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Autore: Mercury_3_2_93_    09/04/2013    1 recensioni
L’amore tra fratelli può essere forte, può anche non esistere.
Avvolte si pensa che tra fratelli o sorelle esista solo odio, rancore avvolte non ci si sopporta, magari ci si vuole bene ma non lo si dimostra, ma l’amore che lega queste due gemelle è forte, quasi possessivo.
Rachel e Cassidy conoscono molto bene questo loro sentimento.
Attenzione : Non voglio descrivere una relazione erotica ecc.. non sono pratica di certe cose ma mi piace molto scrivere e voglio provare anche questa tematica, vorrei solo che se per caso, sto violando il regolamento su questo contesto, qualcuno mi faccia notare l’errore in tal modo che io possa eliminare la storia, grazie e buona lettura ! Vi prego di non aspettarsi molto dalla loro vita comune.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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 Cap 9 : Una storia complicata

Rachel aprì gli occhi lentamente per il fastidio dovuto al sole, si strofinò con il palmo della mano e si guardò attorno.
<< Cassy ? >>
Chiamò la sorella accorgendosi di essere sola, era mezza nuda con addosso i suoi vestiti, fu allora che si ricordò della passione che la notte prima aveva colpito lei e sua sorella, arrossì e si vestì immediatamente, nel frattempo la mora era rientrata nella grotta.
<< Rachel, sei sveglia >>
Sussurrò andandosi a sedere affianco alla bionda, questa annuì.
<< Dove sei stata ? >>
<< Qua fuori, ha smesso di piovere ma la sabbia è super bagnata, ci sporcheremo un po’ >>.
Rachel non rispose fissando le labbra di Cassidy, quelle labbra che per tutta la notte erano state solo sue.
<< Hai finito di vestirti ? Dai che torniamo a casa >>.
<< Mh si, posso chiederti una cosa prima ? >>
Rachel afferrò la mano della sorella stringendola.
<< Dimmi >>
<< T-tu… Hai mai fatto l’amore con un ragazzo ? >>
<< Perché me lo domandi ? >>
Chiese l’altra tornando a sedersi.
<< Ecco…. Così >>.
Cassidy sorrise.
<< Si, l’ho fatto per la prima volta con Steve, ricordi di lui ? E quando ci sono stata male ? >>
<< Si, l’ho odiato così tanto… >>.
<< Poi con Simon >>
La bionda sgranò gli occhi.
<< Sul serio ? >>
<< Si, però vedi fare l’amore con un ragazzo è diverso… Se è quello che vuoi sapere >>
Rachel abbassò lo sguardo arrossendo, era stata scoperta, la sua curiosità più che altro era sapere come si fa.
<< E com’è ? >>
<< Magnifico, è una cosa che deve venire dal cuore, poi sia tu che lui iniziate a muovervi insieme e siete uniti da un qualcosa d’invisibile che vi fa battere i cuori all’unisono, che vi fa tremare al momento che state arrivando all’apice del piacere, ti fa sospirare il nome della persona amata e poi… E’ una sensazione emozionante >>.
L’altra annui pensando di aver capito il discorso, poi vide la sorella alzarsi da terra.
 Insieme spinsero il motorino fino ad arrivare sulla strada, e quindi percorsero il ritorno verso casa in silenzio.
Finalmente le due sorelle ritornarono a casa, e poterono rilassarsi sul loro divano.
<< Mamma mia che stanchezza >>
Sussurrò Cassidy sbadigliando.
<< Come stai ? >>.
<< Bene >>
Sussurrò Rachel posando quasi distrattamente la mano sulla gamba della sorella.
<< Senti, dobbiamo parlare di questa notte >>.
Fece la mora prendendo tra la sua la mano della sorella.
<< Si >>.
<< Io, non so bene cosa ci sia successo però… >>
<< … E’ stato perfetto >>
Sussurrò la bionda mettendo in imbarazzo la mora.
<< Già… ma non possiamo, anche se vorremo non si può perché siamo sorelle >>
L’altra annuì leggermente.
<< Però ricordati quello che mi hai detto ieri >>.
Cassidy fulminò la sorella con lo sguardo, poi però si rattristò, quello che aveva detto ieri, lo pensava davvero.
 
Inizio Flashback :
la passione le stava divorando, ormai le mani di entrambe esploravano ogni centimetro della pelle e del corpo dell’altra, ad un certo punto mentre si baciavano Cassidy sospirò e morse le labbra della sorella, si scostò i capelli dal viso ormai impregnati di sudore.
<< Rachel, ti amo >>.
Fine Flashback :
 
Aveva fatto l’errore di ascoltare il suo cuore e di dirle cosa provava in quel momento.
<< Lo so, ed è vero ! >>.
<< Però non possiamo stare insieme >>
Sussurrò Rachel cercando di non piangere, stavano bene insieme, si capivano ed erano complici fin da bambine, forse perché qualcosa di sottile le univa, e quel qualcosa nessuno poteva averlo oltre a loro.
<< Lo sai che è impossibile, siamo sorelle e papà… Io vorrei tanto rimanere con te per tutta la vita, al diavolo gli altri, voglio solo te… Ma non possiamo, è sbagliato >>.
Sussurrò Cassidy asciugando le lacrime dal viso della sorella, le faceva male vederla così.
Eppure lei fino a qualche mese fa conosceva solo l’universo maschile, l’unica donna capace di farle tremare il cuore era sua sorella.
Probabilmente questa era una cosa passeggera, un errore riparabile, ma ormai si era ficcata troppo dentro quel sentimento, era difficile uscirne.
<< Rachel, nessuno potrà mai amarti come io amo te, non solo perché sono tua sorella e conosco i tuoi sentimenti e le tue paure, ma perché io… Io sono te e tu sei me >>.
<< Non capisco bene, mi dispiace, so solo che non voglio rinunciare a te. Io non voglio essere la tua partner, quello è impossibile lo so, e poi c’è Eliot, anceh se non capisco bene i miei sentimenti, però c’è lui >>.
L’altra contrasse il viso in una smorfia di dolore.
<< E che vorresti fare ? L’amante ? >>.
L’altra rise.
Stava per ribattere quando il rumore di un messaggio rovinò tutto.
<< Rispondi, magari è Eliot >>
Sussurrò la mora abbassando lo sguardo.
<< S-si >>
Rachel fece per prendere il cellulare, ma la vista di sua sorella che rideva e si avvicinava a lei la fece destare.
<< Che hai ? >>
<< Nulla >>
Sussurrò Cassidy avvicinandosi alle labbra morbide di sua sorella, questa rispose al bacio continuando a cercare il cellulare nella tasca, mentre sua sorella le mordeva il collo e la baciava rispose ad Eliot.
-         Ehy, ti va di uscire ? –
-         Si, mi piace –
Rispose pensando a tutt’altro.
-         Cosa ti piace ? –
-          Eh ? Ah ? L’idea di uscire con te, ahahah –
-         Ok, ti aspetto all’ippodromo, non vedo l’ora di stare un po’ con te –
-         Anch’io –
Rachel lasciò cadere il cellulare a terra, poiché sua sorella si era stesa completamente su di lei e continuava a baciarla.
<< Lo fai apposta ? >>
<< Si, perché so che è Eliot >>
Rispose l’altra baciando la pancia della sorella.
<< Infatti, ma così non va bene, ne stavamo parlando ora >>.
Sussurrò poco convinta Rachel, fu allora che Cassidy si staccò da lei.
<< Si, hai ragione sorellina >>.
Poi se ne andò lasciandola da sola e con il cuore che per poco non aveva un ictus.
<< Sorella ? >>
La richiamò rincorrendola.
<< Si ? >>
<< Io devo uscire per le 7:00 che…Che ne dici di… >>.
Rachel arrossì tal mentente tanto che per poco non le usciva il fumo dalle orecchie.
<< i-io… niente >>
Cassidy comprese quello che sua sorella voleva dirle, così l’afferrò per la mano.
<< Vuoi un po’ di coccole ? >>
<< L-lo faresti ? >>
L’altra annuì abbracciandola.
<< Ogni volta che me lo chiederesti >>.
Rachel sorrise spingendo la sorella in camera,si avvicinarono al letto ed iniziò una battaglia con i cuscini.
<< Ehy, ma che fai ? >>
<< Mi vendico >>
Rise Rachel, si riferiva a prima quando lei stava scrivendo i messaggi e sua sorella non le voleva far capire nulla.
<< Smettila, guarda che ti denuncio >>
Scherzò la mora sotto sua sorella e facendole il solletico sul fianco.
<< Ahahaha, no così non vale, il solletico noooo >>.
Urlò istericamente l’altra e cercando di porre fine a quella tortura, poi i visi si fecero troppo vicini, e il tempo per le due sorelle si fermò.
Rachel bloccò le mani di sua sorella e se le portò fin sopra il seno, chiuse gli occhi per un attimo prima di sfilarsi la maglia.
<< C-che fai ? >>
Domandò Cassidy arrossendo.
<< Shh, fai troppe domande >>.
Rispose l’altra spostando i capelli dalla spalla, si chinò a baciare sua sorella, ma non smise di fissarla.
<< Ieri non ti ho detto una cosa >>.
<< Cosa ? >>
<< Che anch’io ti amo >>.
Rispose sbottonando la camicetta della sorella, la quale ormai non cercava più di resistere a quel tocco gentile.
<< Ragazze ? Papy è tornato >>.
La voce improvvisa del loro papà che entrava in casa, i passi e la porta che si chiudeva furono peggio del film dell’orrore.
<< O cazzo, che ci fa qua ? >>
Sussurrò Cassidy alzandosi dal letto di sua sorella e salendo nel suo.
<< E ora ? >>
<< Bimbe ? Siete a casa ? >>
L’uomo iniziò a salire verso la camera delle figlie, quest’ultime decisero di far finta di dormire.
<< Cassy, Rach ? >>.
Alan spalancò la porta della stanza delle figlie e le trovò mentre dormivano, sorrise avvicinandosi a loro.
<< tesoro, sveglia >>
Sussurrò l’uomo scuotendo leggermente Rachel.
<< No papà, ho sonno. Lasciami in pace >>.
L’uomo rise e cercò di svegliare l’altra figlia, insomma nessuna delle due lo voleva salutare ?
<< Cass ? Piccola, svegliati >>.
Dal canto suo la mora si voltò dandogli le spalle.
<< Uffa, sono tornato prima per non lasciarvi tanto tempo da sole, e invece di salutarmi voi dormite ! Bell’accoglienza >>.
L’uomo sorrise un ultima volta prima di uscire dalla camera della sue bambine e socchiudendo la porta.
<< Cavolo, ci è mancato poco >>
Sussurrò Rachel dopo che furono rimaste sole in camera.
<< Non deve capitare mai una cosa del genere >>.
Continuò l’altra.
<< No, mai >>.
Arrivò l’ora dell’appuntamento, e Rachel stava facendo ritardassimo.
<< Allora vado, ciao a tutti >>
Corse verso la sorella per baciarle una guancia, poi  fece la stessa cosa andando verso il padre per abbracciarlo e baciarlo.
<< Vuoi un passaggio ? >>
domandò Cassidy senza staccare gli occhi dal giornalino che stava leggendo.
<< No, no. Vado in autobus >>.
Non finì neanche la frase che Rachel era già in strada.
<< Dove va così di fretta ? >>
Domandò Alan osservando sua figlia che teneva i piedi sul divano e stava tutta scomposta.
<< Da Eliot >>
<< E chi sarebbe Eliot ? >>
Chiese l’uomo prendendo una mela.
<< Uno >>
Alan fissò la mora.
<< Tu sai se  questo uno e mia figlia hanno un rapporto specifico ? >>
Domandò addentando il frutto e facendo rumore, Cassidy si voltò verso il padre e sorrise.
<< Forse si o forse no >>.
<< Stai cercando di irritarmi ? >>
<< Si >>
<< Ci stai riuscendo >>
Cassidy sorrise e si avvicinò al padre per avvolgere l’uomo in un abbraccio.
<< Papino, noi non siamo più delle bimbe >>.
<< Tesorino mio, per me fino all’età di novant’anni sarete le mie piccole >>.
Cassidy rise, in effetti non aveva tutti i torti, era il loro papà.
<< Senti sono venuti a casa per prendere alcune cose, questa sera parto di nuovo, la mamma ha bisogno di me… >>.
<< Come sta ? >>
<< L’operazione è andata bene, ma uscirà dall’ospedale quando loro penseranno che sia il momento, fino allora voi starete in casa sole, Mi fido di voi, capito ? >>.
Cassidy annuì iniziando a spostare le mele, ne scelse una bella rossa.
<< Stai tranquillo papà >>.
Nel frattempo Rachel era seduta nel bus e si avvicinava al suo appuntamento.
‘’ Che ansia ‘’.
Pensava osservando la strada, quando l’autobus arrestò la sua corsa la bionda scese dal mezzo, trovò subito il sorriso di Eliot.
<< Ciao piccola, mi sei mancata >>
Disse il rosso.
<< Anche tu >>.
Rispose sinceramente la ragazza che aveva circondato con le braccia la vita del ragazzo.
<< Allora ? Ci facciamo una cavalcata ? >>
Rachel annuì correndo verso la stalla e seguita da Eliot.
Subito dopo salì in groppa al suo Saetta, e tutti i pensieri che la stavano torturando erano completamente spariti, Saetta quel pomeriggio correva veloce più della luce, e quel giorno Rachel sentì i piedi mancarle da sotto al terreno.
<< Andiamo a sederci un po’ ? >>
Domandò Eliot che con il suo bellissimo cavallo di color nero si era avvicinato alla bionda.
<< Si >>
I due quindi si fermarono dinnanzi ad un bellissimo panorama, il sole che a poco stava scomparendo dietro una collina, legarono i due cavalli ad un ramo e poi si sedettero a terra su quell’erba fresca.
I due rimasero a fissare il panorama per molto tempo, e quasi timidamente e silenziosamente, Eliot sfiorò la mano di Rachel.
<< Sai, mi piace stare con te >>
<< Ah… Grazie >>
Sussurrò lei in imbarazzo, il rosso sorrise immaginandosi che quella ragazza era fin troppo timida.
‘’ Una volta l’avrei detto anch’io… Ma ora non so più cosa voglio ‘’.
Pensò la bionda sospirando.
<< qualcosa non va ? >>
<< N-no è che pensavo a … m-mia sorella >>.
Disse a brucia pelo per poi pentirsene.
<< Ah, voi siete molto legate >>.
<< Si, fin da bambine >>.
<< Siete gemelle, sai questo vi unisce di più >>
La ragazza annuì sorridendo, insomma era sola con Eliot, dinnanzi un panorama del genere e lei cosa faceva ? Pensava a sua sorella ? Era forse matta ?
<< Senti io…Devo tornare, mio padre oggi riparte e voglio salutarlo >>.
Eliot on rispose, si limitò ad alzarsi, ma quando Rachel fu anche lei in piedi le bloccò la mano, prima che sciogliesse il cavallo dal ramo, la guardò negli occhi e la baciò con dolcezza.
<< Va bene se ti accompagno ? >>
<< Si >>.
Quello per Rachel fu davvero un appuntamento disastroso, anche perché lei aveva già salutato suo padre, voleva solo tornare a casa.
<< Ci vediamo di nuovo domani ? >>
<< Si >>.
Rispose Rachel sorridendo, evitò un secondo bacio entrando in casa sua.
<< Ciao >>
<< Ciao papà >>
<< Tutto bene  ? >>
Domandò l’uomo poggiando a terra le valige.
<< Si, sono venuta a salutarti, papà Buon viaggio e avvisaci quando sei dalla mamma, inoltre salutamela >>.
Alan sorrise.
<< Non mancherò >>
I due si abbracciarono, poi Rachel rimase sola, si sfilò la giacca e salì verso la sua cameretta.
<< Cassy? Non sei a casa ? >>
Domandò al nulla, appena fu dentro la stanza, notò che questa era vuota, forse sua sorella era uscita.
Rimasta delusa, decise di andare a dormire presto per quella sera, salì le scale per andare a infilarsi sotto le coperte, per quella notte avrebbe dormito nel letto di Cassidy.

 
Nel prossimo episodio :
<<  Non posso amarti, non posso starti vicina come vorrei. Ma se me lo chiedi io ti amerò, ti coccolerò tutte le volte che desideri >>.
Rachel annuì alle parole della sorella.
<< Ti va di uscire ? >>
<< Perché no ? >>
Le due s’incamminarono verso l’uscita di casa, entrambe consapevoli che una settimana sole in casa, sarebbe stata durissima.
           
                                        DAL TITOLO : Sole in casa !
  
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