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Autore: Nayuki911    09/04/2013    2 recensioni
La storia è ambientata nei 17 mesi in cui Ichigo ha perso i poteri.
Sia Ichigo che Rukia non hanno più un contatto oramai da tempo (o forse sì?)
I fatti raccontati riprendono parte del manga, ma quello che accade in quei mesi è del tutto inventato.
Genere: Azione, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ishida Uryuu, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Kurosaki Isshin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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08. Open your eyes

«Ichigo? Sei qui?» Kon bussò alla porta. Nessuna risposta. «Tsk, ma tu guarda.. se la prende comoda. Sto entrando!»
Poco prima di entrare nella stanza, notò una figura misteriosa che usciva dalla finestra. Non appena sentì lo scruscio della porta, si era già volatilizzata. Ichigo era seduto nella scrivania, noncurante, evidentemente si era addormentato mentre faceva i compiti.
«ICHIGO! Svegliati! C’era qualcuno qui dentro! Idiota, svegliati!» saltò sopra la scrivania e iniziò a saltellare tirando i capelli al ragazzo, il quale senza neanche degnarlo di uno sguardo lo scaraventò per terra e tornò a dormire.
Baka di un Ichigo…  possibile che non si sia accorto di nulla!? No, impossibile.. lui si accorgerebbe anche di una mosca.. L’unica spiegazione plausibile è che.. quella figura fosse una presenza spirituale..
Si sedette sul letto e rifletté.
E se.. fosse stato un Hollow? No, impossibile.. avrebbe tentato di aggredire qualcuno. O forse no, dato che Ichigo non emana più poteri spirituali.. eppure anche Karin li possiede, seppur in quantità minore. Che non sia in casa?

*****

«Kuchiki! Kuchiki, vieni qui!» Ukitake si sbracciava a circa un chilometro di distanza, ma Rukia riconobbe chiaramente la voce e la chioma splendende del suo Capitano.
«Ukitake Taichou?» Rukia lo raggiunse a passo spedito, ma non sembrava un incarico urgente. Più che altro, Ukitake aveva un gran sorriso stampato in volto.
«Kuchiki, Renji mi ha detto del tuo progetto!»
Rukia socchiuse gli occhi. Quello lì.. doveva per forza correre a dirlo in giro?
«E..» continuò «.. conta pure su di me.»
Il volto della ragazza si illuminò, come se fosse stata colpita in pieno da un raggio di sole.
«Ukitake Taichou!»
«È un gesto molto nobile, Kuchiki. Ichigo-kun sarebbe davvero contento nel sapere che ti stai dando tutto questo da fare.. anche se probabilmente non lo permetterebbe. Beh, conta pure su di me e sul capitano Kyoraku! Ehi, non guardarmi così..! Le voci alla Soul Society si diffondono in fretta! Coff coff.. accidenti alla mia tosse!»
«Ukitake Taichou! Si sente bene?»
«Sì, sì. Passerà. Sto molto meglio. Comunque, dovremmo fare una riunione speciale con tutti i Capitani delle 13 Gotei. Convincere il Capitano Comandante Yamamoto non sarà facile, ma.. noi ci proveremo, giusto?»
Rukia era parecchio commossa. Il fatto che a volte fosse un po' distaccata non significava che fosse insensibile.
«Grazie.. io.. davvero..»
«Bene. Vedo di chiedere questa riunione speciale. Ti terrò informata! In gamba, Kuchiki!»
«La ringrazio, Ukitake Taichou!» si inchinò profondamente e non si rialzò finché non lo vide andar via.
Ukitake Taichou… Ichigo, posso davvero farcela?


*****

«Ahimé, la mia povera schiena! Oh avanti, avanti! Oh. Kurosaki-san. Buongiorno. Deve essere periodo di sorprese..! Cosa ti porta qui?» Urahara si sistemò il cappello e osservò Ichigo con un sorriso stampato in faccia.
«Yo, Urahara-san.. È da un po’ che non ci si vede.»
«Ahh, sì. Ne è passato di tempo. Come te la passi?»
«Beh, normale. Perché sorprese? Hai ricevuto altre visite inaspettate?»
«Ah, non prendermi troppo alla lettera. Mi arrivano un sacco di merci rare ultimamente.»
«Capisco.» Ichigo si massaggiò la testa, un po’ confuso. Nonostante la spiegazione non lo convincesse del tutto, non sentiva il bisogno di domandargli altro.
«Posso offrirti qualcosa? Ururu! Ururu! Presto, prepara del the!»
«Grazie. Ero passato anche per fare un saluto. Va tutto bene lì dentro?»
«Che intendi? Certo. Stiamo sistemando un po’ di merci, te l’ho detto, arrivano spesso.» Urahara guardò il ragazzo con un gesto eloquente, come per sfidarlo a non credergli. Ichigo sembrò convincersi, anche se..
«Non intendevo quello, solo che.. sento.. beh, non importa.»

«Come ti trovi ad essere un semplice umano?» Urahara spezzò il silenzio, sorseggiando il the che Ururu aveva gentilmente preparato, insieme  ad una manciata di biscotti.
«Grazie Ururu» disse Ichigo.
Ururu fece un inchino e riportò il vassoio sul retro.
«Come mi trovo? Beh, bene.»
«Ti manca?»
«Di cosa parli?»
«Del tuo potere, cosa sennò?»
«Mi ci sto abituando. Ho sempre desiderato condurre una vita normale. Senza vedere fantasmi, intendo.. e adesso che finalmente ce l’ho, non vedo il motivo per piangermi addosso.»
«Capisco.» Urahara sorrise, ma in cuor suo, sapeva che quelle parole non erano dell’Ichigo che conosceva.
L’Ichigo che avrebbe pagato l’oro del mondo per proteggere i suoi amici. L’Ichigo che avrebbe lottato contro tutto e tutti pur di difendere a spada tratta le persone a lui care. L’Ichigo che sentiva un vuoto senza quei poteri.
«Karin mi ha mandato a fare scorta. Lei ha avuto un impegno improvviso.»
«Oh, giusto.. Dove l’ho messa? Aspetta un attimo… Ahi, la mia schiena! Ah, eccola qui.. allora in questa busta troverai un convertitore di anime, un duplic-»
«Sì, d’accordo.. lo dirai a lei la prossima volta. Beh, ringrazia ancora Ururu. Ci si vede, Urahara-san.» Ichigo finì in fretta il the e si alzò, prendendo la busta dalle mani dell’uomo.
«Oh, certo Kurosaki-san. Vienimi a trovare quando vuoi!. Lo sai che sei sempre il benvenuto.»
Ichigo non rispose, si imitò a fare un cenno senza neanche voltarsi.

«Temevo non se ne sarebbe più andato.. Dannazione Urahara. Dovevi per forza offrirgli del the? Egoista.»
«Andiamo, andiamo, Kuchiki. Potevi benissimo unirti a noi.»
«Sai bene che non può vedermi.»
«Già certo. Ma potevi sempre indossare un gigai.»
Rukia tacque.
«Kuchiki-san, posso chiederti, come mai non vuoi che lui sappia che sei qui?»
Dopo un attimo di esitazione, la ragazza incrociò le braccia e rispose.
«Avrebbe forse importanza?»
E Urahara in quel momento capì, quindi annuì e smise di fare domande. La guardò girata di spalle, mentre armeggiava con uno scatolone.
Kurosaki-san ha avvertito la sua presenza non appena ha messo piede qui dentro. Era quello che cercava di dirmi.. sentiva qualcosa, ma non percependo più alcun tipo di reiatsu, per lui sarebbe stato impensabile anche solo crederlo. Quei due sono molto più legati di quanto credano.
« Non hai neanche intenzione di vederlo?» proseguì Urahara dopo qualche minuto di silenzio.
«Non è indispensabile. Lo scopo principale della mia visita qui, era trovare un modo, insieme a te, per ridargli i poteri.»
«Capisco. Bene allora, continuiamo.»
Hai paura, vero? Kuchiki-san?
Hai paura che vedendoti o semplicemente sapere che sei qui, causerebbe in lui nostalgia dei vecchi tempi?
Quella volta, il suoi potere è andato via.. e ti ha portato con sé.
Temi che possa vacillare? Che possa rifiutarti perché associa te alla fonte del suo potere, che ora non ha più? Allora.. beh, forse è giusto così, anche se non sono d’accordo.
Sapere che sei qui, lo farebbe felice, Kuchiki-san, anche se non lo ammetterebbe mai..
ma ne sarebbe felice, più di quel che pensi.




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Ed eccoci qui con il terzultimo capitolo! Come avete notato fino ad ora ho dedicato un capitolo a testa, sia ad Ichigo che a Rukia. Ma adesso le loro vicissitudini cominciano ad incrociarsi, fino a che....
ZAN ZANNNNN alla prossima <3! Grazie a tutti ** in particolare mando un abbraccio a Nexys e Sarugaki145 :)
   
 
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