avanti, avrebbe potuto placare la sua coscienza, proprio come era stato per lui, perché anche se Dean non glielo aveva mai detto, sapeva con certezza che si sentiva responsabile, che sentiva di non aver fatto abbastanza per proteggere una persona che amava, e forse questo essere cosi simili, lo rendeva cosi legato al suo collega pur conoscendolo da così poco, così sensibile ai suoi occhi verdi e al suo sorriso sarcastico? E quella sensazione quando l’aveva abbracciato? Si sicuramente si disse era perché si rivedeva in lui.  Così aveva omesso e una volta convinti gli agenti era tornato a casa, ma non contento aveva passato gran parte della nottata a studiare tutti i dettagli del caso e poi si era addormentato con la faccia sui fascicoli e completamente vestito, fino a che il suono del campanello non l aveva svegliato.
Si svegliò di soprassalto guardando la sveglia, 10.15, si diresse verso la porta come uno zombi, si guardò in uno specchio: occhi cerchiati, capelli sparati, barba ispida, ma non aveva la forza di sistemarsi così aprì la porta e si ritrovò di fronte due occhi verdi che lo fissavano inebetiti. Dean pensava che Cas somigliasse in quel momento a uno di quei gattini che si incontrano a volte per strada vicino i cassonetti della spazzatura, quelli col pelo tutto arruffato, magrolini, che sembra che un soffio di vento basti a farli volar via, ma con occhi  dolci e vispi, quelli che istintivamente ti veniva voglia di portar via con te per fare in modo che non gli accada mai niente di male. Ma Dean non era mai stato il tipo che si faceva intenerire dagli occhi dei gattini, almeno non fino ad ora, così disse: “ Buongiorno Cas, mi dispiace dirtelo ma sembri Tom Hanks in Cast Away, ho pensato volessi un passaggio” “Buongiorno Dean, quando inizierò a parlare con i palloni da Basket me ne preoccuperò**, sono stato sveglio tutta la notte per studiare il caso, scusami se non sono al massimo della forma come te, mi sbaglio o ci siamo dati una ripulita?”gli disse sorridendo, un sorriso che trasmetteva allegria. Dean arrossì leggermente,cavolo, pensò l’aveva notato “E’ merito di Sammy, cioè di Sam, è mio fratello, lui lava e stira mi fa da colf praticamente,da quando ho preso Ben con me, è il suo modo di occuparsi di me sai si vuole rendere utile e io lo lascio fare, diciamo che io non sono proprio un grande fan della pulizia, penso che lo conoscerai presto è uno dei medici legali del nostro dipartimento.” Perché si stava giustificando non lo sapeva proprio. “Oh cielo un altro Winchester! Non vedo l’ora di conoscerlo. Se è come gli altri due ci sarà da divertirsi. Entra dai ti preparo un caffè e intanto mi do una ripulita, non vorrei farti sfigurare sai e poi usciamo a seguire la nostra pista” Dean si accomodò in salotto e si guardò intorno, la casa di Cas era estremamente ordinata, l’opposto della sua. CD, DVD, libri, tutti sistemati  in ordine alfabetico e per genere , non aveva mai visto tanti libri  tutti insieme, lui al massimo leggeva riviste e fumetti, non che si ritenesse un ignorante per questo, ma semplicemente non gli interessavano. C’erano molti cd di musica classica, e film impegnati e d’autore, si ritrovò a pensare che sarebbe andato d'accordissimo con suo fratello Sam e questo gli provocò un certo fastidio non avrebbe saputo dire il perché. Cas si fece una doccia veloce, indossò una camicia bianca, un completo classico giacca, pantaloni scuri e una cravatta blu, purtroppo le occhiaie erano rimaste ma si doveva accontentare, adesso almeno sembrava un professionista e non un barbone. Uscì dalla stanza e Dean ridendo gli disse: “Cielo Cas condoglianze chi è morto?” “Non scherzare Dean l’eleganza è molto importante”preciso Castiel. “beh dai devo ammettere che in versione damerino non sei niente male” stavolta fu il turno di Cas di arrossire. Bevvero di corsa il caffè e si diressero all'ingresso, Cas prese il suo trench “è proprio necessario quello?”disse Dean indicando il trench. “Ovvio è un regalo ci tengo molto” e un ombra di tristezza gli passo sul volto, ma scomparve in fretta sostituito da un sorriso ironico “e poi anche Colombo ne ha uno no? Si indaga meglio in trench” gli disse.  

*Dean vuole sapere Cas chi shippa se Delena o Stelena ancora un riferimento a The Vampire Diares (scusate)..bhe Cas shippa Stelena :) ps: io shippo Klaroline :D*


**Dean e Cas si riferiscono a un famoso film con Tom Hanks il protagonista naufraga su un isola deserta e si costruisce un finto amico con una palla da basket "mr Wilson" Bellissimo film a parere mio :D**


***spero che vi sia piaciuto per qualsiasi critica o magari richiesta non abbiate paura fate sentire la vostra voce e commentate,commentate, commentate i vostri consigli mi saranno utili... ***
  
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