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Autore: ChibiRida94    11/04/2013    1 recensioni
[Darren Criss][Darren Criss]Dal prologo: "Cos’è successo? Non capisco.. Chris era davanti a me, stavo per dirgli che lo amo, che sto male senza lui, stavo per dirgli che era lui la persona di cui sono profondamente innamorato. Ero lì, eravamo lì entrambi, e poi? Cos’è stato a colpire Chris?"
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Salve a tutti cari lettori!:) Sono tornata con un nuovo capitolo!:) So che è passato parecchio, però il capitolo che avevo cominciato a scrivere non mi piaceva granché, così l'ho cancellato e ricominciato :( Scusatemi per l'attesa! :(



Quando mi sono trasferito in questo splendido appartamento a New York, non avrei mai creduto che quello che la vecchia inquilina, Rosa Demetrio, aveva scritto nel suo diario, fosse la verità.


Ricordo ancora il giorno in cui misi piede in questa casa, era estate, il periodo di riprese stava per riprendere. Avevo avuto giusto il tempo di cercare un piccolo appartamento già arredato che mi avrebbe ospitato per un po’, e proprio mentre sistemavo la mia roba nei cassetti del comodino, avevo trovato un piccolo ripiano proprio all’interno del secondo cassetto.
Estrassi il piccolo quaderno di cuoio sigillato da alcuni lacci. Preso dalla curiosità, lo aprii e cominciai a sfogliarlo, quando poi capii che era il diario della madre della giovane donna che mi aveva ceduto l’appartamento arredato, mi sentii un po’ ficcanaso. Poi non so come, mi ritrovai sul divano a leggere le prime pagine del diario.
“Giorno 21 Settembre 1960 ore 17:30” diceva la prima data del diario. “Io e il mio Joe siamo appena arrivati a New York e abbiamo preso un piccolo appartamento nella zona più bella di Manhattan. Ci siamo lasciati alle spalle il Maine e le nostre vite passate. Da oggi cominceremo a vivere. A vivere davvero.”

Sfogliai un altro po’il diario e arrivai al 30 Novembre 1962, ore 19:50.
“Sono così felice! Oggi è una giornata che ricorderò per sempre! Dopo un ritardo di una settimana e mezzo oggi sono andata dal ginecologo che delle mie colleghe mi hanno suggerito. Aspetto un bimbo! Sono finalmente in dolce attesa! Non ne sono sicura, ma credo di aver visto Joe piangere, credo che il mio cuore stia per scoppiare per la felicità! Aspetteremo la piccola creatura che secondo un po’ di calcoli dovrà arrivare ad Agosto. Intanto ci prepariamo a diventare neo mamma e neo papà.”

Leggendo tra le pagine seguenti mi resi conto di quanto grande fosse questa Rosa. L’amore per il figlio che sarebbe arrivato era tanto e in ogni pagina lo si percepiva, era palpabile il desiderio che lei avesse di stringere il suo primo genito. Poi arrivai ad una pagina velata da un tessuto nero. Spostai poco il velo per poter leggere. La data era 22/02/1963 ore 2:22.
“Ho avuto forti mal di testa e dolori allo stomaco durante la serata fuori con i colleghi di Joe, così lui ha deciso di portarmi in ospedale, infatti ora siamo in sala d’attesa. I dolori continuano ad esserci e sono andata più volte in bagno a causa di forti scariche di diarrea. Sento come se avessi l’influenza febbre e dolori muscolari, ma credo sia normale per una donna incinta… In momenti come questi vorrei la mia mamma accanto, lei saprebbe come aiutarmi… Credo…”

“Giorno 22 Febbraio 1963, ore 3:52. Ho avuto un aborto. Un aborto spontaneo dicono i medici, dovuto ad un tipo di batterio.. il Listeria Monocytogenes, hanno detto loro. Non è colpa nostra, dicono. Probabilmente sono stata infettata da qualche tipo di verdura mal lavata. O dalle acque non depurate di Manhattan. Non lo so. Loro dicono che molto probabilmente è perché ho mangiato un cibo infettato, e allora il batterio ha ucciso il mio bambino. Joe cerca di farmi forza. L’ho sentito trattenere un gemito di sofferenza quando mi ha abbracciato, e giurerei di aver visto i suoi occhi colmi di lacrime, prima che i dottori mi riprendessero con loro per gli ultimi accertamenti. Dio si è preso quello che sarebbe stato il nostro primo figlio, e ho paura che questo giorno, che queste date, queste ore, non verrano mai, mai, dimenticate da me e da mio marito. MAI.”

Leggendo le ultime parole un brivido mi percorse la schiena. D’un tratto li faceva più freddo. Avevo la sensazione di non essere solo. Una sensazione di paura si fece avanti e istintivamente chiusi il libro di colpo. “Per oggi basta” pensai mentre mi passavo una mano sulla bocca e piano piano andavo a carezzarmi la testa.
La settimana dopo iniziavano le prove, e mentre preparavo lo zaino che porto sempre con me, misi istintivamente il diario dentro, e durante una pausa, nel fantomatico appartamento di “Kurt e Rachel” , lo trovai e cominciai a rileggerlo.

“Giorno 1 Marzo 1963, ore 10:09. E’ passata una settimana esatta da quel giorno dannato. Io e Joe non riusciamo a darci pace, abbiamo chiamato una specialista capace di rimuovere i brutti ricordi dalla mente. Io non mi fido molto.. Joe vuole provare comunque. Non mi va di contrastarlo, perciò faremo questo incontro. D’altronde cosa potrebbe mai andare storto?”

“Giorno 22 Marzo 1963, ore 17:22. La specialista ha insistito per fare il rituale un mese esatto dopo l’accaduto, e adesso ci ritroviamo io e Joe seduti sul divano ad attendere l’arrivo della donna. Durante il primo incontro ci ha spiegato che la sua è una seduta molto simile ad una seduta  spiritica, ma notata la mia titubanza alle sue parole, ha aggiunto che non si corrono guai seri. Io però di queste cose ho sempre avuto il terrore. Sono cresciuta nel Maine,ho sempre frequentato la chiesa con i miei genitori, ,ma li le cose strane e terribili accadono più spesso di quanto voi crediate. Mia madre le attribuiva a degli assassini accaniti, eppure in ogni avvenimento c’era sempre qualcosa di satanico o qualcosa che riguardasse l’aldilà. Ho sempre temuto certe cose. Ma Joe è convinto, lui vuole dimenticare, e in parte anch’io. Vivere con questo dolore è impossibile.”

“Giorno 23 Marzo 1963, ore 2.22. E’ notte fonda, la specialista è andata via. Abbiamo fatto una seduta spiritica vera e propria alla fine. Da quando quella donna è andata via ho un brutto presentimento.. Ho provato a dormire un po’, ma con scarsi risultati. Mi sento costantemente osservata, in pericolo, è entrato qualcosa di brutto in casa mia, in casa nostra, ma da come russa Joe, sembra che solo io me ne sia resa conto.. Ho sentito un rumore provenire dal corridoio.. vado a controllare..”

“Giorno 23 Marzo 1963, ore 3:52. Mi sembra così strano! Mi sono alzata per andare a controllare cos’era stato quel rumore, proveniva da uno scatolo nello stanzino accanto al bagno, probabilmente era messo male ed è caduto.. Solo.. Mi sono alzata per pochi minuti però! Ma adesso sono le quattro del mattino! Non è possibile! Meglio dormirci su. Buona notte.”
“Giorno23 Marzo 1963, ore 11:40. Sto preparando il pranzo, mentre Joe sta per tornare da lavoro. Oggi preparerò un pranzetto con i fiocchi! Non ricordo nulla di ciò che è accaduto ieri.. Ed è anche strano il fatto che io non abbia scritto nulla a riguardo.. Beh, forse non avrò avuto niente da scrivere..”

Chiusi il diario in preda al panico. Qualcosa di strano, di molto strano era successo a Rosa. Lei.. Lei aveva scritto tutto eppure non ha scritto nulla.. Com’è possibile? Chris mi si avvicinò curioso ed io misi via il diario. Cominciammo a stuzzicarci, come nostro solito, dovevamo girare la scena di rottura tra i nostri personaggi, e da quel momento in poi ci saremmo visti molto raramente sul set. Era un vero peccato perché amavo passare il tempo con Christopher-rompiscatole-Colfer.
Dopo qualche giorno il diario mi ricapitò fra le mani, ripresi a leggerlo, ma ogni volta che riprendevo qualcosa di strano succedeva in casa, cose che cadevano, rumori strani, brutte sensazioni.. Ogni cosa mi spingeva a chiudere il diario.

Le cose che lessi furono normali dopo il 23 Marzo. Rosa tre anni dopo ebbe due splendide figlie, Elisabeth e Jade, dopo un maschietto, Carl, e infine nel 1974 ebbe Cora, la ragazza che mi affittò l’appartamento.

Tutto sembrava apparentemente normale. Tutto fino al 22 Febbraio del 1983.



Ecco.. In questo capitolo ci sono vari riferimenti, sia a Stephen King che a Once Upon a Time (C'era una Volta) .. Il fatto che Rosa vivesse nel Maine e che li avvenissero cose strane.. beh.. Ogni libro del Re è ambientato in una cittadina del Maine :3 e poi il nome "Cora" viene dal tf OUAT :3
Comunque, il prossimo capitolo è in fase di svolgimento, non so quanto ci vorrà a finirlo, ma spero di caricarlo entro la prossima settimana, al solito!
P.s. Ringrazio Aria Writes; BlackCobra; lelagleek e SaraGleek per aver messo la storia tra le seguite e coccorita91 per averla messa tra le preferite!
Un bacione grande a tutti voi!
A presto!
ChibiRida94:*
   
 
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