Raincoat

"ricordami perché siamo qui, Leigh?" domandò guardando la folla di ragazzi davanti alla scuola.
"semplice, mio padre non è mio padre." Non era sicuramente una spiegazione facilmente comprensibile, ma lasciava intendere il concetto. entrambi i nostri sguardi erano rapiti dalla calca di studenti che urlavano nel cortile della scuola.
Perfetto, lontani cinquemila chilometri da casa, davanti ad una scuola di arte dove nessuno dei due voleva essere, con la consapevolezza che tornati a casa non avremmo trovato nessuna mamma a cucinare, nessun cane a farci le feste né tantomeno un papà seduto in salotto con il giornale.
effettivamente questo non succedeva neanche a Stratford, ma quando si parla di cambiare città si pensa a cambiare vita, magari abitudini, amici e possibilmente, nel mio caso, famiglia.
Ma questo non sarebbe successo dato che la mia famiglia non ci aveva neanche accompagnato all'areoporto
"okay, Leigh, attacchiamo come solo i Bieber sanno fare." Disse Justin circondandomi il collo con un braccio.
"ma io non sono un Bieber Justin" Affermai cominciando a camminare spavaldamente verso il cancello.