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Autore: LovelyDead    04/11/2007    14 recensioni
Diceva che aveva bisogno di spazio, voleva esprimere il suo estro artistico. E senza di me. "Scusami, Frank... N-non posso." "Ma perchè? Oh, Gee, ti prego! Non farmi questo di nuovo!" "Non chiamarmi in quel modo... Per favore, Frank. Dammi tempo." Ricacciai indietro le lacrime che stavano per arrivare a fiumi e annuii. "Ti ho dato due fottuti anni, Gerard Way."
Sequel di I'm Takin' Back The Life You Stole... Non che ci sia bisogno di leggerla per capire questo, è semplicemente il seguito, anni dopo.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2. Gerard's P.O.V.
Buio.
Caldo.
Sofferenza.
Dolore.
Sangue.
In quella stanza c'era un misto di tutto questo. Nell'oscurità e il caldo, tra la sofferenza morale e il dolore fisico, c'è sangue.
"Esci da quel bagno, Gerard, ti prego!" sentivo mio fratello implorarmi di lasciare il bagno libero. Non gli risposi, non m'importava, c'era l'altro.
Due anni, cristo, ha impiegato due anni a tornare da me. Per il mio compleanno non mi ha neppure fatto gli auguri... Il 9. L'aveva dimenticato. Lo so, cazzo se lo so, che l'errore iniziale è stato mio, però ci speravo... Ci ho sperato come un bambino di quattro anni, che tornasse da me.
E qualche giorno prima, quando tornò, lo rifiutai. Ma perchè? Perchè era passato troppo tempo... Lo amavo ancora? Lo amavo fottutamente.
Era tanto tempo che non lo facevo, l'ultima volta ero solo un adolescente sfigato.
Io e quel fottuto rasoio in mano, un taglio, poi due sulla gamba destra, nessuno li avrebbe visti. Mi vergognai di me stesso.
Osservai il sangue colare per terra in gocce dense, sentii la pelle bruciare, mentre diventava rossa... Red like fuck.
Faceva male, dio, così tremendamente male.
"Gerard... Ti prego, esci di lì, apri questa porta... Mi stai facendo preoccupare! Che stai facendo?" ancora Mikey.
Non risposi, di nuovo. Continuai a guardare il sangue uscire, cominciai a piangere inspiegabilmente.
Buttai il rasoio insanguinato a terra e rimasi lì, a piangere in silenzio guardando il vuoto.
"La butto giù!"
"Mikes..."
"ODDIO! GEE, ALLORA SEI VIVO! TI PREGO, APRI QUESTA PORTA!" Allungai un braccio verso la toppa della porta e girai la chiave verso destra, due volte.
Mio fratello si precipitò nella stanza, mi guardò, mormorò qualcosa, poi il suo sguardo si posò sulla mia gamba e sulle gocce di sangue cadute sul pavimento.
"Oh, Gee... No, cosa stai facendo?" chiese con voce appena udibile.
"M-mi... D-dispiace..." mormorai nascondendomi il viso con le mani.
Mikey prese un paio di garze dall'armadietto dei medicinali e, dopo aver disinfettato i due tagli profondi li fasciò con cura. Non disse una sola parola, nemmeno io.
"Coraggio, andiamo." disse facendomi alzare, mi trascinò con la forza fino alla mia stanza.
"Hai bisogno di dormire, è tardi."
"Mikey, i-io-"
"-Non dire nulla, per favore. Devi dormire, okay?"
Era il mio fratello minore e adesso mi stava trattando come una specie di figlio tropo cresciuto... Dio, quanto mi vergognavo di me stesso.
"Gerard?" chiamò prima di uscire dalla stanza.
"Cosa?"
"Domani ne parliamo, okay?"
"Okay"
"Buona notte."
"Mikes, ti voglio bene."
"Lo so. Anch'io, Gee. Ora dormi."
...
Mi svegliai presto, alle 8, il sole filtrava attraverso gli spessi vetri della finestra vicino al mio letto, quando mi resi conto di essere sveglio, cominciai a percepire il caldo soffocante.
Passai dalla camera di Mikes, ma dormiva profondamente; scesi al piano di sotto, in cucina, preparai una tazza di caffè per mio fratello e lo poggiai su un biglietto con su scritto:
Honey, sono allo starbucks di Belleville, quando ti svegli chiamami al cellulare. In caso riscalda il caffè nel microonde.
Love,
G.

Presi la macchina e raggiunsi Belleville in trenta minuti, mi diressi verso lo Starbucks ed entrai. Ordinai un caffè. Una ragazza si sedette distrattamente al mio stesso tavolo, aveva dei lunghi capelli scuri con una frangia che le copriva gli occhi.
Alzò un attimo lo sguardo. Riconobbi quel blu.
"Irma!" esclamai. Era un anno che non la vedevo, era in viaggio con un suo ragazzo.
"Ma che... GERARD!"
Si alzò di scatto e mi abbracciò. L'ultima volta che la vidi aveva i capelli corti, e adesso...
Mi diede un bacio sulla guancia.
"Oh, tesoro! Come stai?" chiese con un gran sorriso.
"Sto... Bene." mentii "Tu?"
"Anch'io."
"Ma non saresti dovuta tornare tra un anno?"
"Sì... Però ho avuto problemi con Hal. E' finita."
"Mi dispiace..."
"Nah. Capita. Tu e Frank?"
Rimasi in silenzio. La cameriera portò il caffè, ed io cominciai a berne un po'.
"Non siete tornati insieme?" insistette.
Scossi la testa.
"Mi dis-"
"-Lascia perdere." la interruppi "devo andare."
Finii il caffè, misi dei soldi sul tavolo e la lasciai lì. Volevo subito tornare a casa.
Uscii furiosamente dallo Starbucks e mi scontrai con qualcuno.
"Ah... Oh, scusa." borbottai cercando di fare il più velocemente possibile.
"Nient- Gerard!"
Ecco, dovevo scontrarmi proprio con quello che conoscevo!, pensai.
Alzai lo sguardo ed era...
"Frank?!"
"Sì, sono io..."
"Che cavolo ci fai sveglio a quest'ora?" chiedemmo all'unisono.
"Ahm... E' capitato." rispondemmo, di nuovo all'unisono.
Arrossii.
"Scusa, devo andare." dissi quasi correndo verso la mia auto.
...
"Grazie per il caffè." disse Mikey non appena mi vide entrare in cucina.
"Perchè non hai chiamato?" chiesi, riferendomi al bigliettino, che era ancora sul tavolo, con un grosso cerchio-macchia di caffè sopra.
"Mi sono appena alzato... Non mi andava di prendere il cellulare, sapevo che saresti tornato presto."
"Uhm... Okay."
"Vuoi qualcosa da mangiare?"
"D'accordo... Ci sono delle uova?"
"Hu-huh, certo, in frigorifero." fece una breve pausa, "senti, Gee, ho trovato la vodka sotto il tuo letto." Mi cadde un uovo dalle mani e si ruppe per terra.
"Devi smetterla." si limitò ad affermare, senza cambiare espressione.
"Non volevo che lo sapessi, Mikes."
"Non è questo il punto. Cazzo, Gee, ma non capisci?! Credi che cambi qualcosa che io lo sappia o meno?"
"Non voglio che tu ti preoccupi..."
"Porca puttana, ma non c'entra! Il punto è che fa male a te. Non importa che io mi preoccupi o cosa."
"Scusami..."
"No, non ti scuso."
Mi cadde l'altro uovo dalle mani. Guardai mio fratello un po' offeso e un po' triste per il semplice fatto che avesse ragione, e io lo sapevo.
"Senti, Gerard... Ti prego, non guardarmi così. Voglio dire, io ti voglio un bene fottuto, okay? Hai 26 anni, cazzo, sei abbastanza grande da capire che fare l'autolesionista, bere e drogarsi-"
"-Io non mi drogo." interruppi.
"D'accordo. Sei abbastanza grande da capire che fare l'autolesionista e bere non ti fa affatto bene... Per favore, falla finita, okay? Lo dico per te."
"Lo so che lo dici per me... Mi dispiace. Smetterò."
Sorrise e mi abbracciò, facendo cadere un po' di caffè dalla tazza ancora piena.
"Ti voglio bene, Gee."
"Anch'io, Mikes."
"Posso chiederti un'ultima cosa?" aggiunse mio fratello dopo qualche minuto.
"Sì."
"Perchè stai così male?"
"... Ecco, io..."
"Puoi dirmelo? Vorrei almeno cercare di aiutarti"
"E' Frank, sai... Sono passati due anni ed è tornato da me solo adesso, so di aver sbagliato io ad averlo lasciato, però, ecco..."
"Okay, però è tornato."
"Il fatto è che l'ho rifiutato."
Sputò il caffè. Finì a terra, ennesima macchia sul pavimento, l'avrei pulito più tardi.
"CHE COSA?" chiese tossendo come un pazzo.
"Io sono così indeciso! E' passato troppo tempo, adesso non so se voglio stare con lui."
Mikey fece una faccia del tipo "tu hai problemi".
"Gerard, sei un alcolista e autolesionista, e sappiamo entrambi che è perchè lo ami ancora, lo so cazzo che lo ami ancora. Non ho capito perchè tu l'abbia lasciato, però è tornato... Cristo, dopo due anni! E tu lo rifiuti?!"
"Già... Hai ragione, Mikes. Forse dovrei parlare con Frank."
Mio fratello aveva perfettamente ragione. In realtà, io l'avevo lasciato davvero con l'intenzione di fare qualcosa di decente artisticamente, ma non ne era uscito nulla... Il problema non era Frank, ero io, era l'alcol che cominciava ad impossessarsi di me, era quel senso di oppressione che mi portò a lasciare una delle poche cose pure della mia vita. Sarei tanto voluto tornare indietro, ma non mi rimaneva che affrontare il problema.


here I am babies! Sì, sì, anche io mi odio quando scrivo queste cose eme XD, però ci stava nel contesto... e poi così vi faccio piangere tutti mauhauahauauh U___U [sorry].
Grazie alle recensionistscnasigfeogjrehrfgsgk... Vabbe', loro:
rosy61: mauhauhaua addirittura XD. Vabbe' non è un capitolo troppo allegro, si capisce, no? Comunque ho già scritto il terzo quindi aggiornerò presto. Grazie mille per i complimenti (:.
Bilalla: Oh, ti ringrazio! (L) Ma tranquilla che non chiedo una recensione di quelle mai viste (io sono la prima che fa recensioni dimmerda), è okay anche un commentino... Comunque a me basta che leggi (se ti piace). Frerard rulez!
Daila: Dai, faifa, TE FRIEFOOOO xD, non fare così. Andremo migliorando *sussu*.
angel for the darkness: PErchè, tu leggi in lunghe notti i capitoli ammassati di una settimana? XD
MiLiKa: Uh grazie per i complimenti (L). Se il primo cap era deprimente, questo è da suicidio XD. Ad ogni modo io non do spoiler a nessuno U_U.
mcrlady: thankssss alot. Sono veloce, eh? XD I primi capitoli sono sempre i migliori da scrivere U__U.
linkinpark: ah allora mi hai seguita pure tu fino alla fine, che bello °V°. Comunque Gerardo è il re delle seghe mentali, bisogna dirlo. Va, spero ti sia piaciuto il capitolo IMOH U_U.
missblack'92: Certo, Gerard è sempre il solito testa di cazzo (rimane un idolo *asd*), il re delle seghe mentali come ho già detto XD. Comunque ovvio che gli rompo una tazza in testa, altro che uova mauahauhauhauahu. Grazie mille per avermi definita la tua autrice preferita *.*! Looove.
marty: ma che di colpo! E' sempre stato un po' rincoglionito mauahauhauh... vabbe' dai, io sono un'autrice clemente, lo sai U_U *suspance*
blinka: Sì, sì, si dice "sequel" :D. Sono contenta che tu seguirai anche questa fic <333 i luv ur comments, baby. Spero ti sia piaciuto il capitolo troppo deprimente (e imoh), ti prego, non ti suicidare XD.
vengeance: come ho già detto, non occorre che tu abbia letto la parte precedente (anche perchè è parecchio lunga) per capire questa fic, va da se, ci sono solo poche cose legate all'altra. Mi fa piacere che ti sia piaciuto il primo capitolo comunque, spero che tu mi segua (:.

Okay readers, al prossimo chap,
love,
Ilia.
  
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