Nel mondo esistono migliaia di portali dimensionali, alcuni conducono in altri mondi, altri nel futuro o altri ancora nel passato.
Essi sono invisibile all’ occhio umano, ma spesso capita di finirci dentro per errore … e di non accorgersene. L’ uomo non li cerca, l’ uomo li cerca di evitarli per paura di scoprire cose a lui sconosciute.
L’ uomo, l’ uomo ci cade dentro, l’ uomo ci muore dentro.
L’ uomo si, ma lui no.
Dal cielo perfettamente azzurro si aprì un enorme varco arcobaleno. Gli uccelli che entravano non ne uscivano più, dopo qualche istante dall’ enorme portale uscì un ragazzo dalla pelle color caffè e i capelli bianchi.
Toccata terra iniziò a scattare, fino ad arrivare ad un parco giochi.
Scrutò l’ altalena: un seggiolino non si muoveva.
I portali sono riconoscibili grazie a piccoli dettagli particolarmente insignificanti: una farfalla sempre ferma, un fiore che non appassisce mai …
Si avvicino, scosse forte le catene, poi sorrise compiaciuto: un varco più piccolo si era aperto. Infilò un ramoscello saldamente tenuto con la mano e lo tirò fuori: un semino.
Andò avanti fino a che da un fiore non trovò un frutto sopra. Allungò l’ intero braccio all’ interno, tirando fuori un altro ragazzino sulla sua stessa età dalla pelle bianca e i capelli viola.
-Kitaki! Ma dove siamo?! Questa … non è Hokkaido!-
-Calmo Yukimura, siamo a Tokyo, dieci anni prima di quando abbiamo iniziato a giocare noi.- sospirò, poi iniziò a correre seguito dal ragazzo fino ad arrivare alla sede della Raimon Jr. high.
-Ma quello è …?!- Yukimura guardò incredulo il campo.
-Si, è proprio lui …-
Angolo autrice:
mi scuso se è corto e brutto, ma è un intro a quelle che succederà! secondo voi chi ha visto yukimura?