Il drink venivano fatti fuggire sul bancone di quella discoteca tanto rumorosa, dove le persone si sciupavano l'una contro l'altra, e i ragazzi ubriachi vomitavano nei bagni.

C'era tanta musica, tanta confusione, e lì, in mezzo a tutta le gente in balia di un bicchiere o una bottiglia di troppo, c'erano due figure, che di nascosto si guardavano, perché nessuno doveva vederli, né tanto meno loro.

Erano le 4.36 quando la discoteca cominciò a svuotarsi, ma loro rimasero li, nel tentativo di salutarsi, una volta usciti.

Perché erano così, celati dietro una falsa identità i loro animi.

Ma quella tarda notte, quando il sole stava per fare la sua meravigliosa entrata aprendo il sipario rosso, non successe nulla, né un saluto, né un cenno, solo una lunga, lunghissima occhiata che aveva un non so che di malinconia.

Ore 10.33

Marcus Colombi ti ha inviato un messaggio:

Ehi ciao :) ti ho visto oggi allo Shark

Il biondo non sapeva se sarebbe riuscito a sopportare quella pagliacciata ancora per molto.

Era seduto alla sua scrivania, mentre sorseggiava un caffè, contenuto in una deliziosa tazza con motivi floreali blu e verdi.

Ore 10.34

Nicholas Sanders ti ha mandato un messaggio:

Ciao <3 anche io ti ho visto, scusa se non ti ho salutato, ma c'erano i miei amici :(

Anche il moro se ne stava li, impaziente di una risposta dell'amato. Nico era sdraiato nel letto, sotto le calde coperte, perché anche se era febbraio il freddo s'infinestrava sui vetri delle finestre impallidite dal sole della mattina. Quel ragazzo odiava ammetterlo, ma gli importava il parere che gli altri avevano su di lui, sopratutto se erano i suoi amici, perché era più che sicuro che non l'avrebbero accettato.

Ore 10.34

Marcus Colombi ti ha inviato un messaggio:

Lo so, e mi sento una merda, perché non potrei baciarti :'(

Diede un sorso, e si leccò le labbra, come per non dimenticare il loro ultimo contatto di volti, avvenuto solo la settimana prima. Gli mancava da morire quel ragazzo dai capelli brizzolati dal colore della terra, e gli occhi così chiari e luminosi da schiarirgli gli zigomi scolpiti sulla pelle. Si domandava quando avrebbe potuto assaggiarlo, gustarselo, assaporarselo di nuovo...

Ore 10.35

Nicholas Sanders ti ha mandato un messaggio:

Si, esatto sei una merda. Ma sei la merda più bella che io abbia mai visto *-*

Gli angoli della bocca si tirarono verso gli occhi, ove si erano formate delle piccole righine sotto di essi. Sorrise, perché Marcus era davvero uno di quei tipi che si dirimevano “fighi”, e poi era il suo fidanzato, e quindi ai suoi occhi era ancora più affascinante, con quel ciuffo portato all'insù, come un onda del mare dall'acqua più limpida, attraversata dai raggi solari.

Ore 10.36

Marcus Colombi ti ha inviato un messaggio:

Adesso mi tolgo i vestiti divento superman e vengo da te! <3

Il biondo si era scordato del caffè davanti a lui, tanto che per l'emozione diede una manata alla tazzina, che rotolò sul tavolo in legno, e un lago scuro ricoprì un perimetro di trenta centimetri. S'apprestò quindi nel recuperare uno straccio per pulire il pasticcio che aveva combinato. Posandosi una mano sulla fronte si ripeteva, come tutte le volte, di non lasciare mai qualunque bevanda alla portata del feroce tavolo assetato.

Ore 10.37

Nicholas Sanders ti ha mandato un messaggio:

Se mi dici così alla notte lascio la finestra aperta per farti entrare *-*

Nico era il classico ragazzo che passava le giornate ad uscire con i suoi amici, raramente si dedicava allo studio, di solito quando si presentava l'occasione bastava che leggesse ciò che era da memorizzare e i risultati sul libretto dei voti erano sempre migliori di quelli precedenti.

Era così preso da ciò che gli scriveva il suo ragazzo che non si accorse dell'arrossamento delle sue guance. Avrebbe davvero voluto che Marcus volasse per venire li, da lui. E di quel desiderio né rimaneva solo una magra speranza.

Ore 10.40

Marcus Colombi ti ha inviato un messaggio:

Con tutta questa dolcezza mi farai diventare un obeso diabetico con problemi a gestire il mio negozio di fumetti <3

Il biondo invece non faceva parte di nessun gruppo, era più il ragazzo di cronaca, quel ragazzo di cui tutti parlano, ma non assieme. Era quel tipo di ragazzo senza compagnia, non perché fosse il classico sfigato, sinceramente preferiva nascondersi dietro un guizzo di testardaggine e mistero. Si compiaceva dietro le parole di un libro preso a caso in una biblioteca di qualsiasi paese. Tutti volevano conoscerlo, ma lui restava avvolto nel suo bozzolo di enigmatica attrazione dell'ignoto.