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Autore: c a m    04/11/2007    9 recensioni
Allora u.u Premettendo che è la mia PRIMA fan fic xD , che i gemelli Kaulitz NON sono famosi ò__ò ( fate conto sia una specie di universo parallelo ) , che la protagonista NON sia quindi una loro fan e bla bla bla , la fic parleggia di una storia comica e romanticosa. E fatevi quattro risate xD. . enjoy!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ebbene , questo è l'ultimo xD
Ora potete dormire sogni tranquilli xD
Grazie del sostegno e di tutti i Complimenti.
Spero che ( per chi il 30 c'era ) abbia emozionato anche voi
il concerto (L)
(Che culo ç__ç ndVale che fa l’html del capitolo)
Io li avevo davanti , e due sorrisi di Tom li ho ricevuti davvero.
I sogni son deeeesideeeri xD
Ok , ora la ary mi ha anche messo in testa le canzoncine della Disney xD
Do mi sol do do sol mi do bla bla bla bla bla blaaaa xD
Basta , mi rendo conto che sto sclerando.
Alla prossima!
P.s. Ary, Mogghia e Vale vi amooh!
(Ah, certo, io per ultima sto <_< ndVale che fa l’html del capitolo) [gneeek è.é t'ho beccato bastarda XD ti amooh xD ( sono io ) ] XD

 

 

We die when love is dead
It's killing me
 We lost a dream we never had
The world in silence should forever feel alone
Cause we are gone and we will never overcome

 

 

 

 

 

Mi voltai , procedendo col motorino e superando il cancello che si richiuse alle nostre spalle , elettricamente. Ci stavano aspettando , perchè li avremmo dovuti seguire. Potevo vedere Bill alla guida che , rispetto a Tom , guidava molto più prudentemente.

Arrivammo ad un bar piuttosto isolato , una ventina di minuti dopo. Parcheggiai la mia vespa azzurra , sistemando il casco , mentre Vale faceva lo stesso con la sua. Si poteva dire che ormai le nostre vespe vivessero in simbiosi , in un certo senso.

Entrammo , seguiti dai due gemelli che indicarono un tavolino riservato. Evidentemente avevano prenotato , oppure no.

<< TOM! BILL! >>

Una signora bionda si fece avanti , da dietro al bancone.

<< Da quant'è che non venivate! >> , disse ancora , guardandoli affettuosa. Io , intanto , stavo per sedermi al tavolo da loro indicatoci.

<< EHI TU! Quello non è il posto tuo , trovati un altro tavolo , signorina ! >> , disse acidamente la stessa signora che , poco prima , sembrava una pecorella tenera.
Strabuzzai gli occhi , Tom la fulminò: << Veramente Signora Wanda , la ragazza è con me. >>

Cambiò colore. Prima divenne bianca , quasi come il grembiule che portava addosso , poi rossa , come la tovaglia dei tavoli. Mi sorrise , avvicinandosi e tornando gentile: << Scusami Cara , desideri qualcosa ? Caffè , thè . . ? >>

<< Cappuccino per lei! >> , rispose Vale , conoscendo i miei gusti alla perfezione.

<< E chi ti ha interpellato , ragazzina eh ? >> , fece la signora , aspra come un limone.

<< Lei sta con me , invece. >> , disse Bill.

Sorrise dinuovo: << Accomodatevi , vi prego. >>

Bill e Tom sedettero accanto a noi. Da una parte io e Tom , dall'altra Vale e Bill.

<< Perfetto allora , un Cappuccino e poi ? >>

<< Mmm , per me cioccolata calda. >> , disse la mia persona.

I due scossero la testa , poi Tom aggiunse: << Niente da bere , come sempre. Però i soliti due cornetti. >>

La signora annuì e scomparve dietro una tendina.

<< Cos'era quel tonfo stamattina ? >> , chiese Bill , interrompendo il silenzio.

Io e Tom scoppiammo a ridere , lui diede semplicemente un'occhiata al fratello e lui intese , ridendo. Erano quasi telepatici , quei due.

La signora riapparve con le cose che avevamo ordinato. Prima mise davanti a me il cappuccino , poi la cioccolata , e infine in mezzo le due brioche.

<< Crema e semplice , come piacciono a Voi! E oggi visto che siete in compagnia offre la casa , d'accordo bambini ? >>

<< Sì signora Wanda , grazie.>> , rispose Bill sorridendole , poi appena fu a debita distanza dal nostro tavolo aggiunse << E' un'amica di famiglia , per questo ci tratta così. >> , fece spallucce , poi agguantò il cornetto semplice.

Io cominciai a fissare la schiuma della mia tazzina.

<< Non ci fate caso , resta sempre a fissare la schiuma per qualche minuto. >> , disse Vale , quando mi resi conto che i gemelli mi guardavano allarmati. Scossi il capino , i due avevano già finito i loro cornetti , Vale era a metà tazza. Poggiai la mano sulla mia: era fredda. Nonostante ciò , però , la portai alla bocca , bevendone un pò , e finendola quasi.

La ripoggiai sul tavolo , mentre Tom mi fissava. Sorrise , avvicinandosi e baciandomi velocemente. Poi passò la lingua sulle labbra: << Mmm , buono il bacio al cappuccino. >>

Vale prese il cellulare e , evidentemente notando l'ora , fece un balzo.

<< Cazzo Cam è tardissimo! >>

<< Mmm ? >> , feci io guardandola.

<< Sono le undici e mezza! >>

<< Oddio! I miei mi uccidono. >>

<< Ragazze vi accompagnamo ? >>

<< No , dobbiamo tornare in motorino e poi dobbiamo studiare per il compito di matematica di domani. . >> , sospirai.

<< Grazie comunque. Di tutto. >> , disse Vale abbracciando Bill , che le sussurrò qualcosa all'orecchio. Tom mi prese per mano , alzandosi insieme e senza salutare Wanda mi portò fuori. Si tolse il cappello e me lo mise , storto , guardandomi con dolcezza.

<< Appena puoi chiamami , ti prego. >> , disse Lui. Io annuii.

<< Appena posso. >>

<< Giuri ? >>

<< Giuro. >>

 

 

 

 

 

Più o meno sette mesi fa era il compleanno di una scimmia che era innamorata di me , a cui avevo dato un pugno , alla di cui festa avevo incontrato non solo il ragazzo più fantastico che avessi mai conosciuto , ma anche quello stronzo che proprio due giorni fa ha causato lo sgretolamento del mio cuore.

Inutile dire che ci sono abbastanza abituata , ma pensavo che questa volta sarebbe andata.

Non meglio , perchè il meglio non esiste. Ma sarebbe solo andata , come tutto il resto delle cose vanno. Andata bene , ecco. O forse andata e basta.

Non potevo sapere , non potevo immaginare neanche minimamente che due giorni fa , la sera di quel fottuto mercoledì , non sarebbe più andato niente.

 

Vale era a casa mia , stavamo facendo la quinta versione delle dieci che la nostra gentilissima professoressa di Latino ci aveva assegnato per le vacanze. Quasi dopo ogni " et " ( sì, i latini avevano una fantasia enorme ) sul letto cominciava a vibrare qualcosa: un messaggino sul cellulare della Uno , da Bill ovviamente. Quei due si erano messi insieme qualche giorno dopo la festa , e non si perdevano di vista neanche un attimo. Erano già sette mesi che la loro storia continuava , mentre la mia e quella di Tom non era propriamente una storia.

Le storie hanno un'inizio , uno svolgimento , il fatidico " spannung " - quello che la prof mi chiedeva ad ogni interrogazione , il punto di massima tensione - , la conclusione e bla bla bla. Ecco , forse la nostra aveva avuto solo lo spannung , o quello che è , proprio mercoledì.

Bill aveva chiesto a Vale tramite sms di raggiungerlo , qualche ora dopo , a casa sua , per presentarla a qualche amico venuto a fargli visita. Lei ovviamente aveva accettato , e io mi ero subito aggregata perchè era quasi una settimana che non rivedevo Tom. L'occasione era perfetta. Bill l'aveva detto , che io non disturbavo mai.

Quella sera si sbagliava , evidentemente.

Appena arrivammo Bill si fiondò alla porta , accogliendo Vale a braccia aperte. Quando vide me , però , si congelò.

<< Ah-Eh- Ca-Cam. . >>

<< Ciao Bill. . c'è Tom ? >> , dissi io sorpassandolo.

<< Cam . . >>

<< Eh? >> , mi voltai.

<< Aspetta , devo dirti una cosa. >>

Lo raggiunsi preoccupata , lui fece un gesto con le mani verso qualcuno , dietro di me. Stranita , mi voltai. Una bionda si reggeva al collo del mio Tom , e stavano uscendo entrambi dalla cucina. Lui la teneva tra le braccia e lei si rannicchiava , baciandogli il braccio.

Chiusi gli occhi. Vale mi raggiunse.

<< Vale. . >> , sussurrai.

<< Dimmi. . >>

<< Fermami o la faccio finire in cronaca nera.>>

<< Io non ti fermo. >>

<< Bene. >>

Deglutii , respirando lentamente. Intanto nella stanza era calato il silenzio. Girai i tacchi e mi voltai , semplicemente , sbattendo la porta alle mie spalle.

Corsi alla vespa , misi in moto , ma il cancello elettronico non potevo aprirlo. Così la lasciai lì , scesi , e scavalcai il cancelletto , saltando al di là e sbucciandomi le mani. Cominciai a correre , correre e correre. Non so per quanti metri , forse chilometri corsi , quando ovviamente , data la mia fortuna , cominciò a piovere. Mi rannicchiai sotto un balcone che dava sulla strada , rimanendo lì , fradicia.

Appena ero uscita avevo anche spento il cellulare , sicura che qualcuno mi avrebbe chiamato. Ma ora me ne stavo soltanto lì , ripensando a Lui e quella stronza tra le mani. Tra quelle mani sempre calde che adoravo , tra quelle mani che mi raccoglievano il viso , mi cingevano i fianchi e si intrecciavano alle pieghe delle mie maglie.

Ora , però , avrei dovuto chiamare qualcuno per farmi venire a prendere. Di chiamare i miei non se ne parlava proprio. Avrei potuto chiedere a Cristina , a lei ero affezionata. Ci eravamo anche sposate , scherzosamente parlando. Poi lei aveva scelto un altro liceo , e avevamo un pò perso i contatti , ma la adoravo e la sentivo spesso su msn , quando c'era.

Accesi il cellulare , digitando il pin. La mia fottuta data di nascita.

Neanche comparve lo sfondo - Tom che faceva la linguaccia - , che subito cominciò a squillare. Sullo schermino si vedeva bene un " Tom <3 " e il suo numero , che sapevo a memoria. Presi un forte respiro e risposi , cercando di rifugiarmi dalla pioggia , che batteva forte , sempre di più.

<< Pronto ? >> , fece lui .

<< Vaffanculo. >>

<< Sì. >>

<< Sei uno stronzo. >>

<< Lo so. E lo sapevi anche tu. >>

<< Esatto. >>

<< Già. >>

<< E anch'io sono un'idiota , perchè mi fidavo di te. >>

Attaccai , cercando veloce la voce " Mogghia *-* " tra la rubrica.

Intanto anche la Uno mi stava chiamando. Risposi: << Pronto? >>

<< E' uno stronzo. >>, stava urlando.

<< Lo so. >>

<< Esatto. >>

<< Già. >>

<< E sei idiota perchè ti sei fidata di lui! >>

<< Lo so. >>

<< Dove sei ? >>

<< Sotto un balcone. >>

<< COSA ? Ma piove a di rotto! Entra in casa! >>

<< UN balcone , non il balcone. Non è casa mia. >>

<< ODDIO! MA PIOVE! >>

<< Credi che non me ne sia accorta , Valentina ? >>

Silenzio. La chiamavo Valentina si e no una volta all'anno , era più che scioccante.

<< Ti vengo a prendere. >>, fece lei.

<< No , ci penso io. >>

<< Sì , col tuo motorino che hai lasciato qua. Smettila , arrivo. Dove sei ? Qualche metro più in qua ? Sei scesa, no ? >> , era agitatissima.

<< Chilometro direi più che altro. >>

<< Arrivo Camilla. >> , rispose buttando giù.

Un quarto d'ora dopo sentivo la vespa sempre più vicina , che si fermò proprio davanti a me , con una frenata rumorosa.

<< SALI! >> , intimò lei indicandomi il casco che presi e infilai , salendo in moto.

Girò la vespa e accellerò , tornando indietro.

<< Stai tornando su? Vuoi vederlo morto ? >>

<< Sono andati via tutti e non possiamo tornare a casa! Piove e ho poca benzina! >>

<< Ottimo! >>

Un'altro quarto d'ora ed eravamo lì. Aveva anche le chiavi per il cancelletto elettrico , che si aprì. Arrivammo nel garage , lei parcheggiò rapidamente col cavalletto correndo verso la porta che le fu subito aperta. Io rimasi davanti a questa , sotto la pioggia , fissando l'esterno. Una mano mi afferrò il polso , facendomi entrare. Era Lui.

<< Lasciala! >> , fece Vale avvicinandosi e cercando di dargli un calcio. Bill la fermò in tempo.

<< Ti ammazzo! E' stata sotto la pioggia fino ad ora! Mi fai schifo! Schifo! Non hai cervello! Fai schifo! >> , fece lei dimenandosi. Bill la strattonò , nonostante tutto era suo fratello. Sapeva che però Vale lo faceva per me. La prese e la abbracciò , mentre io fissavo Tom , che non osava lasciarmi. << Vi lasciamo soli. >> , fece Bill portandola di là. Stava piangendo e mi guardava sussurrando un << Ci tengo a te. >> tra le lacrime.

Ci lasciarono in salotto , io mi voltai verso di Lui , portando l'altra mano a scostare la sua dal mio polso.

<< Non voglio urlare. Lasciami andare. >> Ho fatto anche la rima , guarda un pò.

Allentò la presa , mollando il polso. Si voltò , prendendo il telecomandino del cancello e lanciandomelo. Cadde a terra , senza che io reagissi.

<< Non me ne vado via così. Non ora. >> Respirai.

<< Perchè ? Spiegami il perchè. Non credo di meritarmi una cosa del genere. Cioè , capisco che non stavamo assieme però. . io , cioè Tom tu lo sai che . . io , non . . >>

<< Non è colpa tua. . non c'è un perchè. . >> , mi interruppe.

<< Allora credo che abbia sbagliato tutto , anche fidandomi. >>

<< No. >>

<< Non ho sbagliato ? >>

<< No. Ti sei fidata di me. >>

<< Già. >>

<< Ho sbagliato io , e solo stavolta. >>

<< Non so cosa dire. >>

<< Non dire niente. >>

Si sedette accanto a me mentre una lacrima mi solcò il viso. La asciugò con un dito , poi io affondai la faccia nella sua maglia e cominciai a piangere silenziosamente , singhiozzando di tanto in tanto. Lui mi accarezzava , cercando di tenermi tranquilla.

 

****************

 

Passavo le dita tra i suoi capelli , morbidi e castani , riflettendo su una cosa in particolare.

Dopo un mese dal fidanzamento di mio fratello e di Vale lo avevo visto provare davanti alla nostra grande specchiera un sacco di discorsi. Un giorno - lo ricordo perfettamente - mi ero avvicinato a lui , che provava a testa in giù addirittura.

<< Cosa cazzo fai ? >> , gli avevo detto io.

<< Provo a dire ti amo a Vale. >>

<< E perchè lei non c'è ? >>

<< Quale lettera di PROVO non ti è chiara ? >>

<< Bhà , sempre detto io che è difficile. Non lo dirò mai a nessuno. >>

Poi avevo svoltato ed ero entrato in cucina , a guardare la tv , mentre Bill continuava a parlare.

Non avevo mai sentito il bisogno di dire " ti amo " a qualcuno. Non fino ad ora.

<< Cam ? >>

<< Tom. >> , aveva detto Lei.

<< Ti amo. >> Aveva ragione , ero diretto. Non lo avevo mai provato davanti a nessuno specchio. Non ci voleva così tanta preparazione con Lei. Non era necessario neanche appendermi a testa in giù , parlando col sangue alla testa come quel cretino di mio fratello. Mi rendeva spontaneo. Mi rendeva quasi diverso a volte. Era per questo che mi sentivo quasi spaventato , e che avevo fatto l'enorme cazzata di andare con Cassie. Lei mi sbavava dietro. Potevo averla con uno schiocco di dita , come era successo con tutte le altre.

Tutte tranne lei.

<< Anch'io. >> , mi rispose.

La abbracciai , stringendola forte. Era tremendo essere romantici e sentimentali , ma a volte non si può farne a meno.

<< Sei tutta fradicia. . Ti porto qualcosa. >>

Scappai nella camera degli ospiti , prendendo la maglia verde che aveva messo la prima volta che era venuta qui. Quella che le stava benissimo. La presi , poi andai in cucina , preparando con la macchinetta da caffè un cappuccino. Qualche minuto e fu pronto.

Con maglia e tazza la raggiunsi , porgendogliele. Sorrise , infilando la maglietta subito.

<< Adoro come ti sta. >>

Mi sorrise di nuovo. Poi prese la tazza fra le mani.

Bill e Vale sbirciavano dalla porta , uno da sotto , l'altro da sopra. Ogni tanto si guardavano sorridendo , incantandosi l'uno con l'altra.

Mi voltai dinuovo verso di lei , che non guardava la schiuma come aveva sempre fatto.

<< Tu sei meglio della schiuma. >> , disse verso di me annuendo.

La osservai , sorridendo: << Bhè , grazie. >>

<< Sei come tanta schiuma messa assieme. >>

<< E' una bella cosa ? >>

<< Sì! >> Urlò Vale energicamente , cadendo e facendo cadere addosso a lei Bill. Entrambi sembravano avere gli occhi a cuoricini.

Cam mi tirò a sè , sul divano. E dinuovo un tonfo.

<< TOOM! >> , gridò Bill.

<< TOOOOOOOOOOOOOOM! >> fece dinuovo.

Chiusi gli occhi , schiarendo la voce: << DIMMI PEZZO DI IDIOTA. >>

<< Cos'è staaaaaaaaaato ? >> gridò Bill.

<< L'avviso della tua fine! >>

Neanche due secondi che già mio fratello e Vale si erano fiondati su di noi , gridando << RAAOOR. >>

Poi Bill mi aveva guardato e aveva aggiunto: << Sì ma se lo provavi a testa in giù veniva meglio , te lo assicuro! >> Scoppiamo a ridere , poi Cam si rotolò verso il pavimento , cadendo e trascinò me accanto a lei. Essendole accanto , potevo sentire il suo profumo. Mmm , sapeva quasi di rose.
Oddio , lasciamole perdere , le rose. Mio fratello ne aveva comprate dieci , dal fioraio , per Vale , poi una falsa - mi pare - , e le aveva scritto anche un biglietto. Una cosa tipo: " ti amerò finchè l'ultima non sarà appassita ". Dio , roba che avrei vomitato solo a vederla. Io ero decisamente più spontaneo , e poi lui non era sexy come il sottoscritto. E si sa , sexy domina.

Cam si era alzata un pò , allungando la mano verso il tavolo doveva aveva poggiato la tazza , mi aveva tolto il cappello e mi aveva rovesciato il cappuccino tutto addosso , quindi mi aveva baciato. << Mmm , buono il bacio al cappuccino.>>

  
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