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Autore: ilcorvo    12/04/2013    0 recensioni
Il viandante che percorreva vari parti parallele. Leggete e commentate per conoscere le sue avventure!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il viandante si fermò osservando la foresta, velocemente però si spostò dietro un albero perché sentì dei passi molto pesanti, allo stesso tempo sentì pure delle voci e da due alberi molto grossi uscirono due giganti che fra di loro si stavano battendo distruggendo metà foresta. Essendo che il forestiero odiava totalmente i giganti si sollevò con una velocità impressionante uscì due lame da dietro la sua schiena e con un colpo solo divise a metà i due giganti che crollarono a suolo, con un sonoro boom. E con la forza della mano sua prese l’energia dei due giganti; in quel momento i corpi di essi diventarono polvere. Il pellegrino percorrendo varie salite ripide della foresta arrivò a una grande grotta. Si è calato dentro la grotta che era molto stretta con gli spuntoni e stando attento a non fare troppo rumore a colpire questi spuntoni si trascinò pian piano fino in fondo alla grotta. Sotto c’era un laghetto puro dove lui posò la sua bisaccia, le sue armi, si spogliò e si tuffò. Andò nelle profondità e trovò una vecchia cassaforte antica. Con la forza della sua mente la aprì e là dentro c’erano tante monete d’oro. In una di queste monete c’era disegnato uno strano simbolo di una dea: la dea dell’amore e dell’odio. Lui raccolse con la sua forza tutte le monete e le fece scomparire. Queste monete riapparvero nel suolo. Lui ritornò nel terreno e si riposò, appoggiando la bisaccia sotto la nuca. Passarono ore. Arrivando alla sera si svegliò, si rivestì e risalì sopra nella foresta. Salendo in cima a un vecchio albero vide il panorama che era uno splendore fra farfalle di varie razze. Uccelli di vario genere e suoni che sentiva da lontano col suo orecchio molto acuto, sentì anche un suono molto forte che sembrava un suono di una chiamata. Questa chiamata sentendola capì da dove veniva. Lui velocissimo corse verso una foresta più ampia facendo volare tutto ciò che incontrava, finalmente arrivò a un vecchio castello e là vide lo stesso stemma della moneta che aveva visto. Con la forza del vento spostò quella pesantissima porta del castello. Dentro questo grande castello vide tantissimi quadri appesi di vari anni quanto era antico il castello. Alcuni si muovevano. Uno dei quadri si staccò dal muro e si avvicinò al pellegrino. In quel momento dal quadro uscì un suo strano personaggio dal cappello nero, una cravatta nera e una camicia nera con mani nere e occhi azzurri quanto i cristalli che disse “Tu viandante sei arrivato al capolinea perché nessuno può andare dalla dea dell’amore e dell’odio senza passare davanti a me il Quadro della Sofferenza”. Il viandante non si spaventò per niente e fece una risata dicendo “Se tu vuoi farmi paura realmente non ci sei riuscito perché tra poco in pochi secondi sarai tu ad implorarmi pietà” e in quel momento una grande luce che uscì dal viandante bruciò il quadro facendolo diventare polvere e si sentì la sofferenza totalmente in fondo alle tenebre. Tremò totalmente tutta la foresta e il castello e sprofondò arrivando fino in fondo alle dee malefiche. Fu un momento che da lì dopo l’urlo del quadro misterioso disse “Passa, per me puoi passare” . Il viandante finalmente arrivò dalla dea, si inchinò dicendo “Ho un dono per te, mia bellissima regina”. La regina era contenta del dono. L’unica cosa che non era felice era che si era tutto il suo regno dalla foresta al castello era sprofondato dal diavolo che tutti temevano: Fabius de Fabis, dal più tenebroso di tutti i regni oscuri, che basta nominarlo che tutti tremano solo al pensarlo quando passa il suo tornado e il terremoto sotto i loro piedi e fu il momento che i tempi cambiarono in una maniera impressionante, il cielo si scurì e gli animali morirono e il mondo diventò tutto di ossa. -Fine del secondo episodio-
  
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