10/04/2013
6 recensioni
Prima che leggiate il capitolo vorrei che mi dareste pochi minuti della vostra attenzione.
Questa storia si basa su due punti di vista, il mio, e quello di Diana.
Do io il via alla storia, ma non perchè ho scelto io di fare questa ff,
per il semplice motivo che avevo pronto il mio capitolo prima di quello di Diana.
Leggete, divertitevi e commentate.
Perchè questa ff, si basa sulla vostra opinione.
Vi ringraziamo in anticipo!
Kathrine e Diana.
Mi presento, sono Kathrine.
Era un giorno come tanti, e io, come al solito, lo stavo passando in casa, cercando di fare uscire dalla mia cara testolina qualche parola per poter formare una frase e poterla inserire nella fanfiction che stavo scrivendo.
Non contenta dei miei risultati, decido di cancellare tutto, e di prendere una pausa, andando sul mio caro account di Twitter.
Ed è proprio lì che succede tutto.
Con la speranza che i miei idoli, gli One Direction, quei cinque ragazzi idioti che scherzano sempre, leggano i miei tweets, ricevo un DM.
‘Sto scrivendo una fanfiction e vorrei dei pareri e si, anche un po’ di pubblicità (molto direttamente ah ah)’
All’inizio ho pensato ‘ma con che coraggio..’ , poi invece, date le circostanze, e dato che non avevo niente da fare, se non riaggiornare la timeline, o le menzioni sperando in un miracolo, vado a leggere la sua fanfiction, lasciando anche una recensione, complimentandomi, perché veramente quella ragazza aveva una bellissima scrittura.
‘dannazione, menomale che ha avuto il coraggio di scrivermi..’ esclamai, ripensando a quello che avevo detto prima.
Piacere, mi presento, sono Kathrine, Kathrine Gestern, per le amiche Ka.
Sono australiana, anche se in realtà, la mia famiglia è italiana, mia mamma è italiana e mio padre è australiano. Ci siamo trasferiti qui, in Gold Coast, l’Italia non era posto per noi, ma certe volte ci andiamo in vacanza per incontrare parenti, parenti di cui nemmeno ricordo il nome.
Sono una ragazza parecchio introversa, ma quando c’è da dire qualcosa, lo dico senza problemi, sono anche molto stronza, perché le persone che mi sono state a fianco negli anni precedenti, mi hanno portato ad esserlo.
Ho diciassette anni, e non vedo l’ora di scappare da questo posto e rifugiarmi a Londra, la città dei miei sogni, fin da quando ero piccola.
Gli One Direction sono i miei idoli, e per questo ho dovuto pagare, ricevendo molti insulti, critiche e minacce da persone, anzi da ragazzi che nemmeno mi conosco. Amo la loro musica perché quando l’ascolto, riescono sempre a farmi uscire un sorriso. Quando piango ascolto loro, ascolto le loro voci e mi calmo. Poi se devo guardarli separatamente, Niall, Niall James Horan è il mio preferito. Il biondino con gli occhi azzurri e i denti storti, ormai dritti perché ha tolto l’apparecchio, dando così il via a mille ragazzine piene di ormoni che gli salterebbero addosso, mentre io, io non li salterei addosso, lo abbraccerei, ringraziandolo per quello che riesce a darmi ogni volta che canta.
Ah sia ben chiaro, non odio gli altri, non ascolto gli One Direction perché c’è dentro Niall, adoro ancheil resto del gruppo, adoro gli assoli di Harry, la voce stupenda di Louis, gli acuti di Liam e la voce, che mi fa venire la pelle d’oca, di Zayn.
Da quel messaggio diretto è cominciato tutto. È cominciata la nostra amicizia.
Lei si chiama Diana, ha diciassette anni come me ed è una directioner.
Cara Diana,
qua i giorni passano, sono infiniti, ogni giorno è come una pugnalata al cuore.
Vengo presa in giro perché sono diversa, perché sono fiduciosa e perché, per loro seguo sogni che non possono essere mai raggiunti. Dicono che non incontrerò mai i miei idoli, e dicono anche che anche se dovesse succedere, mi direbbero cose che dicono a tutte le directioner..ma forse hanno ragione, su quello hanno ragione, d'altronde per loro siamo tutte uguali, siamo tutte fan..
Ma non sanno che sotto sotto, ci sono le vere directioner, quelle che ci sono sempre state.
Io non sono una fan, io sono una directioner che è diverso..
In tutti i casi non voglio romperti con queste lamentele..come stai? Non ci sentiamo da molto..mi manchi..mi manca ridere con te, mi manca svegliarmi e leggere un tuo messaggio! Sai mi aiutavano ad iniziare la giornata al meglio..
Aspetto tue notizie..scrivimi presto!
Ti voglio bene.
Kathrine’
Non sentivo Diana da quasi una settimana, e la cosa mi stava preoccupando, non che le fosse successo qualcosa però..magari avevo sbagliato in qualcosa e lei si era arrabbiata.
A questo punto avrei chiesto scusa subito perché non voglio perderla, lei mi capisce.
Lei a differenza della mia famiglia mi capisce..perché se la mia famiglia mi avesse capito in questo momento avrei in mano il biglietto del concerto dei miei idoli.
Invece no, non ce l’ho..sembra che gli piaccia farmi sofrire..dicono che sono stupida a credere in una boyband..dicono che dovrei smetterla e incominciare a studiare per il mio futuro..dicono tante cose che mi fanno male..
Invece con Diana è tutto diverso, lei, lei è come se ha risvegliato il lato gentile e felice del mio corpo, che io ho soppresso anni fa, per gli avvenimenti accaduti a causa dei miei gusti musicali.
Lei riesce a farmi sorridere come non facevo da molto tempo, spero di incontrarla un giorno.
Credo che sarà il giorno più bello della mia vita, più bello del giorno del mio matrimonio..già.
‘Ka, muoviti e vieni in cucina!’
‘Arrivo mamma!’
Ecco, ora devo andare, mi tocca passare dei minuti insieme alla mia famiglia che non capisce neanche quando sorrido e invece dentro piango, non mi conosco..
‘Che si mangia oggi?’
‘Pizza, Jacky la porta dal ristorante..’
‘Mamma dov’è papà?’
‘È fuori, arriverà appena può..come va a scuola?’
‘Bene..’ solita risposta del cazzo, era una bugia, ma mia mamma era così abituata a sentirla che non mi chiedeva mai se veramente era così, d'altronde i voti confermavano che andavo bene, prendevo sempre B o nelle occasioni più speciali A.
‘Eccomi qui, tutti a tavola!’ disse Jacky entrando.
Io guardai disgustata il cibo, si ero arrivata anche ad odiare il cibo. Mangiavo, andavo in bagno, vomitavo.
Ma nessuno se ne accorgeva, ed erano sempre pronti a farmi delle battutine del tipo ‘ti vedo in forma’ ; ‘se dovessi cadere addosso a qualcuno, non faresti male, sei morbida’.
Non mi ritengo grassa, non sono grassa nemmeno anoressica, la scienza dice che io sono normale, anche se io non mi sentivo a mio agio.
Non sapete che si prova andando a fare shopping con le amiche e dover dire ‘No, mi serve una taglia in più..’ , o cosa si prova a dover guardarsi allo specchio e iniziare a piangere per la visuale.
Ma davanti a tutto quello che vi ho raccontato, ci sono i miei veri pregi.
Sono stronza, testarda e cattiva.
Tutto questo grazie alla gente.
Ecco a voi, la vera Kathrine Gestern.
Come primo capitolo, lo so che non ispira tanto,
ma la storia in sè, continuerà in un modo inaspettato.
Non criticate un libro dalla copertina!
Un bacio a tutte Ka.