Buon Salve.
Questo tra poco da voi letto è un mio svarione mentale dato dal sonno.
Se volete commentare con consigli o altro ve ne sarei grata, per ora è un unico capitolo, forse se incuriosirà qualcuno farò anche la situazione dal punto di vista di Harry. In un'ipotetica seconda parte.
Buona lettura ;)
 
 
“Pazienza” E’ una strana parola. Puoi dirla quando aspetti e quando decidi di non aspettare più.”
 
 
Era una mattina di Dicembre, un periodo che tanto amavo e agognavo durante l'anno.
Ho sempre adorato la neve, il vento freddo in faccia.
Il mio volare, la mia pace era quello.
La felicità completa l'avevo trovata un giorno di quel mesi di tanto tempo fa.
Il mio migliore amico ed io avevamo parlato tutta la notte, ma quella precisa sera, ci siamo incontrati per quello che eravamo davvero.
Ci eravamo corsi con gli occhi, ognuno scappava dall'altro.
Di solito a correr via, per mia sfortuna, era lui.
Io, dopo giorni di riflessioni, avevo fatte chiarezza nel mio cuore e mai mi sarei fatta spaventare da qualcosa di simile all'amore. Io non ho paura.
Finché un giorno, un magico giorno, di fine Dicembre, Harry mi rincorse, lontano da oggi indiscreti..
"Sono venuto a restituirti una cosa."
"Che cosa?"
"Questo."
Si chinò per azzerare la distanza fra noi e mi baciò.
Potevo vivere finalmente quell'amore e desiderio tanto bramato che per settimane mi aveva ossessionato.
È che certe persone quando hanno la fortuna di incontrarsi dovrebbero avere anche il coraggio di tenersi.
Ma per lui non è stato questo.
Il nostro migliore amico, Ron Weasley, aveva una piccata passione per me.
Infatti per alcuni mesi la felicità che entrambi provavamo è sempre dovuta restare in segreto.
''Harry, dobbiamo dirglielo.''
''Ne soffrirebbe troppo..''
''Così però non gli fai male vero? Pensavo ti importasse di noi! Se ci vedesse ora, non starebbe peggio?!''
Io non urlo mai, solitamente, sono una persona calma, ma quel giorno, urlai con ogni forza e ossigeno che trovai nel corpo, l'eroe poteva combattere per tutti, ma non per l'amore che provavo per lui.
''Non è il momento Hermione, lo sai che ti amo no? C'è tutto il tempo del mondo.''
Lui mi diceva sempre così.
Harry Potter, il grande, non pensavo potesse mentire così bene.
Ero sono un adolescente che lottava per il suo primo uomo, non ho mai trovato nulla di sbagliato in questo.
Passavano i mesi e continuavamo a vivere tutto di nascosto, non sono mai stata a mio agio.
Il tempo che passavamo soli era ciò che di più io desideravo. Far l'amore, giocare, baciarsi, insomma, condividere tutto quello che si può e viverlo ogni istante come se fosse l'ultimo.
Non mi ha avvisato prima della fine, quella che avrei dovuto ricordare.
''Hermione,
non so con che coraggio ti sto scrivendo questa lettera, tutto ciò che ho fatto al confronto non è niente di così doloroso. Ma voglio bene a Ron ed anche tu, oggi stavo cercando di dirglielo per farti una sorpresa, la sua reazione è stata, ad un'immagine di te e me insieme:''Se mai tu mi rubassi Hermione, penso che potrei anche dire di aver perso il mio migliore amico.'' Subito dopo si è messo a ridere, ma il fuoco nei suoi occhi mentre parlava, è stato questo che mi ha portato a scriverti.
Lui ha fatto tanto, tutto per me, ed io non gli farò così tanto male.
Ti amo Hermione, ma ieri pensavo a quanto ne valesse la pena e Ron per me è più di un fratello.
Mi dispiace,
Tuo
H.P.''
 
Ero così poco importante da non sprecare neanche l'inchiostro per il suo nome intero?
Poco essenziale a lasciare il lavoro sporco ad una breve lettera e non alla tua voce?
Ho superato tutto quel dolore, ma ancora adesso in questo periodo dell'anno non posso far a meno di pensarlo.
Tra tutto ciò che lui poteva essere per me, lui ha scelto di essere la nostalgia.
Forse proprio per colpa sua ora sono così insicura, temo sempre di non essere abbastanza.
Mai abbastanza intelligente, mai abbastanza carina, mai abbastanza speciale.
Harry non ha mai provato a lottare per Noi.
A parole sembrano tutti in cerca del loro grande amore. Poi, quando se lo ritrovano davanti, scappano.
Ora lui ride, anche se ci troviamo nella stessa stanza, ma io quando l'ho perso mi sono sentita sfrattata da una casa in cui avevo riposto le cose a me più care. Potevo solo guardarla da lontano e sperare che nessuno ci andasse a vivere.
Forse in questi giorni ti manco anche io?
Non l'ho mai visto con un altra donna, non una importante almeno. Forse si è pentito di aver buttato al vento tutto quell'amore.
Vorrei che mi chiamassi e mi dicessi che mi ami. Che per te ne vale la pena, ancora, perché per te non è mai valsa veramente. Vorrei che mi dicessi che mi pensi ancora, a volte. E che sai che manchi anche a me. Ma non lo farai, perché chissà per quale motivo, tu hai voluto perdermi e buttarmi via, come fossi niente.
Pazienza.
E’ una strana parola. Puoi dirla quando aspetti e quando decidi di non aspettare più.