Solitudine.

Daniela è una ragazza. Ha i capelli corti. È bassa. Ha un seno piccolo. Ascolta rock. Legge. Studia. Disegna. Cammina. Osserva ciò che la circonda. Non fa sport.

Daniela è triste.

Daniela non è come le ragazze che vanno in classe con lei. Non ha niente a che fare con loro. Frequenta un liceo classico. Lei preferiva un artistico. Il padre non era d'accordo.

Nessuno le parla, nessuno la pensa.

Daniela non si taglia.

A Daniela non succede mai nulla né di bello né di brutto. La sua vita va. Continua come una linea retta, mai una curva, mai un bivio.

Daniela è triste.

Daniela ha provato a fare amicizia, ha provato a parlare alla gente. Daniela è sempre stata respinta.

Daniela odia le ingiustizie, ma non fa nulla per difendere i suoi ideali.

Quando sua madre le chiede: “Come va?” Daniela risponde: “Benne, mamma, tutto bene”. Daniela odia dare dispiaceri alla mamma.

A Daniela non manca il padre morto.

Daniela veniva picchiata e disprezzata dal padre perché era sola, perché pensava con la sua testa, perché non seguiva la massa.

La mamma di Daniela l'ha sempre difesa.

Daniela ama la sua mamma.

La mamma di Daniela muore.

Daniela è triste.

Daniela va a vivere con la zia. La zia la pensa come suo fratello.

Daniela è triste.

Daniela è per strada, una macchia di sangue circonda il suo corpo privo di vita. Daniela ha deciso di morire. Daniela ha messo fine alla sua sofferenza.