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Autore: past_zonk    14/04/2013    2 recensioni
Quando Seung Ri uscì dalla stanza, Top rise fra sé, una risata bassa e divertita, una risata giocosa “Mi stai sfidando, Ri? Mh, chissà chi vincerà questo gioco”.
Quando a Top piaceva una cosa, se la prendeva, certo, ma questa volta il gioco si prospettava più divertente del solito.
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Seungri, T.O.P., Taeyang, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Niente, sostanzialmente stavo ridendo solo io guardando il video della Panda-dance di Seungri con TOP, e leggendo un commento che recita "Seungri living the dream of countless fangirls", ahahahahahah, ok, so true!
Ieri ho visto 71: into the fire, il film sulla guerra super-angst con protagonista Top; non potete immaginare quanto ho pianto. Piangevo e bofonchiavo qualcosa come: "Film di merda sgrungfffff, con un finale di merda, crrooooosck, aaaaaah, ma più, mai più Choi Seung Hyun, non provarci mai più, sgnèèèèk". Ecco, sì, più o meno così. Non chiedetevi perché nel mio immaginario emetta suoni dinosaureschi (?!) - comunque inutile dire che il film è stupendo, indipendentemente dal fatto che ci sia lui o meno
In tutto questo abbiamo un icon di coppia questa volta *alza sopracciglia con saccenza*
Naturalmente ringrazio i miei due splendori (si prende confidenza) che hanno anche questa volta recensito, e ricordo al giovane pubblico del fandom #BIGBANG che si può recensire anche per dire che la storia fa schifo, eh, quindi, yay, non innaffiatemi di indifferenza.
Ok, queste note son durante anche troppo.
Vi lascio al capitolo!
Silvia.
PS: Sto pensando di iniziare anche un altro progetto qui, su i Bigbang, una cosa molto/troppo triste. Ma ci sto pensando accuratamente, non voglio farvi venire un infarto. Anche perché l'ho già fatto venire al fandom dei Muse facendo morire Matt Bellamy di AIDS, e la cosa non è che mi renda tanto fiera XD
Comunque vi farò sapere, restate in linea se vi interessa u_u
vi voglio bene splendori di tutto il mondo, ahahah!


(づ ̄ ³ ̄)づ


















Bad boy.
Capitolo secondo.

 
 
 
Le coreografie andavano necessariamente provate sul palco, per questo dopo il riscaldamento si spostarono verso lo stadio dove avevano organizzato il loro ritorno sulle scene. Le scenografie erano pronte, si mormorava che Daesung avrebbe volato sul pubblico con un paio di ali, e che si sarebbero dovuti abituare a salire e scendere dal palco con una sorta di ascensori scoperti. Se c’era una cosa che Choi Seung Hyun aveva imparato, era mai dire mai; in tour poteva succedere di tutto, da incidenti a litigi, e l’importante era dimenticare tutto una volta in scena. Pensava che la citazione ‘show must go on’ non fosse mai banale.
Comunque, c’era chi ci riusciva meglio – ad esempio Jiyong, sì – e chi peggio, e in quel caso Daesung non riusciva a controllare benissimo le sue emozioni, così quando era triste o malinconico lo faceva trasparire anche durante le esibizioni.
Erano arrivati allo stadio.
Scesero in fretta dal furgoncino senza temporeggiare con qualche fan che li aspettava lì fuori. Da qualche giorno ormai li aspettavano prima delle prove; forse le avrebbero salutate più tardi, per ora un saluto veloce con la mano poteva bastare.
Era davvero immenso lì dentro. Seung Hyun già si figurava quell’enorme spiazzo nella luce notturna, riempito di torce e di persone in estasi.
“È incredibile, vero? Fighissimo!” SeungRi era lì accanto a lui.
“E tu da dove sbuchi?”
“Ero qui” disse ridendo.
“Pensavo mi avessi dato buca” disse, guardandolo con un’espressione a metà tra il serio e il divertito.
“Ho un cuore tenero, do sempre una seconda possibilità, soprattutto ai miei hyung”
“Spero non a tutti” disse ridacchiando Top, avviandosi verso i camerini.
Seungri alzò gli occhi al cielo. Per essere solo mezzogiorno, la sua innocenza era stata minata già troppe volte.
 
Era strano ritornare su un palco. Certo, era il suo luogo naturale, ormai, ma un po’ di insicurezza lo attanagliava quando iniziarono con le prove. Forse era anche per il comportamento atipico di Top-hyung… Ma poteva davvero definirlo atipico? Insomma, non era forse stato sempre tormentato dai più grandi della band, con la scusa di essere il piccolo di casa? Forse c’era qualcosa che non andava in lui, ecco. Forse stava prendendo la cosa troppo seriamente.
Si morse il labbro, e per la preoccupazione si dimenticò totalmente di entrare con la sua strofa; solo quando la musica si fermò e si ritrovò accerchiato da sguardi interrogativi, se ne rese conto. Arrossì.
“Scusate…”
Stavano provando da due ore, ormai, e stava  cominciando a sentire la stanchezza.
La coreografa annunciò che avrebbero fatto una pausa. Seungri ne fu grato.
Si avviò verso il lato del palco, stendendosi completamente e chiudendo gli occhi. Cosa gli prendeva?
“Che ti prende?”
Il tempismo di Youngbae era davvero apprezzabile. Si sedette affianco a lui a gambe incrociate, due bottigline d’acqua fra le mani, una delle quali la porse a lui.
Seungri si stropicciò un po’ gli occhi “Non so, sarà la stanchezza. Grazie” fece un sorso d’acqua. Molto meglio.
Si mise a sedere anche lui, passandosi una mano fra i capelli.
“Mi sembri preoccupato” il più grande era accigliato.
“Non so…”
“Se c’è qualcosa che ti turba e hai voglia di parlarne, non farti problemi, lo sai” disse scrollando le spalle.
“Grazie, hyung, lo apprezzo molto” rispose con un sorriso.
Fra i membri della band, Taeyang era il più generoso, e anche il più empatico. Sembrava sapesse leggere le persone in un istante, ma allo stesso tempo la sua gentilezza lo frenava dal diventare invasivo, e così sembrava proprio il confidente perfetto.
Taeyang lo attirò a sé con un braccio, stringendolo disordinatamente e posandogli uno schiaffetto affettuoso sulla tempia.
“Non combinare casini” disse, prima di alzarsi “Su, andiamo” e di offrirgli la sua mano per rimettersi in piedi.
 
Finite le prove, nel programma era prevista la prova e la scelta dei vestiti di scena. Di solito si vestivano molto liberamente, anche perché ognuno di loro aveva i propri gusti e fetish, però quello era il concerto di ritorno, e tutto doveva essere fatto in grande.
L’outfit di Top sarebbe stato come sempre qualcosa di molto elegante, di classe. Magari una bella giacca particolare, oppure una t-shirt coperta da un trench; avrebbe deciso una volta viste le opzioni.
Entrarono nel backstage, che in quel momento sembrava essere il retroscena di una vera e propria sfilata di moda. Jiyong aveva probabilmente già provato i due terzi di tutto quello che c’era lì dentro, come al solito.
Stava occhieggiando un paio di pantaloni di pelle scura, quando vide con la coda dell’occhio sfrecciare Seungri, entrare in un corridoio e sparire a passo veloce. Sospirò e si voltò, guardando nella direzione in cui era scomparso. Si guardò intorno, intercettando lo sguardo di Taeyang, che annuì, probabilmente consigliandogli di andare, e poi si avviò, seguendo il più piccolo.
Top camminò guardandosi attorno, per poi trovare il giovane accanto ad un appendiabiti pieno zeppo di giacche, poggiato contro il muro ad occhi chiusi.
Seguì con lo sguardo per pochi attimi la linea del suo collo, poi si avvicinò cercando di fare rumore, scalpicciando le scarpe e tossicchiando. Non voleva prenderlo di sorpresa.
“SeungRi” disse greve.
Il giovane aprì gli occhi, glieli puntò addosso. In silenzio, lo guardava. Era come se gli stesse bruciando il petto, con quello sguardo; come se gli stesse facendo carico di qualcosa. Il gioco iniziato quella mattina già pesava, Top se ne rendeva conto, perché per lui questo gioco andava avanti da fin troppo tempo, da mesi, forse anni, divisi in quei piccoli istanti in cui si fermava a guardare il ragazzo, a ridere, a parlare con lui, a cantare con la sua voce che lo seguiva; giocare con Seungri era giocare con un fuoco troppo caldo e troppo indomabile, un fuoco che neanche lui riusciva a mitigare. Per giocare con Seungri doveva mettere in conto la possibilità di ferire i suoi sentimenti, ed era un prezzo troppo alto. Top non avrebbe mai voluto ferirlo. Flirtare con Gd era solamente naturale; entrambi erano sulla stessa lunghezza d’onda, capaci di fermarsi, di capire il gioco che c’era dietro tutto quello. Con Seungri era diverso…forse non era neanche un gioco, a dirla tutta. Lui sembrava così fragile, così intoccabile…
Era per quello che non riusciva a staccarsene.
“Seungri, che c’è?” disse, facendo trasparire la sua preoccupazione.
Il più giovane continuava a fissarlo in silenzio. Poi fece un passo verso di lui, strinse gli occhi.
Fu veloce, e Top non fece niente per fermarlo, preso di sorpresa. Un paio di mani lo afferrarono per le spalle, e, con anche troppa forza, lo spinsero contro il muro.
Ogni tanto dimenticava che Seungri non era un bambino.
Quegli occhi erano fissi nei suoi, lo guardavano insistentemente, come se gli chiedessero qualcosa disperatamente.
Seungri si spinse contro il suo corpo, violentemente.
Top chiuse gli occhi; nelle sue vene il sangue ribolliva. Il petto si abbassa e s’alzava, e, si diceva, cazzo, è solo qui vicino a me, non sta facendo nulla, allora perché mi sento così?
“Seungri…” questa volta era lui a voler cedere. Era lui a essere debole nella sua presa, lui a non avere forza di volontà. E non era forse stato sempre così? Nonostante in apparenza mantenesse in piedi quel continuo gioco di flirt e ammiccamenti, in realtà era il più debole tra i due. In qualche modo, una vittima.
Una vittima di quegli occhi scuri che ora lo fissavano, spogliandolo di tutto e facendolo sentire nudo. Carne. Ossa. Niente.
Quando il cuore di Top cominciò a pulsare troppo, troppo forte, in maniera insopportabile, tanto da sentirlo battere nelle orecchie, tanto da non sentire nient’altro che il suo istinto bruciante, quando tutto divenne troppo insopportabile, invertì la posizione, spinse il più giovane contro il muro, sfidandolo con gli occhi, mordendosi le labbra, respirando forte.
Lo sguardo di Seungri, però, vacillò, quasi spaventato, il suo respiro era tagliente, sembrava terrorizzato; fu allora che Top ritornò in sé.
Cosa stavano facendo?
Seungri ora guardava il pavimento, imbarazzato, o forse amareggiato, chi poteva dirlo. Top lo abbracciò, lo strinse a sé. Non voleva confonderlo, impaurirlo, non voleva spaventarlo…
Gli fece poggiare la testa sulla sua spalla, proprio come in quel film che girarono insieme…
Fra lui e Seungri sembrava tutto un film.
Una pellicola lunatica che cambiava genere in ogni momento, passando dal romantico, al comico, al sexy.
Solo che Top non sapeva più che ruolo interpretare, che parole dire, che azioni compiere, che battute recitare per ferire il meno possibile quel ragazzo che ora si stringeva forte a lui.
Non sapeva che parole pronunciare per provocare meno vittime possibile…
Non l’aveva mai saputo.










To be continued...

☆ミ(o*・ω・)ノ



 

   
 
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