Mentre ascolto il
nuovo cd di EROS RAMAZZOTTI, ho deciso di non mollare, come lui ha sempre fatto
nella vita. Ovviamente il mio spirito da Giovanna D’Arco, non ha un contesto
che regga, però quando ho visto la sola recensione di
Sita(non che la ritenga meno importante), mi sono un po’ avvilita, so benissimo
da sola che qualcosa c’è che non va!!!Grazie a Freud
sto cercando di capire la mia mente contorta, eppure con risultati scarsi…Vabbè ma tanto a voi che importa? Si
come al solito mi dilungo, mea culpa!!!Tanto io la porto a termine anche se
solo la mia Sita recensisce, perché per lei questo ed altro!!Ho visto che anche
i lettori sono stati scarsi, ma io dico “Non si può chiedere sempre il
massimo…No?”Buona lettura!!!!
Arrendersi?Mai!
Diavolo!Che si fotta tutto!
“RYO!”
“Ragazzina lasciami in pace!”
L’ho fatto, molto bravo Ryo! Come va ora? Meglio? Povero idiota!
“Ryo, dove pensi di andare? Hai presente, la guerra, bombe, morte? Ehi amico ti ricordano qualcosa?”
Basta!
Mentre il suo cervello
lavorava febbrilmente ad una punizione adeguata a quello sfacciato, anche Umiboozu gli andava incontro. Decise di rimettere a posto
la pistola allora…Eppure uno scatto di furia demoniaca, portò la sua mano
tremante, sul coltello posto nella sua guaina, usato solo per uccidere una
vittima che meriti un duro castigo, come era servita per l’uccisore di quel
maiale… Non voleva sprecarlo per una cosa così futile. Corse via… Era l’unico
modo per ritrovare la calma e la serenità.
Che cosa vogliono da me? Ryo, Ryo, Ryo…So come mi chiamo, non serve che ogni persona su questa terra lo conosca. Maledetti idioti. Quella ragazzina, per chi ha preso il sottoscritto? Per una di quelle persone che si fanno chiamare come…Com’era quel nome…Ah Santi. Gente comune, trasformata in martire per il bene collettivo. Io invece, sembro un seguace di Satana, con la mia mania per il contatto fisico(non parlo sono del gentil sesso!), sferrare pugni è la mia specialità, c’è chi si vanta di capacità come predire il futuro o ancor peggio, saper amare. AMARE! In questo mondo dimenticato da Dio, come potrebbe accadere!Sono stanco di correre, e nemmeno a dirlo ecco che mi preparo per la notte, non ci vuole poi molto visto che l’erba sarà il mio letto. Però mi brontola lo stomaco, che cosa potrei mangiare? Nemmeno a pensarlo ed eccoti li una piccola lepre in cerca di qualche erbetta profumata, ora sentirà l’odore del mio odio. Prendo un coltellaccio malandato, prendo la mira, e come fossi un arguto pipistrello centro il bersaglio, sentendo il coltello conficcarsi nella pelle. Un tonfo sordo che ha riempito l’aria. Sono proprio una bestia. Mentre, come fossi un uomo primitivo, mangio la carne cruda del povero malcapitato. Il rumore del mio coltello che si stacca dal suolo e vibra mi fa voltare di scatto.
“Amico, chiunque tu sia, sappi che hai scelto la nottata sbagliata!”
“Tu dici?”
“Hai sentito bene, quindi per fare un favore al tuo cadavere, io ti consiglio di fare marcia indietro all’istante.”
“Pensi di farmi paura.”
“Credimi ragazzo, dovresti eccome.”
“Modesto e spocchioso!”
“Allora te lo dimostro, dato che dietro la modestia c’è quel fondo di verità che ti farà tremare!”
“Non aspetto altro.”
Finalmente, una svolta. Qualche ribelle osa avvicinarsi a me. Coraggioso, glielo devo concedere. Il buio non lo proteggerà a lungo. Mi alzo svogliato, sento che sarà una lotta impari. Il silenzio, avvolge i nostri corpi rendendo l’atmosfera elettrica, almeno per il mio punto di vista. Percepisco la sua caparbietà, non si arrende all’evidenza che già la mia sola stazza è un punto a suo sfavore.
“Ehi ragazzino…Ma- ma diav…”
“Niente parole, più fatti…Chiacchieri troppo, ragazzino!”
“Bravo mi congratulo...”
Mentre mostravo le mie capacità, il ragazzino mi ha atterrato facendo passere la sua esile gamba sotto i miei piedi. Piccolo eppure così veloce da abbattere un bisonte. Mi è addosso, il suo esile corpo è sopra di me, il riflesso del coltellaccio si fa vivido grazie al bagliore intenso della luna, lo spingo via con molta facilità, eppure lui si carica altrettanto velocemente e mi balza addosso, coltello alla mano, pronto a conficcare il mio cuore di pietra.
“Ehi piccolo, quello è l’unico punto che non ti consiglio, visto che non vi abita più niente da tanto tempo…”
“Si, ma fa male…”
Eccolo che ritorna alla carica, più inferocito che mai… Urlando e sbraitando riprende la corsa verso di me, mi sorprende la sua tenacia e cosi non mi sposto, mi sono stufato di sprecarmi per un tizio del genere… Quando…
Una freccia proveniente dal bosco mi colpisce ad una spalla, il dolore è molto acuto. Deve essere avvelenata, sento che i sensi mi abbandonano...Solo una voce mi incoraggia ad alzarmi.
“Brutto imbecille alzati, pesi troppo…”
“Chi- chi…”
“Niente domande, corri…”
“Lasciami faccio da solo…”
“Idiota…”
Barcollando mi alzo, non cederò ad un semplice succo di funghi velenosi, ci vuole ben altro per atterrare Ryo Saeba. Mi faccio avanti, e vedo due persone…
“Ce ne sono due…”
“No in verità è da solo, sicuramente della fascia nemica…”
“Perché tu cosa saresti?”
“Io sono semplicemente per la libertà… Meriti di morire per mano mia…”
“Allora camperò altri cent’anni!”
“Sfotti, ma non ti accorgi che incominci a perdere colpi…”
“Perché?”
“PERCHE’ VEDI DOPPIO PEZZO DI SCEMO!”
“Non importa”
Lo so benissimo che non reggerò a lungo, ma devo prima toglierlo di mezzo o andrà a dire a tutti che mi ha battuto e non posso permetterlo. Tiro fuori con molta incertezza la mia Magnum, compagna inseparabile, aspetto solo un piccolo segnale, un movimento e sarà mio…
“Ehi imbecille so benissimo che se non ricarichi la balestra non puoi contrattaccare, ti cedo l’onore…”
“Ehi ma sei impazzito??”
“Lascia stare tu, zitta!”
“ZITTA?Io me ne vado arrivederci.”
Un sorriso smorzato dalla fatica compare sulle mie labbra, chissà perché gli ho detto di stare ‘zitta’. Mah. Ecco l’imbecille ci è cascato, dilettante.
“Signori e signori ho a che fare con un vero e proprio incapace, vuoi che ti aiuti a ricaricare? Chiamo la tua mammina? Ehi com’è a proposito, sai potrei anche intrattenermi mentre tu tenti di trovare un verso a quell’arma che hai in mano…”
“ZITTO BASTARDO!”
Ecco bravo, rivelami la tua posizione continua cosi, intanto io mi avvicino…
“O mio Dio, ti serviranno molte sculacciate quando torni a casa, che sono queste parole volgari! Dovrai PAGARE!”
Nel frattempo in cui pronuncio le mie ultime parole, mi trovo dietro di lui con uno scatto finale, non facendolo accorgere della mia presenza, ma tanto anche se gli avessi urlato in un orecchio non avrebbe percepito la mia presenza. Lo freddo, rompendogli di netto l’osso del collo, non vale sprecare i miei colpi per un tipo del genere! Molto meglio del suono di un coltello conficcato in una lepre direi… Mi sento vivo davvero…Anzi a dir la verità mi sento a pezzi…
“…”
SPALSH!
“Sto affogando, STO AFFOGANDO!”
“Ryo, smettila di fare il bambino.”
“Buongiorno Mick!”
“Ryo, se fossi in te non riderei troppo, ieri sera hai rischiato di morire, devi ringraziare il fatto che vicino al tuo corpo steso abbiamo trovato dei medicinali per la cura di quel potentissimo veleno, fortuna sfacciata!”
“Ok grazie, ciao…”
Faccio per avviarmi verso l’uscita della tenda quando…
“Ti congedo per una settimana Ryo.”
Mi blocco per captare meglio l’affermazione.
“Prego?”
“Si, proprio come hai sentito, per me puoi andare e non voglio vedere il tuo muso combina guai almeno per una settimana.”
Come al solito la prendo come uno stupido scherzo e comincio.
“Dai Mick..”
“Sergente Mick, per te.”
“Non dirai sul serio?”
“Si invece.”
“Come puoi anche solo pensare una cosa del genere?”
“Posso anche concepire l’idea di farti uccidere, questo andrebbe meglio?”
“Non oseresti, come farai senza di me? Ti ucciderebbero come fosse un inerme insetto!”
“Dici? Ho sempre aspettato un pretesto del genere per ucciderti e finalmente me ne hai dato l’occasione.”
“MALEDETTO!”
Cerco con tutte le mie forze di avventarmi a lui, ma un energumeno si mette contro di me. Umiboozu. Ucciderò anche lui. Lo schivo da un lato e mi slancio verso Mick, coltello pronto nella mano. Mentre cerco di ammazzarlo nel modo che meglio merita, cinque o sei uomini si avventano violentemente su di me. Afferrando il mio prezioso coltello. Riesco a liberarmi per qualche secondo, sferrando un pugno su un viso qualsiasi, stando al cerotto che ha sul naso deve essere lo stesso che ho colpito un paio di giorni prima, è destino che perisca per mano mia. Sferro un pesante attacco sulla vittima tremante e riesco ad andare a segno. Faccio forza sul manico per ucciderlo definitivamente.
“Lo decido io se stare con voi, o senza di voi. Ho scelto la solitudine alla vostra ipocrisia. Mi fate schifo. Mick, tu morirai presto, credi a me! Quanto a te Umiboozu, rivedrai presto Miki.”
Il gigante mi fissa sbalordito, l’ho tradito. Non dovevo
confessare che la sua Miki era deceduta e la lettera
di prima ne confermava la data e l’ora. Eppure la nostra amicizia è stata condannata quando siamo stati arruolati, la guerra unisce
nella morte, ma divide nella vita. Doveva andare cosi. Non mi prenderanno senza
lottare. Sfreccio via, senza guardarmi indietro, corro, corro, non mi interessa
la morte causata, mi interessa trovare la bandiera per cui
valga la pena di lottare:
Che ne dite? Forse con questo sono riuscita a migliorare
l’atmosfera, sinceramente non so come mi sia venuta in mente l’idea di questi
incontri e scontri, mentre scrivo mi viene l’ispirazione giusta. Nemmeno io so
come andrà a finire, piochè la mia mente è come un
diario che viene aggiornato a seconda delle occasioni,
insomma vado giorno per giorno! Grazie a tutti voi. Per me il personaggio di Ryo è una continua scoperta. Lo immagino come un uomo, ma
di quelli veri. Quelli che secondo me non esistono
più, dato che la maggior parte della volte sono le donne a difenderli. Che
vergogna. Il mio Femminismo acuto si fa sentire vero? Beh, non voglio fare di
tutta l’erba un fascio altrimenti sarei ipocrita. Ora passo alla parte migliore!!RINGRAZIAMENTI!!!
SITA!!!!!!:Bonsoir mon petit ami. Sono davvero stracontenta della tua
recensione, mi hai dato l’ispirazione per continuare!!Penso
che se anche tu mi avessi ‘abbandonato’ avrei mollato, perché se nella vita non
ci sono ne apprezzamenti ne critiche, ma l’indifferenza totale, beh è proprio
quella che distrugge. Oggi mi sento come un’ultra centenaria, in vena di rimembranze
del passato o contesti storici, forse non mi sento molto in me.
Anzi non succede quasi mai. Ok, ok, basta. Insomma, restringendo il capo in un solo piccolo
spazio, vorrei riempirlo con un grande GRAZIE!!!Vuoi
sposarmi Sita? Staremo bene insieme, almeno avrei qualcuno che mi riempie di
complimenti tutti i giorni! Mica male no???!!!Ebbene
si, una proposta in direttissima, domani tutti i giornali dichiareranno
“Scrittrice in decadimento, sposa la commentatrice di fiducia!!!”Bella prima
pagina. Mio Dio, sto davvero degenerando!!!Perdona la
mia parte pazza, la vera Marica ti ringrazia dal più profondo del
CORASON!!!Ciao!!!Alla prossima, spero non mancherai e ti prego perdona la mia
follia, non è pericolosa giuro!!!BYE!!!!
Lisa: Vuoi che ti uccida nel sonno?
Dove sono i tuoi commenti, psero che tu li abbia
scritti in caratterini minuscoli di colore bianco, altrimenti ti ucciderei sul
serio!!!Non mi costa niente sai? Già mi metteranno in
carcere per aver plagiato la mia commentatrice Sita!!!Apparte tutto, come mai niente, nada
enisba? Spero pareggerai presto i conti, commentando
per due volte ogni capitolo!!!!Vabbè
che altro dire, aspetto che quei caratteri minuscoli diventino giganti e di
colore fucsia, cosi potrei vedere che ci sei, ma per ora ti dedico un piccolo
minuscolo, striminzito grazie!!!Per ti voglio bene comunque…(Non ci contare
troppo!!!)
Ciao
a tutti ragazzi!!!Anche Eros vi manda un bacio!!!!Mi
aspetta una Notte di Fuego!!!CIAO!!!!