Flash nata dalla noia più totale e dai feelings nel mio povero cuoricino. Però prima di leggere qualche chiarimento:
Questi di seguito sono i pensieri del povero Grantaire ubriaco.
I riferimenti alla Luna e al Sole solo voluti in quanto si è sempre raffigurato Taire come Luna e Enjolras come il Sole. 
E' ambientato tutto al Musain, mentre aspettano la loro morte e la battaglia, preparandosi. Ovviamente Grantaire, immerso nei suoi pensieri riguardo Enjolras, leggermente 'brillo', trae le sue conclusioni.
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La luna guarda il sole ma esso non si gira mai a ricambiare lo sguardo.
Io guardo lui, lui osserva il futuro.
Poi si gira, mi sorride deluso.
Non per me. Le sue labbra non si increspano per amore ma per orgoglio.
Ah se solo mi degnassi di un sorriso.
-Bevi con me Enjolras- azzardo maledicendo la notte e le stelle. L’ennesima notte che è solo il preludio del giorno. La luna è il palcoscenico, ma è il sole che si mostra.
Bello. Luminoso. Coraggioso.
Ma se le mie sono solo parole, e queste parole sono quelle di un ubriaco, allora il desiderio è più vicino alla realtà.
-Concentrati Grantaire. Non abbiamo bisogno dell’alcool.-
Il miracolo. Sarebbero morti tutti quella notte. Perché non bere un’ultima volta, ridere insieme come amici, rivelare amori nascosti alle stelle che silenziose, non avrebbero rivelato il segreto?
La luna era tacita e luminosa. Sapeva, osservava, prevedeva. Non avrebbero visto la luce del nuovo giorno. O forse io, ingrato e miserabile, per mantenere la promessa fatta a me stesso, non sarei sopravvissuto.
Le promesse erano delle bugie maledette dal fato.
E allora addio amici miei, brindo per voi al futuro della Francia.
-Bevi con me Enjolras. Solo per questa notte.-