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Autore: Icy    10/04/2013    3 recensioni
Lui è un mago, carismatico, focoso, simpatico e allegro.
Lei è una strega, chiusa, timida e rifiuta la sua natura.
Il destino li ha fatti conoscere, e non solo, ma.. cosa succederà?
C'è sempre qualcuno pronto a mettere i bastoni tra le ruote, soprattutto se si parla di un amore proibito.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo 15 -


 

Blaze e Glace continuavano ad ignorare il mondo all'infuori di loro, in fondo cosa gli importava? Si bastavano da soli.
La strega dei ghiacci sentiva i brividi correrle impetuosi lungo la schiena ogni volta che il rosso le sfiorava la mano e l'adrenalina aumentò appena la lingua di lui irruppe nella sua bocca. Mai si era sentita così libera di essere se stessa e, nello stesso momento, così debole per essersi mostrata nella sua interezza ad un ragazzo che, in fondo, non conosceva da molto. Non che le importasse, aveva capito che lui era l'unico che la capisse e del quale non doveva vergognarsi o fingere di essere qualcosa che lei non era.
Un'ondata di sensazioni analoghe provava il giovane principe di Eraklion, all'inizio però aveva anche il timore di venire respinto, convinto che la sua fosse stata una mossa troppo azzardata. Dovette ricredersi quando capì che la bionda stava ricambiando il suo bacio, il che lo fece non poco felice.
Entrambi continuavano ad ignorare la presenza delle tre fate che, intanto, si erano avvicinate al tavolo della coppia per fissarli dall'alto.
- Macciao! Guarda guarda chi si rivede! - esclamò Luna urlando e battendo talmente forte le mani sul tavolino da far rovesciare il bicchiere, fortunatamente vuoto, di frappé di Glace.
I due ragazzi, presi alla sprovvista, si allontanarono bruscamente tra i sussulti che la fata del sole e della luna gli aveva causato.
"Meno male era vuoto..." Pensò tra se e se la strega.
Glace sentiva caldo, un calore ardente concentrato sulle sue guance, che era sicura che in quel momento fossero purpuree. La bionda allontanò lo sguardo, girando la testa per evitare di vedere sia Blaze che le fate. Le facevano male le labbra.
Blaze, d'altro canto, era dello stesso colore dei capelli, rossi fuoco. Sentiva nascere in sé un piccolo moto di rabbia: come si permetteva Luna di rovinare il suo momento?
- Ho interrotto qualcosa? - domandò con finta innocenza la fata dai lunghi capelli castani, lanciando un'occhiata di sfida a Glace.
- No, tu dici? - le ringhiò contro la strega, piena di ironia.
L'atmosfera era già tesa, sarebbe finita male tra le due ragazze, era palese.
- Cosa intenderesti dire, strega? - ribadì Luna, guardando minacciosa la bionda.
- Oh, niente, dico solo che è normale arrivare di soppiatto in certi momenti per fare casino, in fondo io e Blaze non eravamo impegnati in qualcosa di cui non dovrebbe fregarvene niente, fatine. - aggiunse in fretta Glace, con un tono a dir poco avvelenato.
- Blaze è nostro amico a differenza tua, strega, a noi interessa la sua incolumità! - si intromise Wa nin.
- Incolumità? Ma vi sentite quando parlate? - le disse Glace, tenendole testa.
- Voi streghe siete subdole e manipolatrici, Blaze farebbe meglio a non fidarsi di una come te, conoscendo poi i tuoi genitori... - notò Rosa.
Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Glace si alzò di scatto facendo cadere la sedia, prima di andare sul muso a Rosa.
- Lascia fuori i miei genitori, insulsa fatina. Io non sono come loro. Io non sono come le altre streghe. - rispose tra i denti la bionda, inchiodando con lo sguardo la fata dei fiori che non si aspettava una reazione del genere dalla strega.
- Lasciala stare! - Wa nin si piazzò tra la fata e la strega.
- Smettetela voi tre! Sembrate delle bambine di cinque anni! -  urlò ad un certo punto Blaze, stanco di tutti questi battibecchi, affiancando Glace.
- Noi saremmo le bambine di cinque anni, ma tu sei uno sciocco a pensare che a li importi qualcosa di te: è una strega. - gli rispose Luna, storcendo il naso.
- E voi siete delle creature tutte zucchero e fiori, capaci solo di volare e fare la bella vita, tanto voi non dovete sopportare tutti questi pregiudizi di merda, anche perché siete voi le artefici! Io me ne vado. - sbottò Glace, dando sfogo alla sua rabbia che cercava comunque di reprimere.
- Aspettami Glace, vengo con te! - disse Blaze girandosi e seguendo la bionda.
I due ragazzi uscirono dal bar a passo svelto, sotto gli sguardi delle fate.
- Non le sopporto quelle tre, soprattutto Luna... E' sempre stata un'incorreggibile so-tutto-io. Ti direi perdonala, se fosse anche solo lontanamente mia amica. - brontolò tra se e se Blaze.
- Non preoccuparti, mi ci dovrò abituare, prima o poi. - rispose, con un sospiro, Glace.
- Hey, io non avevo ancora finito! - disse una voce alle spalle dei ragazzi, che si girarono all'unisono per vedere chi fosse, anche se lo sapevano già.
- Cosa volete ancora? - chiese Glace, esasperata.
- Tu mi devi ancora una battaglia, strega. - rispose Luna, puntando il dito contro la bionda in tono quasi accusatorio.
Per tutta risposta Glace iniziò a ridere, Luna e le altre due fate dapprima non capirono la reazione della strega del ghiaccio, ma ipotizzarono quasi subito che fosse un modo per schernirle e farle arrabbiare.
- Ridi pure, tanto ride bene chi ride ultimo! - aggiunse Luna.
- Non hai nessuna possibilità contro di me. - le rispose in tono sicuro di sé Glace.
- E questo chi me lo assicura, tu forse?
- Certo, ma se ti dicessi il motivo non mi crederesti, perciò forza, mettiti le tue alucce brillanti e fammi vedere cosa riesci a fare contro di me.
- Luna Trasformazione! - urlò la fata, cominciando a trasformarsi - Sono pronta, a noi due Glace!
- Era l'ora. Schegge del Polo!! - urlò Glace attaccando la fata con una fitta nuvola di schegge di ghiaccio.
- Barriera solare! - ribattè la fata, creando uno scudo per proteggersi dall'attacco della bionda - Adesso te la farò vedere io! Raggio di Luce!
- Specchio di Ghiaccio!
Glace creò una protezione sul quale l'attacco rimbalzò, tornando dritto al mittente.
- Attenta Luna! - le urlò Rosa, prima che la fata si alzasse in volo per schivare il suo stesso attacco.
- E questo sarebbe tutto il tuo potere? Devo dire che mi aspettavo di meglio!
- Non hai ancora conosciuto la mia abilità, fatina. Avanti, prova ad attaccarmi.
- Con piacere! Oceano di Luce!
L'attacco si presentava come impossibile da schivare, la bionda avrebbe potuto creare uno scudo per proteggersi alla buona, ma non lo fece. Rimase immobile, con gli occhi chiusi e le braccia incrociate, in attesa che l'attacco arrivasse al segno.
- Glace stai attenta!! - urlò Blaze, mentre cercava di guardare la ragazza, ma la luce era troppo intensa e fu costretto a chiudere gli occhi. Avvertì una morsa allo stomaco e cessata la luce cercò con ansia la bionda.
Glace era ancora lì, ferma nella stessa identica posizione di prima.
- Ma... Non è possibile! Come hai fatto?? - sbraitò iraconda Luna.
- Semplice: io sono immune alla magia delle fate. - rispose Glace, sorridendo beffarda sotto lo sguardo basito delle tre fate e di Blaze.

Ho sonno sonno sonnissimo! Però dai, sono riuscita a continuare...!
*parte un coro angelico che canta l'alleluia*
Sì va beh, non esageriamo... -.-
Ho avuto un periodo abbastanza pienotto C:
...
Tra venti giorni ho l'esame della patente: attenti o voi guidatori perché ci sarò IO per strada! AHAHAHAHAHAH
... Se tutto va bene ovviamente...
E' un capitolo buttato giù, ma spero vi piaccia comunque, baci,
Icy
  
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