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Autore: Envy_Love    04/11/2007    1 recensioni
“Universo Reale.
Universo Alternativo.
Mondo Reale.
Mondo parallelo.
Fay Tranen e Fantasy Tranen.
Due sorelle con un unico segreto ed un unico scopo: rimanere vive.
Ce la faranno a sopravvivere anche ad Aerugo, paese in rivolta nel sud?
Riusciranno a superare le loro difficoltà principali?
Ma soprattutto..
..riusciranno a salvare Amestris dalla catastrofe della guerra?
…sei pronto a varcare la soglia del portale ancora una volta?”
Salve. Sono tornata anche questa volta con una nuova fiction che, come al solito, non vedevo l’ora di postare! *.* Bhè.. spero vivamente che vi piaccia! ^_^ ringrazio di cuore fullmetalQUEEN perché mi ha dato le caratteristiche dettagliate di Fantasy Tranen, ovvero la sua “reincarnazione” nella mia fiction XD e sapete chi è Fay? *O* IO, ovviamente.. XD spero vi divertiare a seguire questa fiction, ma d’altronde non sono io a scegliere. XD
Ready? Steady? GO!
Genere: Generale, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Envy, Nuovo personaggio, Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo Ottavo
-Light Alchemist-

 
Erano appena arrivati alla stazione di Ollen, una città al centro dell’est di Aerugo. Edward e Alphonse erano rimasti immobili a fissare la città che si ergeva davanti ai loro occhi: palazzi altissimi, officine, macchine moderne diverse da quelle di Amestris.. e nessun automail. Era tutto un mondo differente. Fay invece sentiva di provare ancora nostalgia per quella città. Ollen, la sua città natia. Solo pochi anni prima l’aveva lasciata per andare ad Amestris con la sorella, e ora.. bhè, ora si ritrovava nuovamente a casa. Ad ogni passo la nostalgia spariva, e l’aria pulita le inondava le narici e le scompigliava i capelli corti: il suo sguardo serio e composto, però, tradiva la sua felicità.
Edward e Alphonse si accorsero strada facendo che i passanti e gli uomini dentro le i negozi o i bar, la salutavano, e le ricambiava tranquilla i saluti. Insomma, si accorsero che tutti la conoscevano, e le conosceva tutti a sua volta. Bizzarro? No, semplicemente normale. Almeno per lei, che in quel luogo ci aveva vissuto anni e anni. Una voce alle spalle di Ed e Al li fece rabbrividire: era un po’ stridula, ma composta ed educata, e una ragazza passò subito in mezzo a loro, abbracciando da dietro Fay.
«Faysaaaaaaaaaaaaaaan!!» urlò quella. Tutti i coloro che in precedenza non l’avevano salutata, si voltarono stupefatti verso di lei, che arrossì per la vergogna.
«..Jewell..» sospirò Fay, voltandosi appena ad osservarla. La ragazza che l’aveva abbracciata aveva lunghi capelli rossi e riccioluti, e grandi occhi castani che brillavano. Non aveva gusti particolarmente bizzarri in fatto di vestiti, perché indossava una canottiera e un paio di semplici jeans strappati: cose comunque alla moda, in confronto ad Amestris.
«Oh, Faysan! Da quanto tempo, non ci vediamo!!» e si strusciò contro la sua schiena, con affetto. Inutile dire che per Fay era più che fastidioso: era una rottura. Almeno così la vedeva lei. «Sei tornata qua per restare, Faysan?? Eh??» chiese Jewell, mentre gli occhi le si illuminavano dalla gioia.
«No, Jewell, è solo per..» si bloccò, pensando ad una scusa. Non poteva dirle che era là in missione «..per una vacanza.»
«E allora torni a casa tua o hai bisogno di essere ospitata??» chiese quella. Fay sospirò.
«Jewell, io.. noi abbiamo dove andare.» disse, scoccandole uno sguardo serio. Poi osservò Edward e Alphonse, rassegnata, facendo loro segno di avvicinarsi. «Jewell.. sei pregata di lasciarmi..» fece, sbuffando sonoramente. Jewell ubbidì, ma comunque le stava attaccata, prendendola a braccetto.
«Oooh.. Però, Fay! Che amici carini che hai!» Edward e Alphonse divennero improvvisamente rosso fuoco. Jewell finalmente lasciò Fay, per poi attaccarsi al braccio di Edward, che la guardava imbarazzato. «Waaaaahh.. per me tu sei il più carinooo!!» Edward arrossì, se possibile, più di prima «Vuoi essere il mio ragazzo??» chiese Jewell con aria innocente. Fay sospirò, coprendosi gli occhi con una mano. Alphonse scoppiò a ridere, mentre Edward era rimasto senza parole, più che rosso in volto. Fortunatamente c’era Fay!
«Jewell.. non è roba per te, sei ancora troppo piccola.» disse, osservandola di sbieco «E poi, è molto più grande di te. Senza contare che non lo conosci nemmeno, come puoi fargli domande del genere?» la rimproverò. Jewell si fece piccola piccola, sempre attaccata al braccio di Edward.
«Ma.. scusa, Tranen, ma quanti anni ha?» chiese Edward, osservandola sbalordito. Fay sospirò.
«Undici, Edward. Ha sei anni meno di te. O sette?» Fay fece per pensarci.
«Sette, Tranen. Ho diciotto anni, io!» sbuffò, osservandola. Fay gli sorrise.
«Dettagli! Avanti, andiamo..» si voltò, riprendendo a camminare, cosa che fecero anche Alphonse ed Edward, accompagnati dalla maledetta compagnia di Jewell, che non accennava a mollare il braccio del povero Edward, già abbastanza sconvolto da parte sua. Camminarono per ben mezzora, sotto la stessa routine con i passanti. Tutti la salutavano, e lei salutava tutti.
Si fermarono solo quando arrivarono davanti ad una semplice casetta, forse fin troppo piccola. Ma, anche se sembrava piccola, era più grande di quello che si potesse pensare: aveva tre piani sotterranei inondati di pura luce. Bizzarro, eh? Ma l’alchimia poteva fare grandi cose. Oh, almeno, l’alchimia di Luce poteva fare tanto. Fay fermò il suo incedere, e fissava l’entrata, che recitava così:

 
“Chi siete, e che cosa volete?
Se non siete nei seguenti nominativi, non entrate!

 
Jewell Nefertari
Fantasy Tranen
Jacob Tranen”

 
Fay abbassò lo sguardo, ridacchiando. Jewell la guardò triste.
«Ah, adesso la Madre non mi considera neanche più sua figlia?» chiese, voltandosi verso Jewell. «Si può sapere che cazzo le è successo?» strinse i pugni, assottigliando gli occhi in un’espressione irata, diretta verso Jewell, che abbassò lo sguardo, fissandolo per terra. Tremò.
«Ecco.. Light non vuole vedere altri se non Fanny, zio Jacob e me..» Fay rimase immobile.
«Light?» domando, scettica. Jewell si tappò immediatamente la bocca, osservandola con gli occhi spalancati. «Non mi dirai che.. ha davvero..» gli occhi le si fecero piccoli dalla rabbia, per poi voltarsi e caricare un calcio potente verso la porta in acciaio davanti a lei.
«Fay! Fay, aspetta, sta ferma!! Non lo fare!» niente. Andata. Fay tirò un calcio alla porta, talmente potente da farla volare verso l’interno, piegata in due. E dire che l’acciaio di Aerugo era tremendamente più duro di quello di Amestris. Fay entrò dentro, correndo a grandi falcate, scendendo veloce ai piani inferiori, seguita a ruota da Jewell, che cercava di fermarla e da Edward e Alphonse, che non sapevano cosa fare, ma che erano rimasti scioccati dalla forza tremenda sprigionata dal calcio di Fay. «FAY!!!!» urlava Jewell, continuando a correre verso quel tornado che era diventata Fay: sembrava peggio di una bestia selvaggia. Scendeva a sette a sette i gradini delle scale, correva molto velocemente, apriva le porte con la forza di un leone: era una belva.
«MARIANNE TRANEN!» urlò, spalancando l’ultima porta. Una donna dai lunghi capelli biondi si voltò verso di lei, osservandola: aveva un occhio lilla e l’altro verde, sembrava l’incrocio fra Fay e Fantasy. «CHE CAZZO HAI FATTO IN MIA ASSENZA?!» urlò, andandole vicina, afferrandola per il colletto e sollevandola da terra. «E RISPONDI, IDIOTA!» lo sguardo irato di Fay faceva sì che gli occhi assumessero leggere sfumature color dell’ametista.
«Io.. chi.. chi sei?» Fay spalancò gli occhi, dandole un pugno in pieno volto.
«SAI PERFETTAMENTE CHI SONO, RAZZA DI STUPIDA!» rispose «SONO TUA FIGLIA!» digrignò i denti, sotto lo sguardo stupito di Marianne.
«F.. Fay..?» fece, mentre una singola lacrima le solcava la guancia destra. Fay si trattenne dal picchiarla ulteriormente. «..ma tu.. eri.. eri morta..»
«IO?» disse ancora, alzando la voce «Io non muoio così facilmente, Marianne!» disse, gettandola per terra. «E così..» disse abbassando lo sguardo «..ti sei azzardata a diventare Alchimista Esclusiva del Governo, eh?»
«I-io.. Fa-Fay..» tentava di calmarla con la voce: neanche la madre riusciva a contrastarla. «..pensavo che fossi.. m-morta e così.. i-io..» Fay inarcò un sopracciglio.
«Tu?» tentò. La madre scoppiò in lacrime.
«H-Ho.. ho tentato u-una.. u-una..» Fay capì al volo, spalancando gli occhi.
«..hai tentato una trasmutazione umana..?» rimase spiazzata. Se davvero l’aveva fatto, questo voleva forse dire che adesso.. circolava un Homunculus dall’aspetto di Fay? «Tu.. tu..»
«Perdonami, Fay.. io.. volevo riaverti, e così.. ho..»
«Dimmi che non l’hai nutrita, almeno..» bisbigliò Fay, all’apice della rabbia «..dimmi che non l’hai fatto, Marianne!» supplicò, cadendo in ginocchio. La osservava scioccata, con la bocca socchiusa.
«..perdonami..» Fay rimase immobile. «..mezzora fa ha sentito una presenza forte e.. e.. è scappata..» bisbigliò ancora, abbassando il volto. Fay era rimasta immobile.
«..devo sbarazzarmene..» sussurrò, rialzandosi «..il più presto possibile..» si disse ancora. Uno sbaglio non poteva essere punito neanche con la morte. Non questo genere. «Light Alchemist..» disse, chiudendo gli occhi e calmandosi «..confido nel fatto che tu ti renda conto che hai fatto una cazzata.» si voltò, e non disse più nulla.

 
Alphonse ed Edward erano rimasti al secondo piano sotterraneo, e tremavano: non avevano idea di quello che potesse fare Fay a sua madre, e di certo non volevano scoprire la sua collera. Jewell era rimasta con loro, accucciata in un angolo, che ti stringeva le tempie, tremando visibilmente, molto più di Edward e Alphonse. Poco dopo, sulla soglia della stanza dove erano rifugiati, comparve una ragazza: capelli corti biondi con le punte lilla, vestiti bizzarri. Era Fay.
«Ho risolto.» disse «..mi ha spiegato le sue ragioni.» Jewell la osservò.
«L’hai.. lasciata viva?»
«Sì. Non ti preoccupare, Jewell.» e le sorrise «Non avevo voglia di far fuori qualcuno.. non oggi.» a quelle parole, Edward e Alphonse rimasero immobili a fissarsi: cominciarono a tremare ancora di più. Quando Alphonse voltò lo sguardo su Fay, si accorse di qualcosa di diverso: gli occhi non erano di quel lilla luccicante.. erano viola scuro, e le pupille erano verticali e sottilissime. Inoltre, sulla spalla sinistra, si intravedeva qualcosa.. una sottospecie di simbolo. Quindi, connesse: quella non era la vera Fay.
«Dov’è Fay?» disse, osservando la ragazza che lo osservava.
«Che stai dicendo? Sono io, Fay!» disse, seria.
«Se davvero sei tu.. dimmi, come mi chiamo io?» la interrogò. Sul volto uno sguardo beffardo che non gli si addiceva. Fay sorrise maligna.
«Hai davvero un occhio attento..» sospirò «..bravo. A quanto pare ti sei accorto che non sono lei.. in base a cosa, mi chiedo?»
«Occhi viola, pupille verticali, tatuaggio bizzarro sulla spalla sinistra.» disse «Da quel che vedo da qui, sembrerebbe un drago che si morde la coda, o un serpente. Da questo deduco che tu sia..» Edward spalancò gli occhi.
«..un Homunculus..?»



Faycchan- et-voilà! ^O^ altri due capitoli pronti x voi!! ..non vi fa paura Fay, vero? XD almeno, non il suo Homunculus.. giusto? O_O oddio.. XD ahahah.. non so dove mi sono uscite tutte 'stè cose, ma essendo una di quelle long-fic stile Betrayal Pride (e ti pareva, se non si finiva a parlare di nuovo di qll!! >.< ndHann)(shh!! >.< ndFay), ovvero di più di trenta capitoli.. (eh, sì, xk devo inserire un sacco di cose *__* mica è solo d'avventura, 'stà fic, eh! >_<).. bhè vedrete voi! *____* ghgh.. spero vi piaccia ancora la fic, dopo questo capitolo! XD

bye bye,
ringrazio tutti quelli che leggono le mie fiction senza commentare
ringrazio tutti quelli che leggono le mie fiction e commentano
ringrazio i lettori nuovi
ringrazio i lettori vecchi
e tutti quelli che continuano a sopportarmi, a seguirmi, a sostenermi.. e a guidarmi verso nuove fiction!

Faycchan
  
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