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Autore: Romanova    12/04/2013    5 recensioni
L'ultima sigaretta, gli amanti e il sospetto.
Tony soffre, sa ma non può provare.
Loki si diverte molto a complicare l'esistenza di Stark, che è già difficile così.
Pepper non sopporta più il suo uomo, ma non sa fare a meno di amarlo.
Fra le braccia di qualcun altro.
Si ringrazia Rose per la paziente betatura e dedico questa minuscola fanfiction a lei e a tutte le mie colleghe del Loki'd Caffè, personcine squisite
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Di nuovo, ringrazio le ragazze del Loki'd Caffè e dedico questa storia a tutte loro.
Menzione particolare merita Rose, per il suo paziente lavoro di betatura *manda minori di tre*.
Non chiedetemi come sia nata questa coppia, perchè io non ne ho assolutamente idea D:.


Non l’ha mai voluta né cercata, è cominciato tutto col volersi togliere uno sfizio, col voler soddisfare il capriccio di sottrarre qualcosa di prezios a un borioso idiota del calibro di Stark.
 
Non è sorpreso di esserci riuscito, ma è rimasto sorpreso della donna che ha trovato: curiosa, sveglia, smaliziata, divertente.
E’ terribilmente buffo vedere Stark disorientato e sofferente perché la sua compagna è evasiva, sempre più distante. Ogni tanto, scompare, persino, per appuntamenti improvvisi.

Sospetta, Stark, ma non può provare nulla.
 
Quanto sono semplici da dividere gli esseri umani! Specie se si professano legati in modo indissolubile...
 
Offre un solo bacio d’addio (gli è piaciuto, ma fa paura ammettere di aver provato qualcosa, di essere stato vivo per un minuto o, forse, un’ora, quando ci si è creduti morto tanto a lungo) alla sua compagna di giochi e lei capisce che il loro incontro è terminato.
 
Quando, il giorno dopo, Virginia saluta Tony, Loki legge il dubbio e l’insicurezza negli occhi di colui che su Midgard viene definito genio.
Il non spiegabile razionalmente, il non matematicamente e immediatamente comprensibile lo turba sin nel profondo, si può quasi dire che lo impaurisca.
 
“Ti sei divertita Pep?”domanda inutile posta ormai per pura formalità.
 
Non vuole sapere, sa ma teme le eventuali conferme.
 
“Non direi proprio che possa esserci qualcosa di divertente nel lavorare sino a tardi, ma ti ho visto durante quella conferenza stampa, tenevo accesa la tv per farmi un po’ di compagnia. Eri davvero bellissimo.”
 
Il norreno, che sta ascoltando da lontano quello scambio di battute, si teletrasporta con un risolino.
Pepper, d’altro canto, non lo fa nemmeno a posta: è una cosa cominciata un po’ per curiosità, un po’ per dimenticare il dolore di un compagno preso unicamente da sé stesso, che non da il giusto peso al loro rapporto.
Forse, qualche volta, si sente stupida per essere ancora lì a starci male.
Loki è tutto quello che Anthony non si è mai dimostrato essere: certamente  l’ha dovuta ingentilire, facendola rinunciare a quei principi che, nonostante, tutto lei si ostinava a seguire. L’ha dovuta far sorridere e “ammorbidire”, ma, senza accorgersene, nel processo ha iniziato a farsi sfuggire qualcosa di troppo: un gesto fuori dallo schema, uno sguardo più brillante del solito, un sorriso...
 
E quella... quella... cosa senza nome, era diventata più di un vizio: una vera e propria dipendenza.
 
La famosa ultima sigaretta.
 
Li fa sentire bene (o, magari, solo un po’ meno male? C’è forse una qualche differenza?).
Ad ogni modo il loro piccolo e intimo trescare ha lasciato un segno indelebile nell’animo di Virginia: quando lascia solo quel dio, scopre che basta un passo lontano da lui e già le manca.
Perché è diverso, perché è strano, perché è solo, perché nessuno si è mai soffermato ad ascoltare se quanto dice sia la verità.
Non una verità assoluta,eh.
 La sua verità, quella di fatti avvenuti ad Asgard molto tempo prima che lei venisse anche solo lontanamente prevista nel grande piano della Creazione.

Così, quando cala la sera e Tony è troppo ubriaco, troppo di malumore, o troppo distante, le pareti della casa di Pepper narrano storie a coloro che sanno ascoltare: storie e spaccati di un attaccamento profondo, di paure grandi come oceani e di passati lunghi come le strade della Terra.
Storie che, talvolta, sfiorano, consapevoli più loro di lui, un uomo fragile, tenuto in piedi dall’alcool, dai soldi e dall’ingegno.
Un uomo che si è innamorato troppo tardi di una donna che lo ama, sì, ma nel buio, fra le braccia di qualcun altro.
 
   
 
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