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Autore: callmemavy    10/04/2013    4 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Dedico questo capitolo alla mia fidanzata ed a tutti quelli che mi seguono e commentano! Un saluto speciale alla nuova follower Lauretta Koizumi :-D


CAPITOLO 13 - L'uomo che dorme

Blink...

Blink, Blink...

Delle gocce d'acqua cadevano dal soffitto sul viso della ragazza.

Mavis riaprì gli occhi, si sentiva esausta e dolorante, ma almeno era sdraiata su un letto morbido.

Le faceva male la testa, quindi alzò una mano e la appoggiò sulla fronte accorgendosi di avere il viso completamente bendato.

La vampira si alzò a sedere sul letto, ma sentì una forte fitta all'addome, sciolse il nastro della sua vestaglia bianca e la aprì, anche il suo corpo era bendato.

*Speravo fosse solo un brutto sogno...* Pensò la vampira tristemente, poi si guardò intorno, la vista era ancora troppo annebbiata per vedere bene, ma sembrava essere sola.

Scivolò giù dal letto e si stropicciò gli occhi, la stanza era piccola e fredda, senza finestre e l'aria era umida e puzzava di muffa, era lo stesso odore della sala operatoria.

Sulla parete c'era solo una torcia, ma era spenta, l'unica flebile luce proveniva dalla vecchia e massiccia porta in legno con grata, le sembrava di essere in una caverna.

Mavis camminava con molta fatica appoggiando una mano al muro per tenersi in equilibrio, la pietra che sentiva sotto i piedini nudi e sotto le mani era fredda e viscida. Barcollò fino alla porta della camera e si sorresse alle sbarre della finestrella cercando di guardare fuori, vedeva il corridoio con il susseguirsi delle stanze dell'infermeria sotterranea, ma non c'era nessuno.

La vampira iniziò ad aprire la porta lentamente per non fare rumore, ma la richiuse subito, dopo aver visto un nanetto uscire da un'altra camera. Lo osservò bene, era il signor Hyde, l'architetto del castello, che teneva il cappello a cilindro appoggiato sul petto e camminava con la testa bassa, sembrava triste. Mavis sentì un dolore lancinante al cuore, tanto da farla cadere in ginocchio.

-La dentro... c'è Jonny... lo so...- Bisbigliò fra se e se.

La vampira si rialzò anche se non si era ancora ripresa dal dolore, aprì la porta e continuò la sua sofferta marcia strusciando una mano sul muro verso quella camera ardente, dove entrò ad occhi chiusi.

-Jonny?- Sospirò Mavis sperando in una risposta che non sarebbe mai arrivata.

Aprì gli occhi, la stanza era illuminata a giorno dalle candele e dai ceri lasciati in ricordo dagli ospiti dell' Hotel, al centro della stanza c'era l'ingombrante zaino appoggiato al letto coperto da un telo nero che arrivava fino a terra, sembrava un altare dove sopra era coricato Jonathan che indossava abiti eleganti scuri ed aveva i capelli pettinati, non sembrava neanche lui così ben curato, persino il volto era sereno, sembrava stesse solo dormendo.

Mavis si fece largo fra i fiori ammassati attorno al letto, si sedé accanto al ragazzo iniziò ad accarezzargli i capelli.

-Mi manchi... mi manchi tanto... sei entrato a far parte della mia vita, me l'hai capovolta sottosopra ed in così poco tempo te ne vai? Perché aprirmi il cuore per poi lasciarlo solo? Perché non sono morta con te? Almeno ora non soffrirei così tanto... sai... il frastuono dei sogni che si infrangono è il rumore più brutto che esista, ed adesso se ne sono sbriciolati veramente tanti... i viaggi che sognavo di fare con te, la libertà tanto sperata che finalmente era arrivata, lo sposarmi ed avere una famiglia da accudire, da amare e da proteggere... ma chi voglio proteggere io che non sono stata in grado di difenderti né da me stessa, né da quel cacciatore, anzi, alla fine io stessa sono stata il tuo boia.-

La ragazza portò i piedi nudi sul letto tenendo le ginocchia alte su cui appoggiò la testa, mentre si abbracciò le gambe. Lei amava stare in quella posizione quando si sentiva triste e sola perché le sembrava di venire abbracciata e consolata dalla madre che mai aveva conosciuto.

-Sulla mia testa pende la stessa maledizione di mio padre, le persone che amiamo ci vengono portate via! E' colpa mia, solo colpa mia e mi dispiace che ci sei andato di mezzo tu, l'unica tua colpa è stata quella di credere troppo in quest'amore impossibile ed innaturale. Ma come darti torto, anche io ero come te, ma ora... cosa sono? Neppure io riesco a riconoscermi. Papà ha detto che se tornassi in vita come zombie saresti solo un'ombra del mio Jonny, ma anche io che sono viva non sono altro che un'ombra di me stessa. Che senso ha l'amore? Che senso ha la vita? Che senso hanno i sentimenti? Perché dobbiamo dipendere da altre persone? Sarebbe tanto più semplice non avere un'anima e non provare emozioni, nessuna sofferenza, nessun dolore, nessuna preoccupazione...-

Mavis avrebbe voluto piangere, ma non poteva, i suoi occhi erano aridi, non aveva più lacrime da versare. Abbassò il capo ed appoggiò il viso sulle mani.

Buzzzzzzzz... buzzzzzzzz... buzzzzzzzz...

La ragazza alzò la testa di scatto e si guardò intorno, il rumore proveniva da una tasca dello zaino, quindi si alzò per vedere cosa fosse. Si chinò per aprirla, la ferita della freccia iniziò a darle delle forti fitte, ma non ci fece molto caso e tirò fuori il cellulare di Jonathan che stava vibrando. Sullo schermo c'era la scritta "chiamata in entrata – mamma" e sotto una freccia con scritto "scorri per rispondere", Mavis toccò il monitor e fece scivolare il dito come consigliato dalla freccia, sullo schermo comparve la madre di Jonathan con un coro chiassoso dietro:

-Ragazzi zitti che ha risposto! Mavis, sei tu? Sei ad una festa in maschera? Mi sembri vestita da mummia! Dove è il mio bel topino?-

Accanto alla donna apparvero altre sei giovani figure, erano cinque ragazzi dai capelli rossi ed una ragazza dai capelli chiari, ma la qualità della video chiamata non era molto buona a causa dello scarso segnale che arrivava nei sotterranei, quindi non erano visibili molti dettagli, ma assomigliavano tutti a Jonny perciò Mavis immaginò fossero suoi fratelli.

La ragazza non aveva il coraggio di parlare, per un attimo non disse nulla, mentre rimaneva a pensare a come dare la notizia che avrebbe demolito per sempre la felicità di quella famiglia.

-Ciao Mavis!- La voce del bambino più piccolo si fece avanti, poi partirono tutti gli altri:

-Ciao!-

-Hey!-

-Ma allora è vero!-

-Neanche io ci credevo!-

-Non vedo l'ora di conoscerti di persona!-

Essere la causa della morte di Jonathan era già un grosso fardello da portare dentro la coscienza di Mavis ed aggiungere l'essere la causa dello sfascio anche della sua famiglia sarebbe stato davvero troppo, ma doveva farlo, nascondere la polvere sotto il tappeto non risolve i problemi e se c'era una cosa che aveva imparato da suo padre era che le bugie e le omissioni non portano mai a nulla di buono, quindi si fece forza ed iniziò a parlare:

-Questo non è un travestimento da mummia, non c'è alcuna festa in maschera, la verità è che sono ferita... un uomo armato ci ha attaccati...-

-Oddio! E Jonathan come sta? Sta bene?- Rispose la donna preoccupata.

Mavis vide tutti quegli occhi avvicinarsi allo schermo, indugiò un attimo, ma non poteva fermarsi in eterno, quindi riprese a parlare:

-No, mi dispiace... Jonathan... è morto per difendermi.-

Dall'altro capo del telefono ci fu un attimo di paralisi generale, che poi scoppiò in una risata:

-Ahahahahahah! Ci avevi quasi fregati, ma non cadiamo in scherzi del genere!-

-Non scherzerei mai su queste cose.- Disse Mavis con tono molto serioso, intanto il cuore le batteva sempre più forte. Il dolore le stava togliendo il fiato e sulle bende del volto iniziò ad espandersi una macchia rossa. I parenti di Jonny smisero di ridere ed iniziarono a preoccuparsi, la vampira intanto ruotò il telefono in modo da inquadrare il corpo del ragazzo.

-Se è uno scherzo non è divertente! Dimmi che è uno scherzo di quelli che ama fare Jonathan!- La mamma del ragazzo iniziò ad alzare la voce.

-Vorrei potertelo dire...- Poi una voce interruppe Mavis:

-Piccola mia! Sei ferita, non dovresti andartene in giro! Che ci fai qua?- Era Dracula che le si avvicinò e la avvolse nel mantello abbracciandola dolcemente.

-So che quello che è successo ti ha sconvolta, ha turbato tutti noi...-

-Mavis rispondi! Che è successo a mio figlio?!- La voce dal telefono interruppe Dracula, che con aria preoccupata si rivolse alla figlia:

-Perché hai chiamato i genitori di Jonathan?-

-Avevano il diritto di saperlo, so che tu preferisci vivere nella menzogna per non affrontare la realtà, ma è meglio sapere che un caro non tornerà mai a casa che illudersi ogni giorno di poter aprire la porta e riabbracciarlo.-

Poi Mavis si sentì un forte formicolio alle braccia ed un dolore opprimente al petto, iniziò a cadere, ma venne ripresa dal padre, alzò il telefono e vide i fratelli di Jonathan disperati, la loro madre era svenuta sulla poltrona dove era seduta e si sollevò un gran vocio di domande e pianti, la vampira si sentiva troppo male per distinguerli così con un filo di voce si limitò a dire:

-Mi dispiace...- Poi il cellulare le scivolò di mano e cadde a terra facendo incrinare il monitor. La comunicazione si interruppe.

Il dolore del petto di Mavis aumentò ancora togliendole completamente le forze, cercò di sorreggersi al mantello del padre, ma la sua mano cadde giù.

Dracula prese in braccio la figlia ormai priva di sensi e la riportò a letto.


Addio all'Xperia Ray di Jonny... ma credo che dopo quello che è successo sia il meno...

Grandi sorprese arriveranno con il prossimo capitolo, saranno positive o negative? Continuate a seguirmi ed a commentare se volete! E' sempre un piacere fare due chiacchiere con voi!

Alla prossima!

  
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