Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Blazerflareon    13/04/2013    3 recensioni
Chi ha detto che un uomo freddo non sa amare?
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Severus Piton, Voldemort | Coppie: Lily/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il luogo emanava un'energia misteriosa, sconosciuta sino ad allora. Doveva essere successo qualcosa di insolito. Nessuna traccia del Signore Oscuro, ma la casa era mezza distrutta, era già passato di lì. Ma niente Marchio, ero in ansia. Che fossero sopravvissuti?

Mi avvicinai al cancello e sentì di nuovo quell'aura potentissima fra le macerie.

Era inspiegabile: una forza magica che si riusciva anche a percepire nell'aria attorno alla casa.

Entrai in casa e fu allora che lo vidi.

James Potter.

Erano passati anni, ma il disgusto e l'odio non si erano attenuati in me. Quel lurido essere era stato la causa di tutto, anche delle paure di quel giorno. Di lui non mi importava niente, quella fine era ciò che avevo sempre desiderato e da un lato ne ero pure felice.

Però era strano, quell'idiota aveva sempre la bacchetta con sé, sempre pronto a prendersela con i più deboli.

Questa volta era stato lui la preda, non aveva neanche avuto il tempo di difendersi e giù, sul tappeto, morto. riuscivo anche ad immaginarmi come se la rideva mentre lo uccideva e infondo come dargli torto.

Ma di lei nessuna traccia. Sicuramente avrà sentito il rumore e sarà scappata per difendere quello stupido moccioso. Ma dove?

Forse non volevo neanche farla quella scoperta ma come guidato dal mio istinto di serpe, salii le scale fino al pianerottolo e qui sembrava fosse scoppiata una maledizione.

Era tutto un ammasso di macerie, giochi, seggiolini e schegge e fra tutto quell'inferno la vidi.
Lily Evans.

La mia disperazione non aveva parole, non riuscivo neanche a muovermi, le corsi contro, la presi fra le mie braccia quasi a cullarla in quel sonno dal quale, sapevo, non sarebbe mai tornata.

Piansi e urlai, come non credevo potessi essere capace. Rimasi lì per del tempo che mi sembrò infinito, giorni solari o forse solo pochi secondi: io, la mia muta compagna e il mio cuore.

Sapevo fin da subito che non aveva avuto chance di salvarsi che l'avrebbe uccisa, ma solo ora che sentivo il suo corpo freddo fra le mie braccia ne presi coscienza. Continuai a tenerla stretta a me, nessuno me l'avrebbe portata via. Non più.

Quello era il nostro momento, l'ultima volta che saremmo potuti stare insieme e il mio Amore colava goccia dopo goccia sul suo viso, senza ritegno, senza controllo.

Niente aveva più valore o importanza nella vita, tutto aveva perso il colore, lei, l'unica che io avessi mai amato, se n'era andata, portando via da me ogni fonte di linfa vitale, ogni motivo e ogni speranza.

E pian piano, il suo corpo mi stava trasferendo il suo “calore”, il mio cuore si induriva sempre più, il mio volto veniva scavato e i miei occhi perdevano ogni barlume.

Ero scomparso anche io, con lei. Forse finalmente saremmo stati un po' insieme, insieme..

E fu allora che lo sentii..

Harry Potter.

Quello stupido moccioso, la causa di tutti i miei mali, era vivo.

Ma com'era possibile? Era sopravvissuto. Aveva sconfitto il mago più potente di tutti i secoli, ma come diamine aveva fatto? Ma le risposte passarono in secondo piano, qualcosa in quel bambino mi colpì come non mai.

Il bambino, che io non avevo mai visto, aveva un bellissimo dono.

Lo presi in braccio e così smise di piangere, mi guardò, incuriosito, ma non spaventato e sorrise.

Quegli occhi.. quelli occhi verdi così simili a quelli di sua madre mi fissavano quasi sperando che io potessi far tornare i suoi genitori, per un attimo provai quasi un moto di compassione.

Ma era un Potter, non era degno della mia simpatia e poi aveva qualcosa che io non avrei mai avuto, quelli occhi verdi e pungenti, sapevo che non mi avrebbero più dato pace.
Lo lasciai lì, non era affar mio in fondo, rimasi ancora un po' con Lily e poi scappai via.

Il mio cuore era distrutto, ma in fondo sapevo che era ancora viva.

Era ancora in due posti e lo sarebbe stata per sempre.

Negli occhi di quello stupido ragazzino, che insieme ad avergli donato la sua vita era il dono più grande che potesse mai fargli.

Ma non solo, Lily Evans non sarebbe mai morta, era destinata all'immortalità, dal primo giorno che ci eravamo incontrati nel parco di Spinner's End, dal primo giorno sul treno per Hogwarts, dal primo giorno dopo il nostro litigio, dal primo giorno in cui diventai un Mangiamorte, e dal primo giorno dopo questa orribile notte Lily Evans è e sarà sempre nel mio cuore.

 

 

 

Spazio storia: Sicuramente troverete questo Piton un po' troppo glaciale e cinico, ma ho liberato un po' la mia fantasia su di lui! A presto!

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Blazerflareon