cosi' pallida,che sembrava quasi, che la luce di una candela potesse bruciarla.
Aveva due occhi azzurri profondi, lucidi,
come il mare la notte, avevano una luce intensa al loro interno.
La ragazza canto con una voce dolce e melodiosa:
"salve a tutti mi chiamo Umabel Elcristis,
sono la più giovane al tavolo.
Mio padre e mia madre erano mercanti.
Alla mia nascita, una disgrazia li ha segnati:
sono nata cagionevole di salute,
per ciò non potevo uscire a giocare con gli altri bambini.
Mio padre, sempre in viaggio, mi portava dei libri.
Un giorno, mi sono imbattuta in un vecchio tomo,
il titolo era "Illusioni di vita eterna",
leggendo attentamente ho capito il segreto,
sono diventata un immortale, una strega.
Il mio nome Umabel e' il nome di un angelo che aiuta a fare amicizie.
I miei genitori mi hanno chiamato cosi' nella speranza che incontrassi sempre amici sulla mia strada;
ma la loro e' stata una speranza vana.
Mi hanno cacciato dal villaggio, sono giunta qui."