Cap 10 : Sole in casa !
Cassidy come tutte le mattine era la prima a svegliarsi, si alzò quindi dal letto e voltò la testa per scoprire sua sorella che dormiva ancora, come al solito l’avrebbe svegliata lei.
Si avvicinò all’orecchio della gemella e prese a mordicchiarlo leggermente, Rachel sorrise infilandosi ancora di più sotto le coperte.
Cos’ la mora rimorse dolcemente il lobo della sorella che finalmente si svegliò.
<< Buon giorno >>
<< Giorno pigrona … Come mai ti ho trovata nel mio letto ieri sera ? >>
Rachel si strofinò gli occhi con il dorso della mano.
<< Non pensavo ti desse fastidio >>.
<< Non me lo ha dato infatti, era per sapere >>
Allora la bionda sorrise e si buttò giù dal letto.
<< Beh, mi piaceva dormire nel tuo letto con il tuo profumo ad avvolgermi >>.
Confessò in imbarazzo.
<< Capisco, puoi sempre metterti il mio profumo >>.
Sospirò l’altra sedendosi.
<< Non è la stessa cosa. E non chiedermi perché che non lo so ! >>
Puntualizzò l’altra.
<< Va bene! Ascolta io ci ho pensato e… Non posso amarti, non posso starti vicina come vorrei. Ma se me lo chiedi io ti amerò, ti coccolerò tutte le volte che desideri >>.
Rachel annuì alle parole della sorella.
Com’erano vere, assurde, pungenti e allo stesso tempo odiose.
Decise di cambiare discorso, così propose di uscire.
<< Ti va di uscire ? >>
<< Perché no ? >>
Rachel sorrise e andò in bagno a lavarsi, per fortuna la scuola era chiusa e poteva godersi quei giorni con sua sorella, anche se non potevano stare insieme e lei lo sapeva.
Le due s’incamminarono verso l’uscita di casa, entrambe consapevoli che una settimana sole in casa, sarebbe stata durissima.
<< Dove si va ? >>
<< Voglio un gelato ! >>
<< Con questo freddo Rachel ? >>
La gemella annuì.
<< Ah, e va bene >>
Era una pazzia prendere un gelato con quel freddo invernale, si stava avvicinando Dicembre e i gelati erano quasi difficili a trovarli.
<< Com’è andata ieri con Eliot >>
<< Benone, mi ha anche.. Baciata >>.
Calò il silenzio, sembrava quasi lo facesse apposta, ma era giusto così.
<< Bene, benissimo >>.
<< te ieri dove sei stata invece ? >>
<< Con Simon, in giro >>.
Sussurrò Cassidy avvicinandosi al bar, l’unico bar che vendeva ancora gelati.
Quando le due gemelle chiesero il cono, vennero guardate con aria quasi interrogativa ed incredula.
<< Insomma, una persona non può prendere un gelato che tutti devono guardarti ? >>.
Domandò Rachel.
<< Ahahahah, è così la vita mia cara sorella, tutti ti criticheranno, anche se non farai nulla, è la dura legge della vita >>.
Rachel scosse il capo, quella mattina passata con sua sorella era servita per schierarsi le idee, stavano bene insieme, e anche se non potevano amarsi carnalmente, si amavano con la mente.
Le gemelle continuarono la loro passeggiata, poi decisero di sedersi ad una panchina.
<< Sorellina ? Sembri sopra pensiero >>
Sussurrò Rachel osservando il vuoto negli occhi di Cassidy.
<< Non è nulla >>
La rassicurò l’altra, si sorrisero.
<< Cass ? >>
Una voce all’improvviso determinò la fine di quegli sguardi.
Le due sorelle si voltarono e rimasero sorprese di trovarsi dofronte ad un ragazzo alto e abbronzato, dai lunghi capelli neri e occhi scuri.
<< Steve ? >>
Il ragazzo annuì.
<< E’ bello rivederti dopo tanto tempo, voi due sempre insieme vero ? >>.
Rachel parve essere infastidita della presenza del ragazzo, decise quindi di alzarsi.
<< Andiamo ? >>
<< Si >>.
<< Aspetta un attimo Cass…. Non mi dice niente ? >>
La mora annuì.
<< Scusa, hai ragione… Come va Stronzo ? >>.
<< Sempre la solita eh ? >>
Disse divertito, alzò la mano per posarla sulla spalla della ragazza.
<< E’ stato bello vederti Cass… Ci vediamo >>.
Le sorelle si allontanarono subito dopo che Steve scomparve dalla loro vista.
<< Tra tanti posti, proprio qui doveva capitare >>.
<< Dai Rachel, non ti preoccupare >>.
<< Come stai sorellina ? >>
<< Bene >>
Sussurrò l’altra, Steve era stato il suo primo vero amore, il ragazzo con la quale aveva perso la verginità, per questo era un po’ scossa per quell’incontro.
<< Cassy ? Dai non fare quella faccia >>
<< Che faccia ? >>
<< Quella >>
Sussurrò Rachel facendole notare il viso depresso che aveva.
<< Hai ragione >>
La tranquillizzò l’altra.
Le due gemelle s’incamminarono verso casa, prima di mettere in moto il motorino, le due sorelle vennero fermate da una voce.
<< Steve ? Che ci fai qua ? >>
Domandò Cassidy, il ragazzo, le sorrise.
<< Volevo parlarti >>
<< Parla, e poi smamma >>
Rispose la mora sedendosi sul suo mezzo, il ragazzo allora si avvicinò.
<< Senti, ti va di vederci ? >>
<< Come ? >>
Rachel sgranò gli occhi incredula, dopo tutto il male che aveva fatto a sua sorella, aveva avuto una bella faccia tosta a chiederle una cosa del genere.
<< Hai capito bene, in fondo tu… Mi appartieni ancora >>.
Disse convinto.
<< No, io non appartengo a nessuno >>
<< A si ? Beh, a me appartieni >>.
Rachel strinse i denti per la rabbia.
<< Ascolta, sono già fidanzata. Non posso, fottiti ci avresti pensato prima di tradirmi con una mia amica >>.
<< Beh quando facevamo l’amore anche quando ci siamo lasciati, non dicevi così >>.
Sussurrò prima di posare la mano sulla spalla di Cassidy, questa gliela tolse in malo modo.
<< Non ti azzardare >>.
<< Avete fatto quello anche quando vi eravate lasciati ? >>
Chiese incredula Rachel osservando sua sorella, la mora sospirò e abbassò lo sguardo.
<< Non ascoltarlo >>
Rispose semplicemente.
<< Senti tu mi appartieni >>
Continuò a dire Steve, il ragazzo cercò di afferrare Cassidy per un braccio ma Rachel si mise in mezzo ai due.
<< E levati di mezzo >>.
Urlò in fastidio Steve e spingendo via la bionda, questa non fece in tempo ad aggrapparsi alla mano della sorella che cadde a terra battendo fortemente la testa.
<< Rachel ! Rachel ! >>.
Cassidy s’inginocchiò accanto alla sorella prendendole la testa tra le mani.
<< Oh, sorellina… BastAardo, se le succede qualcosa io ti ammazzo >>.
Urlò la mora prima di rimanere paralizzata quando sentì qualcosa di caldo sulla sua mano, osservò con terrore la chiazza rossa di sangue che le aveva colorato completamente il palmo.
<< Oh cazzo ! Chiama aiuto >>
Urlò istericamente e tra le lacrime Cassidy, Steve che non pensava di causare tutto ciò afferrò il cellulare e chiamò l’ambulanza, nel giro di pochi minuti vennero accerchiati da persone che osservavano le due sorelle, Rachel a terra che veniva abbracciata dalla gemella in lacrime, poi l’ambulanza e l’ospedale.
Arrivati al pronto soccorso, il cuore di Cassidy aveva smesso di battere più volte, vedere sua sorella attaccata a dei tubi per respirare e con delle flebo, si sentiva morire, non aveva protetto la gemella.
<< Ti prego, ti prego >>
Sussurrava più volte mentre era in sala di aspetto.
<< TI prego non mi lasciare >>.
Cassidy osservò l’orologio appeso al muro, erano le 8:00 di pomeriggio, avrebbe odiato per sempre quell’orario, quella giornata, poi il rumore di una porta che veniva aperta, e tutti i suoi amici che le correvano in contro.
<< Cassidy ! >>
Simon le andò incontro abbracciandola con forza, mentre Eliot affiancava i due.
<< Cass ? Come sta ? >>
<< Non lo so >>
Rispose la mora con occhi spenti, quella non era la vera Cassidy, lei era vivace, allegra e invece ora la comitiva si ritrovava di fronte ad una Cassidy in preda al panico.
<< Da quando tempo è li ? >>
Domandò Lily cercando di non dar peso al fatto che lei era tra le braccia del suo ex ragazzo, Cassidy osservò la ragazza e per un breve momento capì la gelosia che stava invadendo l’amica/Nemica.
<< Non lo so >>.
Sussurrò prima di allontanarsi da Simon, poi mentre Michelle le stava per chiedere qualcos’altro, uno dei dottori le portò l’esito.
<< Sua sorella è fuori pericolo >>.
<< Grazie al cielo >>.
<< Quando si sveglia, è meglio non spaventarla troppo. Può entrare solo una persona alla volta >>.
Cassidy non se lo fece ripetere due volte, e si avviò verso le stanze senza neanche sapere dove fosse sua sorella.
Stanza numero 14, quella era la stanza di sua sorella, la mora si era seduta su di una sedia e con le lacrime agli occhi fissava il viso della gemella, i capelli scomposti, dietro al cranio una piccola chiazza dove si intravedevano i punti.
<< Piccola, scusami… E’ tutta colpa mia >>.
Sussurrò sfiorandole la mano.
<< Mi hai fatto morire di paura, io… Ti prego, apri gli occhi, sto male a vederti così… fammi un sorriso Rachel, svegliati ora >>.
Cassidy si alzò sulle punte per posare le labbra sulla fronte della sorella.
<< Non so come farei senza di te >>.
Sussurrò nel suo orecchio.
<< Sei la mia ragione di vita, sorellina è da quando siamo piccole che ci conosciamo… >>.
Sussurrò cercando di sorridere, ma le lacrime erano troppo amare.
<< … Se ti succedesse qualcosa io… io probabilmente ti seguirò >>.
Confessò osservando le palpebre della sorella che continuavano a rimanere chiuse, ma poi un movimento delle labbra che avevano iniziato a tremare, lentamente Rachel aprì gli occhi.
<< Rachel ? Tesoro >>.
Cassidy sorrise, si mantenente dalla voglia di abbracciare con forza sua sorella, aveva paura di farle del male.
Rachel si guardò attorno spaesata, poi con voce flebile sussurrò.
<< C-chi s-sei… Tu ? >>.
Cadde nella stanza un silenzio insopportabile, rotto dai singhiozzi di Cassidy e dal rumore del macchinario del battito cardiaco di Rachel.
Nel prossimo episodio :
<< Com’è possibile, non ti ricordi di … Me ? >>.
<< Mi spiace >>
<< Sono tua sorella, tua sorella cazzo ! >>.
DAL TITOLO : Amnesia