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Autore: That s impossible    15/04/2013    4 recensioni
Francesca, 15enne, italiana, Directioner.
Niall Horan, 19enne, irlandese, membro degli One Direction.
Lei riuscirà ad incontrare il suo amore, solo grazie ad un avvenimento drammatico.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FINALMENTE POSSO INIZIARE A VIVERE, SOLO GRAZIE ALLA SFORTUNA

Giornata piovosa, come al solito ormai.
Era da due mesi che a Ravenna non smetteva mai di piovere, sembrava di essere in Inghilterra! Era già aprile inoltrato ma della primavera non c’era neanche l’ombra. Tutto ciò metteva tristezza a Francesca. Detestava la pioggia, il brutto tempo la mettevano sempre di cattivo umore. Se in più ci metti la migliore amica che la calcolava poco, lei che cercava di farsi nuovi amici, e in più ci metti due ragazzi che le piacevano da morire ma non la calcolavano pari, anzi, non pensavano niente di lei, allora era la fine.
Non era mai andata così in basso. Per lei sembrava di toccare il fondo perché da piccola era sempre stata una bambina solare, timida, che adorava giocare e voleva scoprire il cielo con i suoi begli occhioni castano-verdi; già, lei da piccola voleva osservare il cielo, voleva anche diventare un’archeologa famosa e poter viaggiare in tutto il mondo alla ricerca di nuove meraviglie.
Si, viaggiare… L’unica ragione che l’aveva spinta a cambiare percorso e scegliere il liceo linguistico. Ah no, c’era un’altra ragione, ma la sapevano solo lei e… Dio. Erano cinque ragazzi, per la precisione quattro inglesi e un irlandese che nell’arco di tre anni avevano lanciato due dischi, pubblicato due libri, fatto due tour mondiali, vinto tantissimi premi, erano diventati famosi, avevano realizzato il loro sogno, ma soprattutto: avevano fatto innamorare di sè milioni di ragazze. Tra cui Francesca.
Si era follemente innamorata di loro, ma nessuno la capiva, NESSUNO.
-E’ solo una cotta, vedi che tra poco passerà- continuavano a ripeterle, ma era da più di un anno che non smetteva di amarli incondizionatamente. Era stufa di sentirsi ripetere le stesse cose.
Solo loro riuscivano a farla sorridere. Ma aveva trovato un particolare feeling con uno di loro specialmente: Niall.
Pensava di essere l’unica ad amarlo perché dove abitava lei le poche Directioners che c’erano preferivano quasi tutte Harry, e se a qualcuna piaceva Niall lei ci restava male; voleva tenerlo solo per sè, voleva che fosse il suo piccolo segreto. Solo suo.
NIALL… cinque fottutissime lettere che le facevano sempre spuntare il sorriso come quello di Joker… Eppure era più forte di lei. Magari l’avesse potuto incontrare, anche solo nei suoi sogni…
Sogni, sogni, sogni… Quale adolescente non ne ha? A lei piaceva aiutare le persone, addirittura i protagonisti dei suoi romanzi preferiti. Adorava leggere romanzi dove erano protagonisti degli adolescenti con tutti i classici problemi dell’adolescenza; lei adorava immedesimarsi nei personaggi. E quel maledetto giorno, sull’autobus di ritorno dalla scuola, stava leggendo il suo libro preferito: “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. Anche se per qualche minuto sprofondava nella lettura, non riusciva a non essere distratta dai commentini delle due vipere che si sedevano infondo all’autobus. Aveva sempre l’impressione che stessero sempre parlando male di lei, soprattutto da quando sapevano che lei era una Directioner.
Scesa dall’autobus Francesca era ancora immersa nella lettura del libro, quando sentì la tasca dei suoi jeans blu vibrare; la stava chiamando Benedetta, una ragazza che conosceva dalle elementari, la ragazza che le ha fatto conoscere i suoi idoli.
–Ehilà Benny, come va? E’ da tanto che non ho tue notizie-
-Ehi… Tut-to b-bene… Dai…- rispose l’altra in preda ai singhiozzi.
-Benny, che è successo? C’è qualcosa che non va?-
-S-si… E non ti piacerà…-
-Ragazza, così mi preoccupi. Dai sfogati, sai che ti puoi fidare di me!- disse Francesca dolcemente cercando di calmare Benedetta ormai in preda a un pianto isterico.
-F-Fra… Pro-mettimi che quando ti dirò co-cosa è succ-successo tu non… Non farai cazzate…-
-Sì vabbè, non penso che sia morto qualcuno…-
-…-
-O MIO, DIO, CHI CAZZO E’ MORTO?- disse Francesca in preda al panico.
-…-
-ME LO VUOI DIRE DANNAZIONE? LO CONOSCO?-
-S-sì… Non di persona… Ma sì… Fai molti sogni su questa persona…-
Francesca stava cominciando a pensare al peggio e per un attimo aveva pensato ai suoi idoli.
–CHE COSA CAZZO E’ SUCCESSO? SONO COINVOLTI I NOSTRI IDOLI?-
-…-
-BENEDETTA, RISPONDIMI!- Francesca non era mai stata così in ansia, impaurita ed arrabbiata in vita sua; stava letteralmente perdendo le staffe.
–V-va bene te lo dico: ap-pena uscita da scuola… S-sono andata su Facebook e… Ho letto che era c’era stato un grosso… Incidente stradale… Londra… Ospedale… Niall…-
-Dimmi che è uno scherzo… DIMMI CHE E’ UN FOTTUTISSIMO SCHERZO!- Francesca non era più lei, era divorata dal dolore, non si riconosceva più. Credeva di sognare, invece era la tristissima verità.
–N-no Fra, n-non scherzo…-
-TU OSI CHIAMARMI PER DIRMI CHE LA PERSONA CHE IO AMO ALLA FOLLIA E’ MORTA? COME TI PERMETTI? TANTO NON TI E’ MAI IMPORTATO DI LUI, TU HAI HARRY! BASTA, IO HO CHIUSO!-
Tu tu tu… Tu tu tu…
Questo era l’unico suono che Benedetta riusciva a sentire dal suo telefono. Francesca non rispondeva. E dopo un po’ spense il telefono. Non ne voleva sapere più di niente e di nessuno. Non stava più toccando il fondo: era sottoterra. Stava sprofondando nella totale disperazione.
Senza pensarci un attimo chiuse gli occhi, chiuse il libro, lo strinse al suo petto ed attraversò la strada. Poi niente. Il buio, l’oscurità. In lontananza si sentiva una voce melodiosa che cantava la sua canzone preferita: Little Things.
–Sei arrivata finalmente! Era da tutta questa mattina che ti stavo aspettando- disse una voce maschile che la ragazza aveva già sentito da qualche parte.
–Chi sei? Dove sono finita?- chiese Francesca cercando di capire da dove provenisse quella voce.
Un attimo prima stava attraversando la strada e un attimo dopo si trovò in una stanza bianca con del fumo sul pavimento. Ad un certo punto comparì un ragazzo, anzi, IL ragazzo: Niall James Horan. Lui stava ancora canticchiando la canzone ad occhi chiusi, per poi fermarsi davanti a Francesca, dove aprì gli occhi mostrando le sue pupille azzurre come il cielo primaverile, quello che Francesca desiderava tanto vedere, perché il suo preferito, dagli inizi di marzo.
–Sei più bella di quanto immaginassi Francesca- sussurrò “l’angelo” alla ragazza.
–Come fai a sape…- iniziò a dire la ragazza, che però fu fermata da un abbraccio del ragazzo.
–Sin da quando ero piccolo ed andavo a catechismo mi sembrava sempre di sentire la voce di Dio che mi diceva: ”So che per te sarà difficile comprendere ma troverai l’amore della tua vita in circostanze drammatiche e in un posto che tu non avresti mai immaginato”. Questa cosa non la dicevo mai a nessuno e dopo i dodici anni questa voce scomparì. Ma, da un mese a questa parte, avevo ricominciato a sentirla e solo ora capisco il significato della frase- poi baciò a fior di labbra la ragazza che era rimasta spaesata dall’affermazione di Niall e anche perché il ragazzo parlava un ottimo italiano. Quel bacio era voluto da entrambi, anche se non si erano mai conosciuti.
–Finalmente posso iniziare a vivere, solo grazie alla sfortuna- disse Francesca per poi baciare appassionatamente Niall.



ZALVE PIPPOOOOOOL :)
Questa è la prima volta che scrivo qui, quindi siate gentili c:
Spero che vi piaccia; lo so è un po' lunghina quindi armatevi di santa pazienza cari :)
A presto, almeno spero. Bacii :3
Francesca P.S: commentate grazie!! ;)


 

  
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