Disclaimer: Bruce Wayne, Damian Wayne e tutti gli altri personaggi
appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti
sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto
personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si
ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece
copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la
citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite
permesso scritto.
"Nel lutto il mondo si è impoverito e svuotato."
- Sigmund Freud -
La morte dell'ultima piuma
"Padron Bruce..."
Spegni l'auricolare.
"Bruce..."
Gotham ti riflette, un mostro d'odio e rancore, una bestia divorata dalla colpa.
"Bruce."
Gotham ti sorride e ti rimanda il tuo stesso odore, un lezzo preoccupante di sudore e sangue.
"Bruce."
Non chiudi gli occhi, perché il dolore ti ha strappato troppo e ora non c'è più nulla per cui valga la pena di sognare: di sperare.
"Padre."
"Lo faccio per te, Damian."
Ed è ormai troppo tardi per sentirlo piangere.
Note dell'autrice: questa drabble si basa sul numero "Batman and Robin #19", in cui il pipistrello, dopo la perdita del proprio figlio per mano del Leviatano, l'organizzazione fondata da Talia al Ghul, cerca un modo per lenire il dolore.
Intrappolato dalla sofferenza, Batman cerca persino un sistema per riportare in vita Damian, quasi un novello Lazzaro, e questo rende chiaro quanto la morte del piccolo Wayne abbia fatto perdere ogni orizzonte plausibile al Cavaliere Oscuro.