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Autore: Caster_Gamer    14/04/2013    1 recensioni
Rachel è una ragazza solare, un po' pazza ma allo stesso tempo lievemente perversa, in passato ha avuto problemi con varie cotte ma finalmente si è ben impostata ed è felice.
Ha deciso di partecipare ad un corso di scuola chiamato "Ospiti di esami" e presto una francesina sarebbe apparsa in casa sua...ma quando apre la porta non vede la ragazza dolce che si era aspettata di trovare...
« Oh sì...la ragazza certo...è una bellissima ragazza dai capelli rossi lunghi fin sopra le spalle, gli occhi grigi, la carnagione chiara...c'è soltanto un piccolissimo problema! Ha la fisionomia di un maschio e deve avere qualcosa là sotto che non dev'essere di sicuro quello che abbiamo noi due. »
Storia con vari intrecci basati su tutti i personaggi dove il passato ritornerà sempre e sarà anche il soggetto di certi avvenimenti!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quei francesi...dannosi e gentili!

 

In quel corridoio la tensione era talmente alta che una quarta persona sarebbe esplosa entrandoci.

Mello fece per dire qualcosa anticipando con un tiro d'aria.

« Sta' zitto. » lo bloccò Rachel riprendendo possesso del suo corpo, e quindi anche delle corde vocali.

Il biondo chiuse la bocca guardandola torvo.

Castiel sorrise beffardo e posando una mano sul fianco passò accanto a lui che gli afferrò il braccio per stringerlo forte.

« Non interferire fra di loro. »

« Perché non dovrei? »

« Levati quel sorriso o te lo strappo io. » il rosso gli lanciò uno sguardo minaccioso ma lui guardava avanti « Anche se il tuo non volesse essere semplicemente un tentativo di divertirti, qualsiasi cosa tu mai dovessi provare per Rachel non sarebbe pari a quello che lei prova per Matt e viceversa. Provandoci con lei la confonderesti soltanto, ma non s'innamorerà mai di te. »

« Parli come se avessi passato sulla tua pelle questa situazione. » fece un sorriso, gli altri due trasalirono e lo guardarono.

« Si è sistemato tutto adesso. Non sarai tu a rovinare tutto. »

Mentre lo sguardo di Castiel ritornava lentamente sempre più indifferente, quello del biondo sembrava inferocirsi maggiormente.

« Credo...che non siano affari miei. » rispose liberandosi dalla presa, nonostante avesse voluto dire tante altre cose.

Fece per ritornare nella sala ma una voce allegra e solare lo chiamò.

« Castiel! » si voltò verso Rachel che aveva un sorriso dolce sulle labbra « Vieni con noi alla casa infestata dopo, no? »

« COSA!? » Mello cominciò ad urlarle cose del tipo “Io quello non lo voglio!” o “Lo infesto io! Altro che casa!”.

Il rosso sorrise.

« D'accordo. » rientrò in sala mentre il biondo continuava a sbraitare.

Si poggiò al muro e guardò verso il soffitto.

Perché riesce a farmi arrossire così facilmente?”

Si strofinò il viso velocemente nascondendo l'imbarazzo, nel frattempo qualcuno si avvicinava a lui.

« Castiel. » levò la mano e vide quel Matt sorridergli.

« Dimmi. »

« E così tu vieni con noi? »

Quel sorriso, quell'espressione apparentemente sincera...

Aveva sentito tutto.

« Già. »

« Beh, allora mi ricorderò di chiamarti quando dobbiamo andare. » gli fece cenno con la mano e si voltò dall'altra parte andandosene.

Pff, mi stai sfidando con messaggi subliminali?”

« No Castiel. »

Il rosso si voltò verso Lysandre perdendo per poco l'equilibrio, dato che sembrava essere apparso dal nulla.

« Che...che c'è!? »

« Non sta cercando di dirti niente. Ti dice semplicemente ciò che pensa. »

« E tu da quando leggi nel pensiero? » si ricompose sorridendogli, lui lo guardò.

« Mi sembra ovvio. Credo che abbia sentito quello che è successo ma non ti crede un problema. »

Vorrebbe dire che non sono abbastanza interessante da essere un problema per una coppia!?”

« No, semplicemente che lei lo ama talmente tanto da non avere alcun dubbio. »

Castiel guardò l'amico quasi spaventato, infatti fece qualche passo indietro.

« La smetti di leggermi nel pensiero!? »

« Più che nel pensiero in faccia. » rispose l'altro scostandosi i capelli.

« Comunque...hanno sentito tutti la conversazione? » chiese sarcastico, una vampira dai rossi occhi truci si avvicinò a lui.

« Sì, solo che tu non te ne sei accorto. E ti avviso, tra Rachel e Matt non mettere il dito! » disse pronunciando le labbra, lui storse le sue guardando Nikole sorpreso.

« Non era tra moglie e marito? »

« Quello che sia... » la ragazza guardò altrove con le guance lievemente rosse.

« In ogni caso non capisco perché quel travestito continui a rompermi le scatole. »

« TRAVESTITO!? » la mora si guardò attorno « Se Mello ti sentisse non avresti più che un millesimo di secondo per dire le tue preghiere! »

« Come se avessi paura di quel trav- »

« Se continui non ti rispondo, è pur sempre mio amico! » lui roteò gli occhi.

« Parla. »

« Come hai detto tu, ha passato sulla sua pelle questa situazione. » fu la sua unica risposta prima di venire trascinata via dalla folla.

« Addioooo... »

Castiel la seguì con lo sguardo finché poté, poi guardò Lysandre.

« Credo che abbia bevuto qualcosa che non doveva bere. » costatò, il ragazzo sospirò.

« Vado a prenderla prima che si cacci nei guai. »

E così dicendo anche lui sparì dalla visuale del rosso, che rimase tra i suoi pensieri in tranquillità.

 

Effettivamente un ragazzo aveva offerto a Nikole un bicchiere dopo averle giurato chissà quante volte che era analcolico, l'aveva inseguita per tutta la sala e lei per toglierselo dai piedi, dato che non era capace di urlargli di lasciarla in pace, bevve quella bevanda che la fece andare su di giri nello stesso istante in cui si allontanò definitivamente da quel ragazzo.

Adesso aveva in testa solo una cosa, il viso del professor Yagami.

Lo cercò ovunque mentre la folla non faceva che confonderla sempre di più facendole girare la testa.

Quando finalmente vide il bellissimo professore, che con il cervello in vacanza le sembrava un angelo, corse verso di lui con un sorriso a trentadue denti.

Lui la vide arrivare e la salutò con la mano ma venne preso per entrambe le braccia e gettato in mezzo agli altri.

« Scott...? » la chiamò sorpreso, lei rise.

« Nikole non le piace? » gli andò dietro posandogli le mani sulle spalle « In fondo prima mi chiamava sempre così. »

Ridacchiò divertita procurandosi sguardi del tutto straniti.

« Spero non le dia fastidio, ma un bell'uomo come lei dovrebbe sempre essere gentile con una bella ragazza come me ad una festa di Halloween dove i maniaci abbondano. »

Quelle parole troppo simili ad altre scossero il castano, che ormai del tutto stranito si lasciò trascinare fuori dalla sala.

Quando si accorse di avere però varcato la soglia si fermò venendo guardato da lei.

Gli si avvicinò sempre di più fino a far sfiorare i loro nasi, Yagami le prese il polso della mano che stava per accarezzargli i capelli e la tenne ferma.

« Che c'è? »

« Hai bevuto, non è così? »

La ragazza roteò gli occhi e pronunciò le labbra.

« Diciamo che...lui ha insistito. » rispose per poi sorridere « Non le piace questo mio lato? »

« Di certo non sei la Nikole Scott che conosco. »

« Oh...la figlia di puttana? »

Light sentì la mano pulsare e le dette un forte schiaffo che risuonò nel silenzio.

La ragazza si portò una mano sul punto colpito rimanendo a testa bassa.

« Sono sempre un tuo professore. » le ricordò.

La Nikole soffocata dall'alcool ne risentì molto di quelle parole, di quello schiaffo, di quella situazione. Ma la ragazza davanti al professor Yagami se ne stava fregando altamente.

« Che c'è? Dico solo la verità, non l'ha mai pensato lei? » lo guardò nuovamente, lui non reggette quel contatto visivo e voltò la testa dall'altra parte.

Fece per rispondere ma una voce calda lo precedette.

« Accetti le mie scuse da parte sua, se non se n'è accorto non è in sé...in questo momento. »

Si trattava di Lysandre...aveva per caso assistito alla scena?

Non riuscì a guardare in faccia nessuno dei due, perciò preferì fissare il muro.

« È come una bilancia. » disse la ragazza, Lysandre la guardò, lui invece prestò orecchio « Un lato diventa sempre più pesante...ma questa è la prima volta che l'altro lato invece di rimanere come prima si alleggerisce. »

Il ragazzo sussultò, mentre lui non riusciva a capire cosa intendesse.

« Non...non si tratta di questo. Andiamo. »

Il professore invece rimase a fissare il muro pieno di pensieri.

Già, era abbastanza interessante.

 

Lysandre andò da Rachel, sicuramente lei sapeva cosa fare.

« Oh no Nikole! » l'amica come la vide si portò la mano sulla fronte, lui storse le labbra.

« Non è la prima volta vero? »

« Mh. Ne ha combinata una grossa col professor Yagami? »

Come faceva a saperlo? Si chiedeva se avesse visto la scena...

« Beh, un po'. »

« C'è solo un modo per farla riprendere... »

Le spiegò il fatidico modo che lo stranì parecchio, Rachel non aveva ancora effettivamente visto anche solo un minimo livello di sconvolgimento da parte sua.

« Lo so che è strano ma...diciamo che è l'unico modo se vogliamo che riprenda a star bene, dobbiamo portarcela in quella casa, non possiamo lasciarla sola! »

« Quella...casa? »

La castana rimase in silenzio per qualche istante, poi si decise a parlare anche se un po' titubante.

« Probabilmente non ti ho avvisato prima...scusa. »

« Di cosa stai parlando? »

« Ehi Lys, che ne dici se andiamo in un posto più appartato, eh? » lo stuzzicò Nikole dopo che venne tirata indietro da lui mentre ci provava con un tizio travestito da mummia.

« Sì, vieni con me. » le disse prendendole delicatamente la mano e portandosela lungo la sala alla ricerca del bagno.

Lei era completamente divertita, non faceva caso a niente e rimaneva a lanciare sguardi maliziosi al primo ragazzo che incontrava.

Quando finalmente il ragazzo la portò in bagno chiuse a chiave la porta e sospirò.

« Ok...va contro la mia volontà ma devo farlo Nikole, scusami. » si avvicinò a lei che gli si gettò quasi fra le braccia.

« In bagno è un po' scomodo però... »

« Non intendevo questo. » prese un altro sospiro, doveva ricordare che era ubriaca e che quindi non era proprio in sé.

Le prese la testa e scansando appena un bacio gliela infilò sotto al lavandino aprendo l'acqua fredda.

Lei cominciò ad urlare cose che lo facevano quasi preoccupare, in fondo erano parole non ben espresse dato che stava letteralmente annegando in quel lavandino.

L'allontanò e la ragazza cominciò ad ansimare tenendo stretto fra le mani il lavello.

Lo guardò quasi sconvolta, lui teneva lo sguardo in basso dato che si sentiva in colpa.

« L-Lysandre!? » si portò una mano sulla fronte lasciandola scorrere poi nei capelli, sembrava parecchio confusa.

Era ancora completamente rossa ma aveva anche cominciato a sudare, era sicuro che non si trattasse completamente dell'acqua nella quale l'aveva immersa.

Aveva le labbra socchiuse come se volesse dire qualcosa, ma allo stesso tempo si premeva le tempie che dovevano farle molto male.

« Stai bene? » provò ad avvicinarsi ma la ragazza indietreggiò sbattendo contro un pilastro.

« Ahi... » mormorò massaggiandosi la spalla, fissò il pavimento e mentre Lysandre provava nuovamente ad andarle vicino sbottò a piangere come chissà cosa.

« Non preoccuparti è tutto a posto, va tutto bene. » il ragazzo l'abbracciò accarezzandole i capelli, le lacrime di lei gli bagnavano la maglietta in una maniera impressionante.

Era la prima volta che la vedeva piangere così...di solito cercava di trattenersi e le uscivano lacrime in silenzio che a volte non riusciva proprio a respingere.

Un po' la capiva.

Anche lui teneva tutto dentro, ma per lei doveva essere più difficile.

Mascherava tutto abilmente con un sorriso dolce, non si limitava a tenersi tutto, fingeva anche di essere felice quando non lo era.

« Ssssst, stai calma. » provò ancora a farle recuperare il controllo finché non la sentì più singhiozzare « Nikole... »

La chiamò, ma lei non rispose. Provò a lasciarla facendola quasi cadere, la recuperò e costatò che si era addormentata.

« Ma che... »

Era strano, effettivamente non aveva mai visto nessuno ubriaco e di conseguenza riprendersi, però non credeva che si addormentasse all'improvviso.

Magari era perché le aveva gettato la testa nel lavandino, però come aveva detto Rachel sarebbe almeno servito a farla riprendere anche se non a farla tornare del tutto sobria.

Aprì la porta, subito dopo la prese in braccio e la fece uscire.

Una ragazza vide la situazione e chiamò l'amica, che di conseguenza fece segno all'amico che attirò l'attenzione del suo gruppo che per sbaglio scontrò delle ragazze che posarono lo sguardo su di loro, e così si venne a creare una reazione a catena che attirò tutta l'attenzione.

Tutti quegli occhi puntati su di lui facevano quasi paura, ormai il sottofondo che si sentiva era solo la musica, almeno finché non si alzò un bisbiglio generale.

Pettegoli” pensò trattenendosi dal roteare gli occhi, Mello gli venne in contro trascinandolo fuori dal bersaglio.

« Si è ubriacata? » gli domandò una volta tornato in mezzo alla folla mentre il chiacchierio e le risate riprendevano.

« Credo di sì. »

« Capisco...in ogni caso adesso andiamo in quella casa, lei deve per forza venire con noi. » lo avvisò allontanandosi, Lysandre ancora non aveva chiaro di che casa stessero parlando.

 

Rachel cercava Castiel per dirgli che dovevano andare, ma di lui non c'era traccia.

Era vero che la folla era parecchia, ma anche lui però doveva essersi nascosto da qualche parte!

Avrebbe voluto urlare il suo nome ma sicuramente se l'avrebbe fatto sarebbe potuta direttamente andare a scavarsi la fossa.

Capì alla fine che magari era andato a disperdersi nell'istituto ascoltando la musica, quindi cominciò a cercarlo nei vari corridoi chiamandolo.

Aule, laboratori, palestra...non era da nessuna parte.

La cosa più brutta poi era che doveva girare per l'intera scuola nei suoi lati più deserti.

Stava quasi per arrendersi e mandarlo a quel paese quando sentì una risatina.

« Dai, non qui... »

La porta di un'aula era socchiusa, intravide due figure al suo interno e decise di spiarle.

Una ragazza dai capelli neri vestita da gatta nera, completamente scollata, e...Castiel?

Doveva essere lui, stessi capelli, stessi vestiti, voleva essere più sicura che lo fosse ma era girato...Le sue mani vagavano nel corpo di quella ragazza fino a che non riuscì a toglierle metà di quel travestimento.

Una scossa lungo la schiena la fece tremare, quasi istintivamente spalancò la porta ed i due si voltarono verso di lei.

Abbassò lo sguardo stringendo i pugni.

« V-volevo solo avvisarti che noi stiamo andando! Tu fai quello che vuoi, stai con quella sgualdrina o vieni in quella casa! Ma noi non ti veniamo a prendere! Ti fai il ritorno a piedi e non so se ti apro a casa! » urlò più forte di quanto avesse voluto, in quel momento sentì qualcosa muoversi sopra di lei e sgranando gli occhi vide Castiel sorridere divertito e compiaciuto dietro di sé.

Si girò di nuovo e vide lì quel ragazzo...

Aveva gli occhi verdi ed i capelli erano castani, l'unica cosa simile era l'abbigliamento da vampiro.

« Oh porca... » guardò di nuovo il rosso per poi rivolgere lo sguardo ai due « S-scusatemi...avevo scambiato lui per un altro e... » era talmente imbarazzata che non riusciva più a continuare la frase.

« Andiamo scema. » il rosso levò la mano dal telaio della porta e cominciò a camminare nel corridoio, lei lo seguì senza più dire una parola.

« E così pensavi che quello fossi io? » fece una risata divertita « La gelosia ti stava mangiando mia cara. »

« G-gelosia!? Ero solo arrabbiata perché sapevi che a metà sera ce ne saremo dovuti andare e vederti lì a divertirti mi aveva fatto capire quanto fossi menefreghista! » smentì anche se non con una scusa abbastanza plausibile.

« Non devi essere gelosa, tu hai il tuo Matt ed io ho bisogno di divertirmi. »

« Cretino! Quello non eri tu e poi non m'interessa ti ho detto! Mi ascolti quando parlo!? »

« Vorresti...che certe cose le facessi con te? » si voltò verso di lei dopo averla aspettata, e prendendole le spalle la sollevò facendola mettere in punta di piedi.

« Ti mollo uno schiaffo. »

« Con le braccia bloccate? »

« Miro ai tuoi gioielli. » gli fece un sorriso ipocrita che lo divertì.

« Non credo di avere mai visto una persona fedele come te, a parte Lysandre ovviamente. » la lasciò e terminando la frase riprese a camminare.

« Fedele...io? » sbottò a ridere sonoramente « Mi piacerebbe tanto... » mormorò tenendo lo sguardo basso simile a quello di un cane bastonato.

  
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