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Autore: zo_Juliette_so    14/04/2013    4 recensioni
anni '70,quando la musica faceva sognare e si proclamava l'indipendenza e l'amore libero..
una ragazza con una vita non semplice si avventura in un viaggio a fianco di un uomo speciale..
un musicista di fama crescente,con i capelli corvini e gli occhi come smeraldi..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La porta dello studio si spalanco' e il Richard Capitani alzo' lo sguardo dalla pila di scartoffie ammucchiate sulla scrivania.
- Hai bisogno? -
La figlia era in piedi sulla soglia,Il viso pallido incorniciato da una cascata di capelli nocciola,assomigliava dannatamente alla madre.
Sospiro'.
- Siediti tesoro -
- Non ho tempo - rispose Beatrice.
- Oh,lo troverai - disse pacato il padre,sorridendole.
La ragazza sbuffo' ma non fece contestazioni,non riusciva veramente a trattare male il padre,anche se non lo dimostrava piu'  gli voleva un gran bene.
Si butto' su una poltrona a fianco della vetrata che dava sul lago.
- Preferivo che sedessi di fronte a me - le disse Richard.
Lei lo guardo' con veemenza.
- Papa' ti prego! -
- Ok,come vuoi; vorrei parlare con te  a proposito di domani sera -
- Domani sera? -
- Si tesoro,hai qualcosa di particolare in programma?-
Beatrice penso' a qualche possibile scusa da accampare per evitare cene,inaugurazoni,interviste e altre sciocchezze varie,ma il padre la precedette.
- Vedi l' Atlantic organizza il ballo annuale...-
La ragazza sussulto'.
- Tutto bene?-
- Si papa' continua pure - rassicuro' il padre,con voce poco convinta.
- Dicevo che la Atlantic organizza il solito ballo anuale;quest'anno ci saranno anche tutte le band piu' popolari del momento che sono pubblicate da noi,tutti i rappresentanti esteri,i personaggi piu' in rilievo...insomma...quest'anno sarebbe bello che venissi anche tu.
So che hai sempre rifiutato gli inviti,e so che non apprezzi gli eventi mondani,ma la nostra famiglia ha bisogna di apparire unita adesso...piu' che mai....- guardo' con insistenza la figlia.
Lei sapeva cosa intendeva; era ovvio che lo sarebbe venuto a sapere,e al momento era l'ultima cosa di cui voleva parlare.
- Quindi se ci concedessi l'onore di partecipare saremmo tutti piu' felici che mai,si anche Dolly! - rispose prontamente alla smorfia della ragazza.
- Allora che ne dici? - volgendo uno sguardo speranzoso verso la figlia.
- No - rispose semplicemente lei,scuotendo la testa e fissando il soffitto.
- Cosa? -
Si sarebbe aspettato un minimo di comprensione.
- No - ripete' lei pazientemente.
Non era la risposta che voleva sentirsi dire.
Richard prese a massaggiarsi lentamente le tempie.
- Vedi tesoro - disse con tono forzatamente calmo - Mi dispiace dirti che una decisione era gia' stata presa,volevo solo metterti al corrente.
Ho gia' risporto per tutti e tre,gli inviti arriveranno domani mattina. -
- Be' vorra' dire che andrete senza di me portando le mie scuse a tutti , lasciandomi a casa a farmi i cazzi miei. -
No, non era ironia quello di cui aveva bisogno Richard.
- Ora taci e mi stai a sentire! - sputo' fra i denti con forza.
Questo fece rabbrividire Beatrice:non era abituata a vedere suo padre perdere la pazienza.
- Se per una volta nelle mia vita ti chiedo di  farmi un favore e di participare a un fottutissimo ballo tu lo fai! Non ti ho mai obbligata a fare quello che non volevi quindi non permetterti di sputtanarmi in quel modo! Credi che io possa fare tutti gli anni la figura del coglione davanti ai miei colleghi dell'Atlantic? Tutti circondati dalle loro famiglie perfettamente sorridenti e al completo?? E solo perche' mia figlia si rifiuta di venire perche' "non ne ha voglia"??? Ascoltami bene perche' non te lo ripetero' piu: oggi pomeriggio andrai con Dolly in citta' a comprarti un abito e parteciperai al ballo. Punto. Ora vattene e lasciamo lavorare! -
Afferro' qualche documento e riprese a lavorare senza piu' degnare di uno sguardo la ragazza,confusa,sulla poltrona in pelle.
Dopo alcuni minuti di silenzio lei si alzo',e il piu' piano possibile usci' dalla stanza senza destare attenzione.


- Dove la porto Signora? -
- Alla boutique di Chanel -
- Certo Signora -
L'autista mise in moto,e la Porche del '55 si avvio' sulla strada di ghiaia bianca che portava ai cancelli principali della proprieta'.
Beatrice osservava gli alti cipressi che deimitavano il viale,senza prestare troppa attenzione alla matrigna,seduta accanto a lei.
Non ci fu alcuna conversazione per i restanti sei kilometri che separavano la magione dal centro di Londra; la ragazza porgeva lo sguardo vacuo verso il paesaggio campagnolo e la matrigna si aggiustava continuamente il trucco e  capelli.
La macchina si fermo' davanti alle vetrine di un elegante negozio nel centro citta'.
- Eccoci qui! - trillo' Dolly.
 Beatrice di malavoglia scesa dall'automobile.
- Attenta a non farti investire tesoro! - ridacchio' Dolly entrando di fretta nella boutique.
La ragazza alzo' gli occhi al cielo e segui' la matrigna.
" Molto bianco e costoso" penso' Beatrice appena entrata.
Il negozio era decisamente snob:
tutto luccicante in pelle bianca e cristallo,mobilia intagliata in ebano, e centinaia e centinaia di vestiti,scarpe,gioielli,borsette e cappelli posizionati a regola d'arte in ordine di sfumatura.
Non era il posto adatto a lei ,che adorava i mercatini,dove trovava tutti quei favolosi gadget hippy ,o quegli originali negozi in Carnaby Street,che vendevano abiti veramente all'avanguardia.
- Larita! - esclamo' Dolly con il suo tono piu' sofisticato possibile, in realta' riusciva ad ottenere un tono di voce ancora piu' inghiignoso e falso.
- Sognora Capitani che bella sorpresa! -
Una donna sulla trentina venne verso di loro con passo aggraziato.
Era alta snella,con un caschetto di capelli corvini e grandi occhi marroni; portava un impeccabile completo color vaniglia,ovviamente di
Chanel.
- Ciao cara! - Dolly inizio' a blaterare - Sono venuta per trovare qualcosa di favoloso per domani sera! Sai mio marito e io siamo stati invitati al ballo annuale organizzato dall'Atlantic Records,solo per le persone di un certo rilievo ovviamente! - risata falsissima.
Larita intanto aveva notato la presenza di una ragazza che,stando silenziosa dietro a quella fastidiosa bionda blaterante,si guardava intorno spaesata.
-.......ho veramnete bisogno di qualcosa di sfavillante! Il prezzo non sara' un problema,tu mostrami semplicemente tutti i capi da sera piu' nuovi delle vostre collezzioni! - concluse Dolly.
Larita si fece avanti per stringere la mano alla giovane.
- Piacere Larita - disse amichevolmente.
La ragazza si risveglio' dai suoi pensieri e strinse la mano alla donna.
"E' veramente meravigliosa" penso' la negoziante "Sembra uscita da una fiaba".
- Oh si lei e' Beatrice,la mia adorata figliastra - disse sarcasticamente Dolly - Ora che ne dici di iniziare subito con la ricerca? Credo che avremo molto da fare oggi! - e con passo deciso si avvio' verso uno dei salottini di prova.
Le due si passarono uno sguardo significativo poi si diressero al seguito della bionda.

Passarono ore di prove e prove,da vestito a vestito,da collezione a collezione,insomma un gran strazio per Beatrice,che osservava con pazienza forzata la matrigna sfilare davanti agli specchi con abiti di ogni tipo e colore.
Da parte sua Dolly era molto compiaciuta,ma non riusciva a trovare nulla di abbastanza stupefacente,e costoso,da indossare a una serata tanto importante.
Poi finalmente Larita prese in mano la situazione e convinse la donna ad andare con un'altra assistente a guardare le scarpe, sicura che ci avrebbe impiegato altrettanto tempo per provarle e valutarle tutte.
Cosi' si liberarono dell'incomodo,e poterono occuparsi della ricerca di un'abito per Beatrice,che da parte sua non era minimamente interessata a partecipare alla spedizione tra tutti i vari espositori.
- Allora dimmi cara,avevi qualcosa di particolare in mente? - chiese gentile Larita.
- Guarda io sono stata costretta sia venire qui che a partecipare a quello stupido ballo,quindi pensa quante idee possa avere! -
- Ok capisco...allora....credo che un modello lungo sia d'obbligo,hai una corporatura perfetta quindi direi che la maggior parte degli abiti che proverai ti staranno bene,ma l'importante che almeno un po' tu partecipi,cosi' la ricerca sara' piu' breve e semplice per tutti -
- Ci provero' - sospiro' Beatrice.
Larita rise .
-Sai questa e' la prima volta che vedo una ragazza scocciata all'idea di fare shopping da Chanel,sei un personagio particolare -

Larita aveva detto il vero;con un po' di collaborazione da parte di Beatrice trovarono parecchi abiti "niente male" in poco tempo.
Ogni tanto vedevano Dolly impegnata infilarsi minuscole scarpine nei suoi piedi non proprio sottili e minuti,e sentendola sbuffare per la fatica ridacchiavano sotto i baffi.
Passarono ai camerini dopo una mezz'ora.
- Ho paura - disse Beatrice vedendo la pila immensa di abiti e accensori che la attendevano.
- Ma smettila maschiaccio - 
"Proprio una ragazza simpatica e con la testa a posto" pensava Larita,divertita nel vedere un'adolescente tanto bella e graziosa demoralizzarsi di fronte a qualche abito da sera luccicante.
I risultati furono anche migliori della aspettative: ogni abito che la ragazza indossava le calzava come un guanto,aderendo alle sue curve minute e esaltando la sua carnagione angelica.
Era perfetta.
Ma lei non si piaceva e invece di guardarsi riflessa nello specchio,si fissava in piedi,come se si stesse vergonando di se' stessa.
Larita cerco' di capire le sue preoccupazioni.
- Come mai non ti piace guardarti allo specchio? - le domando'.
- Non mi piaccio,mi sento ridicola.. - rispose Beatrice.
- Ma perche'? Sei perfetta! Non sai quante ragazze desidererebbero essere come te,anche io lo desidererei! -
- Ma smettila - troppi complimenti,Beatrice arrossi' viontemente.
- Assolutamente no,ora guardati e giudica gli abiti! Vedrai che pian piano ti abituerai alla immagine che rifletti,ed imparerai ad apprezzarti -
Larita diete degli amichevoli colpetti sulla schiena della ragazza,che con un filino in piu' di convinzione inizio' a prendere piu' sul serio la scelta del vestito.

Erano le sei di sera quando Dolly raggiunse Beatrice nel salone d'entrata.
- Ah eccoti ,hai finito? -
- Certo,trovato nulla di interessante? -
- Ovviamente,saro' favolosa domani,credo che tutte le altre mogli...-
Beatrice si fiondo' fuori dal negozio per sfuggire a una delle micidiali ciarlate di Dolly e sali' in macchina.
Ripenso' alla giornata passata tra i camerini e gli espositori.
Una delle piu' faticose della sua vita,penso' ridendo e strinse a se felice le varie buste che contenevano i suoi preziosi acquisti.



- Richard Capitani!! - esclamo' una voce alle spalle di Richard.
Si giro' e vide un omaccione gigantesco che riconobbe come Peter Grant.
- Peter! Che piacere! Sei qui con i ragazzi? -
- Certo sono gia' in pista a scatenarsi - 
Richard ordino' due Martini al barista in smoking e ne offri' uno a Grant.
- Grazei Richard,ora ti lascero' godere la festa,piu' tardi poi parleremo di affari. La mia signora mi aspetta! -
E detto questo l'omone spari' tra la folla di persone che si raggruppava poco lontano dal bar.
Il ballo era agli albori: personaggi celebri,musicisti e miliardari si aggiravano con le mogli e i familiari per lo sfarzoso salone e per le diverse sale annesse.
Richard sorseggio' il suo Martini distendendo i muscoli e provando una fantastica senzazione rilassante.
Ne aveva bisogno.
- Richard caro! - trillo' una voce.
La moglie gli si avvicino' .
Era veramente splendida in un abito scarltto,coperto di strass luccicanti,molto aderente;
portava i capelli raccolti in un bella acconciatura complicata sulla nuca,stile antica Roma; una pochette sempre rossa e delle decolte' nere,sembrava una vera diva.
Il marito le rivolse una sguardo' orgoglioso e la attiro' a se' per stamparle un bacio sulla guancia.
Dal canto suo Dolly fece un verso di apprezzamento,simile a un miagolio.
- Dove diavolo e' tua figlia? - disse poi seccata - Si e' tanto intestardita per venire da sola che sono quasi certa che ci abbia abbindolati entrambi,sono sicura che e' a letto a poltrire al momento,stupida ragazza! -
- Tranquilla amore - le rispose il marito bevendo a piccoli sorsi la bevanda - Verra',se no sarenno guai seri per lei! -
Compiaciuta della risposta Dolly torno' dalle sue amiche "dell'alta societa'",radunate in un salottino a criticare gli abiti di ogni singola partecipante alla festa.

- Marcus mi sto cagando addosso! - gemette Beatrice.
L'autista le rivolse uno sguardo confuso dallo specchietto retrovisore.
- In che senso Signorina? -
- Non ho la cacca tranquillo! - rise lei - Intendo dire che ho una paura bestiale! Lo sapevo dovevo rimanere a casa! Ok torniamo indietro non me la sento piu'! -
- Signorina ho avuto ordini precisi da vostro padre: la accompagnero' fino a quel ballo a costo di morire! -
"Esagerato" penso' sorridendo la ragazza,riuscendo a malapena a non fare caso alla sensazione di vuoto che aveva nello stomaco.
Dopo pochi minuti arrivarono davanti a un suntuoso edificio,con in cima una elegnate insegna "Atlsntic Records",di cui l'entrata,gremita di persone,brulicava di paparazzi e giornalisti.
- Perfetto - sibilo' tra di denti la ragazza.
- Addio Marcus! Potrei non tornare quindi grazie di avermi scarrozzato di qua' e di la' per tutto questo tempo! -
- Buona fortuna Signorina! -
Detto questo l'autista scese,fece il giro dell'auto e le apri' galantemente la portiera.
L'aria estiva serale profumava di fiori.
Beatrice facendosi coraggio si avvio' sul tappeto rosso,pronta ad entrare in scena.

Tutti si voltarono.
Ogni persona presente nela sala da ballo allungo' il collo cercando di vedere la nuova arrivata.
Una giovane donna dalla pelle candida e gli occhi verdi avvolta in uno splendido abito smeraldo;
la parte superiore del vestito  era composta da un corsetto che le stringeva il punto vita,creando uneffeto da vitino da vespa,lasciando scoperte le spalle,avvolte da una morbida cascata di boccoli castani, che le accarezzavano la schena; la gonna era lunga fino a terra,gonfia e voluminosa ,ondeggiava elegantemente a ogni suo movimento.
Teneva tra le mani una piccola borsetta di coccodrillo e uno scialle nero,mentre ai piedi calzava due deliziose scarpette nere con tacco alto.
Al collo portavo un meraviglioso ciondolo,uno zaffiro intagliato e alle orecchie due orecchini importanti,abbinati alla collana.
Era truccata in modo impeccabile,preciso e grazioso.
Nell'insieme era stupefacente; attirava l'attenzione di tutti,con la sua bellezza delicata ed eterea.
Cerco' di attraversare il salone il piu' velocemente possibile,detestava essere fissata.
Riusci' a trovare il padre poco dopo,seduto ai margini della pista da ballo,intento a parlare con qualche "pezzo grosso".
- Papa'! - disse cercando di attirare la sua attenzione.
Richard si volto' e rimase a fissarla.
Non l'aveva riconosciuta.
- Papa' so io,Beatrice,sai tua figlia? - disse scocciata.
- Oh tesoro! Ma sei meravigliosa! Dolly ha fatto veramente un buon lavoro! -
- Si certo! Dolly non ha..-
- Ah a proprosito - la interrupe il padre - questo e' Ian Stephenson,il capo assoluto e indiscusso della Atlantic Records
,lei e'  mia figlia Beatrice -
- Molto piacere - Beatrice strinse la mano ad un corpulento uomo abbronzato.
- Piacere mio! - ripose gioviale Stephenson - Come sei esagerato Richard!Veramente una splendida ragazza! Si e' letto molto di te sui giornali dell'ultima settimana! -
Beatrice arrosi' violentemente.
- Questo e' mio figlio Alan - disse l'uomo.
Un ragazzo sulla ventina,sudaticcio e nervoso le fece un maldestro baciamano.
- E smania per avere l'onore di un ballo con la piu' bella della sala! - disse Stephenson.
Beatrice presa alla spovvista inizio' a farfuglare scuse,ma le occhiate eloquenti del padre la costrisero ad accetare.
Cosi' con il poco avvenente ragazzo,si diresse di malavoglia verso la pista da ballo.
Alan era veramente un pessimo ballerino,ma ci metteva impegno,e questo gli provocava un aumento pazzesco della sudorazione.
Beatrice era imbarazzata in modo abnorme.
Cercava sempre di evitare lo sguardo del ragazzo,che la fissava.
Mentre volteggiavano,o meglio barcollavano, sui lati della pista,fra tante coppie di ballerini,Beatrice noto' ,seduti su quattro poltrone vicino al bancone del bar,quattro individui ben noti.
Cero' di spingere Alan verso un altro lato della pista,ma lui,completamente incapace,la guido' proprio davanti al gruppo dei quattro uomini.
Il biondo a un lato ,parlava animatamente con l'uomo con un gran bel paio di baffi neri,mentre quello al centro,con un caschetto biondiccio,fumava una sigaretta e si guardava intorno.
L'unico che ricambio' il suo sguardo fu l'uomo all'estremita' del gruppetto.
Un giovane con uno sguardo penetrante e misterioso,che la incanto' completamente,rendendola incapace di distogliere lo sguardo.
Avevi i capelli neri come la pece,mossi e lunghi,e  teneva in mano un bicchiere,di quella che sembrava vodka.
Beatrice avrebbe voluto sprofondare.
Lui era li',e la stava fissando.
Tutti i rumori intorno a lei sembravano essere stati inglobati dal silenzio;
restava solo il suono vibrante del loro sguardo intenso,che fendeva l'aria.
Finalmente la musica cesso'.
Prima che Alan potesse dire nulla,la ragazza si allontano' dalla pista rifugiandosi in un angolo.
Da li' vide Dolly parlare vivacemente con un bel giovane dalle pelle olivastra.
"Ecco che ci prova!' penso'.
Alle feste Dolly si divertiva un sacco a flirtare con i suoi coetanei,in assenza del marito.
Disgustata Beatrice si allontano',non molto sicura di dove fosse diretta.
In qualche modo arrivo' al bancone del bar,dove si sedette su uno sgabello; al suo fianco erano accomodati anziani signori,nel pieno godimento dei loro alcolici.
Sorrise e ordino' una Coca Cola.
Da li' riusciva a vedere le teste dei quattro,senza che loro la notassero.
Page era sparito.
Tiro' un sospiro di sollievo.
Di certo non avrebbe voluto incrociare il suo potente sguardo di nuovo,per fare la figura della imbambolata.
Sorseggio' la sua bibita,ritrovando la calma.
Intorno a lei regnava una contenuta confusione,accompagnata dall'orchestra dall'altra parte della sala.
Finito di bere cerco' di alzarsi per cercare un posto tranquillo dove passare il resto della serata,ma un lembo della gonna le rimase incastrato nello sgabello.
Cosi' quando si tiro' su di scatto perse l'equilibrio e ando' a sbattere contro una giovane donna,tutta ingioiellata,che reggeva un drink alla fragola.
Si scateno' un putiferio infernale.
La donna urlava con il cocktail che le colava lungo la scolltura,sul vestito candido, e molti sgabelli si erano scaravoltati.
Parecchia gente si avvicino',e sempre piu' confusione si creo' intorno a Beatrice.
"Merda!" penso' impaurita,guardandosi intorno in cerca di una via di fuga.
Si sentiva soffocare,le persone la schiacciavano,tentando di vedere la la causa di quel rumore.
Poi improvvisamente una mano afferro' la sua e la trascino' via dalla folla.
Lei inizio' a correre dietro all'individuo che la guidava; aveva la vista annebbiata.
Si fermarono in un salore al terzo piano completamente vuoto e silenzioso,lontano da ogni possibile disturbo.
Beatrice si sedette a terra e inspiro' profondamente.
- Stai bene? - le domando' una voce sconosciuta.
Alzo' il capo e si ritrovo' faccia a faccia con Page,che le si era seduto a fianco.
-Tutto a posto grazie - balbetto' in preda a uno shock da fan sfegatata,ma cerco' di contenersi il piu' possibile, per non mandare a fanculo i suoi ideali.
Tacquero per qualche minuto,poi Jimmy prese due sigarette dalla tasca dei pantaloni,le accese, e gliene diede una.
Questo la rilasso' enormemente.
- Allora mi hai salvato la vita? - esordi' Beatrice,pentendosi subito di aver parlato.
Jimmy sembro' imbarazzato per un istante,ma rispose in modo gentile.
- A quanto pare si',e in piu' anche prima ti ho tolto da una situazione imbarazzante ,fanno due! -
Risero entrambi,sentendo che l'imbarazzo lasciava il posto,pian piano,all'entusiasmso.




Ciao a tutti! Finalmente sono riuscita a pubblicare questo maledetto capitolo,e perdonate la mia lunga assenza.
L'ho scritto tutto in una notte,quindi potrebbe essere un cagata assurda,ditemi voi <3
Volevo innanzi tutto ringraziere tutti quelli che mi hanno recensito nei capitoli precedenti! Veramente grazie mille! Non sapete quanto sia importante per me avere i vostri pareri :)
Spero che l'inizio del capitolo non vi sembri palloso,o troppo lungo,perche' insomma il bello viene alla fine, e nel prossimo capitolo! ;)
Recensite senza pieta' e fatemi sepere!!
Un baciotto!
Bez <3





  
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