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Autore: _Bubble_    15/04/2013    1 recensioni
Dal capitolo 1:
> era l'undicesima volta che mi faceva questa domanda, e per l'ennesima volta avrei risposto si
>
E così salimmo in macchina, le mie valige erano pronte, mi stavo trasferendo, stavo partendo per New York, avevo raggiunto quello che volevo, mi ero diplomata con il massimo, e ora stavo partendo, volevo viaggiare, volevo l' America, e così è stato.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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.Capitolo 2.

 
Avevamo finito di pranzare avevo fatto le stoviglie e ora mi stavo annoiando a morte, Brad era a farsi una doccia, Zack era sul divano e guardava la televisione. Decisi che avrei potuto guardarla pure io.
Così feci, mi sedetti per terra, sul tappeto che c'era ai piedi del divano davanti al televisore, a pancia in giù con gli avambracci appoggiati a terra.
 Mi misi comoda e osservai cosa davano in quel momento, era "The Cake Boss", ora capivo la tanta attenzione di Zack. 
<< Guarda che puoi sederti sul divano, non ti mangio mica >>
Detto questo mi alzai e andai a mettermi sul divano. Dopo circa un quarto d'ora posai lo sguardo su Zack, dormiva, dormiva come un bambino. Mi presi un paio di minuti per osservarlo per bene, era davvero bello, l'unico suo difetto era la stronzaggine. Sospirai, proprio in quel momento Brad arrivò più vivo e lavato che mai. 
<< Guarda che a forza di guardarlo si consuma! >>
<< Parli te che hai la bavetta alla bocca >>
<< Ecco, con questa mi hai zittito. Te ne do atto, ti avevo sottovalutato >> sorrisi. 
Coprii Zack con una coperta che avevo trovato li, devo dire che per essere estate faceva troppo freddo.
 
Eccoci, " Gino's " il ristorante dove avrei lavorato.
Entrammo, il locale era pieno e c'era gente che parlava di cani, del tempo, di dolci, di psicoterapia e chi semplicemente si guardava negl'occhi e si scambiava messaggi non verbali. Adoravo lavorare con il pubblico, la mente si apriva e tu imparavi a conoscere la gente anche solo dal modo in cui si presentava.
E poi mi salii quel profumo d' Italia che mi fece venire un moto di malinconia. Vidi Gino e gli andai incontro.
<< Gino! Come stai? >>
<< Sofia...Sei arrivata finalmente! >>
<< Così sembra, allora questo lavoro per me c'è o no? >>
<< Ovvio che c'è, forza vieni che ti mostro il locale >> mi girai per dire a Brad di venire anche lui, ma lo vidi attaccato al bancone del bar che flertava, come un'adolescente, con il barista, capii che era meglio lasciarlo fare.
 
<< Allora Sofia, come ti trovi qui? E i coinquilini, sono simpatici? >>
<< Oh, bhe sono arrivata da due giorni ma ti posso dire che sono due buoni coinquilini, certo, hanno i loro difetti, ma nessuno è perfetto. >>
<< Bene. Ora ti spiego un po' di cose... Tu cominci alle 13 e staccheresti alle 23, lo so che sono dieci  ore, però conta che teniamo aperto il giovedì, venerdì, sabato e domenica. Con un giovedì al mese di pausa. Orario continuato. Ti pagherei all'ora come in Italia, così se mai dovessi uscire un'ora prima o entrare un'ora dopo non ci sono problemi e ti pagherei 10$ all'ora. Per qualsiasi domanda, dubbio qui c'è il contratto, dagli un'occhiata e poi fammi sapere cosa ne pensi. >>
<< Wow, okay. Allora passo domani e ti dico, ma penso che non ci siano problemi. >>
<< Okay, ora ti lascio ma devo andare perchè c'è traffico >>
E così sparì dalla mia vista. Recuperai Brad, che intanto si era fatto dire vita morte e miracoli del barista e  naturalmente aveva anche il numero di telefono.
 
Ci incamminammo, passammo davanti a uno Starsbucks e notai un volantino, "cercasi commessa".
E fu così che la mia mania suicida prese il sopravvento su di me e mi fiondai nel locale, chiesi per il posto di lavoro e indovinate un po' avrei lavorato li il lunedì, martedì e mercoledì, con un lunedì al mese di pausa. Perfetto, più soldi per la sottoscritta! In quel momento ero troppo agitata per la cosa, che non mi resi conto che sarebbe stato un massacro...
 
Tornammo a casa e un profumo ci cookies mi invase le narici!
Zack!
Mi fiondai in cucina
<< Ti Amo! >> e lo abbracciai e gli posai un bacio sulla guancia
<< Hai fumato? Brad l'hai fatta ubriacare? >>
<< No, perchè? >>
<< Cose da niente, mi ha appena detto che mi ama e mi ha dato un bacio sulla guancia. Mi devo preoccupare? >>
Cookies, "Ti amo", cookies, abbraccio, cookies, bacio, cookies!
<< Cookies! Tu hai fatto i cookies! Lo sai che sono i miei biscotti preferiti e che ho una fame da lupi? >>
<< Ora capisco il perchè di tutto questo addolcimento, dei cookies le hanno sciolto il cuore, e tu Zack hai fatto sciogliere questa donna di pietra! L'amore, che cosa potente >>
<< Ma che amore e amore, questa è una di quelle drogate croniche di cioccolato, io sono solo un povero spacciatore! >>
<< Hai detto cioccolato? >>
<< Vedi, che ti dicevo è drogata per il cioccolato >> 
Presi un cookies e ne morsi un pezzo
<< Mmmm >> mi ritrovai 4 occhi puntati addosso
<< Che c'è? Se sono orgasmici non è colpa mia >> ne presi altri 418671686 e li portai con me sul divano
<< No, spiegami...Io faccio i biscotti che dovrebbero bastarci per una settimana e quella li magia in 10 minuti, senza neanche pagarmi >> voleva essere pagato?! Bene, avrebbe avuto quello che voleva, mi alzai posando i biscotti sul tavolino del salotto. Mi diressi verso il frigo presi il latte, dalla mensola sopra il lavandino presi un bicchiere, mi versai il latte nel bicchiere e lo riposai in frigo, a quel punto mi avviai verso Zack e gli diedi un bacio a stampo
<< Ecco ora sei ripagato per i cookies >> toglietemi tutto ma non i miei cookies!
<< Ti ha baciato >> non sentii la risposta di Zack perchè aumentai il volume della televisione e i cookies mi fecero perdere la cognizione della realtà, tant'è che non mi accorsi di essermi addormentata.
 
<< Raggio di sole, svegliati...>> chi era? Zack? no "raggio di sole" non era nel suo stile. 
<< Brad? >> 
<< In persona. Ora svegliati che ti devi preparare. >>
<< Preparare per cosa? >>
<< Sta sera si va a una festa >>
<< Quale festa? Io non sono stata invitata a nessuna festa >>
<< Non serve l'invito, siamo amici di Zack, entriamo con il pass >>
<< Perchè cos'è Zack, il proprietario? >>
<< No, ci lavora >>
<< Ah >>
<< Oh, se ci divertiremo, porterei la macchina fotografica fossi in te, o addirittura la videocamera >>
<< Come mai? >>
<< Oh, lo scoprirai cara... >> e assemblato a quella faccia poco affidabile, quella frase faceva ancora più rabbrividire.
<< Ma io non ho vestiti decenti da mettermi, e non ho soldi >>
<< Per questo ci sono io, il vestito te lo pago io, contalo come regalo di benvenuto, sta sera bisogna cuccare! >>
<< Ma Brad, no, non posso accettare >>
<< Comando io, e se io dico che ti prendo un vestito, non si discute signorina >>
<< Si padre... >> scoppiai a ridere
<< Forza andiamo >>
 
Passammo a rassegna una decina di negozi e nell'undicesimo l'illuminazione divina fece il suo corso, come per magia, in una vetrina mi apparse il vestito perfetto, era un vestito a fiori, corto sopra il ginocchio e con una spalla scoperta, stretto in vita. PERFETTO! 
<< Brad >> << Sofia >> mentre cercai di chiamarlo lui mi chiamò indicando il vestito in vetrina, lo stesso a cui io stavo già lasciando il cuore
<< Abbiamo avuto la stessa idea, ora non ci resta che provarlo >>
Lo provai, era il vestito perfetto.
<< Dio Sofia, la mia parte di uomo che è pari allo 0,0001 % dice che ispiri sesso violento, il restante dice che sei divina! >>
<< Grazie Brad >> e continuavo a contemplarmi allo specchio, quando mi vedo tornare Brad con un paio di scarpe con il tacco, altrettanto perfette.
<< Ho calcolato un 39, penso che vadano, su provale >>
<< Ma Brad, già il vestito, metterei le paperine >>
<< ALT! Non devi nominarle, e come se bestemmiassi! Paperine, tu con un vestito da stupro vuoi mettermi delle paperine?! Oh Gesù Santo, ma da voi in Italia ci sono tutti gli stilisti più IN e tu cosa fai mi rovini tutto le paperine. Sofia, faccio finta che tu non abbia detto niente, ora provati questi tacchi >> li provai, erano davvero belli..
<< Bene, sei perfetta! Come immaginavo, ora forza svestiti e passami il vestito e le scarpe >>
 
Ascoltai Brad, e mi vestii. Pagò il tutto e tornammo a casa, trovando Zack in mutande che viaggiava di stanza in stanza. Guardai Brad che seguiva il suo didietro come se potesse spogliarlo con gli occhi 
<< Guarda che non si tolgono i vestiti se li fissi >> e detto questo mi incamminai nella mia stanza e mi cominciai a preparare. 
 
Ci misi come al solito un'eternità. Dopo essermi vestita passai al trucco e ai capelli. Decisi per qualcosa di sobrio perchè ero più che sicura che quella sera a casa sarebbe stata l'unica cosa che sarebbe tornata sobria a casa. Capelli raccolti e il cambiamento era fatto. Era un po' di tempo che non mi vestivo bene così, almeno dalla mia festa di compleanno del 18 anni, cioè un anno, molto rassicurante come cosa.
 
Brad mi chiamò dal salotto e io uscii introducendomi in cucina. 
<< Oh mio Dio Sofia, sei sexy! >>
<< Grazie Brad >>
<< Penso che Zack di prenda un bel coccolone quando ti vedrà >>
<< Ma dai, figurati >>
<< Non essere modesta  e andiamo >>
 
Un taxi ci porta al locale che aveva un nome particolare " Women's Paradise ", nome al quanto ambiguo...
Entrammo dicendo che eravamo amiche di Zack. Vidi solo donne, ovunque, solo donne! 
<< Brad lo sai che sono etera vero? >>
<< Si cara >>
<< E perchè ci sono tutte donne >>
<< Perchè di uomini ce n'è pochi però meritano >>
<< Oh, chi sono i baristi? >>
<< Oh, no cara , ora li vedrai >>
<< E Zack è con loro? >>
<< Si >>
 
Calò il silenzio e un applauso generale prese la sala. E poi vidi quello per cui Brad mi aveva portato, quello per cui tutte queste donne erano venute. Un locale di spogliarellisti. Ecco perchè Brad era così preso dal venire qui, ora tutto mi è chiaro, l'unica cosa che ancora mi è oscura è: Dov'è Zack?
Ma non ho fatto in tempo per domandarlo a Brad che sul quel palco con gli altri uomini, c'era lui, mezzo nudo che faceva il soldato, che faceva movimenti allettanti per terra, che agitava il bacino come se dovesse fare la panna montata con il pistolino. E ora si erano girati e già prevedevo cosa i miei occhi avrebbero visto. Si tolsero i pantaloni restando in perizoma, con il didietro in bella vista.
 
Brad applaudiva come un matto e io ero a bocca aperta cercando di capire cosa ci fosse di sbagliato in quel ragazzo che di mattina faceva il pasticcere e di notte lo spogliarellista, quel ragazzo biondo con cui vivevo, quel ragazzo con due occhi così blu che potevi vederci il cielo. Non aveva niente di sbagliato, non lo conoscevo, sapevo solo che si chiamava Zack e che aveva un bel culo. Tutto molto interessante devo dire.
<< Vuole perfezionare i suoi studi in pasticceria e allora fa due lavori, e manda ogni mese un po' di soldi alla sorella che si sta prendendo cura della madre che sta combattendo la leucemia. Sembra un ragazzo comune, ma infondo è bravo. Dovresti parlarci ogni tanto, non è sempre scontroso sai...Ora andiamo a salutarlo così si ripiglia vedendoti >>
E così mi portò nel covo dei super uomini. 
<< Zack, Matt c'è il vostro amico e una bella signorina...ma ciao, io sono Pablo e tu come ti chiami? >>
<< Sofia, la coinquilina di Zack e Brad >>
<< Oh, ora capisco perchè Zack non ci ha parlato di te, voleva tenerti tutta per lui >>
Okay...sono uomini Sofia, ragionano con il pisello, capiscili.
<< Tu che cazzo ci fai qui? Brad, cosa ti avevo chiesto di non fare? >>
<< Volevo farle conoscere Matt... >> uno dei figus che erano li, ma lui aveva qualcosa di diverso, nello sguardo, nella postura, nel gesticolare, nel baciare Brad...WHAT?! E' proprio vero, più sono belli più sono gay o stronzi. Che tristezza...
<< Balle! E tu, perchè sei venuta e da quanto sei qui? >>
<< Quanto basta per vedere che ti stai arruolando >>
<< ù.ù Ma la signora punge! Zack ora capisco anche perchè sei sempre così teso, non te l'ha ancora data eh? >>
<< Bene, dopo questa io me ne vado, ciao Matt, piacere di averti conosciuto, Brad, io vado tu stai pure qui. Ciao >>
Detto questo presi la porta e mene andai, uomini, odiosi palloni gonfiati con il cervello piccolo.
 
Mi incamminai verso casa, mi tolsi i tacchi e camminai scalza. Sentii dei passi seguirmi, ma non osavo girarmi, avevo il terrore del buio e delle continue storie di ragazze violentate e uccise per la strada. Ero giusto un po' fifona, però mi stavo cominciando a preoccupare dato che il tizio dietro stava aumentando il passo, cos' decisi di aumentarlo anche io.
<< Hey, aspetta >> col cazzo che aspetto. Andai più veloce. Ma mi raggiunse, mi prese per un polso e mi appoggiò al muro bloccandomi i polsi. Mi baciò tutta la spalla scoperta e stava cominciando a strapparmi il vestito, anzi si era strappato, avevo il seno in bella vista e lui si stava fiondando dentro, quando si stacco.
<< Sparisci o ti faccio del male >> lui...aprii gli occhi e lo vidi con la mano che teneva il collo del tizio che prima si stava approfittando di me, lo lasciò e lui scappo.
<< Hey Sofia, tutto a posto? Stai bene? >>
Mi lasciai scivolare per terra, cominciai a singhiozzare.
<< Tranquilla, ora se n'è andato >> si era seduto di fianco a me e mi aveva appoggiato a lui mettendomi una mano dietro la schiena intanto che mi metteva una felpa addosso.
 
 Mi tranquillizzai, il mio battito cardiaco e il mio naso fu invasa da un'ondata di profumo da uomo
<< Stai meglio? >>
<< Si >>
<< Te la senti di alzarti, ho la moto parcheggiata qui dietro >>
Mi alzai e mi infilai la felpa che mi aveva dato, aveva il suo profumo. Mi portò fino dalla moto e mi diede un casco, mi fece salire e poi partì. Non so quanto ci mettemmo ad arrivare a casa. Scesi, gli porsi il casco e mi incamminai verso la porta. Entrai in casa
<< Grazie Zack, ora vado a letto >> l'avevo detto come se fossi stata un' automa
Mi tolsi il vestito che buttai e mi tolsi le scarpe, mi rimisi la sua felpa e restai in mutande, mi infilai sotto le coperte e cercai di addormentarmi.
Stavo sognando, ero di nuovo bloccata contro un muro e non riuscivo a muovermi, e l'unica cosa che mi venisse da dire era urlare il nome di Zack per chiedere aiuto
<< Hey, è un sogno Sofia, è solo un sogno >> lo abbracciai. Piansi ancora, piano,piano si coricò sul letto appoggiandomi al suo petto e continuando ad accarezzarmi la schiena riuscì a farmi prendere sonno. Non fui più presa da incubi e la luce che filtrava dalla finestra mi svegliò.
 
Era ancora li, sotto di me, e io sotto gli occhi avevo solo la sua croce celtica, il suo tatuaggio. Era in mutande e io pure, ma con la sua felpa addosso. Mi alzai e lo coprii, mi diressi in cucina dove trovai Brad
<< Allora, alla fine sei ceduta a Zack >> capii a cosa alludeva, ma non ero dell' umore di rispondere
<< E vedo che ha marcato il territorio con un bel succhiotto sul collo >> oh no, mi portai una mano sul collo, dove quell' uomo nella via mi aveva baciato...corsi in bagno sbattendo la porta e mi guardai allo specchio.
 
Avevo gli occhi rossi, rosso come il succhiotto sul collo, come il segno sui polsi e sul seno.
<< Dov'è? >>
<< E' corsa in bagno quando le ho fatto notare il succhiotto che le hai fatto >>
Sentii i passi dietro la porta, seguiti da un bussare energico
<< Sofia, apri la porta >> non risposi e non aprii
<< Sofia conto fino a tre e poi la butto giù >>
<< Uno... >>
<< Due... >>
<< Tre.... >> Apri la porta e come una mummia andai nella mia camera, presi il correttore più scuro che avevo e tornai in bagno sempre seguita dai due. Chiusi i due fuori e andai davanti allo specchio e cominciai a coprire quello che riuscivo, andava un po' via, ma le lacrime tornarono a fare il suo corso, piangevo e intanto mi coprivo il collo, il seno e i polsi, notai un livido sul fianco e coprii anche quello.
 
 
 
Angolino dell'autrice
Ma ciaoooooo eccoci qua,  facciamo il punto della situazione:
 
-Zack pasticcere e spogliarellista ( cos'ha visto Sofia  http://www.youtube.com/watch?v=AWoE7BZEW60  , questa è la mia ossessione per Alex Pettyfer, ma del resto, chi non ce l'ha? )
-Sofia adora i cookies  e qui vi lascio il link con la ricetta che io adoro come Alex Pettyfer <3 
http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=214837
 
Per quanto riguarda l'uomo della via, bhe non lo vedremo più tranquille
Bene, abbiamo finito con le cose da allegare, l'unica cosa che vi consiglio è vedetevi "Magic Mike"
 
Un bacio,
_Bubble_
  
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