Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: Low_Armstrong    14/04/2013    2 recensioni
Raccolta di brevi (o non molto brevi, a volte) one-shot che altro non sono che flussi di pensieri di Billie Joe (o di chi gli è vicino) sui/nei momenti più importanti della sua vita o che (secondo me) lo hanno particolarmente colpito e segnato. Scusate l’assurda sdolcinatezza di tanto in tanto, il calcare la mano su fatti dolorosi ancor più spesso, ma è tutto spontaneo, qua, e pubblico le cose così come vengono.
#rageandlove #stay(arm)strong
Enjoy.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrienne Nesser Armstrong, Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
21 settembre 2012


HIGHWAY TO HELL… STAIRWAY TO HEAVEN

Cazzo cazzo cazzo! Perché l’ho fatto?! Perché sono un cazzo di idiota, ecco perché!
Tiri un calcio alla sedia con tutta la tua forza, le mani stringono i capelli neri spettinati. Continui ad urlare, urli e basta. Perché sei incazzato, sei spaventato… sei deluso. Stai tornando sobrio. Ti rendi conto della cazzata che hai combinato e i brandelli della chitarra appoggiati malamente sul divano della tua camera d’albergo non fanno che ricordartelo. Un altro calcio, un’altra imprecazione. E vai avanti così, ancora e ancora. Crolli per terra solo quando le tue gambe, esauste a forza di calci, smettono di sostenerti. Il pavimento freddo e quasi un balsamo per le mani torturate per l’incazzatura, rabbrividisci. Il peggior post sbornia di sempre, pensi. Poi scoppi a ridere improvvisamente, come il cazzone che sei. Sbornia, a chi vuoi darla a bere! Sonniferi, alcool e roba, altro che qualche birra di troppo. La schiena contro la gamba del tavolo, pieghi le gambe e appoggi i gomiti sulle ginocchia, mentre ti stringi la testa tra le mani. Il casino che hai combinato te la fa scoppiare, la testa. Quel casino ce lo senti dentro, riascolti in un groviglio le tue urla incazzate, le stronzate che uscivano dalla tua bocca, anche se stronzate non erano. Quando è successo? Quando è successo che rimanessi solo ad affondare nella merda fino al collo? Sei solo, solo e non fai un cazzo per nuotare via da quel fiume di dipendenza. Ecco cos’è, Billie Joe, deciditi ad ammetterlo. Smetti di fare il coglione per una volta e ammettilo. Fai qualcosa. Combatti, cazzo! Ma poi… per cosa? Per chi? Sei solo, è un circolo vizioso. Sei solo ad annegare i dispiaceri nell’alcool inghiottendo compresse, e ora anneghi nelle tue lacrime, nelle tue lacrime disperate e incazzate. Solo.
Senti un rumore, tipo quello di quando sei entrato richiudendoti la porta della suite alle spalle, ma questo è più… gentile.
Sei solo e non senti perché non ascolti.
Una tessera magnetica cade a terra.
Sei solo e continui a non sentire, i capelli stretti tra le dita.
Un passo dopo l’altro, qualcuno ti si avvicina.
Sei solo. Sei solo.
Adrienne si siede vicino a te, ti abbraccia, il mascara continua a rigarle le guance già segnate.
Ti sbagliavi ancora, anche su questo.
Non sei solo.
E per un attimo, ti si blocca il respiro.





AUTHOR’S CORNER
Questa è venuta così, di getto, dopo giorni e giorni di totale stallo creativo. Dieci minuti di pura follia letteraria in una ordinaria domenica.
Pubblico subito, senza tanti fronzoli, prima che mi passi la voglia e cominci a considerare l’idea che questa cosa è una cazzata.
Il titolo è banalissimo, ma pure lui è venuto fuori così e al momento non mi viene in mente niente di meglio.
Scusate anche il linguaggio, ma non penso che Billie Joe possa essere mentalmente educato. No, ok, è perché non so essere educata neanch’io. Né quando penso, né quando scrivo.
Fatemi sapere che ne pensate!

A presto,
Lally_Weasley
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Low_Armstrong