Io sono Emily, ma tutti mi chiamano Emy.
Ho 17 anni, i miei genitori sono separati, mio padre vive in America, lo vedo poco.
Io vivo con mia mamma Stefania, in Inghilterra, a Londra per l'esattezza.
Mi sono trasferita qui quando avevo 12 anni, ma sono nata in Italia, a San Mauro, una piccola città ai lati di Torino.
Li ho tutti i miei nonni, zii e cugini, quindi durante le feste torno nella mia casa d’infanzia.
Frequento una scuola Internazionale, diciamo come un liceo italiano.
Studio inglese, tedesco, francese e spagnolo.
Dopo la scuola tre volte a settimana frequento un corso di fotografia, una specializzazione.
Amo il mare, il cioccolato, le mie amiche.
Ho un tatuaggio sulla schiena;una croce, uno sul polso; il simbolo dell’infinito, uno sulla caviglia: una nota musicale, perchè la musica è la mia salvezza.
Elena è la mia migliore amica, Ilaria è il mio cuore e Roberta è la mia gioia.
Un giorno, l’8 settembre stavo passeggiando, non era ancora iniziata la scuola, erano le 10 di mattina che stavo andando a prendere una mia amica a casa, per poi andare a pranzo fuori.
Stavo passeggiando tranquillamente lungo la 5th street quando mi incanto davanti alla vetrina di Stradivarius, con il caffè di Starbucks in mano, distratta mi scontro con un ragazzo moro, non tanto altro, occhi scuri.
Io: oddio scusami, che stupida, non stavo guardando, ti ho sporcato anche la maglietta, ddio che vergogna.
Lui: ehy tranquilla ragazza, non è nulla di grave, fortuna che mamma lava! 
Io: sì, già, però mi spiace, non so come fare per rimediare.
Lui: beh, potresti intanto lasciarmi il tuo numero, della maglia chissene frega.
Io: ohw, gentile! Ecco tieni, te lo scrivo su un pezzo di carta. caspita è tardissimo! Mi dispiace ma ora devo andare, scusa ancora!
Lui: ma non ti sei neanche presentata!
Io: (scappando via) mi chiamo Emily, ma ora scusami! Ciao.
Lui: figurati, ciao! (un po’ deluso)
Quel sorriso mi aveva incantato.
Appena arrivata sotto casa di Robi, l’abbraccio forte e le racconto la storia.
Robi: ohw ragazza, innamoramenti lampo!
Io: dai robi, neanche so come si chiama.
Robi: ahaha dai, ti scriverà, sii speranzosa
Io: dai robi andiamo a mangiare che ho un buco allo stomaco dalla fame!
Robi: ok capo! Corriamo♥
Passammo il pomeriggio insieme tra risate, cibo, foto e (come al solito) figure di merda.
Verso le 5 arrivai a casa, mia mamma non era ancora arrivata dall’ufficio quindi decisi di preparare qualcosa di buono da mangiare.
Verso le otto arrivò, morta come al solito.
Io: ciao muuum!
Lei: ciao tesoro, ho visto che hai già preparato e hai anche sistemato il salotto.
Io: si mamma, tu hai lavorato tutto il giorno, io sono uscita con Roberta e ti saluta tanto!
Lei: oh, che carina, salutamela, mi piace molto quella ragazza.
Io: eh lo so!:)
Finiamo di mangiare e decidiamo di guardarci un bel film insieme, sul divano.
Salgo in camera per mettermi la tuta, prendo il mio pc e mio cellulare della scrivania, il dvd nel mobile e scendo giù.
Sono stata tutta la sera sperando in suo messaggio, illudendomi che potesse nascere qualcosa, ripensando a oggi ma nulla, finito il film vado a letto, do un bacio a mamma, mi strucco, lavo i denti e mi metto sotto il piumone con l’iPod.
Same mistakes- One direction.
Mi addormento prima che finisca la canzone.
L’indomani mattina, mi svegliai alle 10, c’era Elena in salotto che guardava la tv, l’aveva fatta entrare mamma prima di andare in ufficio credo, o magari la donna delle pulizie Jenny. Che amore quella donna!
È passata da Starbucks prima, c’erano cappuccino e brioches sul tavolo e anche un fiorellino in un bicchiere con un po’ d’acqua. 
Io: ma ciao rainè! Che carina, grazie!
Elena: segnatelo sul calendario, non è normale tutta questa tenerezza ahah.
Accendo il telefono subito dopo aver fatto questa mega colazione e c’era un messaggio da un numero che non conoscevo.
[..]