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Autore: itslarryslove    14/04/2013    3 recensioni
Harry non si era arreso e non avrebbe lasciato che le cose andassero in questo modo, senza combattere. Era testardo, per lui non era la fine. Ci avrebbe riprovato ancora e ancora, anche se facendolo avrebbe sbattuto la testa contro lo stesso muro per lo stesso motivo. Era stupido, o forse, semplicemente innamorato.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Simply in love



"Hey Haz!" esclamò Louis Tomlinson entrando nell'appartamento che condivideva col suo amico storico, Harry Styles. Louis sorrideva tranquillamente, doveva essere felice.

"Ciao Lou!" Harry balzò in piedi. Il giovane si sarebbe fiondato tra le sue braccia, ma si contenne.
"Hai passato una bella giornata? Vedo che ti senti meglio." continuò sempre il riccio avvicinandosi al più grande che si stava preparando una tazza di tè.

"Si, tranquillo. Comunque sto davvero meglio, grazie." affermò Louis mostrando il suo sorriso.

Harry sorrise impulsivamente spostando lo sguardo dagli occhi di Tomlinson, temeva che il maggiore notasse le reazioni che gli faceva. Se non si fosse già intuito, il più piccolo provava qualcosa di più per Louis che una semplice amicizia. Ormai da troppo tempo nascondeva tutto, quindi era diventato davvero bravo a non farsi notare.

Eppure, tutte le volte, ogni giorno sempre un poco di più, Harry cercava di far intuire a Lou ciò che sentiva e avrebbe aspettato la sua reazione per parlare. Una volta capito, se avesse reagito quasi con disprezzo alla domanda 'provi qualcosa per me?!' allora Harry avrebbe rinnegato tutto, fingendo e soffrendo, ma l'avrebbe fatto. Se, invece, si mostrava quasi felice nel fare la domanda, allora Harry avrebbe sicuramente reagito in un altro modo.

Nonostante questi suoi sforzi continui, il più grande sembrava non mostrare alcun segno di dubbio. Il che faceva irritare Harry e aumentava la sua frustrazione.

"Beh, sappi che quella che ci ha perso è lei! Insomma, guardati!" intervenne Harry, osservando attentamente la reazione di Louis a quella frase. Il giovane si riferiva all'ex fidanzata di Tomlinson, la quale l'aveva tradito spudoratamente qualche settimana prima. Vederlo stare male per una persona del genere, lo faceva sentire in colpa. Si ripeteva di poter dare a Louis tutto ciò di cui aveva bisogno, ma per paura non faceva niente. Si sentiva un totale egoista.

"Sei molto gentile!" ancora una volta, però, Louis non era riuscito a vedere oltre alle parole del minore.

"Davvero, buttare via uno come te è impensabile!" ci riprovò. Harry ce la metteva tutta pur di far sorgere qualche dubbio al maggiore, ma ancora niente.

"Chissà, scelta sua. Oh, hai visto la partita?" così ancora una volta il più grande cambiava argomento e Harry si demoralizzava.

Stavolta però la reazione del più piccolo a questo cambio di argomento fu un pò diversa dal solito. Mentre Tomlinson si sedeva sul divano bevendo il suo tè, Harry strinse le mani a pugno e provò a liberare i suoi sentimenti dopo averli compressi per tanto tempo. Non resisteva più.
"Davvero Louis io con te sto perdendo la testa! Mi sto seriamente innervosendo, cazzo!" esclamò il riccio lanciando un calcio pieno di rabbia all'armadio.

"Harry?! Ma che ti prende?! Che dici?" chiese il maggiore alzandosi dal divano perplesso da questa reazione.

"Ma allora non ci arrivi proprio?! Tutte quelle volte che ho provato a farti dire ciò che aspetto da mesi e mesi, quelle domande e affermazioni fatte per un motivo, tutte quelle volte che portavo sullo stesso argomento pur di svegliarti in qualche modo, come se ti stessi sbattendo la verità in faccia! Ma tu davvero, allora, fai finta di non vedere! Tutte le volte che eri lì, steso sul divano, a mugugnare che volevi una ragazza, che ti manca l'amore perché sono tutte puttane che ti hanno deluso... davvero Louis, non riesci proprio a guardare sotto al tuo naso?! Non ci riesci?! Tutte le volte che aspettavo con ansia una risposta e tu cambiavi argomento come 'Hey, hai visto la partita?' Cristo, ma come fai ad essere così sciocco?! Io non sopporto più questa situazione! Tutte le volte che mi dicevi soddisfatto 'sai, ho rimorchiato questa tipa' oppure tutte quelle fottute volte dove mi dicevi 'quant'è bona questa!' e io fingevo di assecondarti! Non era vero, non lo è mai stato! Volevo solo i tuoi occhi su di me! 'Accorgiti di me', te lo urlavo con gli occhi ogni giorno! Non hai mai visto come ti guardo, o meglio, come ti fisso?! Non hai visto niente?! Nemmeno una volta? Io non so come altro fare! Sono stanco di essere il tuo migliore amico, sono davvero stanco. Più volte mi son ripetuto che dovevo iniziare così, ma questa cosa è andata oltre! Non riusciresti mai a vedermi come altro se non un migliore amico! E io odio questa cosa! Perché con tutti i miei gesti, ogni giorno, ogni volta, cercavo di urlare ciò che sento, ma sono un codardo e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo esplicitamente, va bene?! Ti sbatto la verità in faccia e tu non la vedi! Io non voglio che tu mi dica che provi lo stesso, io voglio soltanto che tu me lo chieda, che tu lo sappia, che almeno una cazzo di volta te lo sia chiesto, domandato! Ormai ogni volta che ti parlo devo velare i miei discorsi per non far trasudare i sentimenti ed è pesante, davvero troppo! Il punto è che se solo me lo chiedessi, guardandomi negli occhi, io non saprei mentire! Non sarei capace! Non so come reagirei, forse scappando, sviando il discorso, ma non potrei mentirti se mi sentissi con le spalle al muro! Ma davvero non te lo sei mai chiesto? Mai notato nulla?! Tutte quelle volte dove sembrava più che ovvio ciò che sentivo e tu non capivi! Ti atteggiavi come al solito! Davvero non vedi cosa provo?! Non vedi la mia gelosia? Non senti mai il mio cuore battere per te?! Non ti accorgi delle mie gambe che tremano quando mi sorridi?! Tutte le volte impazzisco per vedere un minimo segnale di interesse da parte tua, ma non trovo mai nulla che mi soddisfi e quando mi sembra ovvio che provi lo stesso, fai qualcosa che fa crollare ogni cosa! Non so più cosa fare Louis! Chiedimelo e basta, chiedimelo! Chiedimelo!" urlava Harry come un fiume in piena. Era anche stato travolto dalle lacrime a metà discorso, oltre che dal dolore e da una forte frustrazione ormai diventata incontenibile.
Louis aveva intuito il discorso del più piccolo, ma era talmente scioccato da quelle parole che ci vollero più secondi per farlo riprendere.

"Harry.. tu mi... tu mi.." balbettava Louis incerto.

"Tu mi che cosa?! Cosa?!" cominciò ad urlare Styles.

"Tu.. mi... ami?" chiese Louis scioccato.

"Si, porca puttana! Esatto!" Harry urlò quelle parole levandosi un peso dallo stomaco, non lo avrebbe mai fatto se non fosse stato preso quasi dall'ira. Sarebbe scappato mantenendo il silenzio, invece ebbe il coraggio di urlare i suoi sentimenti.

Louis lo fissava con gli occhi spalancati. Non sapeva che fare, che pensare. Si sentiva solo a disagio con sé stesso e dispiaciuto per quello che aveva fatto passare all'amico.
Harry lo guardò ancora un paio di secondi e subito dopo si girò di scatto, uscendo dal loro appartamento sbattendo la porta. Scese le scale di fretta ed uscì. Il gelido vento di Londra lo sorprese, si sentì pizzicare il volto a causa dei residui di lacrime che si stavano ancora asciugando.

Non voleva andare da nessuna parte, a dire il vero. Cominciò solo a camminare per distrarsi da quella situazione.

Louis era ancora bloccato a fissare il vuoto, da una parte avrebbe voluto correre dietro ad Harry, ma dall'altra anche se l'avesse fatto, non avrebbe avuto parole adeguate da dire.

Gettò le mani nei capelli e fu invaso da un forte senso di colpa. Impulsivamente il suo senso del dovere gli disse che doveva raggiungere Harry e così fece.

In questo modo, scese anche lui le scale di corsa e si guardò attorno cercando una sagoma che assomigliasse al più piccolo. La sua prima ricerca tra la folla non ebbe successo, cominciò a camminare velocemente scostando le persone, seguendo l'istinto.

Poco più avanti trovò Harry seduto su una panchina. Nascondeva le lacrime che scendevano sulle guance di quella faccia così tanto famosa.

"Harry!" esclamò Louis riconoscendolo.

"Nono! Ti prego, no. Vai via. Lasciami solo." rispose Harry alzandosi e cercando di allontanare il più grande.

"Non fare così! È importante, dobbiamo parlarne!" rispose Louis prendendolo per un braccio e trattenendolo.

"Vuoi parlarne?! Avrai il tuo discorso!" iniziò Harry portando Louis in un vicolo.

"Mi sveglio la mattina e sento il mio stomaco sciogliersi quando ti guardo. Sei così bello. Hai sempre quell'accenno di sorriso sul volto, sei la visione più bella che io possa mai desiderare di vedere appena torno su questa terra e smetto di sognarti. Sei quasi un'ossessione per me. Ti vedo sempre, o sei con me di giorno, o ti sogno di notte. Non c'è via di scampo. Vorrei solo che tra me e te ci potesse essere quel rapporto che però.. sogno e basta, sogno ogni notte. Sogno i tuoi occhi guardarmi in un altro modo. Sogno il tuo cuore unito al mio. Questa cosa mi sta uccidendo. Sei così vicino, ma non posso prenderti. Sei mio, ma allo stesso tempo non lo sei. Tutto questo è una tortura, dimmi solo che mi ami." concluse Harry cominciando a singhiozzare pesantemente.

Louis non sapeva più come fare, cosa dire. Le parole gli si bloccarono in gola.

"Io, dio, mi.. io non.. io ti.." farfugliava Louis.

Prima ancora che potesse formulare una frase di senso compiuto, Harry intervenne di nuovo.

"Forse sono solo un masochista, forse non voglio nemmeno che tu mi ami, voglio solo essere illuso, voglio solo che tu mi menta. Amerei questa bugia più della mia stessa vita, ci crederei! Ci crederei anche se sapessi che stai mentendo! Voglio solamente sentirmi dire quelle parole! Dimmele, ti prego.." ribadì lasciando che i loro due sguardi si incrociassero.

"Non posso.. io...." a questo punto anche il maggiore stava per essere stravolto da una crisi di pianto, mentre Harry si sentiva mancare.

"Perché non mi ami?! C'è qualcosa che non va in me?! Dammi un motivo! Io sono tutto quello che ti serve, solo io mi preoccupo così di te! Riconoscilo, cazzo! Sono ciò che ti serve per essere felice e allora condividi con me la tua vita! Voglio poter dire che sei mio, ma ci ho perso le speranze! Io sono il tuo sorriso e tu sei il mio, allora perché è così difficile vedermi in un altro modo?! Ti fa un effetto così strano pensarmi in un altro ruolo nella tua esistenza?! È qualcosa che ti farebbe schifo? A me no, per niente, perché ci penso in continuazione! Io ti faccio stare bene, no? Io ti faccio ridere, no? Io ti faccio sorridere e ti faccio smettere di piangere! Ti rassicuro e ti consolo, perché allora nemmeno una volta hai pensato a come potrebbe essere stato se fossimo stati insieme?! E' così strano?!" urlò il più piccolo devastato dal dolore e distrutto da quella situazione.

Louis spostò lo sguardo, guardare dritto negli occhi di Harry e vedere tutta quella sofferenza lo stava uccidendo.

"Guardami! Ora ti faccio così tanto schifo che non riesci nemmeno a vedermi?! Dimmelo, cosa ti serve per essere felice? Cosa mi manca per essere visto in modo diverso?! Rispondimi!" ringhiò Harry quasi con rabbia.

A questo punto Louis dovette trattenere il respiro, si trovava in una situazione troppo grande per lui. Possibile che di tutte le parole che voleva dire non ne usciva nemmeno una?

"Non so nemmeno perché sto aspettando una risposta, aspetto per qualcosa che non arriverà o forse che arriverà e mi distruggerà, perché non sarà ciò che mi aspettavo. Lascia perdere..." terminò il più piccolo scocciato, spostando Louis e cercando di andarsene.

"Questa è la fine della nostra amicizia..?" riuscì soltanto a dire con un filo di voce il maggiore, mentre si sentiva il mondo crollare addosso guardando Harry andarsene.

"Detta così mi sembra quasi una domanda egoistica. Dopotutto ciò che ho detto, tu mi chiedi questo?! Beh, quello che ci sta rimettendo sono io, no? A te non provoca nessun danno la cosa, ma a me si. È troppo tempo, io non ce la faccio. Non so più fingere d'essere amico della persona che amo." rispose Harry seccato, distrutto dentro.

"Ti prego non andartene! Perché sta succedendo questo?! Io non voglio perderti! Sarebbe la cosa peggiore, non accetterei di averti perso per colpa mia.." sussurrò Louis colto dallo spavento e da delle leggere lacrime.

"Io non vorrei mai perderti, pur di tenerti con me metterei a tacere tutto, ancora una volta. Ma devi saperlo, non è facile. Non lo è per niente. Non so più come fare, te lo giuro che ci ho provato a cacciare tutto questo, la colpa non è tua, tu non hai responsabilità. Il problema è mio, sono io quello che ama troppo e stupidamente, sperando sul niente." rispose il più piccolo.

"Io non voglio che tu soffra!" aggiunse Louis quasi urlando.

"Non ho altra scelta." rispose Harry con lo stesso tono.

"Vedrai che passerà.." affermò insicuro Louis.

"Non provarci nemmeno a dire come funzionano i miei sentimenti!" urlò Harry con uno scatto d'ira.

"Sono fottuto. È passato troppo tempo e se proprio dovrò smettere di provare questo per te, di tempo ne passerà ancora tanto." continuò tranquillizzandosi nei toni, ma non nel suo umore. Nel cuore di Harry stava divampando una tempesta. Forse tutto questo lo avrebbe cambiato ancora una volta.

"Non puoi saperlo.." il maggiore cercò nuovamente di stabilizzare la situazione, ma Harry sembrava così ferito..
"Lo so invece! Vedevo sempre tutti così felici, sembravano non avere nessuna preoccupazione. Ottenevano ciò che volevano e io sono sempre stato contento con loro e per loro. Il problema è che voglio che tocchi a me stavolta stare bene, voglio che una persona scelga me. Ne ho bisogno. Solo che io ho scelto te, quindi ho fallito un'altra volta. Non sono nemmeno capace di far innamorare una persona. Mi sento tremendamente male." aggiunse il più piccolo spostando lo sguardo.

"Ti aiuterò a trovare la persona giusta, sono sicuro che c'è." lo rassicurò Louis passandogli la mano sulla spalla.
'Non voglio il tuo aiuto!' gridavano gli occhi e il cuore di Harry, ma si fermò dal dire quelle parole, rendendosi conto di star combattendo per nulla, perciò si arrese alla realtà.

"Grazie." disse il riccio in modo secco e deciso. Una parola con un significato così detta con quel tono amaro, stonava.

"Dio, ho davvero temuto di perderti! Abbracciami." rispose Tomlinson credendo (o fingendo di credere) alle parole di Harry, gettandosi tra le sue braccia in un abbraccio fraterno.

Il più piccolo rispose all'abbraccio, ma freddamente.

"Qualcosa.. qualcosa non va?" chiese nuovamente Louis notando questa reazione.

'Oh, allora adesso vedi come reagisco!' pensò tra se e se il più piccolo.

"No, tranquillo. Devo solo.. riprendermi un pò!" disse Harry ancora scombussolando, ma accennando un sorriso sforzato.
"Migliori amici come prima?" chiese Louis ammiccando un sorriso.
"Come prima.." rispose Harry con un falsissimo sorriso di risposta.

I due ritornarono nel loro appartamento, inizialmente si parlavano di rado, ma poi il loro rapporto sembrò essere tornato quello di prima. Questo, però, solo per Louis.

Harry non si era arreso e non avrebbe lasciato che le cose andassero in questo modo, senza combattere. Era testardo, per lui non era la fine. Ci avrebbe riprovato ancora e ancora, anche se facendolo avrebbe sbattuto la testa contro lo stesso muro per lo stesso motivo.


Era stupido, o forse, semplicemente innamorato.

 

Angolo autrice


Allora, ammetto che questa storia mi sta particolarmente a cuore. L'ho scritta un pò di tempo fa e l'avrò riletta un centinaio di volte, modificandola in continuazione e osservandola nei minimi particolari.
Ad essere sincera, è anche una situazione relativamente collegata alla mia vita privata, quindi è molto personale e strettamente legata a me.
Come sempre, ovviamente, ci sono dei tratti romanzati ed è palese. Eppure è molto più vicina a me di quanto pensassi.
Ok, siccome ho praticamente sbandierato parte dei miei sentimenti a tutta la comunità, sareste così gentili da lasciarmi un commentino? Giuro che mi fareste felicissima! Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo. :)
  
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