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Autore: Tovie    30/10/2007    2 recensioni
durante l'estate del sesto anno, Harry si ritrova a fare un sogno decisamente strano che metterà in dubbio le sue certezze
Genere: Generale, Azione, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Potter, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 – PRIVET DRIVE Era una domenica umida ma piacevolmente fresca per essere pieno Luglio, sto arando il giardino di Privet Drive. Chi sono? Ma Harry Potter, il dannato Bambino che è sopravvissuto. Quello coi capelli neri perennemente scompigliati e gli occhi verdi, eroe di Grifondoro e leader della Luce. Quest’estate è stata costellata da novità: Punto primo: non indosso più quegli occhiali rotondi e vecchi. Il colore dei miei occhi splende più del solito e mi da un’aria decisamente meno sfigata. Mi sono sottoposto all’operazione per la miopia appena arrivato. Ho speso un bel po’, ma ne è valsa la pena! Punto secondo: mi sono fatto un tatuaggio. Sul bicipite un serpente verde con le scaglie argento, dagli occhi scuri come la notte. È arrotolato tra le sue spire sul bicipite, salvo poi snodarsi fino a poggiare la testa sul cuore, in una posa quieta e abbandonata. Vorrei davvero evitare di pensare a cosa vuole dire, ma ogni volta che lo vedo nello specchio, che lo sento sulla mia pelle, non posso proprio evitare di farlo! Scuoto violentemente la testa…no Harry, non ricascarci..non pensare a quel serpeverde che ti ha rapito il cuore già dal Secondo anno. Nulla è valso il tentativo di dimenticarlo con Cho Chang prima e con Ginny dopo. Nessuna delle due era stata capace dell’impresa. Eccolo il punto della situazione: sono innamorato! E di Theodor Nott, dal Secondo anno. E il fatto è che lui non mi considera nemmeno. No, sbagli Harry, ti considera quando si tratta di pigliarti pei il culo insieme a quell’idiota platinato. Altro punto dolente! Draco Malfoy. Lo sapevo che stava organizzando qualcosa ma mai avrei pensato che a causa sua il grande Albus Silente, il più grande mago di tutti i tempi, quello che per me era quasi un nonno, sarebbe stato ucciso! Anche se andiamo a vederla tutta, la colpa della sua morta va a…rullo di tamburi….and the winner is…Severus Piton! Ah, ma me lo ritroverò davanti un giorno di questi e mi vendicherò. Di lui e del suo adorato pupillo, il furetto!! Parola di Harry James Potter!! “Ragazzo, che diamine stai facendo? Taglia quell’erba!” il vocione di mio zio mi perfora quasi un’orecchio, nonostante stesse gridando dal salotto. Ma a che serve urlare in questi casi? Niente!! “Che palle!” sbuffo esasperato, togliendomi il sudore dalla fronte con il braccio, imprecando mortalmente contro quegli idioti di zii chi mi ritrovo ad avere. È dall’inizio dell’estate, da quando sono tornato da Hogward, che mi stanno col fiato sul collo, facendomi fare la solita figura da elfo domestico! In questi casi capisco benissimo il vecchio e caro Voldemort, mi verrebbe da lanciare un’Avada Kedavra di massa a quei 3 idioti che si stanno guardando la tv in salotto beati, mentre io sono qui a sgobbare. Vediamo di ricominciare e non lavorare, senza pensare troppo a quanto è incasinata la tua vita. Considera che prima finisci, prima te ne potrai andare un po’ in piscina. Novità numero tre: vado in piscina, ormai nuoto benissimo e per di più il mio fisico ne ha beneficiato parecchio. Le spalle si sono fatte più robuste, gli addominali più scolpiti e i muscoli delle gambe sono diventati scattanti. Raziono il motorino della falciatrice e ricomincio il mio lavoro anche se due occhi scuri mi perseguitano per tutto il tempo. Ah, fine della giornata! Mi butto sul letto, esausto dopo le 50 vasche che mi sono costretto a fare. I muscoli sono indolenziti e bruciano dallo sforzo a cui li ho costretti. Charles, il mio istruttore, dice che con la resistenza che sto dimostrando posso arrivare a farne anche di più, perciò mi sprona sempre. Tuttavia il mio allenamento e metodico. Si va avanti con il tot di vasche prestabilite fino a che i muscoli non si sono abituati a tale sforzo, prima di aumentare di 10 e così via. Non ho neppure la forza di togliermi i calzoncini e la maglietta senza maniche che indosso, ma chi se ne frega, mi addormento così, tanto che differenza vuoi che faccia?! Mugugno qualcosa che suona più o meno come “Buonanotte Theo!”addormentandomi pressoché all’istante. Mi sono appena addormentato quando mi ritrovo ad aprire gli occhi e a ritrovarmi esattamente su quella Torre. Vedo Albus Silente inginocchiato con davanti Piton. Accanto a lui Draco e dall’altro alto altri Mangiamorte. Vedo me stesso pietrificato, sotto il mantello dell’invisibilità, impossibilitato ad aiutare il preside. Che succede? So per certo che questo non è uno dei miei soliti incubi che mi perseguitano da quella notte, visto che posso muovermi sulla scena e ragionare lucidamente. Vengo riscosso dai miei pensieri quando avverto la voce del vecchio mago e riposto la mia attenzione su di lui. “Severus..ti prego..” lo sento supplicare Piton di non ucciderlo. Se posso muovermi, posso anche evitare questa tragedia…posso evitare la morte del grande Albus Silente! Vvedo il mio ex- professore puntare la bacchetta contro il suo mentore e pronunciare le due fatidiche parole. “Avada Kedavra!” e il corpo dell’anziano mago venire sbattuto contro il muro della Torre. Non ce l’ho fatta, non sono servito a nulla anche questa volta!! Mi avvio verso l’anziano riverso a terra, volendo solo chiudergli occhi. mi accuccio piano, quasi avessi paura di disturbare il suo sonno quando rimango allibito. Sul suo volto non c’è traccia della profonda rassegnazione di aver dato la propria fiducia all’uomo sbagliato, anzi…quella di un padre orgoglioso del sacrificio fatto dal proprio figlio. Che vuol dire tutto questo? Mi sveglio ansante con quella domanda che, assieme alle altre, mi pervade il cervello. Cosa vuol dire tutto questo? Devo assolutamente chiedere a qualcuno, non posso risolvere tutto questo da solo. Un nome mi viene subito alla mente. Remus Lupin. Mi alzo di scatto dal letto, prendo pergamena e piuma e scrivo velocemente il messaggio. Ciao Remus, io sto bene, ma stanotte è successo qualcosa che non capisco, incontriamoci domani in piscina, desteremo meno sospetti. Ti voglio bene Harry Rileggo il messaggio due volte, salvo accarezzare Edvige per farla svegliare. “Scusami, bella., ma dovresti portare questa a Remus, non so dove si trovi, ma sono certo che tu saprai scovarlo, uhm…” lei mi stride in risposta e, docile,lascia che leghi la pergamena alla sua zampa, salvo prender eil volo. Rimango a fissare il cielo ancora per un po’, decidendo che è meglio rimettermi a letto, o domani non sopravviverò alla giornata. Spero che tu stia bene, Theo, dovunque tu sia! Con questo ultimo pensiero ritorno a letto, sperando di fare dolci sogni.
  
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