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Autore: _Fip3tt4_    14/04/2013    4 recensioni
Cosa sarebbe successo se Pepper avesse accettato l'invito di Tony a seguirlo a Venezia?
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harold 'Happy' Hogan, James 'Rhodey' Rhodes, Tony Stark, Un po' tutti, Virginia 'Pepper' Potts
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tony viene svegliato dall’avviso dell’atterraggio appena avvenuto.

Si volta e vede che Pepper è ancora addormentata abbracciata a lui.

È ancora pallida, ma ha un’espressione più serena sul viso delicato.

Ora può osservarla meglio, può osservare i suoi lineamenti sempre tesi quando lavora ora rilassati, può osservare e accarezzare le sue mani tanto piccole e affusolate rispetto le sue, può ascoltare i suoi respiri regolari intervallati da qualcuno più profondo. Non vorrebbe svegliarla ma sa che deve.

-Pepper- la chiama Tony- si svegli. Siamo arrivati.

Pepper solleva lentamente le palpebre scoprendo i suoi occhi cerulei.

-Sta meglio?- le chiede Tony.

La donna risponde mugugnando qualcosa che somiglia ad un “sì”.

-Siamo a Venezia, in Italia!

Appena Pepper sente quella frase, spalanca gli occhi e sembra riprendersi del tutto.

-Davvero? Siamo in Italia?- dice lei alzandosi e correndo verso l’uscita del jet privato.

-Vedo che sta molto meglio, Pepper! Dormire al mio fianco fa sempre effetto!-.

Pepper arrossisce leggermente, chiude gli occhi e sospira, come rassegnata, ma felice di dover passare un’intera vacanza con Tony Stark, l’uomo più egocentrico del mondo.

Lui, vedendo la reazione dell’assistente, sorride e le chiede subito:

–L’ho per caso messa in imbarazzo, Pepper?- chiede avvicinandosi a lei.

-Da cosa l’ha capito, Tony?- gli risponde, sorridendo ancora abbastanza in imbarazzo per il fatto di aver dormito nello stesso letto del suo capo senza essersi resa conto di averlo abbracciato nel sonno.

Tony ridacchia. La adora sempre quando è imbarazzata.

I due scendono dal jet privato e si avviano a chiedere informazioni all’aeroporto.

Una ragazza si trova dietro ad un banco che deve essere il punto informazioni.

Tony si avvicina, convinto, ma quando la ragazza lo saluta con un cortese “buongiorno, cosa desidera?” lui si rende conto di non sapere nulla della lingua italiana.

Riesce solo a dire un “buongiorno” molto esitante, quando Pepper arriva in suo soccorso, parlando perfettamente l’italiano per chiedere una cartina della città.

Quando lei si gira, porgendo a Tony la cartina, l’uomo la guarda sbalordito.

-Ma lei…-

-Sì, parlo l’italiano. Mia madre era italiana e mi ha insegnato la sua lingua.

-Almeno non avremo problemi a farci capire dalla gente di questa città!

Un sorriso compare sul viso di Pepper.

-Andiamo a cercare l’hotel?

-Ovvio!

Stavano girando da ore per tutta la città. Avevano chiesto ad ogni hotel ma nessuno aveva tre stanze libere.

-Ma è possibile che ci sia così tanta gente?- dice Pepper sbuffando.

-Bè, è Carnevale qui. E il Carnevale di Venezia è una delle feste più famose. Vengono persone da tutto il mondo per ammirare la città in questo periodo!-

-Capisco…-

Pepper comincia a guardarsi intorno, per cercare una soluzione al loro problema.

E la soluzione non tarda ad arrivare.

-Guardi! Lì c’è un piccolo residence a tre stelle!- dice indicando un piccolo ingresso contornato da piante di vario tipo.

-Ma è a tre stelle! Tony Stark non può andare in un residence a tre stelle!- si lamenta lui facendo una faccia disgustata.

-Faccia come vuole! Io vado- dice Pepper avviandosi all’ingresso seguita da Happy che aveva dovuto sopportare le lamentele del suo capo per tutto il giro della città.

Tony fa l’indifferente per qualche secondo, poi, vedendo che la donna fa sul serio la segue di corsa.

-Aspetti!-

Pepper si volta con un sorriso ironico sul viso.

-Vedo che ha cambiato idea, signor Stark!-

-A quanto pare…-

I tre entrano nel residence.

Tutto all’interno dà l’idea di casa.

I mobili della reception sono in legno chiaro e le stoffe delle tonalità del blu.

Anche il bancone è di legno e dietro ad esso c’è una scaffalatura dello stesso materiale che contiene le chiavi delle varie stanze.

- Mi piace questo posto- dice Pepper guardandosi intorno.

-Sì, carino…- risponde Tony fingendosi indifferente.

Poco dopo arriva una ragazza che con un sorriso cortese dice:

–Benvenuti! Come posso esservi utile?

-A lei l’onore!- dice Tony guardando l’assistente.

-Tre stanze singole, grazie.

La ragazza del residence controlla sul computer.

-Mi dispiace, tutto ciò che ci rimane sono due doppie.

-Questo è un bel problema…

-Vanno benissimo!- dice Tony e, anche se non aveva parlato in italiano, la donna aveva capito subito.

-Tony! Non mi sembra una buona idea!- ribatte Pepper.

-Faccia come vuole…- dice lui, ripetendo la frase detta dall’assistente poco prima.

Pepper sospira.

-E va bene. Ma io prendo la stanza da sola e lei dorme con Happy.- esclama con un tono leggermente autoritario.

Mentre Pepper dà tutti i dati necessari alla ragazza, Tony si guarda intorno cominciando a pensare che quel posticino non è proprio male, mentre una malsana idea si affaccia nella sua mente.

-Ah, dimenticavo! Le stanze sono comunicanti tra loro. Ecco le vostre chiavi e vi auguro un buon soggiorno!

Tutti e tre si avviano verso il piano delle camere.

Tony non la smetteva di brontolare il suo dissenso riguardo la decisione di Pepper di farlo dormire con Happy. Arrivano di fronte le porte delle stanze con l’intento di rivedersi dopo un’ora, giusto il tempo di darsi una rinfrescata e riposarsi un po’, ma Tony non voleva separarsi da lei.

-Dai Pepper!-

-Tony no!-

-Ma perché, cosa le costa?-

-Tony le ho detto di no, la smetta di fare il bambino!-

Erano dieci minuti buoni che stavano discutendo perché Tony voleva, anzi pretendeva, scambiare le stanze per poter dormire con lei.

-Perché no? In fondo abbiamo già dormito insieme…- esclama lui avvicinandosi.

-Forse perché stavo male e non c’era un altro letto se non il suo?!- risponde lei seriamente scocciata per le continue insistenze dell’uomo.

-Ma ora sta meglio?!-

-Si, perché?-

-Vede che allora ho un effetto benefico su di lei! Eddai possiamo condividere la stessa stanza?- chiede lui per l’ennesima volta questa volta però sfruttando la sua arma segreta: gli occhi dolci.

Non si è mai abbassato a tanto, ma per Pepper, per vederla dormire un’altra volta accanto a lui, inspirare il profumo dei suoi capelli e poterla abbracciare liberamente senza che lei scappi, farebbe questo e altro.

Lei d’altro canto non risponde subito.

Vorrebbe poter dormire di nuovo abbracciata a lui, sentire le sue mani avvolgerle delicatamente i fianchi e poter sentire il suo respiro regolare sul collo, ma non può perché lui è un genio, miliardario, playboy, filantropo e chiunque potrebbe pensare che lei ambisce solo ad una posizione più alta nelle Stark Industries.

Non si lascia intenerire dallo sguardo di Tony, rimasto fermo davanti la porta della stanza implorante. Lo raggiunge dicendogli:

-Stark, deve sapere che quando dico no… è no!- esclama, con un sorriso sulle labbra per l’espressione dell’uomo, prima di chiudergli la porta in faccia.

*****Note autrici*****

Buonasera a tutti!!!

Ci dispiace aggiornare con qualche giorno di ritardo ma questo periodo tra scuola e virus non abbiamo proprio avuto tempo :S

In compenso siamo finalmente arrivati a destinazione (nonostante qualche piccolo problemino) in una delle città più belle non solo d’Italia.

Grazie ancora a coloro che hanno recensito il precedente capitolo con la speranza di leggere cosa ne pensate anche di questo =)

  
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