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Autore: Kim_Pil_Suk    08/04/2013    2 recensioni
B.A.P.: nuova band emergente.
Dan Bi: cantante solista nella stessa agenzia dei B.A.P.
E se si conoscessero? Se si incontrassero? Non è difficile. Ma il punto è: loro vogliono? Cioè, Dan Bi non è certo il tipo da innamorarsi, sia chiaro. Lei odia il sole e di conseguenza odia anche Zelo, il ragazzo che, secondo lei, reincarna il sole.
Chissà che succederà...
[Zelo x Nuovo prsonaggio]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: You are MINE.


 

"Nonno...
sento il calore scivolare sul mio corpo come la pioggia. Almeno fosse pioggia...
Sento l'ansia stringermi in una morsa. Se solo riuscissi a farlo capire agli altri.
Sento che potrei scoppiare a piangere da un momento all'altro. Se solo riuscissi a far capire anche questo agli altri."

30 Gennaio 2012, Domenica; 8:30
Dan Bi si trova all'agenzia. Sta percorrendo il corridoio che divide gli spogliatoi dalla sala prove. Apre la porta e si trova davanti una distesa di armadietti, panche e lavandini. Si avvicina ad una panca. Ci appoggia la borsa da palestra e si lega i capelli rossicci in una coda alta. Si toglie gli occhiali a lente grossa che porta raramente. Sì, perché Dan Bi, anche se non lo dice, è miope e deve portare gli occhiali anche se di solito porta le lenti a contatto. Si toglie la camicetta di pizzo rosa e la gonna bianca e indossa i pantaloncini e la cannottiera da ginnastica che usa quando fa le prove. Prende una bottiglietta d'acqua dalla borsa e esce, lasciando lì tutto. Perché in realtà Dan Bi odia portarsi dietro le cose, soprattutto il cellulare. Sapere dove sei, cosa fai, poterti trovare in qualsiasi momento... per Dan Bi è una scocciatura.
Esce dallo spogliatoio e percorre il corridoio. Svolta l'angolo e davanti si ritrova una porta blu, normale. Mette la mano sulla maniglia, l'abbassa ed entra. Inizia a roteare la spalla facendo stretching.
- Oh! Finalmente sei arrivata! Pensavo non venivi più! -una voce accanto alla porta la fa sobbalzare leggermente. Dan Bi inizia a pregare che non sia chi pensa lei. Si gira e vorrebbe cadare in un baratro. Un figura alta, bionda e atletica è accanto alla porta, con una bottiglietta d'acqua frizzante nella mano sinistra. Dan Bi sente la voglia di uccidere la persona che le sta davanti, ma si contiene.
- Che ci fai qui? Zelo... non hai altro da fare a parte darmi noia? -gli chiede girandosi e andando accanto allo stereo. Si abbassa e appoggia la bottiglietta accanto allo stereo. Si gira e lo guarda, furiosa. Zelo le sorride, strafottente.
- Niente di che. Mi stavo annoiando e così ho deciso di venire a vedere come va con le due nuove ragazze. -le risponde strafottente, avvicinandosi. Sembra quasi che la guarda dall'alto al basso visto che a dividerli ci sono 23 centimetri di differenza. Zelo la osserva. In realtà osserva il suo abbigliamento. Alza un sopracciglio con fare contrario e le osserva i pantaloncini troppo corti e la cannottiera troppo scollata.
- Che c'è? -gli chiede Dan Bi, infastidita, sentandosi osservata. Zelo alza lo sguardo di poco e la guarda negli occhi. Dan Bi alza un sopracciglio, in disappunto.
- Il tuo abbigliamento. -le dice, nonchalance.
- Sì? -gli chiede senza capire, ancora col sopracciglio alzato.
- Sei vestita troppo... succinta. -le dice indicando la cannottiera blu, che scopre quasi l'ombellico, e i pantaloncini estivi.
- Decido io come vestirmi. -gli risponde schietta. Dan Bi si inginocchia e si siede a terra. Alza lo sguardo e trova Zelo a fissarla, infastidito.- Ti ho detto che non cambierò il mio modo di vestirmi per le prove. -gli risponde. Ora sono a distanze differenti e Dan Bi è ancora più piccola al suo cospetto se si conta l'altezza. Zelo sbuffa e si abbassa, sedendosi davanti a lei... troppo vicini. Ora sono di nuovo tutti e due molto vicini di altezza. Zelo prende la bottiglietta dalla mano, la stappa e beve l'acqua frizzante. Dan Bi gli lancia un occhiataccia. Lui allontana di poco la bottiglia e la guarda, senza capire.
- Che c'è? -le chiede- Ne vuoi un po'? -le chiede avvicinandole la bottiglia alla faccia. Dan Bi scuote la testa educatamente. Zelo rincomincia a bere.
- Dovresti berla dopo l'acqua. Se la finisci adesso poi non ne avrai più per dopo. E sia chiaro, io non ti darò la mia. -gli dice schietta e contraria.
- Decido io quando bere. -le dice facendole la linguaccia. Dan Bi sospira, sconsolata. Zelo allontana la bottiglia dalla bocca e la tappa. Ormai l'acqua arriva a malapena a metà. Zelo e Dan Bi si fissano negli occhi, incerti sul da farsi.- Beh, almeno adesso mi guardi. -le dice con un sorriso radiante. Dan Bi lo guarda storto e sta per ribattere, quando la porta dall'altra parte della stanza si apre facendo apparire una Kim Hyu Mi tutta sorridente con un tuta sbracciata da ginnastica e una borsa da palestra enorme.
- Buongiorno. -dice con un inchino. Dan Bi la guarda male.- Oh, scusate. Ho interrotto qualcosa? Se è così posso anche andare via e venire più tardi. -dice rimettendo la mano sulla maniglia. Dan Bi appoggia una mano a terra e si alza. Zelo invece rimane a terra, ad osservale, curioso.
- No. Puoi rimanere. Stavamo solo parlando. -le dice avvicinandosi. Hyu Mi appoggia la borsa accanto alla parete e si avvicina ai due. Dan Bi si gira verso l'orologio appeso alla parete e lo osserva.- Sei in anticipo. -le dice senza fissarla.
- Ehm, sì... vedi, non sto molto vicino all'agenzia allora ho pensato di partire presto per non rischiare di arrivare tardi. -risponde imbarazzata. Dan Bi annuisce, pensierosa. Ricontrolla l'orologio: sono le 8 e 51. Dan Bi si siede accanto allo stereo e si sdraia, poggiando le gambe sullo stereo. Hyu Mi si siede accanto alla sua borsa, un po' imbarazzata. Invece Zelo si gira e continua a fissare Dan Bi, contrario a tutto ciò che fa. Come un padre. Dan Bi sbuffa. Passano i minuti, riempiti dal silenzio che c'è nella stanza. Minuti durante i quali nessuno fiata e nessuno cambia posizione o postazione. All'improvviso la porta sbatte facendo apparire Kim Eun Li che respira affannosamente e si arregge alla porta con un mano. Eun Li alza la testa e raddrizza il borsone sulle spalle.
- Eccomi! Sono qui! -dice respirando affannosamente per la lunga corsa che ha fatto. Dan Bi guarda l'orologio. Proprio in quel momento scoccano le 9 in punto.
- Perfetto. -dice alzandosi in piedi. Zelo la imita e le si mette accanto, senza sorpassarla. Hyu Mi e Eun Li si avvicinano a loro due.- Prima di tutto mi voglio presentare per bene. -dice schiarendosi la voce- Io sono Dan Bi Nun, conosciuta come BanBi dalle fan. Ma per voi sarò semplicemente Dan Bi, da oggi, visto che saremo compagne di lavoro. -disse con una smorfia di disgusto nascosta molto bene agli occhi delle ragazze- Voglio che vi impegnate in questo lavoro perché non è un gioco da prendere sottogamba. La prima che farà un errore verra buttata fuori. -le avvisa schietta e diretta. Le due ragazze la guardano, una leggermente spaventata e una spavalda.- Bene, adesso presentatevi... ah, dimenticavo, ognuna di voi avrà un nome d'arte, scelto personalmente da me. -le avvisa. Poi passa la parola alle due ragazze. Eun Li parla per prima.
- Io sono Kim Eun Li, ho 20 anni, ho due fratelli e ho studiato danza per 12 anni. -dice diretta. Dan Bi annuisce. Naturalmente lei sa tutto su di lei.
- Bene, te sarai Elli, la nostra energica dance machine. -le dice decisa. Eun Li, o meglio, Elli, annuisce.- Bene, ora sta a te. -dice girando la testa verso Hyu Mi.
- Io sono Kim Hyu Mi, ho 18 anni, madre giapponese e padre coreano e una sorellina più piccolina e studio medicina qui a Seoul da poco. -dice un po' imbarazzata con un inchino. Dan Bi annuisce.
- Tu adesso sei Yumi, la nostra dolce Lead Vocalist. -Hyu Mi annuisce.- Fatto. Iniziamo le prove. -dice battendo le mani. Le guarda, ma loro stanno fissando Zelo che guarda Dan Bi. Lei si gira e lo fissa storto, ma lui la ignora e continua a fissarla. Lei sbuffa.- Oggi Zelo ci assisterà durante la lezione di danza. -dice sbuffando, esasperata. Le ragazze la guardano con una faccia alla "Perché?". Dan Bi non ne può più.- Perché gli va e sarà più utile qui piuttosto che a casa a non fare niente. -dice girandosi verso lo specchio.
- Ehi! Non è vero! Anche io ho da fare! Ho un sacco di compiti arretrati! -le risponde.
- Allora perché non vai a farli? -gli chiede schietta mentre si guardava nel grande specchio alla parete.
- No, ok, rimango... -le risponde, arrendendosi.
Tutti si mettono uno accanto all'altro, Dan Bi si avvicina allo stereo, prende il porta cd e inizia a guardare i cd all'interno. Ne scegli uno, lo infila nello stereo, pigia un pulsante e la musica parte. Si rimette al suo posto e incomincia la lezione di danza.

Tre ore dopo

- Basta, per adesso va bene così. -dichiara Dan Bi dopo tre ore continue di prove. Passo dopo passo, canzone dopo canzone. Sono tutti esausti. Tutti tranne Dan Bi. Yumi e Elli si siedono a terra, esauste, cercando di riprendere fiato.
- Solo... per adesso...? -le chiede Elli con fiatone. Dan Bi si gira e la fissa.
- Sì, dopo riprenderemo. -le dice schietta andando davanti allo stereo.
- Riprenderemo? Ma siamo esauste. Non ce la facciamo più. -dice Elli leggermente arrabbiata ma molto più esausta.
- Io mi alleno così tutti i giorni e do il meglio di me e mi aspetto questo anche dal mio gruppo. -risponde Dan Bi dando le spalle alle ragazze e a Zelo che continua a guardare la scena senza fiatare.
- Ma così è esaustivo! E' esagerato! -ribatte Elli sempre più arrabbiata. Dan Bi si alza e la osserva, anche lei arrabbiata.
- Se non ti piace, o se pensi di non essere all'altezza, allora vattene. Nessuno ti obbliga. -le risponde per poi tornare allo stereo. Elli non ribatte, ancora arrabbiata.
- No... ma continuo a dire che è esaustivo... -borbotta Elli. A Dan Bi saltano i nervi. Si alza all'improvviso, prende la sua bottiglietta di acqua ed esce dalla stanza, senza dire niente, sbattendo la porta. Tutti fissano la porta da cui è uscita. Le due ragazze guardano la porta e poi spostano lo sguardo su Zelo che le guarda senza capire. Le due gli fanno segno di seguirla e lui obbedisce. Zelo si alza, con la bottiglietta in mano, ed esce dalla stanza, lasciando le due ragazze sole. Zelo segue il leggero scalpettio delle scarpe di Dan Bi e inizia a correre. Scende le scale, svolta agli angoli e corre a perdi fiato, chiedendosi quanto dannatamente veloce correva quella ragazza che, nonostante fosse magra, minuta e bassina, era sempre in perfetta salute. Zelo sente i passi della ragazza dietro l'angolo, fa un ultima spinta sulle gambe e svolta l'angolo, ritrovandosela davanti.
- Dan Bi! Aspetta! -le grida, cercando di farla fermare. Dan Bi non si ferma e non indugia, ma Zelo è sicuro che lei l'ha sentito, ma è anche sicuro che lei, se non costretta, non si fermerà. Zelo la raggiunge, la prende per un braccio e la fa girare.- Fermati. Dove vai. -le dice cercando di contenere il tono di voce. La guarda in faccia. Dan Bi è veramente arrabbiata. Non l'ha mai vista così fuori di sè. Dan Bi scrolla il proprio braccio dalla presa ferrea del ragazzo. Dan Bi lo fissa, arrabbiata. Le viene da piangere, ma è sicura che non lo farà. Si fissano negli occhi per, quanto, forse un paio di minuti. Ormai hanno perso la cognizione del tempo. All'improvviso, Zelo, stacca gli occhi dai suoi, le prende la mano e la trascina fuori dall'edificio. Dan Bi non riesce a dire una parola e non è dell'umore giusto per protestare a uno dei soliti caprici del ragazzo, allora di fa trascinare. Viene portata fuori dall'edificio e in mezzo alla strada. Viene trascinata per le strade, sotto lo sguardo sorpreso di tutti i passanti. Tutti la guardano e lei si sente infastidita da quegli sguardi. Ora si trovano in una strada poco affollata, ma lei si sente comunque osservata. Zelo si blocca in mezzo al marciapiede ma continua a stringere la sua mano, ma all'improvviso lascia la presa. Si toglie la felpa a le la passa a Dan Bi. Lei lo guarda come se fosse impazzito.
- Mettitela, sei troppo scoperta. -le dice. Dan Bi si infila la felpa, un po' infastidita. La considera come carità. Se la infila e chiude la zip. L'attaccatura delle spalle le arriva e metà braccio e la vita le arriva fin sotto i fianchi. Zelo prende il cappuccio e glielo fa calare sulla testa, coprendola da occhi indiscreti. Le riprende la mano, per come ci riesce, e la trascina via. E si ritrovano di nuovo per le strade a correre, sotto gli sguardi della gente. Finalmente Zelo si ferma e così pure Dan Bi. Si trovano davanti ad una vecchia palazzina, che riesce a malapena a reggersi in piedi, piena di ragnatele e con l'intonaco cadente. Zelo continua a stringere la mano della ragazza. La trascina dentro. Dan Bi non si guarda attorno impaurita. Non guarda i ragazzi, vestiti da strada, che li fissano, quasi cercassero la rissa. Zelo continua a camminare, svoltando per i corridoi e sorridendo, come se niente fosse. Dan Bi invece continua a guardarlo, arrabbiata. Svoltano l'angolo e vanno verso una porta chiusa. Zelo sta per andare ad aprirla, ma un ragazzo, alto, con la pelle scura e lo sguardo intimidatorio, li ferma.
- Fermi, non potete passare senza permesso. -gli dice mettendogli una mano sulla spalla. Zelo gli sorride.
- Non ti ricordi più nemmeno degli amici? Eh, Paul? -gli dice. Il ragazzo davanti a loro spalanca gli occhi sorpreso, poi gli sorride, divertito.
- Jun! Amico, non ti avevo riconosciuto. Cosa ti porta qui? -gli chiede sorridendo divertito.
- Sono qui per vedere il capo. -gli dice dandogli il cinque con la mano libera mentre con l'altra stringe quella di Dan Bi che, in questo momento, vorrebbe andarsene alla svelta. Il ragazzo lo guarda divertito. Poi sposta lo sguardo sulla ragazza dietro a Zelo.
- Chi è lei? La tua ragazza? Amico, da quando in qua sei fidanzato? Dovevi avvisarmi! -gli dice divertito tirandogli una pacca alla spalla. Zelo ridacchia sotto i baffi.
- No, amico, lei non è la mia ragazza. -gli dice senza girarsi a guardare Dan Bi, che è infastidita dal fatto che si parli di lei.
- Peccato, è proprio carina. -gli risponde il ragazzo guardando Dan Bi con degli strani occhi.
- Lei è una mia amica. -gli dice mettendosi davanti a lei, impedendogli di guardarla, infastidito.- Allora? Possiamo vedere il capo?
- Sì, prego, passate. -dice loro facendoli passare. Zelo mette la mano sulla maniglia ed entra. I due ragazzi si ritrovano in una stanza grigia, con una sola finestra, chiusa e con le sbarre. Al centro della stanza ci sono solo un vecchio tavolo e una sedia, sulla quale c'è seduta sopra una ragazza. E' una ragazza di strada. Così la potremmo descrivere. Un capello da baseball calato sulla fronte, capelli neri e bianchi, jeans consumati a vita bassa e felpa XL. Siede sulla sedia, messa in bilico, con i piedi sul tavolo e lancia in aria una vecchia pallina da baseball consumata e poi la prende al volo. Appena la porta si apre e si richiude con un rumore sordo la ragazza si gira a guardare chi sia entrato, sorpresa e arrabbiata.
- Paul, avevo detto di non far entrare-- -dice per poi fermarsi a metà frase.- Jun Hong! Fratello! -dice alzandosi dalla sedia e avvicinandosi ai ragazzi a braccia aperte. Non vede Dan Bi, o meglio, non ci fa caso più di tanto.
- Hyun Woo! Sorellona! Quanto tempo! -dice Zelo abbracciandola con la mano libera. Dan Bi sta dietro di lui, infastidita dal fatto che la ignorino, ancora con la mano in quella di Zelo. La ragazza col berretto appoggia il mento sulla spalla di Zelo e lo abbraccia più forte. Ora le due ragazze riescono a vedersi. Si guardano in cagnesco. Dan Bi, incosciamente, stringe di più la mano di Zelo e lui se ne accorge, allontanandosi dalla ragazza davanti a loro. Zelo stringe la mano di Dan Bi e lei sbuffa silenziosamente, calmandosi.
- Jun, cosa ti porta qua? -gli chiede ignorando completamente Dan Bi.
- Niente di urgente. -le risponde nonchalance. Poi si gira verso Dan Bi e guarda la ragazza col berretto.- Lei è Dan Bi, sono qui per farle un favore. -le dice sorridendogli.
- Mh. Dimmi. -risponde lei senza nemmeno posare lo sguardo su Dan Bi. Zelo non sembra farci caso, o per lo meno, le ignora.
- Stiamo cercando una rapper per il suo nuovo gruppo. Ci serve una ragazza brava e che sia disposta a farlo. -le dice Zelo. La ragazza, che pare si chiami Hyun Woo si mette a pensare.
- Mh... Non saprei. Qui ormai non ci sono molte ragazze. Siamo rimaste in poche: io, Anne e altre 5 ragazze. Però le 5 ragazze sono già un gruppo di strada di loro e non si dividerebbero mai... invece Anne è all'ospedale e non credo sia adatta a fare la cantante famosa. -decreta pensierosa la ragazza di strada.
- In ospedale? Cos'ha fatto? -le chiede Zelo preoccupato.
- E' caduta da una rampa di skate incrinandosi una costola. -gli dice ancora pensierosa.
- Ah, poverina. Falle i miei auguri se la senti. -le dice, preoccupato. La ragazza annuisce, distratta. Tutti e tre si fermano a pensare. Zelo all'improvviso si illumina.- Ma ci sei te! Saresti perfetta! -le dice convinto. La ragazza lo guarda sorpresa, mentre Dan Bi lo fissa, arrabbiata.
- No, non sono adatta a questo tipo di cose. Non sono fatta per stare su un palcoscenico. -dice mettendo i palmi delle mani davanti a se, come per difesa.
- Dai! Sei perfetta! Fai rap a meraviglia! -le dice in tono supplichevole.
- Oh, ma, non so... -dice titubante guardandosi attorno, poi posa uno sguardo sul volto supplichevole di Zelo e cede- Al diavolo! Va bene, ti aiuterò! -Zelo sembra illuminarsi. Inizia a saltellare sul posto stringendo la mano di Dan Bi, che lo fissa, arrabbiata e infastidita.
- Evvai! -dice Zelo facendo un ultima esultazione. Sembra contento, molto, invece Dan Bi non lo sembra affatto. Sembra che quella ragazza non le va proprio a genio. Zelo si gira a guardarla.- Per te va bene? -le chiede speranzoso. Dan Bi lo fissa a sua volta. E' arrabbiata, certo, ma non lo da a vedere. Annuisce, poco convinta, ma Zelo non sembra farci caso. Lui, sembra impazzire dalla gioia, ma Dan Bi non sembra trovarne il motivo. Dan Bi si avvicina alla ragazza con un foglietto in una mano, senza staccare l'altra da quella di Zelo. La ragazza di fronte a lei sembra fissare le loro mani unite con rabbia, quasi odio, poi fa uno sforzo e guarda Dan Bi. Sembra quasi la guardi dall'alto al basso. Dan Bi è disgustata, ma non da a vedere nemmeno questo. Le consegna il foglietto.
- Dopo domani alle 2 del pomeriggio a quest'indirizzo. Per problemi il mio numero è scritto la sopra. -le dice per poi tornarsene di nuovo accanto a Zelo, lo guarda- Andiamo. -gli dice con la sua voce prima di sentimento, risoluta. Zelo annuisce, sorridendole, poi si gira verso Hyun Woo e la saluta con un cenno della mano libera, per poi essere trascinato gentilmente fuori dall'edificio da Dan Bi. Hyun Woo, dopo pochi minuti sbatte la porta e si rimette a sedere nella scomoda posizione di prima, con i piedi sul tavolo. Porta il foglietto davanti alla faccia e inizia a strapparlo, mentre la bocca si storge in una smorfia di rabbia e odio.
- Stupida ragazzina. -mormora lanciando i pezzettini di carta dietro di se, come se fossero coriandoli.
Intanto Zelo e Dan Bi stavano passeggiando per strada, diretti all'agenzia, ancora mano nella mano.
- Come mai dopo domani e non domani? -le chiede guardandola, sempre dal suo metro e 84.
- Francese. -gli risponde semplicemente, continuando a guardare davanti a se. Dan Bi preferisce rispondere a sillabe. Se potesse vivrebbe la vita a rispondere a sillabe.
- Francese? Non capisco. -le chiede, confuso.
- Domani pomeriggio non sarò all'agenzia perché ho un corso di potenziamento in francese e un servizio fotografico la sera. -gli spiega ostinandosi a non guardarlo.
- Ah, capisco. -le risponde annuendo- Ma, scusa, quante lingue fai? -le chiede, incuriosito.
- 3. -gli risponde alzando lo sguardo verso di lui mentre camminano. Lui lo guarda interrogativo- A parte il coreano studio anche l'inglese, il francese e il cinese. -gli risponde per poi girare la testa e fissare davanti a se. Zelo non commenta, ma continua a camminare dritto fino all'agenzia, assieme a Dan Bi, ancora per mano.





 Angolino d'autrice(?):
Salve a tutti. Prima di tutto mi scuso per il madornale ritardo, ma ho avuto degli impegni personali. Mi scuso ancora una volta, sperando che mi possiate perdonare.
Comunque, spero vi sia piaciuta questo nuovo capitolo. Cercherò di scrivere il prossimo capitolo più in fretta del prossimo.
Scusate il ritardo, ancora una volta,
Baci, Me*

  
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