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Autore: Engher    11/04/2013    4 recensioni
"Ogni volta che osservava quella foto, Sasori rincontrava due dei pochi sentimenti che provava per via del suo corpo da marionetta, ma che conosceva fin troppo bene"
Genere: Drammatico, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akasuna no Sasori
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Il passato di Sasori - Flashback
Il ricordo più doloroso




Ogni volta che osservava quella foto, Sasori rincontrava due dei pochi sentimenti che provava per via del suo corpo da marionetta, ma che conosceva fin troppo bene. I ricordi erano nitidi come ninfee bianche su uno stagno nero.
 
Sangue.
Piccole gocce di sangue, illuminate dai raggi lunari, cadevano lentamente sui pochi fili d’erba, facendoli abbassare per l’eccessivo peso. Era stata una notte lunga e insonne, che sembrava non finire mai.
La  luna a forma di falce scoprì il terreno sabbioso calpestato dai soldati ninja del Villaggio della Foglia.
Milioni di corpi ammassati coprivano il campo di battaglia…
…E un bambino dai capelli color rossi come le foglie che si colorano d'autunno prima di lasciarsi portare lontano da una leggera brezza, cercò le sue due uniche persone davvero importanti.
Con le lacrime che gli rigavano incessantemente il viso, il ragazzino dagli occhi tendenti al castano e all’ambra si fece strada tra i cadaveri che lo circondavano.
Rosso e nero: i due toni principali di quella notte erano gli stessi di quelli dell’Inferno.
Li vide.
I suoi genitori erano immobili, come tutto del resto.
-…M-mamma? P-papà…?-  riuscì a dire il piccolo tra un singhiozzo e l’altro .
Nessun rumore, solo i  pianti  del ragazzino…
Ormai i vincitori gli avevano portato via le uniche persone che davano un senso alla sua vita.
Cadde in ginocchio e li fissò, sempre con le lacrime che sgorgavano, sembravano infinite.
Girò lo sguardo in direzione del Villaggio della Sabbia, la sua casa.
…O almeno, quello che ne era rimasto…
Poi tornò a osservare i due ninja: anche se erano morti, avevano l’aria stanca, come se dovessero dormire.
Il bambino non riuscì a dire altro.
Non riusciva a parlare.
Non riusciva a pensare.
Non voleva credere che sarebbe rimasto da solo per sempre.
 
Sasori smise di guardare la foto che ritraeva i suoi genitori con lui in braccio, e se la strinse al petto.
Cercò  di non lasciare spazio alle lacrime, ma non ci riuscì.
Si sdraiò sul fianco nel letto e cercò di dimenticare la disgrazia avvenuta 27 anni prima, come tentava di fare tutte le sere a partire da quel  giorno disastroso.
Fissò affranto il paesaggio fuori dalla finestra, ma senza interesse. I raggi lunari illuminavano le dune sabbiose del villaggio. Il suo sguardo era ormai perso nel vuoto.
Si sentiva come se il suo cuore avesse subìto solo solitudine e tristezza.
Lui sapeva cos’era il dolore.
Lui conosceva il dolore.




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*SPAZIO AUTRICE*

La mia prima fan fiction! Non ci posso credere!! :DDD

Ringrazio moltissimo mia sorella, che mi ha corretto un po' la storia, e Cocol_Sasso_97, che mi ha aiutata a trovare dei paragoni e mi ha consigliato una descrizione per il paesaggio, che dopo ho un po' modificato per adattarla meglio alla storia...
Grazie mille ancora!! ♥♥♥
  
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