DRIIIIIIINNNN
“Fottuttissima sveglia muori!!!  “                                                                                                                                                
  Bene la finissima ragazza che ha pronunciato questa frase sono io. Mi chiamo Rebecca e ho 16 anni. Vivo con mia madre e mio fratello Luca in un appartamento  al centro di Roma , la mia città.                            
“Rebbie svegliati sono già le sette e venti” bene questa era mia madre che mi dava una notizia che mi fece uscire dalla bocca una’imprecazione . Mi decisi a scendere dal letto e dirigermi verso il bagno che però era , come al solito occupato da quel vanitoso di mio fratello. “ Luca hai finito di fare la prima donna?!  Sai qui ci sono persone che devono andare a fare qualcosa di importante non come te che devi andare a cazzeggiare”Bertuccia smettila di rompere le scatole! Si sa che chi prima arriva meglio alloggia” ah non c’è che dire anche se ha quasi diciannove anni a volte ne dimostra cinque.  “ Io vado a fare colazione e se tra dieci minuti non sei fuori da questo maledetto bagno giuro che sfondo la porta a calci!”  gli intimai perché stavo perdendo la pazienza “ si si  come vuoi tu” mi rispose mio fratello con tono strafottente. In cucina trovai mia madre già pronta “Ciao tesoro io vado a lavoro ci vediamo questa sera , ti ho lasciato il pranzo in frigo” Detto questo se ne  andò, mia madre lavora come infermiera e per questo motivo fa turni molto stressanti che la portano a stare via di casa per molte ore al giorno. Vi starete chiedendo dov’è mio padre, beh sinceramente non ne ho idea ,immagino da qualche parte in giro per il mondo. Il tempo di mangiare un paio di biscotti e di soffocare quasi con un bicchiere di latte e riuscii finalmente ad entrare in bagno ,indossai un paio di jeans ed una felpa, mi riavviai i lunghi capelli mossi e mi truccai leggermente. Erano le otto meno cinque quando mi fiondai letteralmente in strada , fortuna che avevo la scuola dietro casa. Arrivai poco prima dell’arrivo della professoressa , mimai un ciao alle mie due migliori amiche Amanda e Clara sedendomi vicino a quest’ultima. Le conoscevo da ormai tre anni e con loro condividevo tutto , tra di loro erano l’opposto però strano ma vero si poteva dire che io ero un mix fra loro. Amanda dolce e tranquilla, ragazza con la testa sulle spalle e anche un po’ timida e Clara una ragazza eccentrica casinista e anche un po’ pazza , ovviamente in senso positivo.                                                                                                                                                                                     
  Frequentiamo il liceo linguistico e siamo al terzo anno, tutte e tre abbiamo una passione per le lingue e soprattutto per l’inglese ,che ci affascina. “ Anche oggi hai fatto tardi per colpa di quel vanitoso di tuo fratello?” mi chiese Clara soffocando una risata “ Si  conosci come è fatto “risposi alzando gli occhi al cielo  “Buongiorno ragazzi” ci interruppe la professoressa  di latino , Angela Giusto, un nome tutto un programma  era una donna di mezza età con un viso dolce e rassicurante che aveva la capacità di far appassionare alla sua materia , se pur ostica come il latino. Le prime due ore passarono in fretta e ci ritrovammo  a chiacchierare durante l’intervallo, Clara come al solito messaggiava con persone conosciute su facebook mentre io ed Amanda  fantasticavamo sulle vacanze, essendo oramai fine maggio e l’ estate era ormai vicina. “Ehi non sarebbe bello fare un viaggio?” chiese Amanda con tono entusiasta “ sarebbe mitico, immaginate i musei  e  le mostre che potremo andare a vedere  e …” “ ma chissene  frega  dei musei “ mi interruppe Clara “ pensate ai ragazzi che potremo rimorchiare”  non c’era niente da fare pensava solo a quello . ci distolse dalle nostre chiacchiere l’arrivo della professoressa di inglese “ Good morning guys” “ good mornig  Mrs. Di Maggio” rispondemmo in coro “ Bene ,oggi ho una bella notizia per voi …” “Non c’è la prof. Italiano SII” se ne uscì Giacomo, il buffone della classe , e per quanto mi costasse ammetterlo lo speravo anche io , la prof di italiano era un’arpia che provava piacere nel vederti in difficoltà. La prof. Di Maggio  un po’ infastidita dall’interruzione  riprese “ Ho intenzione di organizzare un viaggio-studio” appena pronunciò quelle parole io e le mie due amiche ci scambiammo uno sguardo d’intesa “ Ovviamente si tratterà di un viaggio-studio in Inghilterra ,vi passeremo un mese in college vicino Londra” io Amanda e Clara saltammo letteralmente dalla sedia .