14/04/2013
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heart's beating faster – I know what I'm after.
– Non capisco.
– Sai che novità.
– No, Harry, davvero.
– Cosa non capisci?
Sono coricati nel letto della camera di Louis, come ogni notte, nudi sotto le coperte; il più grande giocherella con i capelli ricci dell'altro, che sta usando la sua spalla come cuscino, e sembra teso, nervoso, come se davvero il suo cervello stesse elaborando concetti di incredibile complessità.
Harry non ci fa tanto caso, capita ogni tanto che Louis si metta a fare ragionamenti astratti in situazioni inappropriate come quella, e alza lo sguardo solo quando l'altro gli tira inavvertitamente una ciocca, per regalargli un'occhiataccia: seriamente, cosa c'è di sbagliato in lui? Hanno appena finito di fare sesso, santo cielo, il suo desiderio di riposare un po' è così incomprensibile?
– Louis, – lo chiama, una nota un po' irritata nella voce, quando il più grande ripete il gesto senza neppure accorgersene, – mi spieghi perché stai cercando di strapparmi i capelli?
Il ragazzo lo guarda, finalmente, mordendosi l'interno della guancia con aria colpevole; si scusa con una carezza, allontanando la mano dai suoi ricci e appoggiandogliela sulla spalla, poi sbuffa distogliendo lo sguardo.
– È che proprio non capisco, – borbotta ancora, socchiudendo gli occhi.
– Cosa? – chiede Harry per la seconda volta, cominciando ad innervosirsi.
Louis riporta gli occhi sull'altro ragazzo, un'espressione strana sul viso.
– Questo, – dice semplicemente, baciandolo dopo aver posato due dita sotto il suo mento per fargli alzare il viso, – questo, – ripete, appoggiando di nuovo le labbra sulle sue.
E forse è proprio in momenti come questo, quando Louis si dimostra più spaesato ed insicuro di lui per la situazione in cui si sono cacciati, che Harry si scopre ad amarlo ancora di più.