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Autore: AngelOfLove    01/11/2007    2 recensioni
Due ragazzi, Gabriele e Angelica, molto diversi tra loro ed entrambi incompleti. Manca qualcosa nella loro vita,...forse l'amore. Chissà se riusciranno a trovarlo insieme! Per adesso vi auguro Buona Lettura e mi raccomando, recensite!!! POSTATO 5° CAPITOLO
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Always Parte III

Allora che dire……SCUSATE SCUSATE SCUSATE e se non ho chiarito bene il concetto SCUSATE ANCORA!

In questi giorni ho cercato di aggiornare, ma mi hanno letteralmente sommersa di compiti che mi impedito il proseguimento di questa storia.

Spero comunque che apprezziate questo terzo capitolo e come dico sempre,

Buona Lettura e commentate!!!

 

 

 

Entrambi avevano capito cosa provavano nei confronti dell’altro. Entrambi sapevano che quello che a prima vista poteva apparire come una semplice amicizia, era molto di più.

Non passava giorno che non si pensassero.

Ormai erano del tutto in sintonia tra loro.

L’unico problema stava nel fatto che ciascuno di loro non fosse sicuro di quello che provava l’altro.

Erano certi di ciò che sentivano, ma avevano paura a dimostrarlo apertamente, quasi come avessero avuto il timore di poter rovinare quel bellissimo rapporto che c’era fra loro; erano del tutto sicuri che, se l’altro avesse risposto negativamente alla loro dichiarazione, ne avrebbero sofferto.

Quello poi che aveva più timore a dimostrare ciò che sentiva era Gabriele.

Già una volta ci era passato.

Già una volta aveva sofferto per amore ed era appunto questo quello che provava.

Amore.

Un’ amore semplice, innocente, ma allo stesso tempo pieno di passione lo stava devastando.

Dal primo momento che l’aveva vista, da quel loro primo incontro avrebbe voluto rivelarle i suoi sentimenti, avrebbe voluto dirle chiaramente quello che sentiva: ma nello stesso tempo era come bloccato. Aveva troppa paura di soffrire.

Se solo lo avesse detto a uno dei suoi amici lo avrebbero preso per uno sciocco, ma lui non lo era.

Eppure si sentiva tale.

Sapeva quello che provava.

Aveva immaginato mille volte quella scena.

Sapeva cosa dire, eppure non l’aveva mai fatto.

Ed è questo ciò che lo faceva sentire uno stupido.

Perché mentre provava questa esitazione, un altro avrebbe potuto portargliela via e questo non se lo sarebbe mai perdonato.

Da quando si erano conosciuti aveva visto molte volte dei ragazzi avvicinarsi a lei e ogni volta che ciò capitava si sentiva bruciare dalla gelosia.

Ogni volta avrebbe voluto alzarsi, andare da lei, prenderla fra le sue braccia e baciarla.

Questo capitava tutti i giorni, almeno nella sua immaginazione.

Ma la realtà non è un film e lui, questo, lo sapeva bene.

Entrambi lo sapevano bene.

Anche Angelica infatti avrebbe voluto tanto dichiararsi e, come Gabriele, anche lei ogni volta che lo vedeva con una ragazza era infinitamente gelosa.

Certo Gabriele in quei mesi non aveva avuto una ragazza fissa, che lei sapesse, ma ogni volta che lo vedeva chiacchierare o comunque anche solo guardare con quei suoi bellissimi occhi un’altra, impazziva. Angelica però non immaginava minimamente che quegli sguardi, quegli atteggiamenti, per lui non avevano nessuna importanza, se non quando erano rivolti direttamente a lei.

Entrambi, arrivati a questo punto, sapevano bene che avrebbero dovuto prendere le redini della situazione e finalmente parlare a cuore aperto, ma era come se ognuno dei due aspettasse la mossa dell’altro.

Entrambi volevano che quello, che agli occhi degli altri poteva sembrare soltanto una stupida dichiarazione, fosse invece per loro un momento speciale, il primo dei loro futuri momenti speciali.

E come a volte può capitare, sia che si veda solo come una casualità o si pensi magari al destino, quel momento finalmente arrivò.

 

Angelica quel giorno non faceva altro che pensare a lui.

Ormai era stata travolta da quel uragano che quelli sopravvissuti ad esso chiamano amore.

Era completamente persa di lui.

Non gli interessavano le attenzioni che gli altri ragazzi le rivolgevano: lei avrebbe voluto solo le sue.

Quando non c’era, lo pensava continuamente e, quando era insieme a lei, per Angelica era come toccare il cielo con un dito.

Non voleva altro.

Non voleva nessun altro.

Lei voleva soltanto Gabriele.

Oramai lo sapeva, anche se non era mai riuscita a spiegarsi il motivo.

Non poteva domandarsi il perché amasse quel ragazzo, poiché non esisteva una risposta.

Non si può chiedere il perché si ama una persona, poiché la si ama e basta.

E questo era appunto il caso di Angelica.

Non era solamente attratta dalla sua bellezza fisica, era qualcosa di più, che soltanto Gabriele poteva capire, poiché provava le stesse identiche sensazioni per lei.

C’era una cosa che comunque la preoccupava ormai da qualche tempo.

Lo aveva visto diverso, le era sembrato che fosse cambiato d’un tratto e ciò la spaventava: ma non glie ne aveva fatto parola, forse per convincere prima se stessa che in realtà si stesse sbagliando.

Ma non era così.

Ultimamente, infatti, Gabriele era cambiato: non in quello che sentiva per Angelica, piuttosto in quello che provava per se stesso.

Aveva timore dei propri sentimenti, che aumentavano ogni volta che lei gli rivolgesse un sorriso o che persino lo guardasse soltanto, e questo lo stava portando ad allontanarsi dalla persona che amava di più. Quella sera aveva deciso quindi, per cercare di non pensarla, di svagarsi andando ad una festa e suonando lì insieme a qualche amico.

 

Da quando era arrivato, non era però riuscito a mantenere il suo proposito.

Pensava a lei continuamente.

Era riuscito però a nasconderlo a tutti, ai suoi amici, ai suoi genitori e persino a lei.

Il fatto però che Angelica non fosse presente era quasi una consolazione per il suo cuore, perché gli permetteva almeno per quella sera di non essere travolto quelle intense emozioni che provava ogniqualvolta era insieme a lui.

Ma voltandosi, all’improvviso si accorse che anche lei si trovava li.

Angelica, sembrava non essersi accorta della presenza del ragazzo che intanto la stava fissando come se stesse sognando.

Quella sera gli appariva ancora più bella e non gli interessavano tutte le altre ragazze che gli stavano intorno, perché lui in quel momento aveva occhi solo per lei.

Come se si fosse accorta della sua presenza Angelica si voltò e lo vide.

Si trovavano in parti opposte di quella stanza, eppure era come se fossero l’uno di fronte all’altra.

Le persone passavano davanti a loro, ma sembrava come se non se accorgessero.

Angelica lo fissò ancora per qualche istante, fino a quando si accorse che aveva in mano una chitarra.

Non sapeva che sapesse suonare, non glie lo aveva mai detto: era una di quelle cose che ignorava totalmente di lui.

Ma non le dispiaceva dopotutto, perché quella sorta di mistero che a volte avvolgeva la vita di Gabriele, lo rendeva ancora più affascinante ai suoi occhi.

Gabriele le rivolse un misero saluto con la mano, prima di voltarsi e parlare con qualche ragazzo al suo fianco.

Adesso ci era rimasta male.

Non riusciva veramente a capire come mai lui da qualche giorno si comportasse in questo modo con lei, trattandola con freddezza.

Il suo più grande desiderio era quello di stargli accanto, ma sembrava che lui la volesse tenere distante da se.

In realtà ancora una volta quel atteggiamento gli era stata suggerito dal suo cervello.

Se fosse stato per il suo cuore, sarebbe corso da lei, ma questo non era avvenuto.

Così, ancora più triste di quanto lo fosse Angelica, riprese a parlare con i suoi amici e iniziarono a suonare.

 

Tutti i ragazzi erano rapiti dalla musica, ma c’era una persona che più che altro era rapita dal cantante del gruppo.

Aveva veramente una bellissima voce e sembrava che qualsiasi genere lui cantasse, fosse adatto per il suo timbro vocale.

Ma dentro, Angelica soffriva, benché no le desse a vedere.

Non lo capiva.

Avrebbe voluto chiedergli cosa gli stesse succedendo ma, ancora una volta, non fece nulla.

Si limitò a guardarlo da lontano, finché un ragazzo le si avvicinò chiedendole se volesse ballare.

Non ne aveva voglia, ma in qualche modo era come se lo volesse far ingelosire, facendo diventare quel ballo una piccola vendetta nei suoi confronti e facendolo pentire di quel comportamento che aveva solo verso di lei.

Così si avviò insieme a quel ragazzo nel mezzo della pista.

Intanto Gabriele aveva assistito a tutta la scena e stava letteralmente morendo dalla gelosia.

Sapeva che la stava allontanando, ma non cercava di migliorare la situazione, anzi, con quel suo modo di fare, la stava addirittura peggiorando.

Doveva cercare di fare qualcosa, non poteva essere passivo di fronte a ciò che aveva davanti a se.

Serviva qualcosa che potesse finalmente sbloccare sia lui, che quella situazione.

Appena finì la canzone che stava suonando, si rivolse verso gli altri del gruppo, suggerendogli la prossima che avrebbero dovuto eseguire.

Quelle note, quelle prime parole, le avevano fatto capire subito di quale canzone si trattasse.

 

Look into my eyes, you will see
What you mean to me
Search your heart, search your soul
And when you find me there, you'll search no more
Don't tell me it's not worth tryin' for
You can't tell me it's not worth dyin' for
You know it's true
Everything I do, I do it for you

 

Un giorno lei gli aveva rivelato che c’era una canzone che da sempre amava, una canzone che avrebbe tanto desiderato che qualcuno un giorno glie la dedicasse.

Non poteva crederci: adesso lui la stava cantando, per lei.

 

Look into your heart, you will find
There's nothin' there to hide
Take me as I am, take my life
I would give it all, I would sacrifice
Don't tell me it's not worth fightin' for
I can't help it there's nothin' I want more
You know it's true
Everything I do, I do it for you

Mentre cantava Gabriele continuava a fissarla.

Le voleva far comprendere che tutto quello che la canzone diceva, era dedicato solamente a lei.


There's no love, like your love
And no other, could give more love
There's nowhere, unless you're there
All the time - all the way

Tutti sembravano rapiti da quella canzone.

Ma c’era una persona, una ragazza, che aveva smesso di ballare e che stava fissando con occhi pieni di lacrime il ragazzo che la stava cantando.

 

Look into your heart, babe

 

You can’t tell me it's not worth tryin' for
I can't help it, there's nothin' I want more
Yeah, I would fight for you, I'd lie for you
Walk the wire for you, Yeah I'd die for you

You know it's true
Everything I do, I do it for you


Ormai le lacrime scendevano copiose da quei suoi bellissimi occhi.

Nessun ragazzo aveva fatto questo per lei, nessun ragazzo le aveva fatto provare tutte quelle sensazioni che lui era riuscito a trasmetterle con una semplice canzone di pochi minuti.

Gabriele finalmente aveva fatto la prima mossa.

Era riuscito a esprimerle ciò che sentiva nel suo cuore, attraverso le semplici parole di una canzone che lei amava tanto.

Non restava altro che capire se quel amore che provava verso di lei, fosse ricambiato.

Dopo aver cantato così qualche altra canzone, decise di andarla a cercare e parlarle.

Angelica intanto, dopo quel pianto di gioia, si era allontanata dagli altri e dopo essersi aggiustata il trucco, era uscita fuori per cercare di mettere un po’ in ordine ciò che provava.

Era ancora immersa nei suoi pensieri, quando sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla.

Si voltò per capire chi fosse, benché nel suo cuore sapesse perfettamente che poteva trattarsi solo di una persona.

Gabriele si trovava proprio dietro di lei, la stava guardando con uno sguardo pieno emozioni, ma soprattutto d’amore.

Quel momento era magico, sembrava che anche una semplice parola potesse rovinarlo, ma Gabriele voleva finalmente parlare apertamente, dirle quello che provava, una volta per tutte.

“Spero che la canzone ti sia piaciuta”

le disse Gabriele pronunciando quelle parole con un sorriso così dolce che sciolse il cuore di Angelica.

“Si…e poi mi ha sorpreso anche scoprire che tu sapessi suonare e cantare in quel modo”

“Ero ispirato da una persona stasera”

le rispose, continuando a sorridere.

Angelica ormai era totalmente persa nei suoi occhi.

Non sapeva più cosa pensare, così decise di ritornare dentro, per cercare di allentare un po’ la situazione che si era creata.

Ma, non appena si incamminò verso la sala e lo oltrepassò, lui, approfittando della sua vicinanza, la afferrò per un braccio e, portandola vicino a se, la baciò.

Angelica, del tutto impreparata a ciò che stava avvenendo, all’inizio rimase ferma e inerme di fronte a quel gesto: ma appena lui la abbracciò, tenendola stretta per i fianchi, lei gli strinse le braccia intorno al collo, contraccambiando quel bacio, che a mano a mano diventava sempre più intenso.

Sembrava come se quel momento non volesse mai giungere al termine.

C’erano solo loro due: la festa, gli altri, non avevano alcun significato. L’importante era che adesso si trovassero insieme.

Rimasero l’uno nelle braccia dell’altro, fino a quando Gabriele, distaccandosi a malincuore da Angelica, le rivelò chiaramente quello che provava per lei, utilizzando due semplici parole, che avevano in se un enorme significato.

“Ti amo”

le disse finalmente dopo tanto tempo.

Angelica continuò a guardarlo negli occhi, senza dire però nemmeno una parola.

Gabriele, che finalmente era riuscito a dichiararsi, ora si trovava davanti l’unica situazione che non avrebbe mai voluto affrontare.

Aveva paura di un suo rifiuto.

No, dopo quel bacio che si erano scambiati, lui ormai era certo che anche lei provasse i suoi stessi sentimenti.

Ma non riusciva a capire come mai lei stesse in silenzio, continuando a fissarlo.

Dopo qualche attimo però noto uno strano sorriso sul suo volto, che lo rese ancora più teso e agitato.

“Alla fine sei riuscito a dirmelo. Pensavo che toccasse per prima a me dirti che ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo”

gli rispose Angelica, rivelandogli i suoi veri sentimenti.

Gabriele rimase come in trance per qualche secondo.

Si era preoccupato per nulla.

Lei lo amava.

Sembrava che quello fosse solo un sogno, quello che faceva ogni volta che si trovava a pensare a lei.

Ma stavolta non lo era.

Si trattava della vita vera, che finalmente aveva dato loro un lieto fine.

La prese di slancio tra le sue braccia come se volesse che quel momento non potesse mai concludersi e, insieme a lei, iniziò a ridere di felicità, baciandola ancora, come a volerle trasmettere tutto quel amore che inondava il suo cuore, ora che finalmente aveva saputo che la persona che lui più amava e desiderava, provava i suoi stessi sentimenti.

Era come trovarsi in una favola: il principe e la principessa, con un meraviglioso bacio, sancivano il loro amore.

Erano certi che nessuno avrebbe potuto separarli poiché possedevano quel amore che tutti sognano, che è in grado di sconfiggere qualsiasi cosa.

 

 

 

Finito anche questo capitolo.

Lo so, è un po’ lungo, ma tagliarlo, secondo me, avrebbe spezzato quella atmosfera che si era creata tra i due personaggi.

Ho aggiunto il testo di una canzone di Bryan Adams, Everything I do, perché per me spiega chiaramente quello che prova Gabriele per Angelica.

È vero, il titolo della storia è Always e, come ho detto all’inizio, è riferito ad una romanticissima canzone d’amore di Bon Jovi: ciò nonostante non l’ho inserita, perché è più una canzone che rispecchia un addio o perlomeno una separazione ed è per questo che ho aggiunto Everything I do, che comunque è un’altra stupenda canzone, che, se non conoscete, vi suggerisco di ascoltare, perché è veramente bellissima.

Questa storia, benché si concluda con un lieto fine e sembri veramente il capitolo finale, non è ancora conclusa.

Come ho già detto infatti “non è tutto rosa e fiori”, nella vita bisogna affrontare anche le difficoltà.

E la vita di Angelica e Gabriele non sarà poi così perfetta...per ora comunque non vi dico nient’altro!

Per non farvi aspettare tanto cercherò di aggiornare presto.

Spero che sia questo che i prossimi capitoli possano piacervi!

Non mi resta altro che salutarvi e vi chiedo, ancora una volta, di lasciare commenti. A presto

 

 

 

AngelOfLove

  
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