Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Revalis    15/04/2013    1 recensioni
La goccia che cade nel mare, l'uno che si ricongiunge al tutto, in un unico flusso che si può comprendere o percorrere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non un flusso di coscienza
ma piuttosto d'accortezza
percorriamo senza sosta alcuna
o lo draghiamo per nascondere
questa o quella Verità,
lisce come ossa spolpate,
le nostre stesse ossa,
lucide e preziose
come campanelli di un altare
su cui ci scuoiamo
per il gusto dell'opposizione.
Ciottoli nel torrente
diventeremo, e cenere
sarà il nostro sapone;
non ce ne ricopriremo il capo
perchè non siamo mai stati umili
e in questo fiume
il guado ci sarà fatale.
E perchè mai
dibattendomi
in questo flusso di tristezza
mi sfugge il senso
della follia, mia diletta?
E ogni passo
in infiniti cuscini di sogno
e ogni ferita guadaganata
che brucia e duole.
Ma come magma
scaverò inarrestabile
il mio letto personale
Mai acqua fresca
mi toccherà
finchè anche io
sarò acqua.
Con essa la marea si alzerà
prevarrò su me stesso
e in ogni passo
risonante sulla superficie
e su ogni libbra di carne
pagata per la chiarezza.
Percorri il flusso
e un giorno cadrai;
sii il flusso
solo Verità avrai.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Revalis