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Autore: naley3gwain46    11/04/2013    2 recensioni
Destiel of course ...Dean è un poliziotto un detective della omicidi di Ny si trova alle prese con un misterioso Killer si è portato via la madre di suo figlio..e come se non bastasse c'è un nuovo detective in città che sconvolgerà la sua vita...I personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro... Il telefono squillava, Dean si girò cercandolo a tastoni sul letto,dove diavolo lo aveva messo? Doveva rispondere al più presto. La sveglia diceva 3.05, non che aspettasse buone notizie, del resto se il tuo telefono squilla in piena notte e sei un detective della omicidi in servizio sai già quello che ti aspetta, ma aveva comunque urgenza di rispondere altrimenti gli squilli avrebbero svegliato la persona che dormiva nella stanza accanto alla sua.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'ANGELS KILLER '
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 * eccoci con un nuovo capitolo grazie alle persone che mi seguono e a cui la storia piace un bacio spero di non deludere le vostre aspettative ... 3-2-1 go!*

 Dean e Cas avevano appena messo piede fuori di casa quando i loro cellulari squillarono all'unisono, era la centrale, non potevano di certo immaginare che quei due fossero insieme. Anna avvisò Dean e Jes avvisò Cas che era successo di nuovo, sempre la stessa messa in scena, durante la notte una donna, ancora un insegnante di religione, stavolta bionda e di nome Lilith Grey era stata ritrovata morta, sedata uccisa e poi pugnalata, stesso simbolo stesse ali nere, le vittime di quel pazzo ora salivano a tre. Nessun collegamento tra le vittime a parte il loro lavoro e come le altre volte nessuno aveva visto o sentito niente. Le loro colleghe erano appena arrivate sul posto e volevano essere raggiunte, ma Cas convinse Dean che sarebbe stato molto più utile interrogare i proprietari dei negozi piuttosto che andare sull'ennesima scena del crimine che, era convinto, non avrebbe portato  a nulla. Poi disse che sicuramente ci avrebbe pensato Sam al corpo della vittima, e  che se era davvero così perfettino, come l’aveva descritto, anche sul lavoro, li avrebbe aggiornati su tutte le novità, ammesso che ce ne fossero, perché Cas aveva seri dubbi su questo. Così lui e Dean presero l’impala e si recarono nel primo negozio nei pressi di Brooklyn della lista, era un classico negozio di quelli che vendono cose per l’arte:pennelli, tele, creta ovunque. Cose così, ordinarie, comunque  Dean non ci trovo nulla di sospetto. Dietro il bancone non c’era nessuno, sul bancone c’era uno di quei campanelli che si trovano nelle hall degli alberghi per richiamare il personale, lo suonarono e dal retro apparve un uomo sulla quarantina, occhi chiari un accenno di barba rossiccia, indossava un grembiule macchiato di pittura così come le sue mani, sembrava seccato, evidentemente era stato interrotto mentre componeva quello che, pensò Dean, per quanto ne potevano sapere, sarebbe potuto essere il capolavoro del secolo. “Stiamo cercando il proprietario di questo negozio” spiegò Dean. “Sono io! chi lo cerca?” rispose l’uomo. “Polizia di New York! Io sono il detective Winchester e questo è il mio collega il detective Novak!”disse Dean. “Vorremo farle alcune domande per un indagine in corso..” inizio Cas “Sicuro! Chiedete pure!” rispose l’uomo. “Tenete per caso un registro clienti?” domandò Cas. “Si certamente”disse il proprietario del negozio. “Vorremmo sapere chi ha recentemente acquistato questo particolare tipo di carboncino..” e Castiel gli mostrò la confezione prendendolo da uno scaffale, “Sappiamo che è molto particolare e molto costoso, non tutti i negozi di articoli per l’arte lo vendono, questo e altri tre per la precisione in tutta NY”. “Si è un articolo molto raffinato e costoso, i clienti che l’acquistano nel mio negozio sono solo tre, li conosco bene sono clienti affezionati, se volete i loro indirizzi e i loro nomi ve li faccio avere”. “Grazie per la collaborazione signore” disse Dean. Il negoziante scrisse i nomi e gli indirizzi su un foglio. “Questo lo prendiamo noi se non le dispiace” disse Dean e prese il registro clienti, “Ne faremo una copia e glielo restituiremo al più  presto” “Sicuro” disse l’uomo “Non c’è problema”. Si diressero anche negli altri due negozi trovati da Castiel, ma a detta dei proprietari e dai registri che avevano non risultavano acquisti di quel particolare materiale, quindi rimanevano solo i tre indirizzi fornitigli dal primo negoziante, indirizzi che avrebbero visitato nel pomeriggio, prima volevano passare in centrale per farsi dare notizie sul terzo omicidio. Tornati in centrale Dean e Cas si diressero direttamente in laboratorio per vedere il corpo della terza vittima e avere un parere da Sam. Quando entrarono Sam stava parlando al telefono: “lo so, lo so, solo che ha bisogno di me adesso, non so come potrebbe reagire, non me la sento di dirglielo ora…” ma non appena vide Dean si fermò e disse: “ora devo andare ti richiamo”. E riattaccò. “Ciao Sam con chi stavi parlando?” chiese Dean. “Un collega, niente di speciale”. Ma non sembrava affatto così, Dean non se la bevve infatti, conosceva bene suo fratello e sapeva che gli stava nascondendo qualcosa, ma non gli sembrava il momento di insistere. “Tu devi essere il famoso detective Novak..” esordì Sam rivolto a Castiel “..Dean mi ha detto cose interessanti su di te” e lanciò uno sguardo divertito a Dean. Dean si sentì imbarazzato ricordandosi del fatto che la sera prima aveva definito Cas -carino-  e giurò a se stesso che se Sammy l’avesse ripetuto ad alta voce, avrebbe cancellato quel sorrisetto ironico dalla sua faccia a suon di pugni. “Beh spero cose positive” disse Cas, porgendo la mano a Sam, che gliela strinse. “Visto che hai superato le prime ventiquattro ore con Dean e siete ancora tutti e due interi, sicuramente sarai un tipo tosto, e visto che sei anche suo vicino sicuramente devi essere in gamba o comunque avere una pazienza di ferro, o magari un santo in paradiso CASTIEL!.”scherzò Sam. “Troppo divertente Samantha” lo prese in giro Dean. Castiel mise fine a quel battibecco tra marmocchi, anche se la cosa lo divertiva molto, lui era sempre stato figlio unico e invidiava la complicità tra Dean e Sam, dal loro rapporto si capiva subito che erano molto legati anche se facevano di tutto per non darlo a vedere. Chiese a Sam il referto dell’autopsia sulla nuova vittima e se ci fosse qualche novità. Sam disse che il modus operandi era lo stesso, che non c’era niente di diverso e loro lo informarono su questa nuova pista, che gli aveva portati a i tre indiziati, e che per ora era tutto quello che avevano in mano. Del resto il killer era particolarmente bravo nel non lasciar tracce, niente impronte o DNA, niente di niente, poi lasciarono Sam al suo lavoro e andarono a mangiare un boccone. Una volta in macchina Cas disse : “Senti Dean ho dato un occhiata ai nomi che ci sono su quel foglio.. e devo confessarti che una di quelle persone la conosco.” Ammise imbarazzato e continuò: “Sai che ti ho detto che qualcosa di arte ne capisco, beh questa persona ne è la causa, e volevo dirti che magari non è una buona idea che la interroghi anch'io. Non ci vediamo da un po’ e non ci siamo lasciati in buoni rapporti, questo potrebbe influenzare il corso delle indagini, quindi lo capisco se non mi vorrai con te..” gli costava rinunciare al caso, ma gli sembrava la cosa più ovvia da fare. “Cas da quando ti conosco?” iniziò Dean “Ventiquattro ore scarse? e mi hai già salvato il culo, mi hai coperto con il capo, fornito una pista e hai ottenuto più risultati tu con mio figlio in una sola conversazione che io in non so quanto tempo, perciò chiuderò un occhio, come tu hai fatto con me, solo credo sia meglio mi racconti le cose nei dettagli. Sai non per farmi i fatti tuoi, ma per avere un quadro completo..” “ok” acconsentì Cas anche se parlare di quella storia non gli andava un granché. “Me  lo dirai però davanti a un panino e a una birra sto morendo di fame” sorrise Dean e Castiel non poté fare a meno di ricambiare il suo sorriso, quel ragazzo aveva un effetto calmante su di lui e anche affrontare argomenti spinosi sul suo passato con Dean gli veniva naturale.
Seduti in una paninoteca affollata davanti a un bel hamburger Cas raccontò a Dean di come aveva conosciuto Balthazar. Un artista e collezionista d’arte davvero di talento, e di come tutto quello che conosceva sull'arte l’avesse appreso dal lui, dal suo migliore amico o meglio, ex migliore amico. Gli raccontò di come si era comportato da stronzo con lui,  già il caro Cas aveva i suoi scheletri nell'armadio. Nella sua vita era stato sempre mosso dalle migliori intenzioni, dal senso del dovere e della giustizia e qualche volta questo gli aveva fatto perdere di vista quello che contava veramente. Cas e Balthazar aveva fatto il liceo insieme erano cresciuti insieme, amici inseparabili erano quasi fratelli, si poteva dire che avevano un rapporto molto simile a quello che Dean aveva con Sam, ma poi erano diventati grandi e le loro strade avevano preso direzioni diverse, incompatibili. Balthazar era diventato un artista e il suo lavoro lo portava a frequentare determinati ambienti che lui da poliziotto nuovo di zecca non poteva di certo approvare, una sera aveva  saputo da Balthazar in confidenza che avrebbe dato una festa e che, a questa  festa, ci sarebbero stati certi tipi, nomi a lui noti, la festa serviva al suo ex - migliore amico per far conoscere il suo nome, ed entrare nella lista della gente che contava nel suo ambiente, per fare il salto di qualità insomma, Cas si era trovato di fronte a una scelta: tradire la fiducia del suo amico o beccare quei tipi a cui da tempo la polizia mirava e scelse il suo lavoro invece che il suo amico. La polizia irruppe alla festa e Balthazar perse la sua occasione e  fu anche arrestato. Da allora Balthazar non aveva mai più voluto vederlo o parlare con lui. Insomma si era sentito tradito e non era più riuscito a fidarsi, non era mai riuscito a perdonarlo nonostante i tentativi di Cas . Sapeva che avrebbe potuto fare le cose in maniera diversa ma in quel momento gli era sembrata la cosa più giusta da fare, solo che gli era costata la persona a cui teneva di più.
Dean aveva capito che Cas aveva agito facendo ciò che più riteneva giusto, che era profondamente pentito di quello che aveva fatto e che potendo tornare indietro probabilmente avrebbe agito diversamente. Ma non sapeva se lui sarebbe stato capace di far arrestare un suo amico o suo fratello. Comunque chi era lui per giudicare?  Cas gli aveva salvato la vita e in più l’aveva coperto con Bobby, per non parlare del fatto che sembrava capire la sua voglia di fare giustizia più di chiunque altro, e per adesso questi elementi gli potevano bastare. Così decise che l’avrebbe portato con se, e che se le cose si sarebbero messe male allora l’avrebbe fatto andare via. Un tentativo glielo doveva. “Comunque Dean” aggiunse Cas “conosco Balthazar da tanto e, anche se non lo frequento più da un po’, sono più che convinto che non sia lui il nostro killer ammazza angeli, sarei pronto a giocarmi il distintivo.”
Dean parcheggio la sua impala e Cas disse: “Ok Dean mi scuso in anticipo per il mio ex-amico a volte sa essere davvero irritante” “Oh non preoccuparti Cas, sono un campione in quella materia”rispose Dean sicuro di se. “Se lo dici tu” disse Cas ma non ne era tanto convinto, era la prima volta che rivede Balt dopo tanto tempo, si sentiva in colpa per quello che aveva dovuto passare per colpa sua, e avrebbe dato qualsiasi cosa per non doverlo affrontare, con Dean lì per giunta, ma dovevano seguire quella pista del resto era l’unica che avevano, perciò si decise a suonare. Appena si aprì la porta Dean partì all'attacco: “Polizia di New York avremo qualche domanda per lei. Io sono il Detective Winchester e questo è il mio collega..” ma l’uomo sull'uscio non lo lasciò finire e con voce sarcastica disse:“si lo so chi è.. prego accomodatevi”. Balthazar Shepard abitava in un loft a Brooklyn, era un uomo alto, non troppo robusto, vestiva in maniera elegante e raffinata e  amava circondarsi di cose altrettanto belle e raffinate, si vedeva che era un collezionista, la sua casa era piena di oggetti che Dean, nonostante la sua profonda ignoranza in materia, poteva percepire dovessero valere una fortuna, a quanto pareva il caro Balt, pensò Dean, era riuscito nell'intento di sfondare, nonostante il comportamento di Cas. “Lo stimato detective Novak che non esita a pugnalare gli amici pur di far carriera. Qual buon vento? Che c’è Cassy non ti è bastata la prima volta sei tornato per arrestarmi di nuovo.” E rivoltò a Dean aggiunse: “Non fidarti di lui ragazzo non esiterà a passare sul tuo cadavere pur di ottenere il suoi scopi”. “Balt quante volte ti devo dire che mi dispiace, non sapevo che sarei stato premiato per quell'operazione” disse Cas e Dean poteva leggere nei suoi occhi quanto tutta questa storia lo facesse stare male e in quel momento odiò quel tizio per quello che stava facendo al suo collega. Perciò tirò fuori il suo atteggiamento da poliziotto cattivo e disse: “Signor Shepard non siamo qui per i suoi trascorsi col detective Novak stiamo seguendo un indagine su alcuni omicidi e..” “Cosa? Ora sarei anche un sospettato di omicidio? Mi accusi addirittura di omicidio Cassy?” aveva chiesto Balthazar sulle difensive.  Perfetto aveva peggiorato le cose forse, si disse Dean,  aveva ragione Cas era stata una pessima idea portarlo li, ora ne aveva abbastanza, la pazienza non era mai stata il suo forte, quel tizio gli dava sui nervi e non gli piaceva l’effetto che le sue parole avevano su Cas, perciò disse: “Cas ti devo chiedere di aspettare in macchina”. “Sei sicuro Dean?” in effetti voleva scappare, non ce la faceva a sostenere lo sguardo ferito e accusatore di Balt, però non se la sentiva neanche di abbandonare l’indagine e Dean. “Si per favore!”gli disse Dean. “Ok” si girò verso Balt e voleva scusarsi ancora, ma sapeva che era inutile, adesso credeva addirittura che Castiel lo ritenesse capace di uccidere qualcuno, sapeva che la loro amicizia era finita per sempre, perciò si girò e se ne andò, sperando che almeno con Dean il suo ex amico sarebbe stato collaborativo.
Non appena Cas fu uscito Dean si girò di scatto, prese Balt per il colletto della giacca, e lo sbatte al muro: “Senti un po’ damerino, adesso sei di fronte a una scelta. O collabori e rispondi alle mie domande qui, o ti sbatto dentro e dovrai rispondere alla mie domande in centrale, scommetto che se cerco dietro qualche dipinto o qualche statua qualcosa per trascinarti via con me in manette lo trovo, allora? Che decidi?” E lo lasciò andare. “Ok ragazzo ma non c’è bisogno che ti agiti!” rispose Balthazar scosso. Lo sapeva l’approccio minaccioso funzionava sempre si disse Dean.
Si sederono uno di fronte all'altro e il detective iniziò l’interrogatorio “Stiamo indagando sulla morte di alcune donne.. sulla scena del crimine è stata rinvenuta traccia di un particolare tipo di carboncino che è molto costoso e che non è così facile da reperire, i negozi che li vendono sono solo tre in tutta New York e lei risulta nella lista clienti di uno quei negozi” “Si l ho acquistato, lo uso qualche volta nei miei lavori, lo compro in un negozio a Brooklyn, il negoziante è un tizio strano e arrogante ma il materiale che vende è di prima qualità, anche se molto costoso.” “Dovrebbe fornirci un alibi per le sere in cui sono stati commessi gli omicidi” gli disse Dean.
“Lo sapevo..” disse e il suo sguardo era carico d’amarezza “sono un sospettato”. “Senta è una semplice prassi, se non ha nulla da temere può stare tranquillo..Comunque se proprio lo vuole sapere il mio collega, il detective Novak, ha escluso in maniera categorica il suo coinvolgimento nella storia, era pronto a giocarsi il distintivo.” “Davvero?” disse sorpreso l’artista. “ Mi ha raccontato cosa è successo tra voi, sembrava profondamente dispiaciuto per quello che ha fatto, credo sia il rimpianto più grande di tutta la sua vita. Mi ha detto che le sue azioni lo hanno portato a perdere una delle persone a lui più cara.” Non sapeva perché lo stava facendo, perché stava giustificando Cas con quel uomo spocchioso e antipatico. Non si immaginava neanche cosa potesse entrarci Cas con un tipo del genere, sapeva solo che per Cas quel tipo e il suo perdono erano importanti, poteva percepirlo dal suo sguardo e sapeva che non voleva vederlo soffrire, sentiva l’esigenza di proteggerlo. “posso vedere quello che ha creato con il carboncino da lei usato?” domandò, risvegliandosi dai suoi pensieri, era lì per un indagine dopotutto. Balt l’accompagnò nel suo studio, c’erano decine e decine di dipinti e schizzi di paesaggi,  volti di donne e nature morte. Nessun oggetto religioso, angelo o diavolo, ne santi, ne croci solo una cosa catturò la sua attenzione una foto sul ripiano più alto due ragazzi in tenuta da football alzavano una coppa, uno era Balthazar, doveva avere diciassette anni o poco più, e l’altro, beh, avrebbe riconosciuto quegli occhi ovunque, era Cas, sembravano davvero felici e uniti. Forse si era sbagliato su quell'uomo non era poi tanto male quanto credeva, forse ci teneva davvero a Cas e il suo tradimento l’aveva colpito nel profondo,  l’uomo parve leggergli nel pensiero “eravamo come fratelli sa..” disse fissando la fotografia col volto pieno di nostalgia. “Senta signor Shepard io non conosco lei e tanto meno conosco Castiel, lavoriamo insieme da due giorni, però conosco la perdita e conosco la sensazione che si prova a perdere un amico e a non poter più rimediare a quanto si è fatto e detto, perciò per quello che vale le consiglio di concedere al Detective Novak un'altra possibilità, prima che sia troppo tardi, perché i rimpianti possono davvero fare male. Questo è il mio numero” gli disse consegnandoli il suo biglietto da visita, “mi chiami se le viene in mente qualcosa”. Salutò e se ne andò.
Entrò in macchina e lo sguardo di Castiel era affranto “mi dispiace Dean” disse. “Non importa ha risposto alle mie domande, purtroppo non ne sa niente. Come avevi detto tu, non credo sia il nostro uomo. E in più mi ha fornito un alibi per tutti e tre gli omicidi, ora lo verificherò ma credo sia inutile” poi aggiunse sorridendo:  “Comunque un informazione interessante l’ho avuta” “A si cosa?”Gli domandò Cas. “Qualcuno qui era un campione di football al liceo?”gli sorrise e Castiel non poté fare a meno di sorridere a sua volta.

*e questo è quanto spero che vi sia piaciuto... Conosciamo qualcosa in più di Cas e incontriamo una vecchia conoscenza..ma le cose stanno per movimentarsi rimanete con noi :D ma sopratutto recensite :D xoxo CasGirl*
  
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