Ti sentivi
stanca in quel giorno nuovo, già oggi la tua migliore amica avrebbe coronato il
sogno delle sue nozze. Già da quando tu e Vincent vi eravate baciati era passata
una settimana, non vi eravate visti perché a lui era stata affidata una missione
dalla WRO, ti era mancato in quei giorni e le tu notti erano tormentate dal suo
volto, anche lui aveva pensato a te, voleva rivederti e stringerti tra le sue
forti braccia, baciare le tue labbra che gli erano mancate, non avrebbe mai
scordato il giorno in cui partì, ti chiamò in disparte e ti baciò con forza,
entrambi richiedevate l’uno la lingua dell’altra in un susseguirsi di carezze,
volevate stare insieme, ma in quel momento ciò non era possibile. Lo guardasti
andare via lasciando che le vostre mani si toccassero dita con dita, non
potevate farne a meno e quando la sua figura scomparve ti sentisti vuota senza
più un briciolo di vitalità.
Ma oggi
l’avresti visto, tu eri la damigella d’onore e in quel momento aiutavi Tifa ad
allacciare il suo meraviglioso abito bianco, volevi mettertelo tu e far sì che
lo sposo fosse stato Vincent, tuo padre così non ti avrebbe portata via da lui.
In quei giorni tutto era stato difficile, una lettera mandata da Wutai ti
richiamava a corte per discutere con tuo padre dell’imminente matrimonio, tu non
volevi partire, volevi rivedere il tuo amato e dirgli quell’incresciosa notizia
che ti aveva torturato assieme al ricordo dei suoi baci sulle tue
labbra.
Tifa notò il
tuo sconforto e ti portò davanti allo specchio, eri ancora in pigiama e dovevi
prepararti, andasti a prendere il kimono delle damigelle, sì lo avevi portato
dal tuo paese e per quell’occasione lo avresti indossato, era color bianco
tempesta, e il tuo viso era in contrasto con esso perché il sereno dei tuoi
occhi sembrava il sole che fa breccia tra la pioggia, ma le lacrime che
scendevano in quel momento erano la prova che la sensazione di contrasto era
invece di unione tra il tuo stato fisico e il tuo cuore distrutto dal dolore.
Tifa ti abbracciò per confortarti, non dovevi piangere perché lui non avrebbe
voluto, tu eri il sole e dovevi illuminare il cammino della tua
gente.
Te le
asciugasti con un fazzoletto e ritornasti col sorriso, già stavi di nuovo
pensando a lui, all’uomo che ti aveva fatto sorridere e la tua amica divenne
contenta.
Ti legò bene
il nastro intorno alla vita, era di un celeste pallido che esaltava le foglie di
acanto celesti disegnate sul tuo kimono, eri davvero bellissima, i tuoi capelli
leggermente lunghi li acconciasti dietro la nuca in uno chignon avvolgendolo in
un nastro blu e un bellissimo pettinino con una rosa azzurra. Il lieve trucco
sui tuoi occhi ti rese ancora più bella. Eri diventata una donna stupenda,
nessuno ti avrebbe resistito.
Quando
scendeste dalla scalinata della casa tutti guardavano te e Tifa, e il gruppo non
capiva chi fosse quella bellezza dietro la sposa, il tuo Vincent non c’era,
Barret accompagnò Tifa all’altare dove l’aspettava un Cloud nervoso e Vincent
era al suo fianco, che ti guardava sorridente e tu stavi per piangere di
felicità, ma trattenesti le lacrime donandogli un sorriso smagliante che avrebbe
fatto imbarazzo al sole stesso. Sorridevi come non avevi mai fatto in vita tua
per l’uomo che amavi, l’uomo con cui avresti condiviso la tua vita per sempre,
finchè la morte non vi separi.
Notasti anche
alcune guardie del corpo, li riconoscesti, erano del tuo paese, forse erano
venuti per portarti via, tra loro c’era un uomo anziano, era tuo padre e lo
guardasti con disprezzo, non volevi tornare a casa. Denzel e Marlene erano a
braccetto e guardavano Tifa con ammirazione, ai loro occhi sembravano la coppia
più bella del mondo. La cerimonia ebbe inizio e lo scambio degli anelli fu
atteso da tutti, il bacio degli sposi fu il simbolo che la celebrazione era
finita, tu e Vincent eravate al seguito degli sposi vi guardavate negli occhi
con tutto l’amore che riuscivate a trasmettere,tuo padre guardava sospettoso
l’ex-turk, aveva capito subito che tra lui e te c’era qualcosa e doveva fare di
tutto per impedire che il peggio avvenisse, lui ti aveva promessa a un nobile di
Wutai che avrebbe preso posto come reggente assieme a te che saresti diventata
l’imperatrice.
Tu parlasti
con lui spiegandogli ciò che provavi per Vincent e che per nulla al mondo
avresti rinunciato al suo amore, dopo tutto quello che entrambi avevate passato,
non stava bene rovinare tutto per un capriccio.
Lui arrivò e
ti chiese di ballare, accettasti con entusiasmo e lo seguisti verso la sala,
prendesti il vestito in mano in modo da non cadere, non eri portata per la
danza, ma lui conduceva benissimo e faceva in modo che i tuoi piedi venissero
calpestati dai suoi e tu cercavi di non fare altrettanto guardando per terra,
lui però ti alzò il volto con le mani in modo che poteste guardarvi negli occhi
e ammirarvi dopo così tanto tempo.
“Mi sei
mancata Yuffie…” disse lui quasi in un sussurrò avvicinandosi al tuo orecchio
mentre una lenta musica suonava per tutta la
stanza.
“Anche tu
amore mio…” disse la ragazza in preda al pianto che non sgorgò dai suoi occhi
perché si sentiva perfettamente a suo agio con
lui.
Vincent aveva
la divisa dei Turk, il mantello non era stracciato, ma ben cucito e la divisa
era decisamente nuova.
“Hai deciso di
prenderne un’altra?” chiese
lei.
“Reeve mi ha
costretto. Perché non sto bene?” tu scuotesti la testa ridendo allegramente, da
lontano tuo padre guardava la scena mentre ripensava alle parole che gli avevi
detto, forse doveva rassegnarsi e lasciarti sposare il tuo amato Vincent, gli
sembrava un bravo ragazzo, bello e responsabile, forse l’unico che riuscisse a
fermare la tua testa calda.
Decise che gli
avrebbe parlato.
Quando il dj
richiamò tutti interrompendo le danze tuo padre si avvicinò chiedendo di parlare
con Vincent, l’uomo accettò scusandosi con lei.
“Ho visto come
guarda mia figlia… che intenzioni avete?” chiese l’imperatore con tono
serio.
“Se lei me lo
permettesse vorrei anche sposarla.” Disse con altrettanto tono Vincent, certo
non si aspettava quelle parole da se stesso, ma era ciò che gli aveva detto il
suo cuore, voleva sposare la sua amata Yuffie, tenerla per sempre tra le sue
braccia e poterla amare.
“Va bene… io
vi do la mia benedizione a costo che voi vi prendiate la responsabilità di
essere reggente al fianco della futura imperatrice.” L’ex-turk annuì e con un
cenno della testa ritornò dalla sua amata.
“Che cosa ti
ha detto? Io non voglio lasciarti, non gli permetterò mai di rovinare la nostra
storia io…”
“Mi vuoi
sposare Yuffie?” ti aveva interrotta per dirti quelle parole, non te le
aspettavi, rimanesti a guardarlo con occhi sgranati mentre le lacrime
scendevano.
“Non ho un
anello adesso però…” gli saltasti al collo baciandolo con passione, stupito, ma
altrettanto felice ti strinse a sé e quando vi staccaste volteggiaste per tutta
la sala con gli occhi dei presenti stupiti.
“Sì che lo
voglio!! Sì Vincent Valentine!!” urlasti dalla gioia, mentre Tifa applaudiva
felice per la sua amica. Cid si stava sbellicando dalle risate vedendo i due.
Berret che aveva intuito tutto sorrideva mentre Marlene e Denzel gli facevano il
girotondo contenti anche loro.
Come andò a
finire? Bhè semplicemente con il matrimonio dei due, Godo presiedette la
cerimonia e una settimana dopo abdicò in favore della figlia che venne
incoronata imperatrice assieme a Vincent.
Tifa e Cloud
ebbero un bambino davvero stupendo, coccolato sia dai genitori che da Denzel e
Marlene che quando giocavano alla famiglia lo includevano come loro figlio.
Vincent viaggiava spesso per spedizioni militari coi ninja di Wutai, ma quando
tornò dalla sua amata ebbe una sorpresa.
“Vincent
potresti venire un attimo?” quel giorno eri al settimo cielo, lo trascinasti in
camera da letto mentre ti torturavi le mani, Vincent capendo il nervosismo te le
prese e ti baciò le labbra per darti coraggio.
“Sono
incinta…. Avremo un bambino o una bambina non si sa.. io…” le braccia di Vincent
ti circondarono baciandoti le labbra, era estremamente felice, quando vi
staccaste, dai suoi occhi sgorgavano lacrime di
gioia.
“Grazie… mi
hai reso di nuovo felice… Yuffie.” Un nuovo bacio vi unì, ti stese piano sul
letto coccolandoti con i suoi baci sul tuo collo, ti carezzava il ventre in cui
in quel momento vostro figlio riposava placido. Rimaneste abbracciati finchè un
paggio non venne a chiamarvi per ricevere i cittadini più bisognosi di
aiuto.
Questa è la
tua storia giovane rosa di Wutai, il tuo amore coronato e tuo padre felice
dell’arrivo di un nipotino. Godo Kisaragi dapprima ostile nei confronti di
Vincent si rivelò tutto il contrario quando lo vide a contatto con la gente, era
severo e al contempo dolce, soddisfava tutti i desideri di Yuffie, e la metteva
a tacere sempre con un bacio, per farla rilassare quando era
arrabbiata.
Ora era
curioso di vederlo nelle vesti di padre, ma… questa è un’altra
storia.