Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Jeo 95    15/04/2013    16 recensioni
Ormai avevano quasi raggiunto la stazione, quando videro due persone rannicchiate a terra, coperte con un vecchio straccio rotto ed in completa balia della pioggia.
- Ehi Levy-chan, ma quelli non sono…-
- Si sono loro! Ma cosa ci fanno li?-[...]
******
- Sei preoccupato per Levy?-[...]
- Ma che cazzo dici?! Perché dovrei preoccuparmi di quel gamberetto?!-
E riprese il suo lauto pasto, nonostante un velo di imbarazzo gli avesse imporporato le guance.
****
Ok, eccomi qui con il mio ennesimo sclero XD
Diciamo che questo è un prequel della long che vorrei pubblicare, giusto per sapere (secondo la mia mente malata) come due certi tizi sono entrati nella Fairy Tail.
Spero vi possa piacere questa mia piccola fic di 5 capitoli già scritti, quindi se tutto va bene aggiornerò regolarmente ^.^
Un bacio a tutti e grazie per l'attenzione!
Jeo 95 =3
ATTENZIONE: I CAPITOLI SARANNO 6 INVECE CHE 5! ^.^
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The Jealousy of the Dragon Slayer

 


CAPITOLO 6 – MY PRECIOUS NAKAMA, JEALOUSY OF LOVE.


 

Sbuffò per l’ennesima volta la Scripter, confusa quanto irritata dallo strano comportamento che, ormai già da qualche giorno, aveva assunto Gajil.


Più volte aveva provato a chiedere direttamente a lui cosa fosse successo, e puntualmente riceveva come risposta un grugnito seccato accompagnato da un brusco “Nulla!”.


Aveva provato a chiedere anche a Lily, ma ne sapeva quanto lei.


Ed il bello era che, per quanto sforzasse il suo sviluppatissimo cervello non riusciva a dare una spiegazione a quello strano comportamento, perfino per lui.


Sapeva soltanto che c’entrava quella strana entrata che lui e Natsu avevano fatto in infermeria, chissà per cosa poi doveva arrabbiarsi tanto.


Un ennesimo sospiro da parte sua, con la testa appoggiata ad un tavolo in Gilda, mentre Lisanna di fronte a lei la fissava preoccupata.


- Levy-chan, tutto ok?-


Alzò di scatto la testa, in volto un sorriso talmente finto che perfino un idiota come Natsu avrebbe capito che no, non andava tutto bene.


- Certo che sì! Perché non dovrebbe?-


Forse confidarsi con l’albina o Lucy sarebbe stata un ottima idea, ma non voleva disturbarle per una sciocchezza, nonostante quella “sciocchezza” avesse un nome e cognome.


Lisanna la guardò storta, facendo capire alla turchina che la sua pessima recita non l’aveva bevuta.


- Levy-chan non mentire, lo sai che con me puoi parlare.-


Se fu il tono dolce o il radioso sorriso con cui le si rivolse la maga dell’Animal Soul a convincerla non seppe dirselo, stà di fatto che decise di confidarsi, in fondo Lisanna le aveva dato buoni consigli anche l’ultima volta, magari poteva di nuovo correre in suo soccorso.


- Ecco vedi…-


Fu interrotta dall’entrata in Gilda di un’altra ragazza che, sbuffando, si andò a sedere proprio al loro tavolo, di fianco all’albina.


Appoggiò la testa bionda sul tavolo, serrò gli occhi e si lasciò andare ad un altro sospiro.


Lisanna sorrise mesta, portandosi le mani sotto il mento e sorreggendosi la testa.


Evidentemente l’umore quella mattina non era dei migliori, e poteva scommettere anche di sapere a chi erano dovuti tutti quei sospiri e quel mal’umore.


- Vedo che oggi siamo in vena di sospiri eh? Allora mi volete dire che succede? Qual è il problema?-


Lucy alzò di scatto la testa, ora un espressione seccata e leggermente arrabbiata aveva sostituito quella triste e afflitta.


- Il problema è un idiota dai capelli rosa di nome Natsu, rinuncio definitivamente a tentare di capire cosa passi per quel suo microscopico cervellino bacato!-


E si lasciò nuovamente ricadere sul tavolo, ora più afflitta che arrabbiata.


- Già, anche io sono un po’ confusa dallo strano comportamento di Gajil, è qualche giorno che tiene il broncio e fa lo scorbutico, be più del solito.-


Lucy scattò in piedi, sporgendosi verso l’amica turchina.


- Anche Natsu! Non fa altro che tenere il broncio ed evitarmi, ho provato a chiedergli cosa avesse, ma rispondeva sempre:”Nulla che ti riguardi!” poi se ne andava offeso.-


- Anche Gajil! Ma insomma che succede?-


La Strauss davvero non capiva, quando qualche mattina passata li aveva visti sembravano le persone più felici del mondo, per quando Gajil lo potesse dimostrare, a cosa era dovuto questo cambiamento?


“Che centri Mira-nee?”


Lo escludeva proprio. Con tutta la “fatica” che aveva dovuto fare per costringerli convincerli a fare il primo passo non avrebbe mai mandato tutto all’aria.


- Ha cominciato a comportarsi in maniera strana dopo quello che è successo in infermeria.- sbuffò poi Lucy tornando ad appoggiarsi al tavolo.


Levy parve sorpresa da quella nuova rivelazione, che coincideva perfettamente con quello che era stato il cambiamento del drago di ferro.


- Anche Gajil si comporta in maniera strana da quella volta.-


Lisanna si illuminò improvvisamente, come se l’avesse colpita un fulmine, ma stavolta Laxus non centrava nulla.


- Mi potete raccontare cos’è successo? Da quello che stavate facendo a prima del loro arrivo fino alla fine.-


Forse il casino che quei due avevano combinato nell’infermeria nascondeva un qualche collegamento con il comportamento insolito che avevano adottato ultimamente.


Le due guardarono l’amica, poi si scambiarono un occhiata ed iniziarono a raccontare tutti gli avvenimenti di qualche giorno prima.


Inizio Flashback


I due neo arrivati le avevano completamente spiazzate con quella proposta, lasciandole disorientate qualche secondo.


Certo non potevano negare di essersi divertite durante il mese che avevano passato coi draghi gemelli e che sarebbero andate in missione con loro più che volentieri.


Ma un team ufficiale era ben altra cosa.


E loro facevano già parte di un team a cui erano molto legate, anche grazie a certi idioti di loro conoscenza.


Forse il problema principale di quella decisione stava nei loro sentimenti, che ancora non si decidevano a darsi una schiarita.


Eppure, lo sentivano entrambe, in realtà avevano già deciso cosa fare.


Bastò guardare gli effetti che avevano avuto il tocco di Sting e Rogue sulle loro mani.


Ora non restava che dare loro una risposta.


- Ci piacerebbe molto…-


Successe in un istante, e fu tutto così immediato ed improvviso che non realizzarono subito cosa fosse entrato nell’infermeria.


Un violento pugno di fuoco colpì Sting in pieno volto, spedendolo a terra e lontano qualche metro dal letto, lo stesso successe a Rogue, ma ciò che lo colpì fu un violento pugno d’acciaio.


- Sting!- gridò Lucy correndo da lui e sedendosi accanto a lui per controllare come stesse.


- Rogue!- lo stesso fece Levy col drago d’ombra.


Si voltarono poi shoccate verso gli aggressori, sorprendendosi di trovare in piedi e con le magie ancora attive sulle braccia, Natsu e Gajil, in viso il peggior sguardo d’odio che solitamente utilizzavano con i nemici della Gilda.


- Ma siete impazziti per caso?!- gridò la bionda.


- Come avete potuto attaccare due feriti?!- fu la domanda incredula di Levy.


Cosa cavolo era preso a quei due idioti?!-


- Ehi si può sapere che credi di fare, eh?! Natsu-san?!-


I draghi gemelli si ripresero, ed il biondo non ci mise molto a ricambiare l’occhiataccia pronto a fare a botte.


Si alzarono da terra sorretti dalle due ragazze, che tentavano invano di fermarli.


- Ragazzi piantatela immediatamente! Polyushika-san ha detto che dovete riposare, non fare a pugni.-


La bionda tentava invano di calmare il drago della luce che, al contrario del fratello, rispondeva fin troppo alle provocazioni.


- Togliti di mezzo Lucy! Non sono cose che ti riguardano!-


Nonostante la frase detta da Natsu, non era affatto vero che la maga celeste non centrava, anzi era proprio per lei, per tenerla accanto a se che voleva distruggere quella lampadina bruciacchiata.


Vederla poi così tesa e preoccupata per quel tipo lo stava mandando fuori di testa, facendo crescere in lui le fiamme dell’ira.


E Gajil non era da meno.


- Levati gamberetto, la faccenda è tra me e lui.-


Se quel dannato moccioso pensava che un ultimo arrivato potesse portargli via Levy, si sbagliava di grosso.


Forse non lo aveva mai ammesso, neanche a se stesso, ma ci teneva a lei, in ogni senso possibile.


L’amava, forse, ma non si era mai interessato a quel genere di sentimenti, per cui non sapeva dare un giusto nome a quello che provava per la Scripter, sapeva soltanto che non voleva perderla.


E vederla così preoccupata per Rogue, abbracciata a lui mentre lo sorreggeva, non faceva altro che far crescere in lui una gran rabbia.


Natsu e Gajil caricarono nuovamente, ed i gemelli fecero appena in tempo a spostare le ragazze per evitare che venissero coinvolte.


Si trovarono contro il muro e sospesi da terra, impossibilitati a difendersi per le precarie condizioni in cui ancora erano.


- BASTA GAJIL SMETTILA!!-


Ormai aveva le lacrime agli occhi la Scripter, spaventata dal suo stesso compagno e da quello che stava succedendo.


Le sembrava di vedere lo stesso ragazzo che aveva appeso lei, Jet e Droy ad un albero dopo averli ridotti in fin di vita.


E questo la spaventava, perché il Gajil della Fairy Tail era diverso, le piaceva, lo amava.


Mentre ora non riusciva a provare altro che paura.


- NATSU FERMATI!!!-
 

Neanche Lucy riusciva più a riconoscere il suo compagno, quel ragazzo sempre sorridente che mai avrebbe ferito un compagno.


Ora invece non si faceva scrupoli a prendersela con Sting.


Certo sapeva che tra i due non scorreva buon sangue, ma così esagerava!


Si guardarono le due, prima di precipitarsi fuori dalla stanza e sporgersi alla ringhiera per guardare di sotto.


Loro non potevano fermare i loro compagni, ma di sotto c’era chi, invece, poteva farlo benissimo.


- MASTER, LAXUS, ERZA AIUTO! NASTU E GAJIL SONO IMPAZZITI!-


In un attimo non solo i tre chiamati, ma tutti i presenti si precipitarono al piano di sopra, curiosi quanto sorpresi di vedere così disperate le ragazze.


Fortunatamente Laxus ed il Master riuscirono a fermarli in tempo, mettendoli ko ed evitando che la situazione degenerasse, riducendo al minimo i danni.


L’unica conseguenza fu una settimana in più di riposo per i Dragon Slayer della luce e dell’ombra così da rimettersi del tutto.


Da quel giorno, il comportamento di Natsu e Gajil nei confronti di Lucy e Levy cambiò drasticamente senza che le maghe sapessero il perché.


Nessuno nella Gilda, però, sapeva cosa aveva innescato quella reazione così violenta nei due draghi.


Fine Flashback.


- E questo è quanto.- finì Lucy.


Certo Lisanna sapeva cosa avevano combinato quei due, ma sentendo la risata cristallina che emise quando finirono il racconto le confuse non poco.


- Si può sapere perché ridi Lisanna-chan?- chiese indispettita la Scripter.


L’albina si asciugò una lacrima che le era venuta per il troppo ridere.


Eppure erano intelligenti quelle due, si disse, come potevano non aver capito la situazione?


- M-Ma…ahahahah…p-per davvero voi n-no…ahahahah…non a-avete capito? Ahahahah.- disse tra una risata e l’altra.


Un enorme punto di domanda comparve sulla testa delle due.


- Puoi spiegarti meglio?- fu la domanda della maga celeste, appoggiata poi dalla turchina.


La Strauss riprese il controllo, facendo cessare le risate e fissando maliziosa le due che per un istante rividero il sorrisino furbo di Mirajane.


Sì, lo pensò anche la stessa albina, decisamente era la degna sorellina del demone, forse meno sadica della maggiore.


- Quei due probabilmente stavano origliando, ed hanno sentito la vostra conversazione con Sting e Rogue.- iniziò, cercando di captare anche le minime reazione delle amiche.


- Avranno sicuramente pensato che volevate abbandonare i team e non hanno esitato ad attaccare chi minacciava la loro squadra.-


Sembrava assurdo, per loro, ma le parole di Lisanna stavano dando un senso a quell’assurda situazione.


Ma c’erano due problemi:


1- Non avevano mai finito di rispondere a causa di quell’improvvisa interruzione;


2- Perché se l’erano presa tanto?


Nonostante il solo fatto che potessero aver pensato di abbandonato i loro team di sempre fosse incredibilmente assurdo, per quale ragione dovevano reagire così?


- Però quella reazione non ha senso, perché semplicemente non sono venuti direttamente da noi a chiedere?!-


- Ma come Lucy? Eppure li conosci, sono pur sempre Natsu e Gajil.- rispose Levy, che un po’ iniziava a capire.


Lisanna, però, non era pienamente d’accordo con la motivazione.


- Invece io credo che stessero soffrendo molto, si insomma, erano gelosi.-


Le due fissarono la compagna, sorprese ed imbarazzate, mentre negavano con forza quella che secondo loro era una verità improponibile.


Le capiva bene la Strauss, anche per lei sapere dei sentimenti di Laxus era stato da prima uno schok, che si era trasformato poi nella felicità più assoluta, ma sapeva anche cosa dire per convincerle.


- Sapete, nel mese in cui siete state via ed eravate arrabbiate con loro, quei due hanno fatto carte false per trovare un modo con il quale avere il vostro perdono. Si sono perfino venduti a Mira-nee.-


Un gocciolone scese dietro le teste delle ragazze, mentre un moto di compassione attraversava i loro pensieri per un momento.


- Non li avevo mai visti così determinati in qualcosa che non fossero risse o battaglie, ci tengono molto a voi, e credere che voleste abbandonarli, sarà stata una pugnalata al cuore per loro.-


“Perfetto…” fu il pensiero di Lucy “Ora ho anche i sensi di colpa, come se fosse colpa mia! Stupido Natsu, perché devi sconvolgere così i miei sentimenti?”


Aveva le lacrime agli occhi la bionda, guardandosi la mano che le aveva tenuto Sting.


Ormai sapeva cosa doveva fare, e quello stupido drago di fuoco lo avrebbe capito presto, lo giurò alle sue amate stelle.


“Baka Gajil, perché stò male per lui?! Non ho fatto niente di sbagliato, è lui che si diverte a mettere sotto sopra il mio mondo!”


Anche la Scripter era in crisi, se pur non volesse ammettere i suoi sentimenti.


Si portò una mano sulle labbra, ricordando il sapore del bacio che le aveva lasciato Gajil, ed arrossì.


Ma chi voleva prendere in giro? Era palese che fosse innamorata di lui, soltanto quella testa di metallo non l’aveva capito.


Pensò poi al tocco di Rogue, e si disse che doveva smettere di scappare, affidandosi ancora una volta a quello che le diceva il cuore, stavolta in accordo con la testa.


- Dovreste chiarirvi, con tutti e quattro, sono certa che si risolverà tutto.- l’ultimo sorriso di Lisanna, così dolce e spontaneo, diede la carica giusta alle due.


Si alzarono in contemporanea, un nuovo fuoco di determinazione negli occhi.


- ORA SO COSA FARE!-


Corsero via, gridando un “grazie Lisanna!” mentre si catapultavano verso il piano superiore della Gilda.


Destinazione? Infermeria.


Sorrise l’albina, fiera di aver consigliato le amiche nel modo giusto.


Allora non era solo Mira-nee quella brava a fare il cupido.


- Ma guarda, allora quello vostro è un vizio di famiglia vero?-


Sobbalzò nell’udire quella voce ed inevitabilmente arrossì.


Si voltò lentamente, fino a vedere la figura imponente dell’uomo che le era misteriosamente comparso alle spalle.


Non potè evitare di sentirsi messa in soggezione da quella figura che la sovrastava dall’alto, ora più di prima visto che era seduta.


- L-Laxus, m-ma no non è come sembra, solo che io, cioè loro…--


Si era agitata soltanto avendolo vicino, mentalmente si diede della stupida.


“Ottimo Lisanna, proprio un buon modo di iniziare una conversazione.” Sospirò rassegnata.


Il biondo la fece alzare, stringendola poi tra le sue braccia.


La gilda era deserta in quel momento, e non solo per loro, era vuota veramente, per cui poteva concedersi qualche libertà che in presenza di altri non avrebbe mai fatto.


- Penso che tu abbia fatto bene a consigliare Lucy e Levy, avendo a che fare con due idioti come Natsu e Gajil rischierebbero di impazzire in ogni momento.-


Riuscì a trovare la forza di ridere, nonostante trovarsi tra le toniche braccia di Laxus, schiacciata al suo petto scolpito, le mandasse il sangue alla testa.


- S-Sono solo un p-po’ confusi. Devono trovare il modo di chiarirsi.-


Pian piano l’imbarazzo iniziò a scemare, mentre la piccola Strauss si accoccolava meglio tra le forti braccia del drago del fulmine.


Il biondo prese il volto di lei tra le mani, sollevandolo e portando così le loro labbra a contatto.


Una scarica di brividi attraversò la schiena di Lisanna, come se mille fulmini le fossero entrati dentro in quel preciso istante.


Era sempre così quando riceveva un bacio da lui, e la cosa le piaceva.


Fu un bacio passionale, rude, ma anche tanto tanto dolce.


Le lingue danzavano e si cercavano, in un contatto che nessuno dei due voleva interrompere.


Fu Laxus a staccarsi per primo, ma soltanto per iniziare a depositare una scia di baci bollenti sul collo della ragazza, che intanto affondava le mani negli ispidi capelli biondi di Laxus, accarezzandone ogni singolo ciuffo.


Quei baci così passionali, così piena d’amore che le regalava il dio del fulmine le facevano sempre perdere un po’ della sua razionalità, ma chi non l’avrebbe persa nella sua situazione.


- L-Lisanna……-


Si irrigidirono sul posto sentendo quella voce, paralizzandosi.


Si voltarono lentamente, sbiancando subito dopo quando si accorsero che a scoprirli era stata la persona che più preoccupava la ragazza, dopo Mira ovviamente.


- E-Elf-nii-chan…-


Sussurrò Lisanna rossa come un peperone, staccandosi velocemente, e di malavoglia, dal Dragon Slayer.


Lui, al contrario, sbuffò ed incrociò le braccia, assumendo quel suo solito atteggiamento neutro ed imperturbabile, nonostante fosse infastidito da quell’interruzione.


Elfman li guardava a bocca spalancata, sorpreso e sotto schok, dietro di lui i Raijinshuu fissavano la scena da prima sorpresi, poi si buttarono sul loro capo per congratulasi della “lieta notizia”.


- La mia sorellina…… Laxus……a letto……baci e sesso……-


- Elf-nii-chan ti prego, calmo.-


- MALEDETTO LAXUS COME HAI POTUTO CONTAMINARE LA MIA PURA ED INNOCENTE SORELLINAAAAA?!?!?!-


Il ragazzo albino attivò il Beast Soul ed iniziò ad attaccare il biondo, che prontamente schivava tutti gli attacchi e veniva aiutato, come meglio possibile, dai suoi fedeli discepoli.


Lisanna si passò una mano sul viso, sapeva che sarebbe finita così, ma da dove erano sbucati.


- Questa è la tua punizione per non avermi detto la verità.-


Una voce gelida le parlò all’orecchio, mentre brividi di terrore le percorsero la schiena.


- M-Mira-nee?! Allora è opera tua?!-


Doveva immaginarselo, chi altri poteva far si che Elfman scoprisse tutto?


La ragazza più grande sorrise innocentemente, abbracciando poi la sorellina.


- Ma ti sembro il tipo che fa queste cose?- chiese con tono innocente.


Sì, avrebbe voluto risponderle, ma per la salvaguardia della sua stessa incolumità, visto che la stringeva proprio vicino al collo, decise di non rispondere.


- Però dovrò premiarti per i bei consigli che hai dato a Lucy e Levy.-


- Stavi ascoltando?!-


Irritata, così si sentiva Lisanna, ma dal tronde sapeva bene che Mira era così, e che nulla avrebbe cancellato quel suo lato diabolico e ficcanaso.


La maggiore si staccò e le fece la linguaccia, avanzando verso il centro della lotta così da poter fermare quel caos infernale, che lei stesa aveva causato.


- Però sai, così è troppo semplice e non succederà nulla d’interessante.-


Decisamente un brutto segnale, ecco cos’erano quelle parole dette con finta innocenza.


- Cosa vuoi fare Mira-nee? Lascia che si chiariscano da soli.-


- Oh tranquilla, non intendo impedire che si chiariscano.-


“Ma farò si che quei chiarimenti abbiano risvolti decisamente piccanti.” E sorridendo andò dal fratello per fermare la sua furia omicida verso Laxus, ”l’essere” che aveva osato profanare la purezza della sua dolce sorellina.


***************************************************************************************************************
 

Non si era mai sentito così male per qualcuno, non era proprio da lui.


Non pensava mai agli altri, ma quel gamberetto era stato capace di insinuarsi nei suoi pensieri e nel suo freddo cuore di metallo più di quanto lui stesso avesse voluto.


Era una bella ragazza, meno formosa di molte sue compagne e piuttosto bassina, ma era proprio quella sua unicità che la rendeva speciale ai suoi occhi.


Levy era dolce e gentile, sorrideva a tutti, perfino a lui che le aveva fatto del male, e che ancora si pentiva ogni qual volta ci pensava.


Per questo non si sarebbe mai aspettato un abbandono da parte sua, anche se la prendeva in giro, se non la trattava con la giusta gentilezza, l’idea che potesse stufarsi ed abbandonarlo non gli aveva neanche sfiorato la mente.


Ed ora era li, nel parco di Magnolia completamente deserto, coricato sul prato a fissare il cielo, arrabbiato con lei, col moccioso delle ombre e, più di tutti, con se stesso.


Aveva chiesto a Lily di essere lasciato solo, aveva bisogno di fare qualcosa che non faceva spesso: pensare.


Pensare a Levy, al suo sorriso luminoso ed al suo carattere solare, perché era l’unica cosa in grado di far sbollire la grande rabbia che provava in quel momento, per Levy che voleva abbandonarlo e per Rogue che voleva portargliela via.


- Gajil!-


Sentì quella voce dietro di se e sobbalzò, cosa assai strana per lui.


Era l’ultima persona che voleva vedere, ma quella che era sempre al centro dei suoi pensieri.


Si tirò a sedere e con una lentezza esasperante girò la testa verso la ragazza dai capelli turchini che stava li, in piedi a guardarlo.


Leggermente poggiata sulle ginocchia, col fiatone dovuto ad una lunga corsa, i capelli scompigliati e le guance leggermente rosse per la corsa.


Pensò che anche così, Levy era semplicemente bellissima.


- Cazzo vuoi gamberetto?-


La freddezza con cui le si rivolse spiazzò completamente la turchina, poteva leggerglielo in faccia.


Faceva male anche a lui rivolgersi in quel modo alla sua Levy, ma non sarebbe sopravvissuto ad un altro abbandono, almeno così l’avrebbe allontanata lui ed il dolore sarebbe stato più facile da sopportare.


Almeno così sperava.


- E-Ecco, v-volevo parlare con te……- le tremava la voce, e si diede della vigliacca per questo.


Dopo la tappa in infermeria era corsa da lui determinata più che mai a far chiarezza e, soprattutto, a verificare se la teoria di Lisanna fosse vera.


Se davvero avesse origliato e se veramente fosse geloso.


Lo sguardo del moro la trapassò da parte a parte, come lame affilate che le laceravano la pelle e gli organi, ma non si sarebbe arresa, avrebbero chiarito tutto una volta per tutte.


Mentalmente Gajil si preparò a ricevere il colpo, ma non avrebbe lasciato che fosse Levy a pronunciare quelle parole.


- Tze, se volevi dirmi che formerai un team con quei due e la Bunny girl so già tutto.-


La ragazza lo fissò per un attimo spaesata.


Allora era veramente arrabbiato per quello, possibile che tenesse a lei più di quanto sperasse?


- Eh? Ah si, veramente volevo dirti che……-


- Senti gamberetto, non può fregarmene di meno di quello che fai e con chi lo fai, non siamo compagni di team, abbiamo solo collaborato a volte, dovresti dare qualche spiegazione ai due idioti piuttosto.-


Era un tono seccato, arrabbiato, ma non aveva ancora avuto il coraggio di guardarla dritta negli occhi, non pronunciando quelle parole.


Ma quelle parole non ferirono soltanto lui, anche la Scripter non poteva credere alle sue orecchie.


Non erano…… un team?


E allora cosa cavolo era stata per lui tutto il tempo che avevano speso in missione insieme?! Un semplice fardello da portarsi dietro? Oppure un pozzo di conoscenza per spiegargli cose complicate che non capiva?


- Co-Come sarebbe a dire che non eravamo compagni di team? Mi prendi in giro per caso?!- ora anche lei si stava arrabbiando.


Voleva chiarire, ma con un tipo come lui parlare non era possibile.


- Semplicemente quello che ho detto, non siamo mai stati un team o robe del genere, siamo semplicemente nella stessa Gilda, tutto qui.-


Un sonoro crack riecheggiò nelle orecchie della turchina, mentre il suo cuore finiva in mille pezzi.


Non erano…… nulla?


Gajil le diede le spalle, indifferente come sempre, se lei aveva scelto di stare con Rogue non l’avrebbe fermata, ma voleva che sparisse il prima possibile.


- Adesso basta, mi sono stufato di te, me ne vado. Stammi bene col tuo nuovo team.-


- Si hai ragione, io e te non siamo mai stati nulla.- sussurrò la ragazza, un amaro sorriso sulle labbra.


- C-Chissà perché mi sono preoccupata tanto, volevo parlarti, chiarire, capire perché ce l’avevi tanto con me…- la voce si fece più bassa, ormai rotta dal pianto.


- …però è evidente che parlare con te è impossibile!-


Sentendo le lacrime scendere sempre più velocemente dagli occhi di lei si girò, anche per capire il senso di quel tono così ferito e arrabbiato.


Era lui quello che era appena stato abbandonato, perché cavolo era lei a piangere?!


Il suo cuore di metallo perse un battito quando vide il volto di lei rigato da lacrime sempre più copiose, le guance rosse e la testa bassa.


La rialzò improvvisamente, guardandolo ferita e arrabbiata.


- SEI SOLO UNO STUPIDO GAJIL, NON CAPISCI NULLA!!!  TU E NATSU AVETE ORIGLIATO LA CONVERSAZIONE NON È VERO?!?!-


Anche se vederla piangere lo faceva sentire stranamente male decise di restare impassibile.


- Se anche fosse? Che t’importa se io ascolto o no? Tanto me lo avresti detto prima o poi, per cui tanto meglio che l’abbia saputo prima.-


- BAKA NON CAPISCI PROPRIO NIENTE!!! TI SEI LIMITATO AD ASCOLTARE SENZA CHIEDERE SPIEGAZIONI A NESSUNO, MA ALMENO TI SEI CHEISTO SE IO ERO D’ACCORDO?! HAI PENSATO AI MIEI DI SENTIMENTI?!-


Voleva sfogarsi con quell’insensibile, ed ora che aveva iniziato non si sarebbe più fermato.


- SEI UN INSENSIBILE PEZZO DI METALLO CHE NON CAPISCE NULLA, PER LO MENO ROGUE MI ASCOLTA E CERCA DI CAPIRMI, È DOLCE E MI TRATTA SEMPRE BENE, MENTRE TU NON FAI ALTRO CHE FERIRMI!!!-


Aveva perso ogni freno e lucidità, ormai non controllava più le parole che le uscivano dalla bocca, e Gajil ascoltava tutto senza fiatare.


- TI ODIO GAJIL, NON PARLARMI MAI PIÙ!!-


Corse via da li, da quella bugia appena detta, troppo grande per essere sopportata, via da lui, la cui sola vista faceva battere forte il suo cuore ma che ultimamente non faceva altro che ferirlo.


Gajil restò li, immobile e sempre più ricolmo d’ira.


Quella mocciosa, prima lo abbandonava anche lei, poi lo insultava e scoppiava a piangere, era lui quello a dover essere arrabbiato non lei!


Tirò un pugno ad un albero li vicino, facendolo crollare.


- Merda!-


Lo odiava? Tanto meglio, il sentimento era reciproco, o così almeno sperava che fosse.


Non gli era mai importato dei sentimenti e di certo non avrebbe incominciato a preoccuparsene ora, il piano della barista era fallito e, forse, era stato meglio così.


Eppure quelle parole detto con dolore continuavano a rimbombargli nella testa, così come il bacio appassionato che si erano scambiati, confondendolo ancor di più.


Anche lui la odiava, per quell’effetto strano che aveva su di lui.

La odiò con tutto se stesso, per averlo lasciato solo di nuovo, come Metallikana aveva fatto anni prima.


La odiava perché era riuscita a farlo innamorare con il solo sorriso.


Odiava quel profumo, quell’allegria contagiosa, la odiava anche se l’amava e si disse che così avrebbe dovuto essere, che da quel giorno avrebbe odiato anche il suo nome.


“Anche io ti odio…Levy.”


Fu con quel pensiero bugiardo che decise di tornare alla Gilda, ripetendosi quell’infinita bugia per tutto il cammino, per convincere se stesso, la mente ed il cuore.


**************************************************************************************************************


- Natsu insomma ti vuoi fermare?!-


Non ne poteva davvero più, quello stupido non faceva che scappare!


- Lasciami in pace!-


Si voltò e le fece la linguaccia prima di ricominciare a correre.


Una vena iniziò a pulsarle in fronte, mentre la rabbia ribolliva in lei.


“Quel baka…”


Sospirò, non era impresa facile prendere Natsu quando ci si metteva, per cui c’era un'unica soluzione: se voleva parlare con lui, doveva tendergli una trappola e catturarlo!


Girava per le vie di Magnolia senza una meta precisa, l’importante era che fosse lontano da Lucy.


Era ancora arrabbiato con lei, oltre che ferito.


Loro erano amici, compagni, perché voleva abbandonarlo così?


Forse anche per quello scappava, non solo perché era arrabbiato, ma anche molto spaventato.


Aveva paura, paura che Lucy volesse parlargli e dirgli addio, e per questo scappava.


Se non poteva sentire quelle parole sarebbe stato come se fossero ancora un team, e lui voleva continuare a pensarla così, come in un bel sogno infinito.


Troppe volte era stato lasciato solo, prima Igneel, poi Lisanna, però sentiva che se anche Lucy fosse sparita dalla sua vita, questa volta non avrebbe sopportato il dolore.
 

Perché poi solo con Lucy aveva questa paura? Cosa c’era di diverso in lei?


Perfino un ingenuo come lui aveva capito che la maga delle stelle era speciale, ma ancora non sapeva dare una definizione adatta a quella sensazione.


Per il momento aveva poche certezze chiare in tutta quella storia:


1- Il piano di Mira era miseramente fallito;


2- Era arrabbiato con Lucy per quella decisione presa senza chiedere il suo parere e detestava a morte Sting per averle fatto quella proposta;


3- Doveva fare qualcosa se voleva che la ragazza non lo lasciasse solo, e doveva farlo anche presto.


Un invitante profumino attirò la sua attenzione, o meglio quella del suo naso.


Proveniva da un vicolo non molto lontano, in uno dei quartieri poco frequentati della città, ma il suo sviluppassimo olfatto era stato capace di rilevarlo.


Un borbottio del suo stomaco gli fece capire che, qualunque cosa ci fosse là, era di certo commestibile.


Preso dalla fame e dalla curiosità si diresse sul luogo per dare un occhiata, in fondo, si disse, non c’era nulla di male nel curiosare un po’.


Quando arrivò nel vicolo, ciò che vi trovò lo sorprese non poco.


Un bel cosciotto di pollo bello grande, caldo ed invitante, era poggiato a terra su di un piatto, come se stesse aspettando solo lui.


Si chiese chi poteva essere l’incosciente che aveva lasciato in giro tale ben di dio.


Ennesimo gorgoglio del suo stomaco, la fame si faceva sentire sempre di più.


Si portò una mano allo stomaco, poi si voltò a guardare a destra, poi a sinistra, senza scorgere traccia di Lucy o del proprietario di quell’invitante pezzo di carne.


Non vi era anima viva nei paraggi.


“Be allora se non è di nessuno, posso mangiarlo!”


Si avvicinò al piatto a terra, ma quando fu ad un passò dall’afferrarlo il terreno si aprì sotto di lui, facendolo sprofondare.


Quando riaprì gli occhi si accorse di essere in una buca profonda e decisamente troppo stretta, la schiena gli dolorava un po’ per la caduta.


- Ahi ahi che male…… IL BASTARDO CHE HA FATTTO QUESTO SCHRZO ME LA PAGHERÀ CARA!!!-


- Ti ringrazio per la collaborazione Virgo, ora puoi andare.-


- Prego Hime, è l’ora della punizione?-


- Ti stò ringraziando! Vattene!-


Sbiancò Natsu quando riconobbe le voci sopra di lui, sperò ardentemente che il suo udito avesse fatto fiasco.


- Allora Natsu, finalmente ti ho preso!-


Ma quando dalla superficie della buca si affacciò una Lucy che sorrideva trionfante capì di non aver sbagliato.


- Bene, sei disposto ad ascoltarmi ora?-


Dal canto suo il rosato si tappò le orecchie, iniziando a scuotere la testa come un bambino.


- No non voglio!-


La bionda sospirò, trovando quel comportamento davvero infantile, anche per uno come Natsu.


- E se in cambio ti regalassi quel succulento polle che ho lasciato qui?-


Prendere il Dragon Slayer per la gola era senz’altro un buon modo per farlo cedere.


Il gorgoglio dello stomaco del rosato le fece ben sperare, ma si stupì della volontà che stava dimostrando.


- Non importa, non voglio sentire, perché se dicessi che vuoi lasciare il team io…-   


La sorpresa fu tanta per Lucy nello scoprire che Lisanna aveva ragione, era proprio per quello che l’amico era arrabbiato con lei da giorni.


Si sporse un po’ per poter inquadrare meglio la figura del ragazzo, ma fu una pessima idea.


Finì inevitabilmente per scivolare e in men che non si dica si ritrovò a far compagnia al drago di fuoco nella buca.


- Ahi ahi, Lucy mi stai schiacciando!sei pesante!-


- Mamma che botta…… Ehi come osi?! Non è affatto vero!-


Alzò lo sguardo per insultare il compagno, ma la distanza ravvicinata a cui fu sottoposta la fece paralizzare completamente, mentre un rosso fuoco andò a colorarle le guance.


Capì però che quella era l’occasione giusta per chiarire.


Deglutì rumorosamente, tentando di riprendere il controllo di se stessa e parlare normalmente.


- O-Ora sei o-obbligato ad a-ascoltarmi.-


Natsu arrossì senza sapere perché, era la prima volta che sentiva tanto caldo in vita sua, ma era una sensazione piuttosto piacevole.


Avere Lucy così,distesa sopra di lui, stava risvegliando istinti che nemmeno credeva di avere, mentre una voglia matta di assaggiare le labbra della bionda lo stava tormentando.


Soltanto i Kami sapevano cosa lo aveva trattenuto.


Forse fu quella frase a trattenerlo, una semplice serie di parole che fu capace di risvegliarlo da quel piacevole tepore a cui si stava abbandonando.


Si fece improvvisamente serio e, con una freddezza che non credeva di poter utilizzare, le rispose.


- Perché dovrei? Per farmi dire che non vuoi più andare in missione con me? Lo so già non disturbarti.-


Anche la ragazza sembrò essersi finalmente ripresa ed il sangue le si gelò nelle vene tanto erano fredde e taglienti.


Decisamente quel tono non si addiceva ad una persona calda com’era Natsu, lo pensò subito.


- Non capisci Natsu io…-


- Capisco bene invece hai preferito lui a me, non c’è altro.-


Era arrabbiato e triste, lo si capiva benissimo, ma se non la lasciava spiegare come potevano chiarirsi.


- Pensi davvero che abbandonerei il team?-


- Non lo pensavo, ma dopo quello che ho sentito è ovvio che sbagliavo.-


Non aveva la minima fiducia in lei, e questa consapevolezza la ferì molto.


- Se io… lasciassi il team, tu cosa faresti?-


Domanda dolorosa quella che porse, per entrambi, ma doveva conoscere la risposta a tutti i costi.


Il rosato si sentì strano, non sapendo come rispondere.


Tanto se ne sarebbe andata comunque, che differenza faceva la sua risposta.


- Ti lascerei con loro e me ne tornerei a fare missioni da solo, come sempre.-


Il cuore di Lucy andò in frantumi, dolore e rabbia iniziarono ad investirla.


Dopo tutte le avventure che avevano vissuto credeva di contare almeno qualcosa per lui, più di una semplice amica e compagna, ma evidentemente si sbagliava.


In fondo Natsu era pur sempre uno stupido ed ingenuo, l’unica cosa a cui teneva era Igneel e la Gilda, considerandovi tutti i membri prezioso amici e compagni.


Lei compresa, non era nulla di più nulla di meno, e mai le cose sarebbero cambiate.


Inevitabilmente le lacrime iniziarono a rigarle il viso, mentre il bisogno di staccarsi da lui si faceva sempre più opprimente.


Prese la chiave di Virgo intenzionata più che mai ad andarsene di li.


Vedendola piangere il cuore del drago di fuoco si strinse nel petto, facendolo agire senza controllo.


Istintivamente le bloccò i polsi, impedendole così di evocare la cameriera.


- Lasciami andare!-


- Prima dimmi perché piangi?-


Si sentiva strano vedendo quelle lacrime, percepiva che erano a causa sua, ma cosa le aveva scatenate?


- Non ti devo nessuna spiegazione! Lasciami andare!-


- Si invece sono tuo amico e voglio sapere perché piangi! È colpa mia?-


- Proprio un bell’amico, non ti importa nulla di me!-


- Ma che stai dicendo?! Certo che mi importa di…-


- Sting sarà anche arrogante e fastidioso, ma almeno so che ci tiene a me al contrario di te!-


Furono una pugnalata quelle parole, inconsapevolmente strinse ancor di più i polsi della ragazza.


- Non vedi l’ora di tornare da quella lampadina vero?-


La sua voce trasudava rabbia, una strana fiamma risplendeva negli occhi verdi del ragazzo, ed una morsa dolorosa quanto fastidiosa gli stringeva il cuore.


Fiamme d’ira? Simili ma non uguali, non sapeva dare un nome a quelle fiamme.


La maga si spaventò a vederlo così, non si era mai arrabbiato così con lei o davanti a lei.


Sentì la presa sui polsi, salda e dolorosa, bruciare.


- N-Natsu lasciami! Mi stai facendo male!-


Si risvegliò improvvisamente da quello stato di rabbia accecante, lasciò la ragazza e si allontanò un po’, quanto quella buca lo consentisse.


Cosa stava facendo? Voleva forse ferirla o spaventarla?


- S-Scusami Lucy io…-


Avvicinò una mano per vedere come stesse, ma fu scacciato.


- NON TOCCARMI!-


L’aveva ferita sia dentro che fuori, cosa voleva ancora da lei?!


Chiamò Virgo tra le lacrime, non ne poteva più di vederlo.


La cameriera dai capelli rosa comparve fuori dalla buca in un fascio di luce, pronta ad eseguire gli ordini della maga.


Quando la vide nella buca che piangeva a dirotto si astenne da qualunque commento decisamente fuori luogo e si mise a scavare, allargando la la fossa in cui erano i due maghi.


In poco fu dietro la ragazza.


- Hime, cosa vi è successo?- chiese.


La maga si aggrappò alla cameriera, pregandola di portarla via di li.


Con gli occhi azzurri come il cielo, Virgo fulminò il rosato con lo sguardo, sapeva che era colpa sua.


Riportò la ragazza in superficie, mentre Natsu protestava per poter parlare con Lucy.


Fece sparire lo spirito della Vergine una volta fuori e si affacciò nella buca per fissare ancora una volta il rosato con occhi feriti e pieni di lacrime.


- NON CAPISCI NULLA NATSU, TI ODIO!!!!!- e corse via con le gocce salate che le rigavano il volto, appannandole la vista.


Mai avrebbe potuto odiarlo, ne era certa, ma vivere quell’amore a senso unico la faceva stare ancor più male.


E con quell’ultima bugia urlata al vento corse lontana, dove avrebbe potuto versare quelle lacrime amare fino ad esaurirle.


Dentro la fossa,  Natsu se ne stava rannicchiato a testa bassa, dandosi dell’idiota.


Ma in fondo era meglio così si disse, se Lucy era felice con quel biondino da strapazzo andava bene, eppure una strana fitta al cuore gli fece intuire che in realtà non c’era nulla che andasse bene.


Quei sentimenti nuovi, lo stavano mettendo a dura prova, se lei si allontanava forse sarebbe tornato tutto come prima.


Eppure la voglia che aveva di stringere la maga bionda tra le braccia era ancora più forte di prima, ne sentiva un bisogno irrefrenabile, mentre la terribile consapevolezza di averla persa per sempre si fece largo nella sua mente, terrorizzarndolo.


“Sono proprio un idiota.”


****************************************************************************************************************


Canticchiava allegra Lisanna mentre aiutava la sorella a pulire il disastro compiuto da Elfman nell’inutile tentativo di distruggere Laxus.


Quando finalmente suo fratello si era calmato, aveva minacciato il dio del fulmine che se l’avesse fatta piangere lo avrebbe distrutto sicuramente, poi aveva fatto ad entrambi i complimenti.


Si sentiva più leggera ora che poteva dire a tutti della sua storia col biondo, oltre ad essere felice.


Erza, Evergreen, Cana e Juvia si erano congratulate con lei, augurandole un amore sereno e felice.


Poi Juvia era schizzata da Gray per raccontargli tutto, ovviamente immaginandosi una proposta del genere da parte del mago di ghiaccio a lei.


Sorrise l’albina, ricordando come Gray aveva smontato ancora una volta l’umore della ragazza, dicendo che l’amore non era cosa per lui.


Eppure era arrossito comunque, lo aveva notato, forse Erza era davvero riuscita a fargli capire qualcosa sui suoi sentimenti.


Se per il resto del mondo l’amore sbocciava in primavera, a Fairy Tail era quel periodo autunnale il più romantico ch avessero mai passato.


Dal tronde erano noti per fare tutto in maniera diversa dagli altri.


Mancavano semplicemente quattro persone per completare il quadro romantico che si stava creando, sperò che coi suoi consigli e i diabolici trucchetti di Mira anche loro avessero sistemato le cose.


Capì che non era così quando, scuri in viso, i due Dragon Slayer più casinisti della Gilda entrarono e si sedettero al bancone vicini, senza però litigare.


- Ciao ragazzi, qualche problema?-


Mira si era voltata verso di loro e sorrideva.


“Pessimo segno.” Pensò la sorellina che però curiosa di sapere allungò un orecchio per ascoltare.


- Soltanto uno, donne!- dissero in coro.


- Che è successo?-


Il drago di fuoco la guardò, a metà tra il triste e l’arrabbiato.


- Mira il tuo piano non ha funzionato! Lucy ha detto che mi odia e tra l’altro formerà un team con quella lampadina!-


- Sapevo che non sarebbe servito a nulla, anche Levy farà parte di quel team col moccioso, e pure lei non vuole più vedermi.-


Mira restò completamente spiazzata. Cosa avevano combinato quei due per ridurre il suo perfetto e diabolico piano ad un misero scarto da quattro soldi che faceva acqua da tutte le parti?!


“Questi due…”


Dovette trattenersi con tutta se stessa per non attivare il Satan Soul ed ucciderli entrambi dopo averli sottoposti alle più terribili torture.


- Ma è impossibile!-


Lisanna si avvicinò, una faccia seria che mai aveva avuto prima d’ora.


- Siete sicuri di quello che dite?-


I due draghi annuirono.


- Volevano parlare, probabilmente per dirci che…-


- Aspetta Gajil, che significa probabilmente?-


L’albina più piccola temette la risposta, mentre la maggiore fremeva di rabbia perché aveva gi capito dove sarebbero andati a parare.


In breve, i due raccontarono ciò che era accaduto, e per poco non furono assaliti da una Mirajane in forma Sitri.


- MALEDETTI IDIOTI CHE VI È SALTATO IN MENTE?!?! AVETE MANDATO IL FUMO IL MIO PIANO PERFETTO!! ORA VEDRETE L’INFERNO!!-


Dire che era infuriata era un eufemismo.


- Questa volta Mira-nee ha ragione, dovevate ascoltare! Loro volevano chiarire un terribile malinteso però voi non avete dato loro la possibilità di spiegare. Scommetto che non avevano intenzione di lasciare i team.-


I due passarono lo sguardo da una all’altra sorella, rabbrividendo allo sguardo demoniaco della più grande.


- Non è possibile, abbiamo sentito bene quando hanno accettato di fare squadra con quelli!-


- Esatto, non sparate cazzate!-


- Dicono la verità invece.-


Dalle scale scesero Sting e Rogue, ancora barcollanti per i troppi giorni in cui non si erano mossi.


- Non dovreste ancora alzarvi, siete deboli.- disse premurosa Mira, tornata improvvisamente normale.


I due si sedettero al bancone, chiedendo qualcosa da bere.


- Noi stiamo bene, abbiamo sentito i vostri discorsi e così siamo scesi.- disse Sting, fissando Natsu.


Cosa ci trovasse in lui Lucy ancora non lo aveva capito.


- Sapete, poche ore fa Levy-san e Lucy-san sono venute da noi e…- Rogue iniziò a raccontare gli avvenimenti di qualche ora prima.


Inizio Flashback.


- Allora come state?- chiese Levy, premurosa come sempre.


- Molto meglio grazie.- sorrise leggermente il moro.


- Non ne posso più di stare in questo letto, non vedo l’ora di poter uscire un po’.- rise Sting, mentre Lucy lo guardava sorridendo.


Si creò uno strano silenzio, interrotto poi dalla bionda.


- Sentite, volevamo darvi una risposta.-


I due guardarono speranzosi le ragazze, aspettandosi una risposta positiva.


- Ci piacerebbe davvero formare un team con voi, in questo mese ci siamo divertiti molto insieme…- cominciò Levy.


- …ma noi facciamo già parte di due team fantastici e a cui siamo molto legate, non potremmo mai lasciarli.- concluse Lucy con un sorriso.


Era quella la loro risposta, non avevano mai avuto dubbi, tutto quello che dovevano fare ora era spiegarlo a Natsu e Gajil.


Fine Flashback.


- È stata questa la loro risposta, non è affatto vero che hanno accettato.- sospirò il biondo, probabilmente ancora afflitto per quella risposta.


Almeno avevano promesso di andare ancora in missione insieme qualche volta, e poi le avrebbero viste in Gilda ogni giorno, era una consolazione magra ma sufficiente.


Natsu e Gajil erano paralizzati dallo shock.


Non poteva essere davvero andata così, non poteva assolutamente, altrimenti avrebbe voluto dire che Lucy e Levy volevano parlare e che erano stati proprio loro ad averle abbandonate.


Iniziarono a tremare e sudare freddo, consci che se fossero stati in grado di esprimere prima i loro sentimenti non sarebbe successo nulla.


Ma come fare?


Il drago di metallo non era bravo a dire quello che provava, e Natsu neanche sapeva quali fossero questi sentimenti.


In loro soccorso arrivò Mira, determinata più che mai a riscattare il suo piano più che perfetto.


- Natsu, Gajil, bevete questo, vi schiarirà le idee.-


Posò sul bancone due calici colmi di… acqua?


All’apparenza era ciò che sembrava, in odore e aspetto sembrava la bevanda più innocua del mondo.


Aveva ragione, bere per riprendersi e poi pensare a mente lucida era senz’altro la cosa migliore da fare.


Scattarono in piedi e bevvero d’un fiato il liquido cristallino, mentre Lisanna sentiva puzza di bruciato.


Mira non era una santa, lo sapevano tutti, ma cosa voleva fare offrendo loro della semplice acqua da bere?


- Ho finiti!-


Urlarono e sbatterono il calice sul bancone violentemente, per poi crollare a terra come addormentati.


I due draghi gemelli e Lisanna li fissavano sorpresi e la ragazza anche preoccupata, mentre Mirajane sorrideva.


- Natsu-san…?-


- Gajil-san…?-


I gemelli provarono a chiamarli, e quando i due si alzarono di colpo fecero sobbalzare i presenti, escluso il demone.


Una linea di rossore partiva da una guancia all’altra, gli occhi lucidi e vogliosi, mentre istinti di drago sopiti si risvegliavano prepotenti.


- DEVO ANDARE DA LEI!!!-


In pochi secondi furono fuori, al loro posto nuvole di polvere che si dissolsero in poco, lasciando vedere le face traumatizzate di tre poveri innocenti, ed il sorriso vittorioso e sadico di un demone davvero tremendo.


- M-Mira-nee, cosa gli hai fatto bere?- osò chiedere la più giovane.


L’albina tirò fuori da sotto il bancone una boccetta di cristallo ormai vuota, dal collo allungato e la base rotonda.


L’etichetta ormai rovinata non permetteva di leggere il nome del contenuto.


- Che roba è?- chiese il biondo, diffidante.


- “Stimulant reveals feelings”, una speciale pozione che costringe aiuta chi la beve a rivelare i suoi veri sentimenti.-


Sorrise innocente convincendo i due fratelli a quella storia, ma Lisanna sapeva che c’era qualcosa sotto, non si fidava per nulla.


Però dovette ammettere che era stato un vero colpo di genio quello e che, forse, questa volta non c’erano scopi secondari.


- Non mi stai nascondendo qualcosa, vero?- chiese sospettosa.


- Oh Lisanna così mi offendi! Potrei mai mentirti?-


La più piccola guardò dubbiosa la sorella, come per dirle “l’hai già fatto”, poi sospirò e decise di crederle.


“Ho solo omesso che è anche un potente eccitante, fatto con estratto di sakè concentrato capace di ubriacare perfino Bacchus.” Pensò il demone dell’amore, mentre un sadico sorriso che nessuno vide le adornò il pallido volto.


Questa volta sarebbe andato tutto liscio o non si sarebbe più chiamata “Mirajane il demone.”


**************************************************************************************************************


Sulle rive del fiume, seduta sulle scale davanti a casa, Lucy se ne stava rannicchiata a fissare l’acqua cristallina con occhi vitrei, inespressivi.


Quella litigata con Natsu proprio non ci voleva, eppure era andata da lui per chiarire, com’era arrivata a dirgli di odiarlo?  


- LUUUUUUSHYYYYYYY!!!!!!-


Il cuore le balzò in gola, avrebbe riconosciuto quella voce tra mille.


Girò la testa un paio di volte, per poi scorgere in lontananza una nube di polvere avanzare verso di lei.


Una chioma rosa si stava avvicinando più veloce di un treno, senza la minima intenzione di rallentare.


Quando le sfrecciò davanti poi, superandola di parecchi metri, rimase ancor più shoccata.


Tornò nuovamente indietro fermandosi questa volta proprio davanti a lei, che lo guardava confusa e triste.


- Nat…-


- BAKAAAaaaaa……-


Era caduto hai suoi piedi, letteralmente, ed ora se ne stava disteso a pochi millimetri da lei, ancora seduta sulla scalinata che portava al suo appartamento.


- N-Natsu…?-


Il ragazzo si alzò di scatto, il viso a pochi centimetri da quello della bionda.


- Lushy lo shai che shei ploplio calinaaaaa!!! Hic!!-


Arrossì la biondina, chiedendosi come mai il suo amico fosse ubriaco peggio di Cana e Bacchus messi insieme, eppure non odorava di sakè.


- G-Grazie, per caso hai bevuto?-


Se davvero era ubriaco arrabbiarsi con lui non serviva a nulla, tanto meno cacciarlo.


- Nooooooo, hic! Mila mi ha dato dell’acqua e poi… poi… bo! Hic! Io volevo shtale con Luchy! Hic!-


Una linea rossa gli attraversava il viso e probabilmente l’albina lo aveva in qualche modo ubriacato, ma non potè che sentirsi felice di quelle parole.


- E-E come mai?-


Era un occasione d’oro che non si sarebbe lasciata scappare.


Il rosato parve pensarci un attimo, poi sorrise.


- Pelchè shei la mia compagna e ti voglio tanto bene!! Hic!-


Sorrise dolcemente la ragazza, forse quella situazione era ideale per chiarire alcune cose.


- Ti va di venire da me e parlare un po’?-


- SHIIIIII A LETTO CON LUSHYYY!!!!-


Alcuni passanti si voltarono a guardarli sconvolti, mentre la ragazza arrossiva per la vergogna.


Possibile che associasse automaticamente la sua casa come un luogo dove dormire?!


Si alzò e fece per entrare, ma qualcuno la trattenne. La mano calda di Natsu stringeva la sua.


- Vengo sholo she mi tieni la mano.- gonfiò le guance come un bambino, e Lucy sorrise intenerita.


Annuì dopo di che si diressero verso il suo appartamento.


Sì, pensò di nuovo, quella bizzarra situazione era perfetta per chiarire diverse cose.


Mentalmente, forse per la prima volta da quando era iniziata quella serie di strani eventi che sapeva essere causati da qualcuno, ringraziò mentalmente Mira di essere così impicciona, geniale e dannatamente diabolica.


**************************************************************************************************************


- Ahhh…… G-Gajil……ahhhh-


Non riusciva a capire come erano arrivati a quello, però doveva ammettere che non le importava e non le dispiaceva per nulla.


Sentiva le labbra del moro sulla pelle, ogni punto in cui passava lasciava segni bollenti e bollenti.


Si era presentato da lei così, di punto in bianco, apparentemente ubriaco e privo di controllo.


Rifugiata tra le mura della sua stanza, Levy aveva pianto lacrime fino all’esaurimento, per poi crollare tra le braccia di Morfeo.


Aveva avuto paura poi quando era stata bruscamente svegliata da dei rumori fuori dalla porta, e non nascose la sua sorpresa quando vide entrare il figlio di Metallikana in quello stato insolito per lui.


L’aveva bloccata sul letto, iniziando a baciarla con foga e non dandole neanche il tempo di svegliarsi per bene e capire quello che succedeva.


Ed ora era li, imprigionata sotto il muscoloso corpo del drago ed incapace di reagire.


- Perché non mi hai detto che avevi rifiutato…-


Soffiò quella frase ad un palmo dalle labbra della turchina, sorprendendola.


- Non mi hai lasciato parlare…- rispose in un sussurro.


Le labbra si congiunsero di nuovo, ma solo per un breve istante.


- Mi dispiace gamberetto, hai ragione quando mi dai dell’idiota.-


Levy sgranò gli occhi per la sorpresa, non potendo credere alle sue orecchie. Era davvero lui che parlava? Oppure era l’effetto dell’alcool a farlo parlare in quel modo?


E dire che non aveva un sapore alcolico la sua bocca, solamente quel gusto ferroso dell’ultima volta, quello che la faceva impazzire.


- È che la sola idea di vederti sempre insieme a quel pivello, a ridere con lui e non con me, mi ha fatto impazzire.-


La baciò di nuovo, mentre una mano rude si infilò sotto il vestito arancione di Levy, carezzandole una coscia.


- Morivo di rabbia, no, di gelosia perché io ti voglio solo per me… Levy.-


Anche se sotto l’effetto di qualche strano alcolico, quello che Gajil stava dicendo doveva essere vero, le persone ubriache tendevano ad esprimere tutto ciò che provavano senza mentire.


E come da copione, la turchina arrossì ancor di più, ma sorrise felice.


- Non avrei mai potuto lasciarti Gajil, perché io ti amo.-


Glielo aveva detto finalmente, si era confessata, sentiva il cuore più leggero ora.


Anche se forse domani il figlio di Metallikana non avrebbe ricordato nulla, andava bene così, almeno sapeva di essere ricambiata.


Vide negli occhi del moro un nuovo fuoco, passione che brillava in quegli specchi neri che amava tanto.


Lasciò che si togliesse la maglietta nera e la gettasse malamente a terra, mentre ancora era a cavalcioni su di lei.


Sfiorò con la punta delle dita quei pettorali scolpiti e ben definiti, mentre la pelle di Gajil bruciava ad ogni tocco.


Affamato di lei, schiavo di quell’amore che non avrebbe mai pensato venisse ricambiato, il moro ricominciò a baciarle il collo, mentre rudemente le sfilava il vestito arancione che indossava.


Era rimasta in intimo, e mentre la contemplava con ammirazione e gli occhi colmi di piacere si sentiva sempre più eccitato.


Riprese a baciarla, sfiorandole il seno da sopra la stoffa del reggiseno, desideroso di andare più a fondo, di poter fare sua per sempre la donna di cui si era innamorato.


Un gemito di piacere sfuggì dalle labbra di lei, eccitandolo ancor più di quanto già non fosse.


La baciò su ogni parte di pelle scoperta, dal ventre alle spalle, dalle spalle al collo, facendola gemere.


Le morse il lobo dell’orecchio, facendola fremere, dopo di che riportò la sua attenzione alle labbra carnose di lei, impossessandosene di nuovo.


Quando fece per slacciarle anche il reggiseno, lei lo fermò, costringendolo ad alzare lo sguardo su di lei.


- Gamberetto ma che…-


Gli mise un dito sulle labbra e lo fece distendere di fianco a lei.


- Ti amo, e fare l’amore con te è la cosa che desidero di più al mondo. Ma voglio che sia il vero Gajil a prendermi, quello scorbutico che non chiede mai scusa ma che in fondo ha un cuore d’oro. Non avrebbe senso se lo facessimo quando sei ubriaco e senza controllo. Mi capisci?-


La baciò più intensamente, cercando con la lingua quella della ragazza, in una danza cui mai avrebbero voluto mettere fine.


Quando si separarono, fece aderire perfettamente i loro corpi, stringendo a se il corpo esile della Scripter.


- Ok, l’unica cosa che desidero è che tu stia con me.-


Pian piano Morfeo iniziò a chiamarli a se, ma il Dragon Slayer riuscì a dire un ultima frase prima di cedere al sonno.


- Perché ti amo e se sei con altri, mi assale una terribile gelosia d’amore.-


Levy sorrise e lasciò che il sonno avesse la meglio anche su di lei, avvolta dall’abbraccio del suo Morfeo personale.


************************************************************************************************************


- Lushyyyy la calne è buonisshiiiimaaaa!!!!-


Appena in casa aveva preparato qualcosa da mangiare per entrambi e doveva ammettere che quel Natsu ubriaco che sembrava un bambino era veramente divertente.


- Sono contenta ti piaccia.-


Sapeva però che era il momento di parlare, e di cercare le risposte che voleva.


- Senti Natsu, tu non mi vuoi più nel team?-


Sbarrò gli occhi il rosato, come se avesse appena detto la cosa più stupida del mondo.


- Ma che shtai dishendo?! Celto che ti voglio nel team!!! Tu shei la mia Lushy e nessuno può poltalti via!! Hic!!-


Affermò convinto, annuendo.


- Allora perché, oggi hai detto che non importava se andavo via. Mi hai fatto stare male lo sai?- non sarebbe scoppiata a piangere di nuovo, ma il petto le faceva malissimo.


Per un attimo sembrò che l’effetto dell’alcolico fosse svanito, perché smise di parlare in maniera strana.


- Ero arrabbiato, e tanto. Poi c’era qualcosa, proprio qui.- indicò il petto all’altezza del cuore.- La sola idea che potessi preferire quel biondino a me, mi faceva stare male.-


Si alzò dalla tavola andando dalla parte di Lucy.


Spostò la sedia e si ritrovarono uno di frante all’altra.


Lei seduta lui in piedi.


Prese una delle mani della ragazza e la portò al suo petto.


- Quando ci sei tu, batte forte ed è come se il mio corpo andasse a fuoco, più del solito. Stranamente sento caldo, e vorrei tanto abbracciarti e non farti più andare via.-


Lucy assunse un colorito porpora pensando che, senza rendersene conto, Natsu le si stava dichiarando.


- Quando qualcuno vuole farti del male mi faccio prendere dalla rabbia, e da quando è arrivato Sting provo una strana sensazione.-


Si inginocchiò, posando la testa sulle ginocchia della bionda, che come per istinto incominciò ad accarezzare i ciuffi rosa.


- Non so cosa sia, io non le capisco queste cose. Gildarts una volta ha parlato di amore, ma io non ho mai prestato ascolto, e poi quella strana rabbia che sento…-


- Natsu, sei forse… geloso?- azzardò lei.


Come illuminato il rosato alzò la testa ed arrivò ad un palmo dal naso della maga, sorridendo.


- Ecco cos’era! La gelosia, grazie mille Lucy tu sai sempre tutto.-


Guardò la ragazza che era diventata rossa come il fuoco, mentre distoglieva gli occhi nocciola dal suo viso.


- P-Prego…-


Fissò per un po’ le labbra carnose e rosee della compagna, ancora quella strana voglia a premergli sulla bocca dello stomaco.


Senza nessun preavviso posò le sue labbra su quelle di lei, spiazzandola.


Fu un semplice e casto bacio a stampo, ma sufficiente a far sciogliere il cervello di Lucy.


Natsu si toccò le labbra come in cerca di qualcosa, poi sorrise.


- Sei proprio buona Lucy.-


- St-Stupido non puoi baciare le persone quando ne hai voglia!!!-


Poteva essere ubriaco, ma questa non gliel’avrebbe mai perdonata.


- Ma io non bacio tutti, volevo farlo solo con te.-


Quella sera il drago di fuoco si divertiva a stupirla.


- E-E perché?-


Sembrò pensarci su.


- Non lo so, ma ultimamente volevo farlo, anche ora vorrei farlo ancora.-


Il rossore che piano si espanse anche sulle guance di Natsu, non fu più solo a causa della pozione, bensì anche un po’ di imbarazzo causato da quell’affermazione.


Lucy lo guardò speranzosa, poi si ricordò di chi aveva di fronte e sospirò.


- Non sai quello che dici, parli così perché sei ubriaco. Se tu mi baciassi ora, probabilmente morirei.-


Sobbalzò il rosato a quell’affermazione.


- I-I baci uccidono?! Lucy non ti bacerò più ma non morire!!- e scoppiò a piangere come un bambino.


- Ma no stupido, che hai capito?!-


Rise divertita la bionda, andando a sedersi sul letto raggiunta subito dopo dal compagno.


- I baci se li scambiano gli innamorati, ma se vieni baciato da qualcuno che non ti ama può far male.- un sorriso triste le si dipinse in volto.


- Sai Natsu, io credo di essermi innamorata di te.-


Il ragazzo la fissò, iniziando a boccheggiare sorpreso ed imbarazzato.


Dal canto suo Lucy aveva deciso di confessarsi, tanto lui non avrebbe ricordato nulla la mattina dopo, e lei voleva togliersi un peso dal cuore.


- Però tu mi consideri soltanto una nakama, ed io sono triste per questo, perché quando penso a come sarebbe baciarti, realizzò che non succederà mai.- le lacrime iniziarono a rigarle il volto, nonostante il sorriso.


- Non è vero Lucy.-


Natsu le saltò letteralmente addosso, bloccandole i polsi e mettendosi a cavalcioni su di lei.


- Non è vero Lucy, tu non sei solo la mia nakama, sei la persona a cui voglio più bene, e anche se non so bene come sia, credo di essermi innamorato. Perché sento che senza di te sarei perduto per sempre.-


La baciò di nuovo, stavolta con più passione, non ci mise molto la maga celeste a rispondere al bacio, piacevolmente sorpresa da quella confessione.


Forse non era affatto una causa persa, forse Natsu l’amava davvero e non l’aveva semplicemente capito, neanche lui.


Si staccarono per riprendere fiato, e fu allora che il rosato le si coricò sopra, avvolgendola in un abbraccio caldo come il fuoco.


- Bruciavo di gelosia ogni volta che ti vedevo con Sting, perché tu sei la mia preziosa nakama e non voglio lasciarti a nessuno. Stai solo con me, sii solo mia Lu.-


Forse non si era accorto di quello che aveva appena detto, ma lei era felice comunque.


Natsu l’amava, e non c’era nulla di più che poteva desiderare.


Sentì un respiro regolare e caldo soffiarle sul collo, accorgendosi così che il rosato si era addormentato.


Tipico suo, addormentarsi nelle situazioni più importanti.


Sorrise serena però, accoccolandosi meglio tra le braccia del compagno.


- Staremo sempre insieme Natsu.-


Chiuse gli occhi, e si lasciò coccolare dal calore del Dragon Slayer, raggiungendolo tra le braccia di Morfeo, restando abbracciati stretti per tutta la notte.


**************************************************************************************************************


Anche quel pomeriggio la Gilda era attiva, come lo era stata nei giorni precedenti.


Orami era passata una settimana, e sia Gajil che Natsu avevano dimenticato tutto, proprio come avevano immaginato.


Ma loro no. Lucy e Levy conservavano nei loro cuori e nelle loro memorie il ricordo di quella splendida notte, ridendo poi al ricordo delle facce shoccate e rosse come peperoni che i due avevano fatto al risveglio la mattina dopo.


Gajil per essersi ritrovato tra le braccia una Levy in intimo, Natsu per essere finito a casa della bionda, con la ragazza tra le braccia, senza ricordarsi il perché ed il per come.


Non avevano risposto alle domande di Mirajane e le altre, volendo conservare quei ricordi solo per loro.


Sting e Rogue erano ritornati in piena forma, ed ora partecipavano attivamente alle risse, o per meglio dire, il biondo partecipava e trascinava in mezzo anche il fratello.


Scoppiò l’ennesima rissa che in poco coinvolse l’intera Gilda, perfino Erza che partecipò per vendicare la sua amata fetta di torta caduta valorosamente in battaglia e successivamente spiaccicata e ridotta ad una poltiglia.


Risero le ragazze rimaste al bancone mentre osservavano il solito putiferio combinato da quei pazzoidi dei loro compagni.


Ma dal tronde, era questa Fairy Tail no?


Guardò la sua migliore amica intenta a fissare Gajil con occhi da innamorata,e sorrise felice per lei. Probabilmente anche Levy aveva trovato la forza di confessarsi.


Passò in rassegna ognuno dei suoi compagni che ridevano tutti, sia gli spettatori che i combattenti.


Per finire inquadrò una chioma rosa che se le stava dando di santa ragione con una chioma bionda e due more, istintivamente sorrise.


Da quella sera non aveva fatto più storie se lo trovava nel letto alla mattina, ma continuava a picchiarlo se le faceva scherzi di pessimo gusto o se frugava tra la sua biancheria intima.


Dopo l’arrivo dei draghi gemelli le cose avevano preso una piega inaspettata, ma pian piano le cose stavano tornando alla normalità, per quanto potesse essere normale Fairy Tail.


Tutti ridevano ed erano felici, Lucy ne era sicura, fin tanto che sarebbero rimasti tutti uniti sotto il nome di Fairy Tail quella felicità non sarebbe mai svanita.


Non sapeva ancora quanto si sbagliava.


(pov. Lucy)


Ridevamo tutti a quel tempo, non c’era vista migliore per il mio cuore che vedere i miei amici felici e al sicuro.


Bei tempi quelli, vero Natsu?


Ricordo con gioia quei tempi felici, in cui ancora potevamo ridere per davvero.


Ancora non sapevamo che di li a pochi anni qualcosa avrebbe sconvolto l’equilibrio, portandoci via per sempre quelle risate.


Adesso ridiamo solo per non cedere alla disperazione, e per andare avanti.


Presto il tempo arriverà, e per noi giungerà il momento della verità.


Sai Natsu, mi piacerebbe tanto vivere momenti belli come quelli, poterli scolpire nella mia memoria e cancellare tutto il resto, non so se potrò ma ce la metterò tutta.


Ricorda sempre che ti amo, con tutto il cuore.


Tua,


Lucy Heartphilia.















 

Fine







 


*Note Autrice*
Yo Minna eccoci all'ultimo capitolo XD
perdonatemi se ci sono errori, ma è terdi e l'ultima parte l'ho riscritta poco fa, per cui non ho avuto tempo di rileggermelo da capo, se ce ne sono tanti segnalatemeli pure che domani provvederò a correggere ^.^
Allora, le cose sembrano essersi sistemate e sembra che vivranno tutti felici e contenti, ma all'ultimo c'è un pov che fa capire che non sarà affatto tutto rose e fiori u.u
Non so quando pubblicherò la long, prima avrei altre due cose da finire, ma spero di poter pubblicare presto ^.^ sempre se vi va di leggerlo si intende.
Ringrazio molto chi ha recensito la storia, vi voglio bene T.T:

Serenity93
Phoenix_passion
Chitoge
9Tails_Kurama

Mae_dulce04
pongaa
StelladelLeone
Okami_chan

Bluesun
TrAiN_XIII_95
TAICHI_90
Giuly_san
Sakura tan

Marta94
AngelDream74_NaLu
Vi ringrazio tantissimo per le recensioni, sono veramente felice XD
Spero che il finale non vi abbia deluso, anche se sono andata ben oltre l'OOC, li ho trattati malissimo, chiedo scusa -.-"
Mi auguro di risentirvi presto magari alla long XP un bacio e grazie a tutti quelli che hanno seguito anche in silenzio questa storia.
Un bacio e alla prossima!
Jeo 95 =3 

 

   
 
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Jeo 95