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Autore: fearofopinions    12/04/2013    3 recensioni
Sophie e Louis sono fratellastri.
Sophie e Harry sono migliori amici.
Louis e Harry si odiano.
Louis e Harry amano la stessa ragazza.
Sophie è la ragazza in questione.
Chi riuscirà a far breccia nel cuore della ragazza?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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WILL ALWAYS IN MY MEMORIES.

Lacrime amare solcavano il viso dolce della piccola Sophie che guardava stranita ciò che accadeva intorno a lei. Vedeva solo tante luci rosse, medici che correvano da ogni parte, un'auto catapultata a terra dall'altra parte della strada e il corpo di due signori coperto completamente da una macchia di sangue che continuava ad estendersi su tutto l'asfalto. La piccola Sophie scese le poche scale dell'ingresso di casa sua, stretta ancora al suo orsacchiotto. Arrivò fino alla pozza di sangue e in quel momento tutto intorno a lei si fermò, non c'era più niente. Il suo mondo era caduto, lei era caduta. Riconobbe in quella macchia di sangue il viso del padre e i capelli ramati della madre che in quel momento erano diventati rosso sangue. Cacciò un urlo gettandosi a terra fino a quando non sentì due braccia alzarla di peso mentre le si dimenava e scalciava.
"Piccola clamati, va tutto bene" le aveva sussurrato una voce dolce e roca mentre la riportava dentro casa. Lontana da quella vista e lontana da quell'inferno. Sophie continuava ad urlare, non riusciva a capacitarsi della morte dei suoi genitori, non voleva capacitarsi della loro morte. L'uomo che prima l'aveva presa per gli esili fianchi le si avvicinò cauto, inginocchiandosi per arrivare alla sua altezza.
"Me lo fai un favore adesso?" le chiese mentre con una mano le accarezzava la guancia bagnata. La piccola, non riuscendo a parlare, ancora con le lacrime agli occhi, annuì.
"Adesso vai nella tua cameretta, domani ti sveglierai e i tuoi genitori saranno qui, okay?"
Nemmeno lui sapeva cosa fare, insomma non poteva di certo dire così tutto d'un botto, ad una bambina di circa cinque anni, che i suoi genitori erano morti? No, assolutamente. Si passò una mano tra i capelli mentre aspettava, ancora inginocchiato, una reazione dalla bambina dai capelli castani. Il volto di Sophie si illuminò in un momento, facendo riaccendere quegli occhi di un grigio spettacolare. Fose era tutto un brutto sogno, domani si sarebbe risvegliata con la dolce voce della dua mamma che la chiamava e appena avrebbe sceso le scale e sarebbe arrivata in cucina avrebbe rivisto il viso di suo padre concentrato a leggere un giornale addentando un cornetto e dopo un po' avrebbe anche ricevuto un dolce bacio sulla fonte da parte sua. Annuì vigorosamente e, con il pensiero fisso di rivedere sua madre e suo padre, risalì le scale che portavano in camera sua. Peccato che ciò che disse l'uomo non accadde, Sophie non rivide mai più i suoi genitori.

Erano ormai passati undic'anni da quell' episodio. La piccola Sophie era cresciuta in una famiglia che non era la sua, ma non le avevano mai fatto mancare niente. Si ritrovava seduta sul letto della sua camera, circondata dal silenzio, mentre sfogliava il suo libro di chimica per prepararsi al compito di domani. Posò lo sguardo sull'orologio: 15.47. Era presto ed aveva quasi finito di ripetere, la sua attenzione fu attirata da alcune foto incorniciate che aveva sul comodino, vicino la sua lamapada. Le foto ritraevano lei con i suoi fratelli, anzi, i suoi cinque fratellastri: Louis, Daisy, Phoebe, Lottie e Fizzy. La prima era sua e di Louis, ricordava il momento in cui l'avevano scattata: il giorno del suo dodicesimo compleanno. Un sorriso comparve spontaneamente sul viso della ragazza vedendo i loro volti sporchi di gelato alla vaniglia.

#Flashback.
*8 giugno 2006*
Sophie aveva deciso di festeggiare il suo dodicesimo complenno in spiaggia, insieme ai suoi compagni di classe e insieme alla sua famiglia. Tutto stava andando per il verso giusto, tutti si stavano divertendo, tranne Sophie. La sua migliore amica non era potuta venire e adesso lei si ritrovata seduta su una pietra annoiata e col viso rivolto verso la sabbia giallognola. Ovviamente Louis aveva notato lo stato di tristezza della sorella e già sapeva cosa fare. Camminò sulla riva del mare -per non bruciarsi i piedi a causa della sabbia troppo cocente- fino ad arrivare ad un piccolo chiosco lì vicino, ormai sapeva qual era il gusto di gelato preferito di Sophie: vaniglia. Ordinò proprio quello e con i pochi soldi che aveva lo pagò. Camminò lentamente cercando di non far cadere tutto il gelato sulla sabbia e arrivò vicino la roccia dove era seduta Sophie. Le picchiettò piano la spalla facendole alzare il viso e facendo incrociare i loro sguardi. L'attenzione di Sophie si posò subito sul gelato che il suo fratellastro aveva in mano, le si illuminarono gli occhi e Louis rise divertito vedendo la sua espressione. Le consegnò il gelato rivolengole un dolce "Questo è per la festeggiata, non può essere triste il giorno del suo compleanno, non credi?" le sorrise mentre la mano di Sophie prendeva in mano il gelato cominciando a leccarlo. La ragazza però poi portò il gelato verso la direzione di Louis, invitandolo a prenderne un po'. Louis scosse la testa sedendosi sulla spiaggia e osservando la sorella che aveva tutto il viso sporco di vaniglia.Improvvisamente però Sophie prese un po' di gelato e lo spalmò sul naso del fratello, aspettandosi una sua reazione che non tardò ad arrivare. Cominciarono a rincorrersi per tutta la spiaggia,ridendo ed urlando. Louis prese per i fianchi la ragazzina e si ritrovarono entrambi sulla sabbia, scoppiarono a ridere mentre la loro mamma predeva la macchina fotografia e schiacciava il tasto in alto. Sullo sfondo di quella scenetta, un gelato alla vaniglia giaceva sulla sabbia.
#Fine Flashback.

Sophie rise ricordandosi questa scena. "Povero il mio gelato alla vaniglia." pensò ridendo ancora di più. Fece scorrere il suo sguardo tra le foto lì vicino e ne trovò una con la sua migliore amica di sempre. Charlie.

#Flashback
Sophie e Charlie si erano incontrate per andare a fare shopping, come ogni venerdì che si rispetti. Charlie già sapeva cosa comprarsi, domani sarebbero uscite e voleva far a tutti i costi colpo su Damon. Damon era il ragazzo a cui andava dietro da più di tre mesi, certo lui la guardava e qualche volta le parlava ma, cosa che non capiva Charlie, questo non significava che lui era innamorata di lei. Sophie sapeva che prima o poi Char si sarebbe scocciata e avrebbe messo gli occhi su qualche altra "vittima". Amava la sua migliore amica come una sorella, avevano condiviso tutto e continuavano a farlo ancora oggi. Le due si erano incontrate per andare a fare shopping e avevano completamente svaligiato i loro negozi preferiti ma Charlie non era ancora soddisfatta, non aveva ancora trovato ciò che faceva per lei. Mentre continuavano a camminare per le strade di Oxford street con due buste per ciascuna, Charlie si fermò all'improvviso facendo bloccare di conseguenza anche Sophie che stava bevendo beatamente il suo frullato, rigorosamente alla vaniglia.
"Char, che succede?" le aveva chiesto notando l'espessione da ebete della sua amica, seguì il suo sguardo e vide un ragazzo muscoloso, coi capelli biondi e gli occhi verdi camminare per la strada con fare prepotente, lanciando occhiate a tutte le ragazze che passavano. Sophie alzò gli occhi al cielo, la sua amica era completamente ossessionata da quel ragazzo, a volte non la reggeva più. Le passò una mano davanti agli occhi per farla risvegliare ma niente, non ne voleva sapere. Le si avvicinò all'orecchio e urlò un "Charlie" che fece sobbalzare l'amica di fianco.
"Ma sei scema?" le aveva urlato contro la mora coprendosi un orecchio con la mano. Quello stato di "realtà" durò per poco siccome riprese a guardare Damon come una maniaca. La cosa si fece ancora più complicata quando il ragazzo si stava avvicinando. I loro sguardi si incrociaono e Charlie gli rivolse un sorrisino imbarazzato mentre Damon le faceva l'occhiolino. La ragazza rimase esterrefatta, talmente stupita che non si accorse che dietro di lei c'era un sasso, inciampò e cadde sull'asfalto. Sophie che aveva seguito tutta la scena come spettatore, rise nel vedere la sua amica fare una figuraccia davanti al ragazzo che le piaceva. Mentre Charlie le urlava di aiutarla, lei prese il suo cellulare, si mise di fianco alla sua migliore amica e scattò una foto. Era venuta realmente bene, Charlie con la mano sulla gamba, per terra dolorante mentre il sorriso di Sophie era sempre più ampio.
#Fine Flashback.

Ricordava tutto a perfezione. Le foto, a parer di Sophie, erano anche un modo per esprimere le emozioni di una persona, per questo amava la fotografia, qualunque momento che secondo Sophie andava ricordato e impresso come un segno indelebile nella proprio mente, andava fotografato. Chiuse con un tonfo il libro di chimica. Si era annoiata di ripetere le leggi di Mendel e la genetica, ormai era un argomento che sapeva a memoria. Prese il giubbotto da sopra la sedia e uscì dalla camera, lasciandola in balia di alcune foto sparse sul letto e in balia di tutti i ricordi nascosti in ogni sua piccola parte.

LEEET ME BE
E YOUR LAST YEAAH...
heey gente! allora? rieccomi qui, con una nuova storia.
spero che vi piaccia.
le protagoniste di questa storia sono:
Sophie:


Charlie:

  
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