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Autore: Mercury_3_2_93_    10/04/2013    1 recensioni
L’amore tra fratelli può essere forte, può anche non esistere.
Avvolte si pensa che tra fratelli o sorelle esista solo odio, rancore avvolte non ci si sopporta, magari ci si vuole bene ma non lo si dimostra, ma l’amore che lega queste due gemelle è forte, quasi possessivo.
Rachel e Cassidy conoscono molto bene questo loro sentimento.
Attenzione : Non voglio descrivere una relazione erotica ecc.. non sono pratica di certe cose ma mi piace molto scrivere e voglio provare anche questa tematica, vorrei solo che se per caso, sto violando il regolamento su questo contesto, qualcuno mi faccia notare l’errore in tal modo che io possa eliminare la storia, grazie e buona lettura ! Vi prego di non aspettarsi molto dalla loro vita comune.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Cap 11 : Amnesia
 
Cassidy per un breve istante aveva creduto davvero che sua sorella si fosse dimenticata di lei.
<< Dai, non scherzare così… Sai benissimo chi sono >>.
Sospirò avvicinandosi alla sorella e afferrandole la mano, Rachel la ritrasse sotto gli occhi increduli di sua sorella.
<< Mi spiace, non so chi sei >>.
Sussurrò intimorita.
<< Com’è possibile, non ti ricordi di…. Me ?? >>
La bionda accorgendosi della smorfia di dolore che aveva fatto quella ragazza, riuscì solo a sussurrare un :
<< Mi dispiace >>.
<< Sono tua sorella >>.
Iniziò a dire Cassidy alzandosi da dov’era seduta.
<< Sono tua sorella, tua sorella cazzo ! >>.
La mora corse fuori dalla stanza sbattendola con rabbia e dolore, si sedette a terra lasciandosi trasportare da un pianto liberatorio e disperato.
<< Cass ? E’ successo qualcosa a Rachel ? >>
Urlò Eliot avvicinandosi alla porta della stanza, osservò dal vetro il viso di Rachel, era troppo triste e spaesato.
<< Si è svegliata >>
Disse felicemente.
<< Non mi riconosce, non si ricorda di me >>.
Sussurrò tra le lacrime, tutti guardarono la mora con orrore.
<< Che ? >>
<< Non sa chi sono >>.
Continuò a dire tra le lacrime, si strofinò con il dorso della mano sugli occhi.
<< Amnesia >>.
Aveva detto il medico quando aveva visitato sua sorella.
<< La botta in testa è stato un trauma >>.
Continuò dispiaciuto.
<< Parlale, e raccontale di lei, della sua famiglia. Potrebbe ricordare, ma per recuperare la memoria ci vorrà qualche mese >>.
Puntualizzò il medico.
Cassidy non faceva che annuire, entrò nella stanza della sorella dove trovò Rachel che riposava, decise di chiamare il padre.
<< Pronto ? >>
<< Papà è successa una cosa a… a…  Rachel >>.
<< Cosa ? >>
Domandò l’uomo preoccupato.
<< Un incidete… Si è messa in mezzo a me e … Steve, stavamo litigando e lui… >>
<< Cosa ? Non mi far spaventare parla ! >>
Chiese impaziente Alan, il quale sentendo le lacrime della figlia si auto calmò.
<< Scusa, dimmi come sta >>.
<< Sta bene, ma… ha perso la memoria >>
Sospirò tra i singhiozzi.
<< Ok, vengo con il primo aereo >>.
<< No, ci sono io con lei, tu rimani con la mamma, lei è fuori pericolo >>.
Cercò di tranquillizzarlo lei.
<< Tesoro ? Sei sicura ? Io voglio venire da mia figlia >>.
Cassidy sospirò.
<< Non ti preoccupare >>.
Disse spegnendo il cellulare, poi guardò verso sua sorella che la stava osservando.
<< Ciao >>
<< Rachel, spero di non averti svegliata io >>.
La bionda scosse il capo.
<< Con chi parlavi >>
Sussurrò curiosa e con un senso di nausea allo stomaco.
<< Con nostro padre, lui si chiama Alan, voleva venire qui ma è lontano ora >>.
Disse Cassidy avvicinandosi alla sorella, la vide mentre si premeva la mano allo stomaco.
<< Che hai ? >>
<< Un po’ di… Nausea >>.
Confessò, non sapeva perché ma quella ragazza le dava un senso di sicurezza e di calore.
<< Ti do l’acqua >>.
Sussurrò prendendo un bicchiere e avvicinandolo alle labbra della sorella.
<< Và meglio ? >>
L’altra annuì.
<< Senti, quei ragazzi ? >>.
Chiese poi Rachel riferendosi a tutti i loro amici.
<< Sono andati a casa, il dottore ha detto che devi riposare >>.
Rispose Cassidy sedendosi e osservando la sorella con dolcezza.
<< Ma come ci siamo conosciute io e te ? Sei l’unica persona che mi sta così vicina in questi giorni >>.
<< Siamo sorelle ho detto >>.
Rachel annuì.
<< Mi piaci come sorella, non mi ricordo di te però… Mi piaci >>.
Le disse con gentilezza, Cassidy sorrise.
<< Non ti ricordi di me… E di questo ? >>
La mora si avvicinò lentamente e sfiorò le labbra della sorella con delicatezza.
Rachel rimase con gli occhi semi chiusi, quando si staccarono le labbra si sentì come se fosse smarrita, osservò Cassidy senza dirle nulla.
<< Scusa >>
La mora si alzò dalla sedia e corse via da quella stanza, mentre Rachel teneva la mano premuta sul cuore che batteva all’impazzata.
‘’ Queste sensazioni… Le ho già provate ‘’.
Era passata una settimana, Rachel aveva ripreso a camminare e ora poteva ricevere più visite in una sola giornata, il padre delle due gemelle era tornato a casa nel weekend, aveva parlato con la figlia tenendole la mano, e Rachel si sentì a casa con quell’uomo, poi, però dovette tornare dalla madre.
<< Chissà se oggi viene a trovarmi >>.
Sussurrò Rachel pensando a Cassidy.
La bionda osservò quella porta che non si apriva più, perché quella ragazza non l’andava più a trovare ? Perché le mancava ? presa dai suoi pensieri, Rachel non si accorse della porta che si apriva e di una figura che entrava nella stanza.
<< Rachel >>
Sentendosi chiamare voltò lo sguardo, sorrise.
<< Cassidy >>
Disse entusiasta, la mora sorrise sedendosi accanto alla sorella.
<< Ti prego, non chiamarmi così, in genere mi chiami Cassy… E’ difficile sentire quella freddezza nei miei riguardi da parte tua >>.
Rachel arrossì.
<< Scusa… Cassy >>.
<< Ora va meglio, oggi hai mangiato ? >>.
<< Si, tutto >>
Rispose la bionda osservando Cassidy mentre si avvicinava al suo pasto.
<< E la frutta ? Ti fa bene, so che non ti piace, ma devi mangiarla >>.
Le disse dolcemente e prendendo una bella mela, la pulì con amore e con cura, e iniziò a sbucciarla.
<< Su, mangiala >>.
Continuò a dire la mora iniziando ad affettarla a piccoli pezzi, ne prese uno e lo avvicinò alle labbra della sorella, questa si fece imboccare.
<< Perché non sei venuta in questi giorni ? >>
Domandò Rachel ingenuamente, osservò le mani di Cassidy che avevano iniziato a tremare.
<< Ecco… Avevo da fare >>.
<< Ah, mi sei mancata >>
Sussurrò mentre il cuore aveva preso a batterle per ciò che aveva confessato.
<< Ah si ? >>
Domandò emozionata la mora.
<< Si, non so perché ma… Quando stai con me io… Mi sento bene >>.
Sospirò la bionda.
<< Mi fa…Piacere >>
Rispose Cassidy posando la mela e il coltello sul comodino affianco alla sorella.
Le lacrime iniziarono a scendere sul volto di Cassidy, incontrollabili e troppo dolorose.
<< Perché piangi ? >>
<< Perché, mi spiace… E’ colpa mia, per colpa di Steve, se tu non ti fossi messa in mezzo a noi… Ora probabilmente sarei io quella sul lettino e  non tu >>.
<< Cassy ? Non … Non è colpa tua, io… Non so cosa mi ha spinto a farlo ma, se l’ho fatto vuol dire che… Senti, se ti ho difesa allora lo rifarei ancora, e poi sapere che ho una persona come te accanto, mi fa stare bene >>.
Cassidy sgranò gli occhi iniziando a piangere ancora di più, allora Rachel prese la mano della sorella per avvolgerla nella sua.
<< Non piangere, mi fa stare male. E non so perché >>.
<< Perché siamo gemelle e perché senza di te io… Mi sento morire >>.
Confessò Cassidy correndo fuori dalla stanza, Rachel rimase nuovamente sola, osservò la mela che si era fatta nera, poi l’odore di sua sorella che era rimasto nella stanza l’entrò fin dentro le narici, era buono, sapeva di cocco.
 
Inizio Flashback :
<< Perché hai dormito nel mio letto ? >>
Le aveva domandato Cassidy sorridendole.
<< Perché mi piace dormire con il tuo odore addosso >>.
Aveva risposto con le gote arrossate.
<< Scema, la prossima volta dormi con me >>.
Cassidy si era andata a sedere sul suo letto e aveva abbracciato la sorella, l’aveva baciata delicatamente sulle labbra, Rachel dal canto suo si era stesa con la schiena sul letto e aveva trascinato Cassidy con se, aveva preso a morderle il collo mentre con le mani le accarezzava il volto e il seno.
<< Ti amo >>
<< Ti amo anch’io… Ma non posso dirlo a nessuno, allora ti starò vicina per sempre anche se non potrò marti come vorrei >>.
Confessò la mora.
<< Nessuno ti amerà come me, perché noi siamo la stessa… >>
<< … La stessa cosa, siamo unite per l’eternità >>.
Finì Rachel baciando ancora sua sorella.
 
Fine Flashback :
 
Rachel sgranò gli occhi, aveva ricordato.
Sua sorella, la sua amatissima sorella, le sue parole d’amore, la notte di passione e il loro primo bacio dato un po’ per gioco, per insegnarle ad amre.
<< Devo trovarla >>
Pensò la bionda scendendo dal letto, in cuor suo sapeva dove trovare sua sorella.

 
Nel prossimo capitolo :
Rachel e Cassidy si ritroveranno, e faranno chiarimento dei loro sentimenti.
                      DAL TITOLO : L’amore è una cosa rara e preziosa
  
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