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Autore: NonchiamarmiNinfadora    14/04/2013    2 recensioni
..come se le sue labbra fossero fatte per le mie, come due pezzi di un puzzle che si incastrano perfettamente senza mai lasciarsi. Ed io non mi sarei mai fatta scappare la MIA metà ora che l’avevo finalmente trovata..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Eravamo appena entrati nella stanza delle necessità per un altro incontro con “L’esercito di Silente” e quel giorno Harry ci fece imparare a scagliare uno schiantesimo. Tutti provarono ma nessuno riuscì a fare l’incantesimo perfetto compreso Neville che addirittura di disarmò da solo e cadde per terra. Venne finalmente il turno mio e di Ron, lui iniziò a pavoneggiarsi e disse che non mi avrebbe fatto tanto male e cose simili.. Cinque secondi dopo Ron era per terra schiantato ovviamente da me, bhe diciamo che se non mi avesse detto quelle cose prima non ce l’avrei fatta ma l’ho fatto anche per far bella figura davanti a un altro Weasley: Fred. Ero pazza di lui! Era da un po’ che avevamo un rapporto che diciamo andava oltre l’amicizia, occhiatine, frecciatine complimenti che lui diceva sui miei capelli (cosa che non ha mai fatto nessuno). Fatto sta che dopo aver schiantato Ron io andai vicino ai gemelli e dissi a Fred “Bel colpo vero?” e lui guardandosi intorno e capendo di essere fissato da George, Ron (appena rinvenuto), Seamus, e molti altri sia del nostro anno e sia dell’ultimo anno disse “Bhe.. potevi far di meglio, non è che ci si può aspettare tanto da una ragazzina di 15anni..” e, dopo avermi strizzato la guancia come si fa con un moccioso, si voltò verso quelli del suo anno e battè il cinque ai suoi coetanei come se non esistessi. In quel momento mi crollò il mondo addosso.. No non poteva essere che non piacevo a lui! Cosa avrei fatto dopo che la persona a cui tenevo di più mi aveva insultata davanti ai suoi amici? Girai i tacchi e me ne andai rumorosamente dalle mie amiche e mi portai con me anche Ginny che, rivolta un’occhiataccia a suo fratello, mi seguì senza fare storie. “E’ proprio un cavolo di bambino! Come osa darmi della ragazzina, ok ho 15 anni ma potrei batterlo quando vuole in ogni singola materia” dissi a Ginny a fine lezione mentre tutti uscivano “Lascialo stare, è un ragazzo e i ragazzi sono fatti così.. Ed eccolo qui! Per merlino vai ad insultare qualcun altro la prossima volta” disse lei a mentre suo fratello arrivava in contro a noi “Fila via nanetta! Devo parlarti Herm..” disse lanciando un’occhiata serpentesca a Ginny, che, dopo essersi allontanata un po’, fece la linguaccia a Fred. Che cosa voleva ancora? Non mi aveva già ferita abbastanza? Lui aspettò che la stanza fosse deserta e che la porta si fosse chiusa per bene prima di parlarmi “Senti non voglio sentire niente uscire dalla tua bocca dopo quelle cattiverie che hai detto prima” e dicendo questa frase mi sentì una lacrima che stava uscendo dall’occhio sinistro. Con forza la ricacciai indietro voltandomi verso la porta e proprio mentre stavo per uscire la porta si sbarrò “Sei davvero ostinato Weasley! La camera percepisce quello che vuoi e a quanto pare quello che vuoi e non farmi uscire..” dissi tenendogli comunque le spalle girate. “Ti prego scusa! Non volevo dire quelle cose cattive prima.. Mi sono uscite così prima, pensavo che i ragazzi l’avrebbero trovato divertente e..” a quelle parole sbottai “AH SI? CREDI CHE FARMI SOFFRIRE SIA L’UNICO MODO PER ESSERE DIVERTENTE, EPPURE TU ERI QUELLO DEGLI SCHERZI, DELLE RISATE, QUELLO CHE NON TI DOVREBBE MAI FAR SOFFRIRE PER VIA DELLA SUA SIMPATIA.. E INVECE TU MI HAI FATTO SOFFRIRE E ANCHE PARECCHIO!” quelle ultime parole mi uscirono spontaneamente e mi corressi “non che me ne importi di te ma.. bhe, chiunque mi avesse detto quelle cose mi avrebbe fatto soffrire! Io lo so come sei veramente! Non devi indossare una maschera per piacere agli altri, sei divertente anche così senza esagerare” Lui si avvicinò e mi prese per le mani e ci fissammo per un attimo negli occhi fino a quando non apparve un grammofono che produsse una musica, un lento precisamente. Io diventai tutta rossa e dissi “Chi è che vuole ballare? Sei di sicuro tu e..” lui mi interruppe e disse “Sei sicura che non l’hai voluto un pochino anche tu?” io rossa come un peperone dissi con un fil di voce “..forse..”. Ma perché la musica? Perché in quel momento di rabbia mi è venuto in mente il ballo?.. ballo .. ballo .. bal.. Ma certo! Io l’anno prima durante il ballo del ceppo, mentre ballavo con Krum, continuavo a guardare Fred e Angelina che stavano insieme, e li fu la prima volta che provai gelosia per Fred.. Improvvisamente lui posò la mano sul mio fianco e istintivamente misi la mia sulla sua spalla ed iniziammo a ballare. Di tanto in tanto alzavo gli occhi e incontravo i suoi: grandi e azzurri. Lui cercava i miei occhi come io cercavo i suoi, o forse speravo che da quei due pezzi di cielo trapelasse qualche sentimento, ma niente, aveva la strana capacità di nascondere benissimo quello che provava, felicità, rabbia, dolore, gioia. Dopo pochi minuti non stavamo più ballando ma ondeggiavamo abbracciati, il livello di rossore delle mie guance si iniziava ad attenuare passando dal peperone, al rosa Umbridge al mio colore normale, sarà che mi trovavo a mio agio tra le forti braccia del rosso che mi aveva fatto perdere la testa in un anno. Lentamente sopra le nostre teste le luci si attenuavano fino a far rimanere i nostri volti nella penombra. Sentivo il suo respiro sul mio collo e l’odore delicato dei suoi capelli che sapevano di mare. Chiusi gli occhi e sognai, .. sognai di essere al mare con lui, sdraiati sulla sabbia al tepore del sole con il rumore delle onde a cullarci e.. “Grangy..” mi svegliò lui poggiandomi il pollice e l’indice sotto il mio mento portando la mia faccia più vicina alla sua.. Ovviamente c’era una distanza di circa trenta centimetri dai nostri visi per via della sua altezza, così salì sulle punte arrivando a pochi centimetri dalla sua bocca dicendo “Si Freddie..” la distanza diminuiva e sentivo il suo respiro sulle mie labbra “..sei stupenda..” disse lui con un fil di voce. Io istintivamente presi la sua mano e la misi all’altezza del mio cuore “Ecco quello che provo quando sono con te Weasley” dissi anche io sottovoce. Il suo sguardo passò dalla sua mano, che dal mio petto passò a cingermi la vita come l’altra, alla mia bocca diventata ormai caldissima e quasi bollente, ai miei occhi che si fecero gradi per guardar meglio il bellissimo ragazzo che avevo davanti ed improvvisamente le sue labbra si mossero emettendo un suono armonioso “Granger.. Baciami!” non me lo feci dire due volte e poggiai dolcemente le mie labbra sulle sue. Come prima i nostri corpi ballavano intrecciati, ora le nostre bocche facevano la stessa cosa rincorrendosi e muovendosi armoniosamente come se le sue labbra fossero fatte per le mie, come due pezzi di un puzzle che si incastrano perfettamente senza mai lasciarsi. Ed io non mi sarei mai fatta scappare la MIA metà ora che l’avevo finalmente trovata.
  
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